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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «pensiero»

nautoretestoannoconcordanza
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neppure a concentrarmi sul pensiero che dovevo cercare un
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nell’acqua. Tremava al pensiero di diventare mia moglie
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di più il suo pensiero. Si era infilato dentro
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accorta e misteriosa era pensiero fratello e compagno di
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sento distruggere al solo pensiero…» ¶ Cercavo di distrarla, di
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la mia perplessità. Il pensiero saltava indietro, a cose
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letto senza darsi alcun pensiero delle conseguenze. Ero investito
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passeggeri, eravamo accompagnati dal pensiero che si entrava sempre
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si dette il minimo pensiero. ¶ Allora cominciò a spuntare
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a fissarsi su questo pensiero, che il ventre di
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malocchio; o qualche cattivo pensiero le scendeva dalla testa
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passava nonno Gurka. ¶ Il pensiero della ferrovia che sarebbe
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per pochi istanti, il pensiero della ferrovia si velava
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in là il proprio pensiero, di farlo correre fin
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troppo in là col pensiero. Avevo deciso che quello
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spesso a imbattersi nel pensiero che aveva consumato la
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compagni, che discendevo col pensiero nei tempi più lontani
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inquietudine. Forse un simile pensiero mi aveva attraversato per
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medesima catena. Ma il pensiero non si fermava qui
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Tentai di chiudere quel pensiero in un luogo segreto
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tristi e abbattuti. Quel pensiero era un altro peso
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che il suo vero pensiero si aggirasse in zone
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tenermi sempre lontano dal pensiero che la ferrovia fosse
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Era ricorrente nel mio pensiero la figura del sapiente
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e dominatrice. Il nostro pensiero fuggiva là, nel cantiere
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come presa da un pensiero improvviso. ¶ «Vai, vai, Mironicha
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verso la cecità. Quel pensiero gettò un velo di
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di noi cacciò il pensiero per lasciare lo spazio
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si fissassero sul malinconico pensiero che, dopo anni di
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ero visitato anche dal pensiero che se un piccolo
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giro del destino. Quel pensiero non riusciva in nessun
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si consolava soltanto al pensiero che stava con noi
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del destino…» Ma quel pensiero non riusciva ad avere
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e a riaddormentare il pensiero che il sarma aveva
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sforzavo di puntellare nel pensiero l’immagine di quelle
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Tornava a folate il pensiero che stavamo per diventare
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i miei vagabondaggi. Il pensiero della mia morte ormai
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si accorse che il pensiero da lui alimentato per
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aldilà, e l’unico pensiero su cui riusciva a
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Tornammo a ricadere nel pensiero che, dicendo quelle cose
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in terra straniera… ¶ Il pensiero della ferrovia, come un
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nessuno negava nel proprio pensiero una sinistra signoria sopra
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perché gli venne un pensiero. ¶ «Se avessi avuto le
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troppo pesante. Ma questo pensiero stava, per così dire
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forse non era un pensiero, o almeno uno non
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una volta investito dal pensiero che mentre un’altra
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e poi discesa. Il pensiero di morire non era
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Subito maledissi il mio pensiero, come se la colpa
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immediata di un mio pensiero in realtà. Vidi Marco
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quei giorni il mio pensiero fisso era questo, che
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non me ne davo pensiero. Non accade neppure oggi