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invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «pareva»

nautoretestoannoconcordanza
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d'irrisione che talora pareva un freddo scherno, talvolta
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emicrania...» ¶ Edoarda, seduta, immobile, pareva esaminasse ogni mio gesto
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a quella voce limpida pareva risvegliarsi come da un
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suo carattere. Anche Edoarda pareva un poco sollevarsi dalla
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VII ¶ Quel brav'uomo pareva una botte in equilibrio
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triste, quasi di solenne, pareva emanasse dalla sua persona
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di sè, quasi cavalleresca, pareva incurvarsi con pena sotto
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La mia mente mi pareva chiusa in un cerchio
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tra bionda e rosea, pareva percorsa da un oscillar
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nell'amaro sospetto mi pareva che le sue labbra
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moglie una devozione che pareva nascere da un profondo
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quella donna malata, che pareva solamente reggersi per un
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ora la riposava; le pareva di amare il convento
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a quel giovine che pareva estremamente sfiorito. Abitarono vicino
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una celia bizzarra, e pareva non ammettere alcun valore
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dosso al muro. E pareva che di lì stesse
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un momento, e gli pareva «di ritrovarla più bella
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con l'indirizzo che pareva sempre ricalcato sul medesimo
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del castello taciturno e pareva, tra quel silenzio di
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di una stoffa che pareva broccato, a fiorami verdi
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alla mia felicità. Mi pareva di riavvicinarmi alla terra
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rigenerava. ¶ Alle volte mi pareva che le fosse rimasta
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in quell'atto ella pareva comprendere la libertà, la
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così eccessivo, ch'esso pareva comunicarsi anche all'aria
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di risa grossolane, mi pareva di udirli ragionare de
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dimenticare la sua voce: pareva un suono d'arpa
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le ringhiere, il letto pareva riscintillasse d'aurora, i
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d'uno sguardo che pareva insieme incredulo indulgente e
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torceva le dita e pareva che avesse pianto ormai
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il mio mondo interiore pareva sopirsi e lentamente sperdersi
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una voce in cui pareva tremasse il dolore di
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giuncando l'intero anfiteatro. ¶ Pareva così di entrare, per
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la loro molteplice diversità. Pareva che una schiera di
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vasta e quasi umana pareva espandersi da quelle innumerevoli
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come per intercedere supremamente. Pareva morta, uccisa dal soverchio
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gleba s'inginocchiava, e pareva che veramente qualcosa d
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da una voce che pareva sapesse attingere nei più
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avrebbero riso. E mi pareva di vedere molte bocche
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molte bocche ridere, mi pareva di udire i maligni
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amore. Ogni giorno mi pareva di scendere più profondamente
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pensiero; Elena stessa mi pareva mutata. Oh, la primavera
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ad una quasi mi pareva di conoscerle tutte. Verso
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In quei momenti mi pareva ch'ella fosse ancor
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giorno, vedendola uscire, mi pareva ch'ella se ne
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l'interesse ch'egli pareva prendere a tutte le
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avevo per lei mi pareva talora di sentir insorgere
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raso, delicata, e mi pareva di vederlo nell'atto
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un profumo fragrante, che pareva sbocciasse dalla sua persona
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No, affatto. Solo mi pareva di darti noia... - E
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Guelfo di Materdomini... le pareva un logogrifo! Mi disse
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orecchio minuscolo, il quale pareva spuntare dalla foltezza dei
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forza irresistibile di seduzione, pareva un fiore bello e
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tuoi polsi, e mi pareva di sentirmeli passare su
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le ciurmerie nella strada; pareva che gli ospedali e
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fatte più esplicite; mi pareva che ogni volta, quando
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in quell'atto mi pareva di rinascere. Tornando verso
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brillava davanti alla specchiera; pareva che il cristallo si
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sua voce non mi pareva la stessa. Un applauso
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tramonto quella giovine primavera pareva un grigio inverno. In
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Sì. ¶ E sorridevo; mi pareva d'intravvedere una felicità
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i sentimenti, e mi pareva incredibile che l'amore
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esclamò l'uomo, e pareva non tenere in sè
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quelle parole, mentre mi pareva che tutto girasse vertiginosamente
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specie d'indizio che pareva ricondurmi verso lei. Questo
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musica; a volte mi pareva di attingere la mia
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respiro, a volte mi pareva che si aprisse una
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pieno dalla luce crepuscolare, pareva una finestra aperta sopra
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Il medico di Terracina pareva molto irresoluto nel far
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delle cose avverse mi pareva crescere a dismisura, la
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senza vere passioni. Mi pareva d'essermi redento con
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ogni giorno; tutto mi pareva lugubre, tedioso. Accarezzavo intanto
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quarti... Allora sorsi, mi pareva d'esser ridicolo, non
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apparivano ancor lontane, mi pareva d'averla riconosciuta. Quando
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rifletteva la stanza. Mi pareva d'essere avvolto nell
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miei sogni e mi pareva di udirla giungere, sovra
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al mio sogno mi pareva piena d'aurore. Immaginavo
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nel petto, e mi pareva che una rovina immensa
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sotto i ponti deserti; pareva che una immensa morte
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aveva certo notato e pareva che ostentasse, per offendermi
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belle maniere e liberale: «pareva che in quel denaro
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cose puerili e mi pareva di non amarla; per
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così vicino che mi pareva quasi di toccarla. Certo
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trotto al «meet», mi pareva d'essere tornato il
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del vento primaverile; mi pareva di rapirla, di trarmela
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po' rovesciato all'indietro, pareva che quella corsa l
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era un'amante squisita; pareva che fosse nata apposta
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nella sua camicia diafana pareva una rosa ravvolta in
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il suo cavallo; mi pareva che i suoi occhi
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suo cavallo, e mi pareva che i suoi occhi
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per portarla. ¶ A me pareva che tutti nascostamente pensassero
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sue mille catene. ¶ Mi pareva d'esser caduto in
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una volta e mi pareva che in ogni cosa
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sentivo infinitamente colpevole. Mi pareva ch'egli avesse tutto