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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «parco»

nautoretestoannoconcordanza
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punti più nascosti del parco o della nuova costruzione
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già incamminando verso il parco, mentre il Nervo spingeva
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voliera ai limiti del parco molti uccelli avevano cominciato
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loro code. L’intero parco si stava rischiarando sempre
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ero girato verso il parco. Nella legnaia, il Nervo
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vedere quasi tutto il parco, l’albero borchiato che
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in ogni angolo del parco, perché venivano da tutti
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terra ai limiti del parco, porzioni del muro di
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dall’alto tutto il parco, il cortile esterno alla
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tanto in tanto il parco in piena luce, mentre
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stavano girando per il parco, in coppia o a
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a circolare per il parco alcune valigette giradischi. Le
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a girare per il parco. Li trasportava soprattutto Bortolana
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colpo attraverso tutto il parco, interminabili, ruotavano attorno ai
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un punto lontanissimo del parco, prima di venire isolato
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tra loro lontanissimi del parco, si vedevano i fili
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improvviso attraverso tutto il parco. ¶ Dopo il primo, anche
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già danzando per il parco, man mano che nuovi
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da punti lontanissimi del parco. Camminavo lungo i suoi
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punto di quel grande parco. Mentre gli passavo accanto
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verso zone diverse del parco, cambiando passo di danza
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terra e tutto il parco pareva inclinarsi di colpo
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che ancora indugiavano nel parco, suoni di portiere sbattute
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in punti invisibili del parco. Altri si erano interrotti
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percorrendo indolentemente tutto il parco. Nella casetta dei fagiani
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Nella villa e nel parco ¶ Dovevano arrivare a momenti
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giro attraverso tutto il parco. La callista, con un
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nuovo giro attraverso il parco. In cortile anche Lenìn
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ultimo giro lentissimo nel parco. Le foglie seghettate degli
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al di sopra del parco e della villa vibrava
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le prospettive inclinate del parco e della villa, le
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sparare in mezzo al parco, dopo avere atteso che
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in ogni angolo del parco. Stridevano e si richiamavano
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mentre era già nel parco armato di fucile, seduto
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dopo l’altro. Nel parco si spegnevano poco per
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silenziosa al centro del parco, dello spazio. ¶ Lo Ziò
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che il resto del parco fosse illuminato soltanto da
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muovendo qualche passo nel parco ripiombato di nuovo nel
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disperdevano correndo per il parco. Lo Ziò, posando il
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a lungo per il parco, facevano irruzione gridando nella
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a passeggiare per il parco. Piccole braci si spostavano
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vagavano ancora per il parco parevano diminuire un po
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vasca e tutto il parco piombava di colpo nell
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mia volta verso il parco, mentre gli ospiti ne
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certe zone lontanissime del parco, prima di rientrare in
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nel buio tutto il parco. A volte non chiudevo
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e ammassate sopra il parco. ¶ Una di quelle notti
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gladioli ai margini del parco, e forse la luna
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zone più inaccessibili del parco stavano già urlando i
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molti punti diversi del parco e del cortile. A
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e in mezzo al parco, senza che ce ne
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un giro lentissimo nel parco. Quando tornai di nuovo
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tirandolo forte, inutilmente. Nel parco Lenìn e Bortolana stavano
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di nuovo per il parco. Vedevo la sua testa
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uno degli angoli del parco. Si sollevava nell’aria
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una zona diversissima del parco, o che aveva persino
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completo tutt’intorno al parco per potersi infine trovare
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piano attraverso tutto il parco. ¶ Non avevo mai visto
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tempo la scaletta. Il parco era stranamente silenzioso. Lo
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impigliasse nei raggi. Il parco si restringeva e si
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dalle due imboccature. Il parco nella notte pullulava di
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notte o se nel parco si stava spostando silenziosamente
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correva sghignazzando per il parco a cavalcioni della moto
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in punti diversissimi del parco. La zampa di gatto
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tutti in giro nel parco o a conversare dentro
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giro attraverso tutto il parco. Non c’era più
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nuovo giro lentissimo nel parco, tornai a guardarla dal
