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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «per»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
tagliare le mani, neanche per far piacere al Re
2
1956
ero dietro l’uscio, ¶ Per mangiare andai all’osteria
3
1956
voleva andar da lui per pastore. Il ragazzo ci
4
1956
non t’ha mangiato. ¶ Per andare in quel prato
5
1956
la portò con sé per mangiarla sul prato. Quando
6
1956
Ora mi siedo là per mangiare la focaccia della
7
1956
rose. Il ragazzo stava per prendere le rose quando
8
1956
e una la schiacciò per vedere cosa c’era
9
1956
E loro lo condussero per le scale di cristallo
10
1956
Re gettò un bando per la giostra, e chi
11
1956
che aveva già guardato per dritto e per traverso
12
1956
guardato per dritto e per traverso il lavoro della
13
1956
mercante che doveva partire per un suo viaggio ma
14
1956
che non vedeva che per gli occhi di questa
15
1956
che ne vendeva uno per poco. Così regalò il
16
1956
ancora mille raccomandazioni partì per il suo viaggio. ¶ Appena
17
1956
bambola andavano in carrozza per un bosco, li assaltarono
18
1956
se ne andò sola per il bosco. Arrivò alla
19
1956
a portarle invidia e per farla cadere in disgrazia
20
1956
la pena di morte per chi le parlasse di
21
1956
una botola. Scese giù per quella botola e si
22
1956
figlia del mercante stava per dire: «Avanti!» ma prima
23
1956
E il pappagallo? ¶ Andarono per vedere il pappagallo ma
24
1956
spoglie d’un pappagallo per intrattenerla onestamente e impedire
25
1956
da preparare la cena. Per far presto andò a
26
1956
confessò d’esser andata per fuoco da una strega
27
1956
e alzò la mano per cogliere un grappolo. ¶ – Cogli
28
1956
la cisterna. ¶ La Principessa per coglierlo salì sul muretto
29
1956
Croc, famoso quanto lui, per far lega assieme. Un
30
1956
d’uno sconosciuto. Fa per guardare l’ora e
31
1956
Quando lo sconosciuto fa per pagare e si trova
32
1956
che era in prigione per ladro, chiamato Portacalcina, e
33
1956
anch’io e vado per le case come un
34
1956
danari tornarono a rubare. Per primo andava Croc, al
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1956
morto da due cavalli per tutta la città. Dove
36
1956
cadavere del marito trascinato per la via, cominciò a
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1956
a sua figlia, finì per darla vinta alla Regina
38
1956
e gliele mise lì per compagnia, con la consegna
39
1956
libero, se ne stavano per conto loro e non
40
1956
bello? – e la Regina, per far vedere che se
41
1956
bosco e la Principessa per tutto il giorno non
42
1956
e stettero a guardarsi per due ore; e questa
43
1956
era un suo regalo per la Principessa perché passasse
44
1956
finestra, e s’allontanò per il sentiero. ¶ Così ogni
45
1956
il libro veniva sfogliato per far volare il Principe
46
1956
cima alla torre, risfogliato per rendergli forma umana, poi
47
1956
umana, poi sfogliato ancora per farlo volar via, e
48
1956
figliastra. Fece un giro per la stanza, sempre dicendo
49
1956
Naso d’Argento uscì per i suoi affari, e
50
1956
Naso d’Argento e per prima cosa la guardò
51
1956
di qui! salvaci! ¶ Lucia per prima cosa richiuse la
52
1956
cosa richiuse la porta per bene; poi pensò come
53
1956
secchi? ¶ – Niente, dicevo così per dire, – fece Naso d
54
1956
la casa», e fece per posare il sacco e
55
1956
in pena che mai per Lucia che ora era
56
1956
È la volta buona per vedere se è davvero
57
1956
il sacco e fece per aprirlo. – Ti vedo! Ti
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1956
ripidi, che gli abitanti, per non perdere le uova
59
1956
avevano coi Pocapagliesi solo per il fatto che erano
