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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «per»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
marmo dei gradini, girava per un istante la testa
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due file di letti, per vedere se l’altro
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fuori dalla camerata. Spariva per molto, tornava certe volte
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quelli che si alzavano per andare al gabinetto nello
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cortile buio e deserto, per vedere se io ero
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al buio tenendoci irresistibilmente per mano, incernierati, saldati, per
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per mano, incernierati, saldati, per non essere strappati l
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e ci siamo guardati per la prima volta, lui
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ero salita forse solo per accoglierlo così, in piedi
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continua a suonarlo ancora per un po’ a distesa
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c’era un posto per noi, dove stare, in
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gambe che ci tremavano per l’emozione, con i
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mentre ci spostavamo così per la prima volta, allacciati
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la sua che tremava, per aprirla, e per entrare
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tremava, per aprirla, e per entrare con la sua
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volta le sue labbra per avvolgerle in un morso
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dentro la piccola officina, per paura che qualcuno, svegliato
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oppure della vecchia costruzione per vedere cosa stava succedendo
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spazio. Sono continuati ancora per un po’, in piena
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me e ha lacerato per la prima volta il
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la quinta dell’altare... Per forza che lui tremava
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noi e si tormentava, per me, oppure per lui
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tormentava, per me, oppure per lui, chi può dire
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ancora inverno, di notte, per sorprenderlo mentre si allontanava
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al buio dal dormitorio per venire a bruciare con
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lo afferrava senza preavviso per la carne della faccia
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il rovescio della mano per farli smettere, ma loro
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pare. Io ero rimasto per molto tra la veglia
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buio sotto le coperte per finire di spogliarsi là
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un sonno profondo, sfiniti per le emozioni di quella
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notte ero già uscita per incontrarlo ma poi ero
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E noi camminavamo avvinghiati per non essere strappati e
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salendo sopra l’altare, per la messa di mezzanotte
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sulla sua grande ostia per pronunciare le parole della
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più avanti, dopo che per molte notti i nostri
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quel mondo buio. È per questo che tremava così
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messo nel portavivande come per le nostre nozze segrete
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pensavo che fosse solo per lo sforzo di soffocare
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ogni volta all’indietro per paura che glielo colpissi
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e ci eravamo nascosti per qualche istante, irresistibilmente, nella
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ordinazione, è stato mandato per un po’ in un
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incernierati, saldati...» ¶ Si interrompe per un istante, solleva una
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difficile muovere le gambe per camminare, verso piccoli appartamenti
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la notte, svegliandoci continuamente per baciarci e per morderci
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continuamente per baciarci e per morderci e per esplorarci
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e per morderci e per esplorarci e per incernierarci
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e per esplorarci e per incernierarci ancora, con le
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lui, che stava uscendo per andare a casa e
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accese per me, solo per me, entrerò e scenderò
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avere abbassato gli occhi per un istante, sull’asfalto
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su cui stavo precipitando per lo squilibrio della mia
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avanti. Devo avere sbattuto per un istante le palpebre
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sventola alle sue spalle per la velocità impressionante della
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altre due mani. ¶ Guardo per un istante la nuova
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sua testa che vibra per la velocità della corsa
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e morte, mi passa per la mente, in quello
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morte ci sarà stata, per determinare una simile onda
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spalle, gli avevo detto: ‘Per voi, scrittori americani di
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americani di oggi, come per tutti gli scrittori del
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la morte è dopo. Per me invece è prima
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gli avevo risposto. ‘Ma per chi sa che la
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vita deve ancora venire. Per chi crede che la
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lungo queste strade sfuocate per la violenza delle vibrazioni
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il continente dei morti per poterla incontrare ancora. Lei
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si è mostrata solo per un istante per dirti
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solo per un istante per dirti che c’è
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sposa, che ha indossato per te, solo per te
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indossato per te, solo per te!» ¶ «E se qualcuno
