Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

Ricordo che Angelo, il papà di Sasà, il mio

suo Super Santos. Se papà non avesse frenato in

quei trenta piccoli quadrati papà ha trascorso gran parte

po’ di spazio vitale. ¶ Papà imparò presto a farsi

si mischiava ai nippoli. ¶ Papà non mi guardava, le

osservare distrattamente i miei, papà con un occhio nell

in una brandina che papà si era fatto regalare

o qualche amico di papà corso a fargli un

pagato solo le spese. ¶ Papà era molto attento alle

Esposito, un amico di papà che aveva fatto la

quando i nonni e papà riposavano, mamma doveva ancora

i miei, soprattutto con papà, che nemmeno sapeva di

che so’ gente seria!”. ¶ “Papà, lascia stare Mimì, è

i miei interlocutori. Invece papà mi guardava come se

Foss’ asciut’ pazz’?” chiese papà. ¶ “Cosa te lo fa

così?” ¶ “Spiegati. Ora,” ribadì papà con lo sguardo severo

mi aiuta anche Sasà.” ¶ Papà sbuffò, come sempre accadeva

Statt’ zitt’ tu!” urlò papà, sempre più nero in

si guardarono straniti e papà si portò una mano

da apripista perché anche papà si sentì in diritto

come al nonno, a papà e a tutti i

rifugiavo nella portineria da papà a sfogliare riviste pseudoscientifiche

occhiali (per i quali papà stava ancora pagando le

un ottico amico di papà che si trovava a

negozio nonostante mamma e papà continuassero a spendersi in

un giorno avevo apostrofato papà (che era scoppiato a

che mi aveva attribuito papà, perciò mi feci forza

dissi nulla nemmeno quando papà si riunì a noi

quasi nisciuno!”, e guardò papà che, però, non raccolse

educata e si presentasse...” ¶ “Papà, ma dove siamo, nel

videocassetta nel registratore che papà aveva acquistato usato da

auto troppo brutta. Anche papà dice che è un

ventidue, ma per fortuna papà si intromise: “Loredà, lascia

distrutto ma felice, quando papà si girò infine su

già sotto le coperte. Papà, invece, si attardava davanti

problema. Quando, per esempio, papà si beccò la varicella

costretta a dormire con papà e noi, invece, ce

più il russare di papà, a non sentire le

copertura del palazzo (che papà mi aveva aperto solo

un pomeriggio in cui papà era intento a raccogliere

capitava che mamma e papà si intrufolassero di soppiatto

con la bocca quando papà le comunicò la notizia

bene neanche oggi e papà è in giro per

a guardare i miei: papà fissava lo schermo con

aveva detto una volta papà e la moglie aveva

il cappello bianco di papà di quando, da giovane

Al primo gol, infatti, papà uscì per strada e

in quei frangenti) e papà, invece, si appoggiava alla

il solito teatrino, con papà che voleva ascoltare Tutto

in mille pezzi. ¶ Eppure papà aveva sempre fatto di

confermata la notizia, mentre papà e nonno Gennaro erano

trattativa con il Barcellona; papà, invece, era saltato dalla

ancora pieno. ¶ “Mimì, sveglia, papà t’adda fa vedé

nonno sedeva accanto a papà, aveva gli occhi lucidi

piazza Trieste e Trento, papà aveva cacciato una bandiera

dei primi anni con papà. ¶ A volte sostavo in

sotto gli occhi di papà accecati dal sole avesse

nipoti. In loro assenza papà aveva il compito di

volta dovetti attendere che papà terminasse di ascoltare la

a bocca aperta, finché papà mi aveva spintonato dicendo

a Scognamiglio!” aveva esordito papà. ¶ “Come si chiama?” ¶ “Chi

andati a vederlo perché papà aveva avuto in omaggio

di entrare nella sala papà aveva comprato una pizzetta

grandi occasioni che a papà non piaceva molto perché

era finita sul nascere. ¶ Papà non era un tipo

per casa dopo che papà aveva innaffiato le piante

che l’ordine per papà era quello di non

già in vacanza e papà ogni sera saliva a

l’abitacolo come montacarichi. ¶ Papà aveva lasciato i rigatoni

fessura. Il restante pomeriggio papà lo aveva passato a

studiare nella casupola di papà, certo più tranquilla di

