Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

diedero la notizia, ebbi paura che foste ferito, e

con desiderio e con paura. ¶ Ella si era intanto

non rimase che la paura di spezzare quell'anima

mentalmente. Ma ebbi quasi paura di averlo pronunziato in

me, come se avesse paura. ¶ - E quando ritornerai? - disse

un senso inesprimibile di paura ebbi quasi bisogno d

e poi sùbito aver paura d'essere afferrata; pensare

fratello. Ebbe vergogna, ebbe paura, ebbe pietà; gli rispose

lui aveva una incomprensibile paura. ¶ Era un uomo sui

sempre avuta una irragionevole paura. Ed era il desiderio

Che avete? Vi faccio paura? - egli domandò ridendo. ¶ - No

di fastidio e di paura. ¶ - Mathias, - domandò con una

nome, pianissimo, quasi con paura: ¶ - Mathias... ¶ Egli si battè

senso insieme di curiosa paura. ¶ Avevano le camere uscio

del tempo. Avevamo quasi paura di guardar lontano, ed

i suoi trabalzi. ¶ - Hai paura? - domandai ad Elena, guardandola

di te, avevo quasi paura, e tu che mi

e questo mi fa paura. ¶ - Chi mai comincerebbe un

Una lenta e fredda paura corse per le mie

una specie di affettuosa paura. ¶ - Quello che ti ho

vita, e sentii con paura, nel recesso dell'anima

cosa importa? Non ho paura, Fabio! Non ho avuta

Non ho avuta mai paura della vita, io! ¶ - Sarai

insolito, quasi una indefinibile paura. ¶ Sembrava che, per una

l'amore?... ¶ «Senti: ho paura. Mi sembra che fra

rischio.... ¶ - Che rischio! ¶ - La paura.... ¶ - Che paura! ¶ - La pazienza

rischio! ¶ - La paura.... ¶ - Che paura! ¶ - La pazienza... ¶ - Eh, via

un senso d'indefinibile paura. Que' suoi racconti avvenivano

tal pensiero e la paura di essere côlto in

hai nel sangue la paura del dominio altrui. Ma

mio braccio quasi con paura. ¶ - Torniamo di là, - disse

ma una specie di paura vaga le seppelliva dentro

trattenuta forse dalla medesima paura. ¶ In quel tempo le

maggiore, se una certa paura, mascherata dietro le spoglie

Gli uomini, che hanno paura di tutto, hanno anche

di tutto, hanno anche paura dell'inverno e guardano

solo. ¶ Non certo la paura m'impediva di abbandonarmi

mala pena; non la paura del danno, ma la

d'amor proprio; hai paura che un'attrice non

un sorriso che aveva paura di sè. ¶ - Puoi credere

che somiglia quasi alla paura dell'anima quando incomincia

senso di vergogna, di paura, o forse ci sentivamo

un movimento pieno di paura. ¶ - Mi scriverai? ¶ - Sì, amore

interiore mio silenzio, la paura che mi colmava le

solitudine, la vergogna, la paura, compagne desolanti, e andavo

nell'atrio ebbi quasi paura di vedermela venire incontro

con una specie di paura. Ella non rispose; dalla

ha parola: tenerezza e paura, smarrimento e gioia, riconoscenza

bianca e mal dominata paura. Con lei era Fabio

ridotti a non destar paura. ¶ Fabio, senz'essere tra

note volanti, nella religiosa paura che incutono le grandi

piena d'un'estatica paura. Ed io, rimasto solo

e di luce. Una paura indefinibile mi tratteneva dal

sole. ¶ - Edoarda... - mormorai con paura, passando la mano su

aver avuta una immensa paura, cosa in fondo esageratissima

mai. ¶ Un po' di paura è tuttavia necessaria. Non

piace di più: ha paura, si sente male, ha

Ma quel giorno ha paura, sta male, ha fretta

fa lo stesso; nessuna paura ci deve mai dividere

egli fece candidamente. - Avevo paura che fosse accaduta una

la mano, quasi con paura. Non seppi cosa dirle

provarne un senso di paura. Metterò questa lettera in

posso dormire; ho quasi paura; tuttavia mi piace la

cerco di aver più paura, in questo silenzio, nel

certamente un senso di paura nel compiere il tuo

senz'ombra di quella paura ch'esso incute ai

coltre, ora domandano con paura - (e non le odi