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un rumore forte, come per una frattura ossea. ¶ «Via
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dita che si allargano per un istante sopra l
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le loro lamiere morte per la violenza delle ultime
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suoi piedi si espandono per un istante sopra l
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feste...” mi sta passando per la mente, in quel
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si inerpicava sul tabernacolo per arrivare a disporre i
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volto mentre si spostava per mettere i sacchetti della
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occhi spalancati nel buio per riuscire a vedere. Ma
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e che si torcono per fare presa sulla superficie
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sfilacciata che c’era per terra, da traino, e
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e buttandole ai lati per liberare il passaggio, col
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le domando, le grido. ¶ «Per sfondare le barricate!» mi
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altro con la cinghia per non essere separati, tutti
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parti e si scontrano per lasciarci passare, quando vedono
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il cambio con furia per far salire di giri
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domando ancora, le grido, per coprire con la mia
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scosse che si fermano per un po’ e poi
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nuovi mobili, abiti, oggetti, per poter continuare a vivere
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del volante nel buio, per imboccare sempre nuovi svincoli
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schienale del sedile, chiudo per qualche istante gli occhi
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2015
continente dei morti? È per questo che non ti
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sbadigliando, di notte, sfuocati per l’enorme velocità della
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velocità della corsa e per quelle lacrime che si
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lacrime che si formano per la stanchezza, per il
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formano per la stanchezza, per il sonno. ¶ «Tutti quei
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questa cinghia da traino per non venire separati e
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vedevi.» ¶ Rimango in silenzio, per un po’, guardo le
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suo dormitorio, guardandosi attorno per accertarsi che non ci
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al mio corpo coricato per terra, qualcuno avrebbe provato
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spingermi con il muso, per vedere se ero morto
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lentamente, a piccoli passi, per cercare di arrivare a
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mentre camminavo di notte per le strade di una
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volta attraversare la fiamma per arrivare fino al cuore
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e a questo limite, per arrivare fino a quel
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amico che ho incontrato per la prima volta nel
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potrà mai esserci assoluzione per una simile colpa?”. ¶ Così
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meno nell’aria nera per compiere il gesto sismico
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mia testa nel buio per cercare di capire dal
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all’improvviso nel buio per calare sulla mia testa
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ondate al suo fianco per pronunciare vicino alle sue
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che storia può esserci per vivi e morti? Se
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è bisogno di gridare per essere sentiti nel continente
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che storia può esserci per i morti, se la
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ero vivo, ho creduto per un po’ che ci
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vivi contro la morte per anticipare la morte? Perché
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sterminate dagli uomini vivi per essere prima della morte
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cielo, seminando morte, terrore, per essere prima della morte
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la velocità della corsa per accostarsi ancora di più
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aveva fatto tremare sismicamente per giorni e giorni e
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donne e bambini, 150, 200 persone per ogni vagone, la tortura
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che cercano un varco per accucciarsi, l’orrore dell
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batteri in esplosione demografica per l’enorme quantità di
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a gas di 7 metri per 8 l’una, 500, 600 persone nude
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stracci e i cadaveri per cercare di salvarli, i
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contro i muri tenendoli per i piedini, che strappano
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trovavano neanche il posto per cadere a terra? Che
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pavimento era tutto inclinato per poter far rotolare fuori
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niente...» ¶ Giro la testa per un istante, perché sento
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a parte dalle crepe, per precipitarmi giù in strada
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che si erano ritrovati per pochi istanti, nel continuo
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e le mani, avvinghiati, per non venire strappati via
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che si ritrovino ancora per brevi istanti vicine nel
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voglio che tu risorga per non vederti andare un
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così travolti dall’amore per i loro bambini vivi
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dentro la morte? Perché? Per farsi perdonare di averli
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dicendo: “Perché vuoi risorgere? Per venire di nuovo bruciato
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di milioni di gradi? Per venire consumato da quella
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a quella del suono? Per diventare di nuovo un
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un pezzo di muro? Per venire risucchiato dal gas
