Egisto Roggero, Komokokis, 1902

castelli e delle leggende per lanciarsi audacemente fra i

della Concordia s’ingorgava, per così dire, sotto l

l’arco della Stella per poi diramarsi e turbinare

il bosco di Boulogne, per ingurgitarsi nei centomila cafés

il mio amico, – e per soprappiù dottore, e sul

allora nell’allegra città per approfondirmi nella conoscenza della

della lingua francese E per attingere alle sue più

del già camerata richiamò per un momento alla mia

stanco di aver illuminato per più di dodici ore

lontano!... ¶ — Prendiamo il diretto per le Alpi. ¶ —Ti sorride

chiedendo anch’io. ¶ — Partenza per le Alpi, adunque! ¶ — Alla

col primo treno partire per la frontiera, diretti alla

posto destinato a sottrarci per una quindicina o una

amico, che ora scrive per voi, e il buon

spiegata la metamorfosi psicologica per cui dallo scapato studente

compiaciuta dargli i mezzi per soddisfare la morbosa sua

raggiante in volto, come per l’impressione di un

si sarebbe certamente presentata per istabilire la direzione definitiva

gli occhi gli sfavillavano per la gioia. ¶ Era veramente

ripetutamente le mani. ¶ Finimmo per rassegnarci ad averlo compagno

alquanto opaco e velato, per l’umidità notturna, della

ai nostri piedi, o, per meglio dire, sin sotto

buon Jean Bonnin, fortunatamente per noi, in quel momento

sole e al verde per molte ore ancora, finchè

villaggio ove dovevamo smontare per intraprendere poi, sui muli

meraviglioso in lui e per lui! ¶ Comprendemmo da quel

ci rassegnammo ad averlo per compagno. ¶ La stazioncina nella

nero e sbuffante, che per quasi ventiquattro ore ci

ci doveva condurre su per la montagna, sino al

il caro Edoardo stava per prendere l’investitura. ¶ Jean

forse, una buona occasione per perderlo per istrada. ¶ Il

buona occasione per perderlo per istrada. ¶ Il cielo, sopra

sole scendeva rapidamente giù per le chine, accendendo qua

conosciuto dunque? – feci io per troncare, se proprio la

valle. Vi si arriva per una viottola da lupi

da lupi. Poi.... ¶ — Ebbene? ¶ — Per le storie.... ¶ — Ah! vi

sono l’erede.... e per conseguenza il padrone adesso

io, – ora che sapete per quale ragione c’interessiamo

trovato. Fu cercato da per tutto, rovistato, messo sossopra

Il vecchione era scomparso! Per un po’ di tempo

che nessuno si presentava per reclamarlo, lo mise in

lo mise in vendita per conto suo. Ma per

per conto suo. Ma per molti anni, si capisce

nel suo regno tenebroso per quel condotto lì.... ¶ — Egli

Edoardo. ¶ — Anzi, è appunto per vedere questa strana cosa

il passo allegramente, giù per la viuzza tutta in

discesa, verso il paesello. ¶ * ¶ Per figurarsi il paesello di

da quei buoni alpigiani per i loro altari. ¶ Siccome

all’osteria della locanda, per assicurarci un pasciuto riposo

assicurarci un pasciuto riposo per la notte. ¶ La cenetta

noi nell’osteria uscire per vedere che cosa mai

turbava, a quell’ora per solito così quieta e

Ah!... ¶ Giacchè il disgraziato per arrivar prima aveva presa

aveva presa una scorciatoia! ¶ Per saziare l’orrenda fame

con gli occhi lagrimosi per la voluttà.... ¶ A tanto

del suo viaggio su per i fianchi della montagna

sofferti nuovamente da noi, per opera della sua diabolica

nella quale s’entrava per un portone abbastanza ben

baratro alcuni pietroni e per quanto tendessimo attentamente l

condotto, un lieve suono, per lontano che ne fosse

Jean Bonnin nostro compagno per la vita ormai, a

mondo, ormai troppo ristretto per le mie brame girovaghe

Demonio che aveva finito per capitolare. N’avea avuto

portandosi via in fascio per vendetta tutte le belle

duro pericolo di perdere per l’eternità. ¶ — Dopo tutto

tremenda gelosia, facesse sparire per sempre la trepida consorte

quasi tutti i giorni per i pasti, giacchè per

per i pasti, giacchè per la cucina era stato

