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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «pensieri»

nautoretestoannoconcordanza
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quella parte i suoi pensieri, pian piano, andavano coprendosi
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grigia, silenziosa, piena di pensieri nascosti. Anita, Marta e
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quell’avvenimento, i suoi pensieri avevano preso un’altra
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nel giro semplice dei pensieri di Anita. Certe volte
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uno sciame ronzante di pensieri, gelosamente nascosti, sopra quell
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solo punto che i pensieri di tutti confluivano, ossia
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silenziosi e pieni di pensieri. ¶ Gavrila si assentava spesso
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perdeva dentro i propri pensieri, e aveva la sensazione
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aspettare senza frutto. ¶ I pensieri del colonnello erano molto
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la linea dei suoi pensieri si addolciva, e il
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lui, quando venivano quei pensieri, si sentiva un esule
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poi Ghirei dimenticava questi pensieri, per effetto della sua
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poteva rivolgere i suoi pensieri a Marta, costui non
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precisa, ossia che quei pensieri fossero per i cosacchi
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Gavrila, sentiva che quei pensieri erano da evitare. Sapeva
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malinconie e i tristi pensieri. ¶ Lo stesso Akmek, che
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a cui rivolgeva infiniti pensieri. ¶ «Non andare tanto in
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giorni, perché i suoi pensieri, anche involontariamente, andavano di
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Anita con i suoi pensieri non andava mai troppo
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ed assorta nei suoi pensieri, Marta le domandava: ¶ «A
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persino, con tutti i pensieri e le responsabilità che
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possibile» disse il colonnello. ¶ Pensieri peregrini portavano Marta lontano
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in fondo a questi pensieri, perché in essi si
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in loro si generassero pensieri diversi e audaci, ai
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il filo dei loro pensieri pesanti e corrucciati, di
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azione, e non avevano pensieri che per essa. Erano
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tutto, anche i loro pensieri. I cosacchi videro subito
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vetta di tutti i pensieri non poteva allontanarsi dalla
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Ma poi nei suoi pensieri era Urvàn quello che
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Così divise i suoi pensieri e il suo tempo
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sua attenzione verso altri pensieri. Tutti gli abitanti della
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tra illusioni potenti e pensieri fittizi, e di non
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di continuo di tristi pensieri. Rinasceva la sensazione tormentosa
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io sono piena di pensieri. Eppure ogni tanto me
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quel giro assillante di pensieri, almeno per un poco
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perché lui aveva troppi pensieri per la testa. E
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e di addormentarne i pensieri, in maniera che essi
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queste cose, i suoi pensieri andavano in un’altra
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sempre più pieno di pensieri, scuoteva il capo. L
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uomo qualunque che ha pensieri soltanto per sé e
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fu tranquillo e senza pensieri, perché ballando e cantando
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da una nuvola di pensieri luttuosi che riguardavano il
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diversi erano anche i pensieri di Akmek. In superficie
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era più capace di pensieri semplici ed essenziali, ed
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svanita, quell’ordine di pensieri per cui un uomo
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all’interno di quei pensieri, che era come il
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appassionati. Nonostante gli infiniti pensieri e lo sfascio generale
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rannuvolato e pieno di pensieri. Si compiaceva di ricordarsi
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rimescolava dentro di sé pensieri già lungamente pensati. Quando
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nelle parole e nei pensieri. Avrebbe voluto che persino
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un po’ primitivo questi pensieri introducevano qualcosa di diverso
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un giovane i cui pensieri seguivano le strade più