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nella palla di luce? Per venire iniettato un’altra
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loro madri di risorgere per venire di nuovo bruciati
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più la mia corsa, per arrivare un po’ più
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non è voluto risorgere. ¶ «Per non farsi raggiungere dai
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quando la vedono balenare per un istante di fronte
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avanti, a testa bassa, per cercare di avvicinarmi un
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piena di luci accese per me, solo per me
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Lazzaro, che mi tiene per mano, con la testa
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tutto il volto luccicante per le lacrime che scendono
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testa continuando a correre per vedere chi era, correvo
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con la testa girata per riuscire a capire chi
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le nostre mani morte per farle dipingere da altre
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unghie minerali mezze dipinte, per unirci anche noi a
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raccontarvi qualcosa solo così, per movimenti improvvisi di faglia
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movimenti improvvisi di faglia, per vortici, per spaccature, per
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di faglia, per vortici, per spaccature, per espansioni, per
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per vortici, per spaccature, per espansioni, per urti, per
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per spaccature, per espansioni, per urti, per folate e
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per espansioni, per urti, per folate e per sciami
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urti, per folate e per sciami sismici. ¶ Si comincia
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che vi vengono incontro per un istante in questa
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noi ha persino intercettato per un istante qualche vivo
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due che corrono tenendosi per mano e che hanno
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vivi. ¶ Allora mi spostavo per le strade, di notte
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di tanto in tanto per la mente che stava
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era solo un tentativo per ritardare di un po
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morte, dove ero finito per sbaglio, per caso, come
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ero finito per sbaglio, per caso, come qualcosa che
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corpi che si trovavano per un istante vicino a
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solitudine infinita del mondo, per quella continua irruzione e
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in una latrina nera per vedere che cosa c
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di mia madre gettata per terra e massacrata a
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come un sacco insanguinato per terra, i suoi versi
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2015
lì che ho incontrato per la prima volta quel
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2015
tremava così forte? Solo per l’enormità di quello
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mondo? O era anche per qualcosa d’altro? E
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che tremava con violenza per contenere dentro di sé
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nudi sopra l’altare per mettere i vasi di
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città addormentate dei vivi per portare la rivoluzione dentro
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passava sopra due dita per pulirlo, si portava alle
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profonda, indistintamente, alla cieca, per annientare e per assolvere
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cieca, per annientare e per assolvere il mondo? E
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2015
in cui sono finito per sbaglio, per caso, e
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2015
sono finito per sbaglio, per caso, e in cui
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potrà mai esserci assoluzione per una simile colpa?”. ¶ Sarei
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2015
che fanno la fila per essere confessati da lui
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2015
sono messo in fila per essere fotografato da morto
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che vogliono diventare vivi per rivivere la loro vita
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la montagna era franata per le forti piogge che
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tutto inciso e spaccato per le vene d’acqua
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quasi privo di conoscenza per quell’immensa disperazione e
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sono fermato, sono rimasto per un po’ così, in
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2015
morte. Sono rimasto fermo per un po’, poi ho
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ho ripreso a camminare, per cercare almeno di arrivare
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2015
ero allontanato di molto, per riuscire ad andare a
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Sono rimasto così ancora per un po’, disteso in
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buio verso di me, per aiutarmi a liberarlo dalle
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attaccate alla carne ferita per il sangue secco. ¶ Le
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di tremare, si fermava per un istante solo per
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per un istante solo per riprendere a tremare ancora
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che stavo già camminando per le sue prime strade
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2015
risorto una prima volta, per andare verso la mia
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2015
risposta. ¶ Mi sono seduto per terra, lì vicino, mi
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2015
dal buio. ¶ «Sono tornato per farti risorgere» gli ho
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2015
risorgere dalla morte solo per poter far risorgere te
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2015
uno vicino all’altro, per molto, nel buio. ¶ Allora
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2015
più niente, ho pensato per un istante che il
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2015
Mi ha lasciato fare per un po’, poi ho
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2015
dolcezza. «Io non risorgerò per essere di nuovo Gesù