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accorsi che tutto il parco era gremito di invitati
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una zona inaccessibile del parco per non essere vista
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fronte aggrottata verso il parco, dove molti altri invitati
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e puntò verso il parco. C’erano molti invitati
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villa e verso il parco, prima di allargare smisuratamente
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sparpagliati attraverso tutto il parco. I gatti balzavano sull
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guardava soprappensiero tutto il parco, si fermava per alcuni
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tanto in tanto il parco anche con l’altra
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aperta, osservò tutto il parco per alcuni istanti. Stava
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erba ai limiti del parco, sentii che il padre
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facesse a risalire. ¶ Nel parco fervevano i lavori, la
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da invisibili punti del parco, quando i ricci si
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e più freddo. Nel parco crescevano poco per volta
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pallini irradiarsi per il parco, grandinare leggeri sulla ghiaia
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piano piano per il parco. ¶ La potevo osservare da
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allargava attraverso tutto il parco, mentre l’acqua appena
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verso il centro del parco, e poi a girare
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in bicicletta per il parco. L’Albino balzava a
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caso guardando verso il parco dalle finestre della villa
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terra, dove tutto il parco si alzava e si
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della ruota, tutto il parco s’illuminava e si
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alla Dirce per il parco. Venivano scoppi irrefrenabili di
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in giro per il parco, imboccature di cunicoli attorno
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ghiaia per essiccare. Dal parco arrivavano i suoni dei
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attorcigliata attraverso tutto il parco. Staccava le incrostazioni ancora
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in qualche punto del parco, da lontano, o cercava
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e sbandando per il parco. Lo Ziò doveva avere
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si riconosceva più il parco. Lo guardavo, tutto inclinato
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già incuriositi per il parco, dove Lenìn stava rastrellando
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da zone lontanissime del parco. ¶ Poco dopo, in cortile
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stava girando per il parco. ¶ Era passata ormai da
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zone più lontane del parco, stavano confluendo da ogni
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mille rumori febbrili nel parco e nel cortile, dove
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spostamento sulla sedia. ¶ Dal parco venivano adesso grida concitate
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la ghiaia, verso il parco. Scaturivano dalla porta della
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trascinati attraverso tutto il parco lordando i viali appena
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zone più lontane del parco con le labbra in
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diffondeva rapidamente per il parco. ¶ Vedevo le teste degli
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delle doglie. ¶ Camminavo nel parco. Molti erano già ritornati
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fuggire incendiato per il parco. Dal primo piano della
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la dinamo, perché il parco era già tutto illuminato
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in zone diverse del parco e del cortile, e
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in fiamme. Percorrevo il parco così rapidamente che dovevo
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un istante tutto il parco. La grotta sbalzava, sembrava
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mentre fuggiva per il parco, li vedevo friggere e
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ruotare vorticosamente attorno al parco. Fendevo sfere d’insetti
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marmo al limite del parco, si era girata verso
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lanciata nel circuito del parco tutto inclinato da una
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che sovrastava ancora il parco non lo rendesse necessario
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schettini erano rimasti nel parco, che diventava sempre più
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tornai nella zona del parco dove mi ero liberato
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le ante. Ora il parco era buio, silenzioso. Raccolsi
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si apriva, attraversammo il parco... “Siamo a villa Morozov
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vedeva gran parte del parco, lo specchio tranquillo di
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Oh... anche qui un parco, una villa!» non riuscii
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Quando infine balzavo nel parco aveva già fatto in
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sera. Uscivano assieme nel parco. Li sorprendevo mentre passeggiavano
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balzare negli spazi del parco tutti aperti. Si sentiva
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grande vetrata, verso il parco. Lo scalone era pieno
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motore acceso giù nel parco. “Forse è il momento
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boccata d’aria nel parco, per un po’.” ¶ La
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del laghetto, giù nel parco. Gli passavo vicino, tirava
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si accendeva. Veniva dal parco il rumore di un
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la stagione cambiava, il parco si era coperto di
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cosa è rimasto del parco, della villa?» ¶ «Non ci
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dei viali, per il parco. Si sentono i loro
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li vedono saltare nel parco con la testa bendata
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ancora di gettarsi nel parco, per la fretta, se