60
1956
nato, vedendolo così piccino, per tenerlo in vita e
61
1956
vino caldo. Suo padre, per scaldare il vino, ci
62
1956
bastava un suo soffio per portare via un bue
63
1956
a battere i boschi per cercare tracce delle bestie
64
1956
Micillina. ¶ Andò avanti così per mesi e mesi, e
65
1956
diventavano tanto magre che per pulirle non ci voleva
66
1956
baffi con l’olio per farli luccicare e guardavano
67
1956
venire fino a lei, per dirle qual è la
68
1956
venuti, – disse il vecchio, – per osare di chiedere un
69
1956
siamo qui venuti, – aggiunse, – per osare di chiedere a
70
1956
Ci aiuti, signor Conte, per pietà! – I soldati intorno
71
1956
il Conte e conto per tre ¶ E se la
72
1956
visto un pazzo che per scavare acqua s’era
73
1956
cuoio, ¶ Ben ribattuti chiodo per chiodo, ¶ Facevo scarpe di
74
1956
trattenendo perfino il respiro per paura di svegliarlo. A
75
1956
stavano intorno, e prese per la via del bosco
76
1956
portava dietro Masino, tirandolo per la barba? Il Conte
77
1956
che poteva, si sedette per terra tutto rannicchiato come
78
1956
di comprare tante corde per legare le bestie rubate
79
1956
aveva arruffato e strappato per tirarlo fuori dai cespugli
80
1956
sentivate solo un soffio per aria, non vi lasciava
81
1956
un altro. ¶ – Gli servivano per legarsi la barba sulla
82
1956
notti, a far fascine per voialtri. E dite ai
83
1956
le forcine che troveranno per terra, perché sono quelle
84
1956
fatto. Poi Masino partì per il giro del mondo
85
1956
guerra, ¶ Mangi mal, dormi per terra, ¶ Metti la polvere
86
1956
l’invidia delle serve; per un po’ stettero zitte
87
1956
La prese e fece per tornar via, quando la
88
1956
ti chiederà cosa vuoi per premio, tu di’ quella
89
1956
indomani, tornando in giardino per giocare alla palla, il
90
1956
carico di frutti. Fa per cogliere le melagrane, ma
91
1956
giardino, pena la testa, per provare a cogliere le
92
1956
d’ogni semenza, ma per raggiungere quei frutti non
93
1956
il figlio del Re per primo. ¶ Furono preparate le
94
1956
occhi e la lasciarono per morta in un cespuglio
95
1956
salire sul suo asino per portarla a casa sua
96
1956
Chissà quanto posso chiedere per dei fichi d’inverno
97
1956
per arrestare la sposa. ¶ – Per virtù del diamante, – disse
98
1956
vide arrivare e dice: – Per la virtù del diamante
99
1956
una figlia così matta per il lavoro che filerebbe
100
1956
ne ha ancora basta! Per farla smettere devo prenderla
101
1956
giovanotto. – Farò la prova per vedere se è vero
102
1956
di mare, e parto per un viaggio, – disse. – Se
103
1956
e si disperava, quando per la finestra volò un
104
1956
aver paura, sono venuta per aiutarti. Io filo e
105
1956
disse: – Come posso fare per ricompensarvi, buona donna? ¶ – Non
106
1956
vestiti che ho comprato per te. Ma adesso devo
107
1956
Ma adesso devo partire per un altro viaggio. Facciamo
108
1956
i denti le crescevano. ¶ – Per invitarmi al tuo banchetto
109
1956
mio nome, sarebbe meglio per te non avermi mai
110
1956
cominciò a dar ordini per la cerimonia e ad
111
1956
invitarle, ma quando fece per pronunciare i loro nomi
112
1956
Columbun! ¶ – Mettete la marmitta per fare la polenta! Questa
113
1956
ora so cosa raccontarle per farla ridere. Se non
114
1956
entrato in un casolare per ripararmi dalla pioggia. Entro
115
1956
pranzo. ¶ Così fu fatto. Per le tre vecchie fu
116
1956
lunghe, buona donna? ¶ – È per aver aguzzato gli occhi
117
1956
di passarci il dito per inumidire il filo! – disse
118
1956
Tu non filerai più per tutta la tua vita
119
1956
tredici anni voleva andarsene per il mondo a far
120
1956
vuoi andare a fare per il mondo? Non vedi