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2015
morti salgono e precipitano per rette sghembe dentro i
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2015
che arrivi in fondo per l’ultima volta. Non
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2015
che si erano trovati per un istante vicini nel
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2015
al mio fianco tenendomi per la mano. «Ci sono
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2015
senza suono dei morti, per andare a comprimere e
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2015
mani e le braccia per non venire allontanati l
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2015
via dalla testa, una per una, distintamente, nell’aria
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2015
mondo, mentre corriamo tenendoci per mano in questo finimondo
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2015
con l’altra mano per poter continuare a vedere
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che mi tiene saldamente per mano. ¶ «Vieni con me
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2015
cos’è la bellezza per i morti? Che bellezza
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2015
Che bellezza può esserci per i morti?» ¶ «La morte
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2015
può essere bellezza solo per i morti.» ¶ «La morte
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2015
voce mi sta rispondendo. «Per questo io sono venuto
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2015
nel continente dei morti: per far risorgere la vita
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2015
Non dico più niente per un po’, non gli
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2015
anche lui in silenzio, per un po’. Sta ancora
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2015
nostre spalle. ¶ Mi giro per un istante a guardare
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2015
che riescono a prendersi per mano, per non essere
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2015
a prendersi per mano, per non essere strappati via
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2015
più bisogno di voltarmi per capire che cresce sempre
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2015
ti prenderà anche lei per mano, e correrete tutti
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2015
dentro la morte solo per risorgere dentro la morte
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2015
dentro la morte solo per risorgere dentro la morte
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2015
quando perdo l’equilibrio per la velocità della corsa
232
2015
passi in rapida successione per non piombare a terra
233
2015
non smettiamo di correre, per svellermi dall’altra mano
234
2015
il corpo di lato per tirare con ancora più
235
2015
tempo a vedere ancora per un istante la testa
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2015
morti, dove è venuto per farli risorgere dentro la
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2015
morti che si riuniranno per risorgere dentro la morte
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2015
anche tu?» ¶ «Io corro per trascinare ogni cosa nel
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2015
morte e la vita?» ¶ «Per far risorgere la morte
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2015
vita dentro la morte. Per far risorgere la vita
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2015
une contro le altre per le tremende spinte che
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2015
l’altro nelle stanze per vedere le nuove crepe
243
2015
sopra la spalla, come per sottrarmi alla ressa degli
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2015
La forza un po’ per farla entrare nei suoi
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2015
enorme silenzio che durava per giorni e giorni, e
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2015
Il suo corpo trema per la commozione e il
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2015
Dov’è la porta per uscire? Dov’è quella
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2015
uscire? Dov’è quella per entrare? Poter ritornare indietro
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2015
due ha detto niente, per un po’. Ci limitavamo
250
2015
perché si era seduto per terra accanto al mio
251
2015
ha detto più niente, per un po’, si limitava
252
2015
vuoi farmi risorgere solo per farmi morire di nuovo
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2015
venuto nel mondo solo per portare una simile resurrezione
254
2015
portare una simile resurrezione? Per perpetuare il ciclo delle
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2015
dovrai farmi risorgere ancora, per farmi morire ancora, per
256
2015
per farmi morire ancora, per farmi risorgere ancora... Perché
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2015
Io sono venuto qui per morire, perché se io
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2015
mi ha detto ancora. “Per questo poco fa tremavo
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2015
fa tremavo, piangevo. Piangevo per te, ma piangevo anche
260
2015
te, ma piangevo anche per me.” “Signore, perché?” sono
261
2015
era inchinato un po’ per togliersi i sandali impolverati
262
2015
mi aveva tirato fuori per i capelli dal continente
263
2015
tranquillizzato. Sbatteva la coda per la contentezza, nel buio
264
2015
buio. L’ho preso per la cavezza, l’ho
265
2015
le mie gambe come per darmi segni continui della
266
2015
cielo ha cominciato poco per volta a diventare più
267
2015
davanti alle porte addobbate per la festa e in
268
2015
ai lati della strada, per guardarmi passare, gettava rami
269
2015
vesti e lo gettavano per terra davanti a me
270
2015
volate via tutte insieme, per qualche istante, atterrite da
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2015
solo far risorgere te per far morire te, si
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2015
solo far morire te per far risorgere te. Perché
273
2015
Anche Dio deve morire per poter creare il mondo
274
2015
la resurrezione. Deve vivere per poter far morire il
275
2015
anche i vivi. Perché per far risorgere i morti
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2015
il resurrettore?» ¶ È rimasto per alcuni istanti in silenzio
277
2015
resurrettore è rimasto ancora per qualche istante in silenzio
278
2015
è parso, ho sentito per la prima volta vicino
279
2015
sepolcro, sono rimasto immobile per un po’, il mio
280
2015
e la mia emozione per quanto stava accadendo. Ho
281
2015
nero. Mi sono seduto per terra vicino al suo
282
2015
Non ho detto niente, per un po’, non ero
283
2015
aprire molto la bocca per via delle bende. “Chi
284
2015
ho detto: “Sono venuto per farti risorgere!”. “Io non
285
2015
rimasto là dentro ancora per un po’, lontano da
286
2015
un po’, quanto bastava per trovare un varco e
287
2015
morte spaccata in due, per farla risorgere da questa
288
2015
ho continuato a camminare per le sue strade buie
289
2015
poi mi hai detto per la prima e unica
290
2015
qualcuno che avesse pensato per un istante di entrare
291
2015