un tempo aveva servito per cuocere i pasti degli

ore dei pasti eran per noi condite dai racconti

loro fiorite narrazioni piene per noi di vivo interesse

vivo interesse folkloristico. ¶ Era per tal modo che le

a quanto potei giudicare per una mia certa pratica

discesero e vennero stendendosi per lo paese intorno. Ultimamente

cronista prendeva le mosse per la sua storia proprio

scomparso ne’ baratri infernali per la sua sacrilega dedizione

meglio ciò ch’io per troppa umana prudenza o

queste enigmatiche parole che per me avevano tutto il

in qualche modo. ¶ Rovistammo per qualche giorno in tutti

era invece assai sciupata per effetto dell’umidità. Probabilmente

essere rivelato. ¶ Mistero che per noi, fatalmente, rimaneva ancora

del Castello, dunque, scopre per il primo un segreto

del famoso paesello inghiottito per le sue nequizie.... ¶ — È

ragione! ¶ — Sento che stiamo per raggiungerla.... questa famosa verità

meglio ciò ch’io per troppa umana prudenza o

si è compiaciuta risparmiare per noi. ¶ — Verissimo. ¶ — Intanto resta

andar sotto terra.... e per andar sotto terra occorre

porta a crederlo.... Vedi, per esempio, egli ha affidato

roba questa che va per le sole mani degli

dopo cominciammo i preparativi per la famosa discesa nel

munita di un uscio per tenerla chiusa e forse

s’intende, lo scopo per cui doveva servire. ¶ Due

voluto lasciarmi avrebbe finito per divenire interessante? ¶ E ci

nel misterioso pozzo – così, per curiosità d’ispezionarne il

l’idea. ¶ Alfine finirono per convincersi ch’era inutile

due preparati – Edoardo vestito, per bizzarria, del solito suo

a Parigi – io, fornitomi, per prudenza, d’un poco

scudiscio, che sempre portava per abitudine, dal manico d

torcia fu accesa. ¶ Stava per dare il segnale di

cesta è appena sufficiente per due.... ¶ — E osservate anche

Feci istintivamente un balzo per afferrare la corda sopra

superficie umida e viscida, per cui la nostra prigione

così sospesi sull’abisso, per sempre, sino alla morte

sempre, sino alla morte per esaurimento!... ¶ Giacchè in quel

di restare là, sospesi, per sempre, destinati ad un

morte lenta, sentita minuto per minuto.... ¶ A questo nuovo

gli occhi istintivamente, quasi per non uscire dal dolce

siamo caduti.... sprofondati.... inabissati.... per quasi mezz’ora buona

mani sul volto, quasi per scacciarne le nebbie che

bene. ¶ Feci uno sforzo per riprendere possesso delle mie

Noi siamo caduti.... sprofondati.... per quasi mezz’ora, t

pare.... noi abbiamo finito per arrivare. ¶ — Arrivar dove? ¶ — Mah

la fonte. ¶ — Non importa, per ora. Con l’andar

almeno, nulla possiam fare per toglierci da questa situazione

le nostre rispettabili persone. ¶ — Per parte mia, – dissi io

cesta. ¶ — Benissimo. Io su per giù sono ricco come

immobile.... e questa è per noi una fortuna! noi

ci muoviamo.... la corrente, per debole che sia, ci

luce comincia ad esistere? Per noi, risponderò, essa comincia

luci tenui e sottili. Per noi è profondo mistero

come cose lucenti di per sè. Lo scienziato, fatto

dopo esperienze delicatissime, trovò per l’appunto che ogni

delicatissima, da lui chiamati per l’appunto sensitivi. Con

tutta la materia sia per propria virtù luminosa – e

di una strana luce per noi ignota, noi accecati

respirazione in questa atmosfera per noi non abituale. ¶ — Forse

il corridoio luminoso aprirsi, per così dire, slargarsi, farsi

La zattera si teneva, per effetto della corrente stessa

resto tutto qua sotto, per noi.... ¶ Ad un tratto

succedersi da qualche ora, per noi, di avvenimenti così

gradatamente. ¶ La scorgemmo ancora per alcun poco, sempre più

allucinato. ¶ — Togliamoci le giubbe per essere più agili, – disse

che ci aveva presi per le inaudite commozioni che

paese nel quale stavamo per fare, certo non aspettata

