Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

e la gioja, ¶ e pel ricordo e la maledizione

disposta al grazioso obbiettivo, ¶ pel lenocinio de' ritratti ambiti

arnese, ¶ e scarselle guarnite pel viaggio al morbido paese

lo spiedo allevata e pel tegame. ¶ Divinità d'acciajo

noja di dover scomodarsi ¶ pel gesto cruento. ¶ Il rigagnolo

pantani, ¶ e redditi sicuri pel domani. ¶ Per una natural

per la parata e pel solecchio; ¶ posar per il

sovrani ¶ preparan buona festa pel domani. ¶ L'indomani, come

di mani! ¶ Noi facciam pel domani ¶ la sacrosanta communione

incinera; ¶ cosí, nel cuore, pel grande amore di libertà

nel suo cammino; ¶ arme pel sogno della Passione, ¶ che

piú; ¶ ma facciam meglio: ¶ pel secolo trascorso, coll'ingegno

firmamento è tutto incendiato. ¶ - "Pel giorno profetato... ¶ (oh gesto

voi,..." ¶ Riso d'azzurro pel cielo si mostra ¶ foriero

alle guerre, alle stragi... ¶ pel Sol dell'avvenire,..." ¶ D

riverenza. ¶ Stanno, è vero, pel mondo, nell'ora istessa

di un giorno sciagurato ¶ pel trafficar sui popoli dei

i pini odorosi, ¶ Aria, pel mondo, ¶ valanga umana e

hai tu voluto significar pel mondo, ¶ trapassando da Fra

dal mondo la gioja, ¶ pel sadismo feroce del dolore

ricche e munifiche rive, ¶ pel secolar viaggio d'impostura

Italia ¶ e la traduce, pel mare, nel Mondo; ¶ o

abbracciava sulli occhi indovini ¶ pel tempo ricomposto in altra

intermesso, ¶ che fugge specchieggiando pel Ducato ambito! ¶ Doloroso ricredersi

vicende, Ombre tutelari; ¶ non pel vicino, o remoto confine

Isabella di Spagna, lasciva ¶ pel galante Marfori dai posticci

giovanette al giovane pensiero: ¶ pel mar correvan vedette invelate

al ritorno. ¶ Sogni; ricordi? Pel sangue puro dilagato, ¶ sogni

d'Italia egli aggiungeva pel Popolo futuro. ¶ Se ricercar

giorni venturi ¶ Vaga errante pel mondo una idea. ¶ F

la Patria noi. ¶ Sta: pel tuo carme profluente, vibrino

il peccato non suo ¶ pel trapasso fatale di una

Oh! l'ardente rosaio pel glauco ondeggiare. ¶ E tutte