acqua presa dal pentolino, per inumidire e sciogliere il
292
2015
era vicino al fiume per ritirare una spedizione di
293
2015
pavimenti di cemento lucidi per la cera e le
294
2015
a poco lo specchio per riuscire a vederci dentro
295
2015
stavi girando a piedi per il parco, giravi attorno
296
2015
tenevo le braccia sollevate per riuscire ad arrivare con
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giravi ad angolo retto per attraversare il cortile e
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catino e le brocche per le abluzioni del mattino
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deserta. Mi sono chinata per guardarlo più da più
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passandoci sopra il palmo per sentire la consistenza del
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a sollevarlo dal letto, per sentire il suo peso
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ad allargarlo dal fondo, per poterlo indossare. Stavo ancora
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hai chiusi del tutto per un istante e mi
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i morti?» ¶ «Sì.» ¶ Rimango per un istante immobile di
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morti faceva la fila per venire fotografata e configurata
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della mia mente, come per i Canti del caos
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quello l’unico modo per arrivarci...” ¶ Avevo in mente
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terribile, ma anche comica, per far vedere fino a
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erano incontrate di nuovo, per un istante o per
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per un istante o per sempre, in questa assoluta
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farle incontrare di nuovo per un istante in questo
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altre e si congiungono per i sempre nuovi arrivi
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non farle più incontrare per sempre nell’eternità rovesciata
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una narrazione lineare ma per spostamenti d’asse, avverrà
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deformano e si combattono per adattarsi all’ambiente nella
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ambiente nella loro lotta per l’esistenza e per
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per l’esistenza e per perpetuare il proprio Dna
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si specializza sempre più per combattere contro il resto
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il resto della vita per la propria sopravvivenza e
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l’altra, di nuovo, per l’ultima volta, come
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il continente dei morti. Per la prima volta ci
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quello dei morti. Ancora per poco la massa oscura
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combattersi tra di loro per diventare la stessa, identica
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combattono contro la morte per restare vivi dentro la
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combattono contro la vita per restare morti dentro la
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stiano cominciando a preoccuparsi per la loro salute...» ¶ «Ma
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curano, che cosa crede! Per restare in morte bisogna
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bisogna curarsi, esattamente come per restare in vita.» ¶ «Ah
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è la pressione giusta per i morti?» ¶ Il medico
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brani qua e là, per vedere se sono state
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si restringe sempre più per questo tellurico smottamento di
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appena abbandonati e svuotati per lo spostamento di quelli
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terra e si innalza per un numero incalcolabile di
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parlano tra di loro, per giorni interi, per intere
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loro, per giorni interi, per intere notti, se qui
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stanno fronteggiando e scontrando per l’immissione di sempre
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una macchina mentre camminavo per strada succhiando un tronchetto
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lingua che si gonfiano per i gas di scarico
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batteri in esplosione demografica per l’enorme quantità di
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riuscite neppure a immaginarla. Per fortuna, perché altrimenti non
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di una morte simile per un essere come me
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resta che farvi balenare per un’ultima volta qualcosa
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con le luci sfuocate per la velocità, mentre vi
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lacrime che si formano per il sonno, e intanto
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e uomini in partenza per il regno dei morti
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valigie nei bagagliai, ripartono per le stazioni, gli aeroporti
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già pronta, e guarda per l’ultima volta da
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così, in modo figurato, per cercare di farvi capire
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volte su te stesso per farti perdere l’orientamento
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mondo dove sono andati per separarsi da tutto e
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più nessuno, più niente, per nessun motivo, per sempre
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niente, per nessun motivo, per sempre, in cui anche
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demone e l’angelo per la conquista della nostra
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combattimento, nessuno ha combattuto per me e per la
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combattuto per me e per la mia anima. E
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demone alla mia anima per convincerla ad andare con
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in giro di notte per una città dei vivi
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gloria. Mi sono fermato per un po’, in piedi
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la penna in mano per chiedergli un autografo. ¶ «Certo
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si accalcavano intorno come per proteggerlo da quell’intruso
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alterata e più alta per coprire il brusio della
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dalla nuvola di capelli, per accertarsi che siate alle