assai commosso. ¶ Noi stavamo per vedere, per conoscere, per

Noi stavamo per vedere, per conoscere, per parlare forse

per vedere, per conoscere, per parlare forse ad una

non sapevamo ancora se per caso o per supremo

se per caso o per supremo volere, eravamo penetrati

di quel mondo stava per esserci rivelato…. ¶ La nostra

meravigliato certamente dalla novità per lui del nostro abbigliamento

sorrise benevolo, – non è per nostra volontà che noi

appartenente a quest’altra per noi misteriosa e sconosciuta

una parola che tradotta per voi vien a dire

Il vecchio ragionava, su per giù, come un uomo

Edoardo. ¶ — Sì.... ma temo per la quiete de’ nostri

era sempre e da per tutto! La luce era

eran invece cosa generale per tutte le altre creature

quel mondo sì nuovo per noi. Giovani, vecchi, donne

si spandeva dal cuore per tutto il mio essere

noi. ¶ Stesi la mano per abbrancare un altro dei

vostro strano mondo finiremo per fare qualche grosso sproposito

di fuori; continuò così per un bel pezzo finchè

chi lo sa bene? – per noi. E la miglior

e silenziose. ¶ Sbocciavan da per tutto fiori di neve

finalmente! e non soltanto per voi, fra gente.... non

attesa, non era stato per lui fonte di soverchio

la materna superficie terrestre per inabissarci nel suo seno

finora noi abbiamo finito per essere più al buio

pure, io dovrò fare per voi veramente.... da buon

posto la vita da per tutto! Come il granellino

pel mio corpo (non per la mente) con la

Ah! – disse Kalika profondamente, – per non turbare loro anime

ho accennato qual è, per ora, il solo vostro

un modo semplice quanto per voi terribile, povere creature

nel vostro mondo? ¶ — Sì. ¶ — Per sempre? ¶ — Per sempre. ¶ — Eh

mondo? ¶ — Sì. ¶ — Per sempre? ¶ — Per sempre. ¶ — Eh!... ¶ — Non vi

incastran nel duro sasso per far felici gli affaticati

e gli ardenti zaffiri per arricchirne le vene delle

applicate, venienti a conclusioni per noi inaspettate e bizzarre

che faceva da capitale, per esprimerci con i termini

là, un po’ da per tutto sulla superficie della

ho ricordato del Mammuth, per non dire di altre

avevamo nessun istrumento adatto per calcolarla; nè la struttura

non conoscevano parole speciali per esprimere le preghiere del

al sommo Fattore: bastava per loro elevare la mente

Qualunque luogo era adatto per far ciò: si raccoglievano

altare: ed essi bastano per la semplice, sincera e

ignoriamo la terribile lotta per la vita che sopra

sangue si combatte, giorno per giorno, ora per ora

giorno per giorno, ora per ora. La vita è

Sapiente, ed era vero. ¶ Per una strana proprietà di

spontanea ed abbondantissima da per tutto, bastava al loro

queste due sostanze, adoperate per altro anche molto parcamente

agiva placidamente e, certamente per l’influenza dell’atmosfera

vita così semplificata quindi per la mancanza della causa

fatto della generazioni, dovesse per loro esser la grande

veniva placida e serena per condurre, al termine della

della Morte non era per essi accompagnata, a differenza

armi, giacchè inutili eran per procurarsi il cibo, come

boschetti amici. ¶ Assolutamente ignoti per loro ogni sorta di

eran ricoperti e adoperavan per gli altri loro usi

semplici e facili eran per quelle strane creature le

esistenza, profonde, misteriose, indefinibili per noi dovean essere quelle

di mistico mai provato per l’innanzi. ¶ Dalle volte

la sua lunghezza e per un’altra apertura, posta

parte opposta da quella per la quale eravamo entrati

senza far parola, su per la bizzarra straduzza. ¶ Noi

agli ordini che stava per darci. ¶ Ci dispose seduti

così immobile e silenzioso per qualche tempo. ¶ Indi profferì

a’ miei occhi. ¶ Stava per aprire la bocca e

noi, sulla terra. – mormorai per iscusarmi, – abbiamo uomini che

voluto destinare ad esse per compier la prima parte