famiglia, la quale, tolto papà, mi spronava sempre a

sottoporre all’esperimento. Con papà era impensabile parlare di

senso?” ¶ “Ho detto a papà che esco con Mauro

ruolo in simili discorsi...” ¶ “Papà ha insistito: lo vuole

a mamma e a papà.” ¶ La mia espressione delusa

questioni con quel fascio!” ¶ “Papà non è fascista,” precisai

del genere, chiamm’ a papà, e poi so’ cavoli

fece lui, “sto aiutando papà a stirare le camicie

un terzo,” aveva commentato papà dopo che gli avevo

ascensore.” ¶ “No, è tardi, papà sta nero. Me lo

mio zio Michele, che papà dice che è uno

l’ultimo stipendio di papà e di Angelo messi

mi piacessero i punk, papà li detestava e ogni

troppo, tutto qua...” intervenne papà in tono scherzoso e

condomino regalava sempre a papà e che alla fine

scatto verso Bea; a papà, invece, andò di traverso

e, cosa che a papà non doveva essere sfuggita

così mi aveva detto papà, era quindi molto più

sera mi sentii come papà che non tornava a

mano. ¶ Tornai a casa. Papà stava aiutando la nonna

che i miei, soprattutto papà, non lo avrebbero permesso

sudate nella Simca di papà, di lentiggini che scoppiavano

sia perché, come sosteneva papà, non era cibo sano

stessa desinenza. A volte papà nella calza infilava anche

questa ipotesi c’erano papà, il nonno e Bea

basso di quello di papà. ¶ Nonno Gennaro si svegliava

chiusa nun traseno mosche. ¶ Papà, invece, non lo svegliavano

decoro, al contrario di papà, che ce l’aveva

visto che, in genere, papà ammucchiava i giornali in

andava in bestia e papà iniziava a sentenziare che

ingresso del palazzo, dove papà stava chiacchierando con Criscuolo

forti i gorgoglii di papà. ¶ “’Notte,” dissi allora, e

in America due volte. Papà è un pilota...”. ¶ “E

nonostante il russare di papà, senza neppure immaginare quanto

infine, posò la cornetta, papà chiese: “Che è stato

ho perso il lavoro!” ¶ Papà proseguì a mangiare in

il solo stipendio di papà la nostra piccola vita

il merito fu di papà che, come al solito

stato il suo compleanno – papà mi svegliò in gran

le auto usate e papà si fermò davanti a

auto!, mi lasciò interdetto. ¶ Papà nel guidare si fece

sentirai mai una grattata!” ¶ Papà era fatto così, quando

La mattina seguente, però, papà uscì prestissimo e fece

la sua auto, e papà si prese pure un

facciamo scherzi telefonici...” ¶ “Se papà ci scopre, sono guai

fotto una sigaretta a papà,” aveva spiegato allora lui

o poco più, adesso papà non voleva scendere prima

quando ero certo che papà stesse dormendo, mi sdraiavo

preghiere che avevano convinto papà ad aprire una trattativa

giro con la nonna, papà, invece, non andava proprio

neanche insediato!” aveva risposto papà piccato. ¶ “Di Pertini ce

pomeriggio sul terrazzo con papà ero nervoso perché Viola

ero in portineria con papà quando lei era sbucata

me. ¶ “Mimì,” aveva esordito papà, resosi conto della mia

Bea doveva studiare e papà aveva detto che sarebbe

Simca come quella di papà. Io, invece, ero rimasto

caldo sulle camicie di papà quando esordì: “Mimì, nun

le famiglie. Mamma e papà si vogliono ancora bene

a Mimì.” ¶ Quella sera papà si era seduto sul

o, forse, sostegno. ¶ “Insomma, papà se sta facenno vecchio

davvero dovuto parlare con papà, ma era una bella

a testa bassa, nonostante papà mi stesse fissando dalla

ritorno con un gessetto. “Papà li usa per scrivere

Me li ha dati papà,” rispose e cambiò subito

figli delle sorelle di papà. Il negozio si chiamava

Qualche volta ci tentava papà. “Loredà, perché non porti

commentato nonna Maria, e papà, che qualcosa di musica

o nella portineria con papà, o su da Morla

una bella ramanzina da papà, anche se, come sempre

Maria, e nessuno, nemmeno papà, trovò come ribattere. ¶ Ovviamente

alla prostata, e poi papà rispondeva sempre allo stesso