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a slogarvi le mascelle, per esprimere nell’unico modo
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risponde. Si sentono solo, per un po’, quegli urli
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morte e il sonno, per questo spostamento tellurico di
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dal finimondo di voci per rispondere alla vostra testa
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è bisogno di gridare per essere sentiti. Qui ci
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fossero vivi. Si sbranano per contendersi un tempo che
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non ci sarà. Combattono per restare vivi, per diventare
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Combattono per restare vivi, per diventare morti. Si gettano
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i morti ¶ Ma adesso, per potervi raccontare la morte
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allagato. ¶ Allora diciamo che, per prima cosa, si viene
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proviamo a dire così, per riuscire a dare un
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sia un solo fotografo per tutti i morti?” ¶ Però
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nel buio che preme per andare verso la luce
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così forte da cancellare per un istante ogni cosa
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più alle mie spalle, per quelle sempre nuove carovane
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nell’oscurità più profonda, per sempre. Invece, dopo un
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un nuovo bagliore evidenzia per un istante tutto questo
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al buio che premono per andare verso la configurazione
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all’interno. Quanto basta per vedere una persona in
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po’ reclinata all’indietro, per potermi vedere attraverso la
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riesco più a parlare, per un po’. ¶ «Ma tu
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capelli, le palpebre socchiuse per mascherare lo strabismo. ¶ «Allora
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vivi che si scontrano per la prima volta sul
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due corpi d’armata per rafforzare il fronte, la
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e avanzano in Mesopotamia per attaccare i turchi, Dardanelli
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che sta già tremando per il sisma di vita
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unghia e di sollevare per caso una piccola crosta
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che tracimano a ondate per lo sfondamento verticale della
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nuove ondate di moneta per fare fronte alle spese
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è dentro la morte, per portare la rivoluzione che
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disgiungersi e di polimerizzarsi, per cogliere il momento esatto
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la mutazione chiamata vita, per poter forgiare le armi
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di alzarsi in volo per andare a bombardare le
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che si saranno sparati per primi con le loro
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come quando si scorge per la prima volta il
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un foglio di plastica per ripararsi dalla violenza dell
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seminale che bisognava oltrepassare per arrivare a quelle altre
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l’emanazione luminosa sprigionata per la prima volta dai
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e che ho vagato per molti mari e per
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per molti mari e per molte terre, vagherò, tracimerò
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foglie e di fiori per tirarla dentro, in piedi
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a svellere il fiore per trascinarlo dentro la mia
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dovevo tornare a riva per riportare la barca prima
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così, senza più parlare per l’emozione, senza respirare
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dita si stiano poco per volta staccando. ¶ «Adesso che
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stessa ora e come per incanto dalle case, dopo
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le loro teste incrociandosi per un istante nella vita
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e intanto si guardavano per un istante con i
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e disabitate!» mi passa per la mente, per quella
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passa per la mente, per quella cosa tracimata che
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con un’unica stanzina per ogni piano, sono salita
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testa e col corpo per vedere da lontano, dall
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e inventata e fondata, per avvisarti, salvarti!» ¶ «Io invece
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nascondiglio segreto, senza respirare per non farci sentire, stretti
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Io ti correrò incontro per aprirti, come ho già
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lungo queste strette scale per arrivare un secondo prima
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io ti dirò, staccandomi per un istante per riprendere
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staccandomi per un istante per riprendere fiato, con un
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sarò. Comincio a correre, per allontanarmi da questo frastuono
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della commessa che aprivano per la prima volta una
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il velo di carta per liberare quelle scarpe dalle
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Mi tappo le orecchie per non sentire più queste
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forbice, e sembrano andare per conto loro? Mentre il
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corpo e la testa per parlare con quelli che
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una bomba a idrogeno, per poter far tracimare un
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si torceva col corpo per parlare con chi gli
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sue mani manovravano come per conto proprio la forbice
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immergeva quel mestolo freddo per trasferire un po’ di
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tenere ferma la mano per non rovesciarne lungo la