121
1956
aquila: – Questo è cibo per te, e puoi anche
122
1956
cavallo e stava già per ripartire quando si sentì
123
1956
Mago come si fa per ammazzarlo. ¶ Quando il Mago
124
1956
non mi puoi tradire. Per uccidermi ci vorrebbe un
125
1956
nero così veloce che per raggiungerlo ci vorrebbe il
126
1956
insieme presero a girare per il cielo lanciandosi beccate
127
1956
letto e si chinò per bere il brodo. ¶ – Aspetta
128
1956
cose si mettevano male per lui. ¶ – Oh, Maestà, mi
129
1956
tre giorni di tempo per riuscire a parlare con
130
1956
balia. – Ti vuoi dare per perso? Manco per ridere
131
1956
dare per perso? Manco per ridere! Ci penso io
132
1956
uomo, e vuota dentro. – Per domani deve essere pronta
133
1956
domani deve essere pronta. ¶ – Per domani? Siete matta! – esclamò
134
1956
l’orefice. ¶ – Ho detto per domani! – e la vecchia
135
1956
suonare. ¶ Presero a andare per la città: la vecchia
136
1956
è scaduto il termine per quel fanfarone del Principe
137
1956
che deve potervi parlare per non essere decapitato da
138
1956
servito il tuo danaro per parlare a mia figlia
139
1956
che i cavalli stavano per raggiungerlo, lasciò cadere il
140
1956
la mano in tasca per mangiare l’altra mezza
141
1956
nascose dietro alla porta per vedere chi era: e
142
1956
uomo. Fecero molta strada, per boschi e per montagne
143
1956
strada, per boschi e per montagne, e a un
144
1956
non la devi aprire per nessuna ragione, se no
145
1956
camino. – Un’altra è per la Compagnia che ti
146
1956
primo. – La terza è per il primo povero che
147
1956
gamba e rimase seduto per terra. – Il palazzo tientelo
148
1956
questo palazzo, è perduta per sempre ormai la stirpe
149
1956
si sollevò e salì per la cappa del camino
150
1956
che non avessero frugato per cercarla. ¶ A un capitano
151
1956
armò una nave apposta per partire alla ricerca. Ma
152
1956
aveva voglia di partire per un viaggio pericoloso, che
153
1956
nave, nessuno osava salire per il primo. Sul molo
154
1956
e Baciccin Tribordo salì per primo. Così anche gli
155
1956
sapere, che questo polpo per tre ore al giorno
156
1956
levò subito il remo per darle un colpo da
157
1956
farla finita una volta per tutte con Baciccin Tribordo
158
1956
il corpo e strascicano per terra, cammina per la
159
1956
strascicano per terra, cammina per la città. Proprio in
160
1956
Ecco questa borsa; servirà per allevare il bambino e
161
1956
prima che trovassero parole per ringraziare l’uomo e
162
1956
ringraziare l’uomo e per chiedere chi era, egli
163
1956
anche lui in via per l’Inghilterra, viaggiarono insieme
164
1956
denaro e la lettera per il Re al locandiere
165
1956
in un prato. Andò per prenderlo ma da dietro
166
1956
isola, te la darei per sposa; ma tutti quelli
167
1956
quelli che sono partiti per liberarla sono morti, – lui
168
1956
un solo uomo, e per di più vecchio cadente
169
1956
è quel che fa per noi. ¶ Era l’Isola
170
1956
il carico, ma danari per pagare non ne abbiamo
171
1956
È quel che fa per noi! ¶ Era l’Isola
172
1956
Neanche loro avevano danaro per pagare, ma dissero: – Quando
173
1956
pane, avanti e indietro per le funi di ormeggio
174
1956
È quello che fa per noi, – e grandi ombre
175
1956
disse la Fata Sibiana, – per liberare la Principessa, e
176
1956
col lucignolo che stava per spegnersi e mentre si
177
1956
vecchio marinaio l’aspettava per levar l’ancora. ¶ Il
178
1956
la figlia del Re, per poco non morì di
179
1956
maggiore non lo volle per marito e la seconda
180
1956
ha sopportato ogni disavventura per amor mio, ridiventerò uomo
181
1956
amor mio, ridiventerò uomo per sempre. ¶ – Sono pronta, – disse
182
1956