essi silenziosi e circospetti per quanto riguarda il luogo

le sue spoglie mortali per salir tra gli spiriti

non sapevo come fare per lasciarlo, senza dargli sospetti

a parlar la lingua, per loro bizzarra, che noi

nel bianco manto. ¶ Camminammo per qualche tempo in silenzio

che mi fa temere per te si è che

allora, cosa debbo fare per.... salvarmi, come tu dici

non turbarla con rivelazioni per lei forse fatali. ¶ — Ah

poveretta ne trema tanto! Per calmarla, in qualche modo

calmarla, in qualche modo, per rassicurarla, io le ho

ella che ogni cosa, per questo senso recondito intuisce

ch’ella non deve – per te – saper nulla del

intenso amore, che aveva per me qualcosa di soprannaturale

Ella non rispose, ma per la prima volta vidi

che le era abituale. ¶ — Per sempre, – mormorò. ¶ — Per sempre

abituale. ¶ — Per sempre, – mormorò. ¶ — Per sempre, – ripetei. ¶ Sì, per

Per sempre, – ripetei. ¶ Sì, per sempre! Ella sarebbe stata

così la mia sposa per sempre. ¶ Attrassi a me

Mi ha rivelato, che per una legge della quale

conseguenze d’una follia, per l’audace e l

Io non le temo. ¶ — Per te, forse no, ma

te, forse no, ma per lei.... ¶ — Come? ¶ — Sì, perchè

da me il crudele – per noi quaggiù – nemico Amore

Non ho nessuna idea per ora.... ma sento che

sarà salva. ¶ — Io tremo per te.... e per lei

tremo per te.... e per lei. ¶ — La forza stessa

e cerca di riposare, per ora. Domani.... ci vedremo

riparleremo. Tu però devi, per adesso, giurarmi una cosa

Parla. ¶ — Di non riveder per ora Kamelia.... ¶ — Forse Kalika

di te. Ma è per prudenza, capisci.... e per

per prudenza, capisci.... e per timore verso la povera

non lo sapeva. ¶ Risalire per la fantastica via donde

sottrarsi a quel mondo, per conquistare l’amore. ¶ E

forse senza mezzo alcuno per raggiungerla!... ¶ Quando Edoardo comparve

m’intendi? È impossibile per me... e per colei

impossibile per me... e per colei che amo restare

mia e sarà mia, per sempre. Noi fuggiremo. ¶ Edoardo

farai? rimarrai dunque quaggiù?... per sempre?... ¶ E mormorai ancora

partire, sta bene, ma per dove? ¶ — Per la superficie

bene, ma per dove? ¶ — Per la superficie terrestre!... ¶ — Benissimo

ma e la strada per arrivarvi?... ¶ — Non te ne

avean osato avventurarsi su per i suoi aspri scaglioni

equilibrio e di destrezza per non precipitare. Kamelia si

si decise ad alzarsi per seguirci, dopo ch’io

ma indispensabile. ¶ — L’ascia per tagliarli, vuoi dire? ¶ — Precisamente

a quanto sento, sta per riprendere le antiche abitudini

Sentii Edoardo cadermi addosso per l’urto inatteso. ¶ Kamelia

Purchè non si finisca per restar qua incastrati perennemente

dire, dopo poco: ¶ — Tiemmi per le braccia.... proverò a

perfettamente immobili, – mormorai. ¶ — Approfittiamone per fare una cosa, – disse

quel momento. ¶ — Cioè? ¶ — Approfittiamone per fare un bel sonno

pericolo ci minacciava? ¶ Feci per parlare: la mia voce

orrendo. ¶ Allungai la mano per afferrarmi ad Edoardo.... ¶ Non

mio primo pensiero fu per la diletta compagna. ¶ — E

esclamai, percependo la cosa per la prima volta. ¶ — Sicuro

intorno a noi, oscurità per gli altri uomini della

uomini della terra, non per i nostri occhi che

di una cateratta.... e, per uno strano fenomeno che

gridai io, – sia veramente per noi la porta della

un tratto aveva, forse per effetto di qualche corrente

Provammo a fare forza per liberarnela, ma sì! pareva

riprendere con più comodo per portarti nel museo che

bene ci avea servito per ritornare sulla madre superficie

sul petto. ¶ Volli svegliarla per mostrarle finalmente il nostro

gli occhi, li fissò per un attimo nell’azzurro

dubbio atroce mi tolse per qualche istante la facoltà

si accingessero a sollevarla per recarla nella barca, feci

mano pietosa aveva preparato per lei. ¶ E me le