Alessandro Manzoni, Adelchi, 1822

Complice alcuno in suo pensier non era ¶ Del vil

Son di Carlo i pensier, quali or gli scorgo

E nostro ¶ Sarà il pensier della vendetta. ¶ ERMENGARDA ¶ Oh

al fianco: e fu pensier d'Adelchi. ¶ ILDECHI ¶ Vada

se'? Donde l'ardito ¶ Pensier ti venne? ¶ MARTINO ¶ All

stranier, m'apporta ¶ Novi pensier! No: quei che in

sempre increbbe al mio pensier, né giusta ¶ Né gloriosa

mia morte, un novo ¶ Pensier di pentimento e di

all'Eterno un candido ¶ Pensier d'offerta, e muori

supplicati altari, ¶ Sempre al pensier tornavano ¶ Gl'irrevocati dì

temperato albor; ¶ Tale al pensier, cui l'empia ¶ Virtù

all'Eterno un candido ¶ Pensier d'offerta, e muori

un avvenir fallace, ¶ Lievi pensier virginei ¶ Solo pingea. Così

in mezzo ¶ De' miei pensier si getta, e la

a lor consiglia ¶ Ogni pensier di abbandonar cui Dio

in capo ¶ D'ogni pensier s'affaccia una parola

l'alma in questo ¶ Pensier riposa alfine: ei mi

ti stordisce; il solo ¶ Pensier di starti a un

legargli! Al vento, ¶ Empio pensier. - L'animo tuo ripiglia

e d'un amico ¶ Pensier che ti conforti, aver

Si schiereranno al tuo pensier dinanzi ¶ Gli anni in