e mi avvicinai a papà, lui mi mise un

risposta. “Devo andare, domattina papà ci sveglia all’alba

di vino annacquato ¶ Quando papà mi aveva parlato della

a sinistra, e a papà, che indossava lo sguardo

stato un incosciente,” ribatté papà mentre stappava la bottiglia

proposta rimase inascoltata perché papà pensò a rispondere alla

solo due giorni...” rispose papà. ¶ “Sì, Loredana, sono solo

le andò dietro mentre papà riempiva con il suo

lasciai il nonno e papà davanti al televisore (mia

si mise a ridere. ¶ Papà, invece, non disse una

male c’è?” commentò papà in un primo momento

Loredà,” intervenne di nuovo papà, “ma alla fine che

ribatté uscendo dall’auto. ¶ “Papà e il nonno stavano

arrevutaino ’na città!” ¶ “Ué, papà, nun te ce mettere

giorni ammà sta!” esclamò papà, rosso in viso, quando

tene ragione!” sentenziò, e papà non ebbe proprio più

una volta a settimana. ¶ Papà guidava e ogni tanto

fra gli scaffali, con papà che blaterava perché si

di iniziare il tour. Papà, invece, non lo avevo

ste cose?” chiese allora papà mentre sterzava per allontanarsi

fianco. ¶ “Hai visto?” rispose papà, e guardò la moglie

all’uomo per convincere papà a fare il grande

davanti. Dopo dieci rate papà aveva iniziato a lamentarsi

l’uomo. Perciò quando papà suonò il clacson perché

il corpo era possente. Papà gonfiò il petto e

nonostante le barzellette che papà continuava a sciorinare provocando

poco passato Ferragosto quando papà mi venne a svegliare

Sei ancora lì?” disse papà affacciandosi nella stanza. ¶ Mi

fa tardi,” mi esortò papà, quando fui vestito. ¶ Non

le scartoffie a casa.” ¶ Papà portò con sé la

faceva sentire veri calciatori), papà lo conosceva, perciò rimase

e da questa vita.” ¶ Papà sembrò incupirsi. “Cos’ha

nulla della mia vita.” ¶ Papà mi scrutò per cercare

ripete da sempre.” ¶ Anche papà si alzò, e agguantò

mie lacrime. Quando riemersi, papà era ancora sulla battigia

volta con un sussurro. ¶ Papà inspirò una gran quantità

da noi si mosse; papà sgranò gli occhi e

per osservare la scena. Papà non distolse lo sguardo

l’ha mai fatta papà una mazziata...” ¶ Rimase in

Mamma mi abbracciò e papà dedicò uno sguardo al

saltavo al collo di papà e lei a quello

fronteggiare con ardore mentre papà rincorreva l’animaletto per

senza mai fermarsi perché papà non voleva pagare i

amici alla lontana di papà, per festeggiare i diciotto

matematica o in italiano papà quasi apriva una bottiglia

e al cospetto di papà balbettava e sembrava sciogliersi

e luoghi comuni di papà, che quella sera si

dolce sorriso. Poi intervenne papà, con un tono di

Sarei potuto andare da papà, ma già sapevo che

mi invitò ad abbracciarla. Papà afferrò la macchina fotografica

nessuno fissa l’obiettivo: papà guarda me che guardo

in punto fummo io, papà, mamma e nonna Maria

mezz’ora di litanie, papà soffocò un sospiro, mi

mai pensato,” rispose soave. ¶ Papà faceva le cose perché

si allisciò i baffi. ¶ “Papà, non dirmi che credi

come no! Ricordo che papà mi aveva afferrato al

non diceva una parola, papà guardava le pareti con

preoccupata, e io guardavo papà. Poi mamma aveva iniziato

stava crollando niente – allora papà, che sapeva sempre come

paura e gioia, poi papà aveva urlato: “Tutti fuori

mentre Beatrice era con papà. Tutto il condominio era

presto,” risposi allora, e papà scoppiò a ridere. ¶ Viola

avrei parlato davvero con papà, avrei tentato di avvertire

scemunito, come mi chiamava papà, è la perdita l

l’era presa con papà, sostenendo che fosse colpa

bisogno: il nonno e papà continuarono a guardare la

sentivo la voce di papà sullo sfondo che andava

ci trasferimmo anche noi. Papà trovò lavoro presso un

mano, e quelli di papà, che una sera mi

scemunirci, come avrebbe detto papà, ci tendono la mano