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da parte a parte per poter imboccare la scaletta
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la bella testa fradicia per guardare in alto. ¶ Non
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La jeep corre ancora per un po’ tra tutti
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è svegliato di soprassalto per la violenza dell’urto
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gli sussurra lei. «Era per farti tracimare dentro la
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dentro la morte. Era per farti portare la rivoluzione
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questi corpi che oscillano per la violenza crescente del
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mia testa. «Guardami finalmente, per la prima volta, da
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continua a parlare, arrochita per la pressione della corda
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se ci vediamo adesso per la prima volta?» mi
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mi sono impiccata adesso per la prima volta da
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e stai tracimando adesso per la prima volta?» ¶ «Guardami
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larga sotto la pioggia, per arrivarle più vicino, e
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viene prima. Ho visto per un po’ di tempo
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si è chiuso. Solo per me non si è
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io ti ho tenuta per sempre dentro la mia
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un’altra più grossa, per paura che la prima
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spalle. ¶ Mi guardo attorno, per vedere chi ha parlato
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dei vivi era morto!» ¶ «Per forza, se no come
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avrei continuato ad ascoltare per sempre solo il suono
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vibra fino a spezzarsi, per le voragini che vengono
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dico ancora, gli grido, per coprire il rumore del
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nel mondo dei vivi per tenere sollevata con la
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giudizio, che sarebbe tracimato per giudicare i vivi e
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diventando sempre più bianco, per questa assenza totale di
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vederti ancora una volta, per la prima volta?» ¶ «Perché
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più forte, senza prenderci per mano, senza toccarci, senza
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era rimasta a girare per una settimana là in
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e poi abbiamo ascoltato per un po’ con il
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E siamo rimasti lì per un po’, senza guardarci
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ci siamo presi irresistibilmente per mano, senza dirci niente
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E poi ci terremo per mano anche nel mondo
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legnaia, sempre più inclinato per farci stare dentro tutta
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di spazio diversamente colorato per la luce che attraversava
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tra vita e morte per lanciarsi dall’alto di
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di queste torri e per tracimare. ¶ Qualcosa sotto di
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che si sta inalberando per la percussione sotterranea del
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testa dalla sua parte, per guardarla, anche se non
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bisogna salire in alto per poter tracimare! ¶ Non si
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dal vestito da sposa, per incernierarci ancora di più
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incernierarci ancora di più, per non venire separati e
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staccati e sono crollati per la violenza del sisma
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e la cerco, precipitando, per incernierarmi ancora di più
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ancora, quando ci spostavamo per quelle sale piene di
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di tanto in tanto per la mente che avrei
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stessa fiamma, e tenerci per mano così, nel cuore
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corpo si sta spalancando per la prima volta di
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di fronte a me, per la prima volta che
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e più devastanti armi per far tracimare un numero
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stati mandati a Vienna per annunciare la vittoria, gettando
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dei morti!” mi passa per la mente. “Come penetrano
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è interminabile questo viaggio per arrivare alla cima di
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vibra nell’infinito buio per tutte le comunicazioni e
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domando, chiudendo gli occhi per le vertigini. ¶ «Da qui
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guerra che viene combattuta per la prima volta qui
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di vedere gli eserciti per poterli schierare in battaglia
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schierare in battaglia e per poterli guidare! Io gli
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vederli prima al buio per poi poterli manovrare alla
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il braccio nel buio, per indicarmi qualcosa che io
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nel continente dei morti per questa tracimazione universale e
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di nuove plebi vive per tentare le loro prime
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risonare e a vibrare per il sovraccarico di messaggi
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si accalcheranno ai lati per vedermi, che crederanno di
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crederanno di vedermi passare per la prima e ultima
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la gradinata, e camminerò per le strade disseminate di
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un’altra volta e per la prima volta dentro
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sono già state combattute per la prima volta dai
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e che sono sprofondato per un po’ là dentro
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continente dei morti stavano per essere investiti dalla tracimazione