servirà, se saprai usarlo per il bene. ¶ Era venuto
183
1956
suo lento passo, partì per il giro del mondo
184
1956
sposa andò a girare per la città per trovare
185
1956
girare per la città per trovare un lavoro. Incontrò
186
1956
il giorno che piange. ¶ – Per la virtù del diamante
187
1956
il pane e disse: – Per la virtù del diamante
188
1956
e impasta, impasta, impasta, per la virtù del diamante
189
1956
fuoco, soffia sul fuoco, per la virtù del diamante
190
1956
chiude la porta, e per virtù del diamante la
191
1956
donne-sbirro che servivano per quando c’era da
192
1956
quattro donne-sbirro andarono per arrestare la sposa. ¶ – Per
193
1956
una specie di trampolino per il salto nel meraviglioso
194
1956
imprese e le giostre per vincere la mano delle
195
1956
veda la stupenda Sperso per il mondo siciliana, e
196
1956
delle Marche; e così per la vita delle donne
197
1956
mio ringraziamento più devoto: per primo al professor Giuseppe
198
1956
Saggio di Letture varie per i giovani, Torino 1865; Proverbi
199
1956
di fiabe in libri per ragazzi, un raro caso
200
1956
soffermo qui, se non per sparsi accenni, sulla storia
201
1956
Torino 1952), un manuale utilissimo per ogni approccio preliminare a
202
1956
campo di studi, e per l’inquadramento d’essi
203
1956
storia della cultura, e per l’informazione e valutazione
204
1956
dalle loro nutrici. ¶ 9. Apposta per il mio libro, Giovanni
205
1956
alcuni cenni generali, regione per regione, sulle raccolte di
206
1956
problemi che si pongono per il canto, legati a
207
1956
leggende siciliane, Torino 1904. Ma per notizie bibliografiche più precise
208
1956
di chi narrava racconto per racconto. ¶ 16. Cfr. il cap
209
1956
importanza delle loro fiabe per il folklore comparato, e
210
1956
perciò di primaria importanza per questi studiosi». Il Thompson
211
1956
Siberia, i quali girano per i villaggi raccontando storie
212
1956
riescono a prolungare infinitamente per essere ospitati fino all
213
1956
ottimo, ancorché poco attendibile per fedeltà al dettato popolare
214
1956
è che da stampare. ¶ 23. (Per questi come per gli
215
1956
stampare. ¶ 23. (Per questi come per gli altri testi che
216
1956
ma ben fatte esistono per l’Istria (Antonio Ive
217
1956
Istria (Antonio Ive) e per la Dalmazia (Riccardo Forster
218
1956
sistema che non serve per il mio lavoro: facendo
219
1956
mio lavoro: facendo raccontare per iscritto ai bambini delle
220
1956
di leggende locali, particolarmente per le valli alpine, che
221
1956
veda quel che dicevo per la Val d’Aosta
222
1956
di Genova. Un opuscolo per nozze del Guarnerio riporta
223
1956
Liguria di AMEDEO PESCIO, per quel che riguarda le
224
1956
fantasioso scrittore e illustratore per l’infanzia, Antonio Rubino
225
1956
Rubino, narrò in giornali per ragazzi e libri molte
226
1956
Gargiolli in un opuscolo per nozze. Qualcos’altro si
227
1956
migliori testi sardi esistenti per quel che riguarda le
228
1956
finnico mi pare indispensabile per fornire i presupposti d
229
1956
di dati interessanti anche per il nostro studio, sebbene
230
1956
n. 158. ¶ 50. Parlo delle fiabe; per le leggende, più legate
231
1956
È italiana»; e così per le novelle di cui
232
1956
con troppo scarsa frequenza per far ritenere probabile un
233
1956
ma questo discorso vale per la fiaba nel suo
234
1956
la sposa si ferma per strada; cfr. il citato
235
1956
è radicalmente rinnovata, specialmente per opera della riscoperta (in
236
1956
paura di niente. Girava per il mondo e capitò
237
1956
le portò su una per volta. ¶ Quando furono di
238
1956
e scalciò via, su per il camino. – Di queste
239
1956
queste marmitte una è per te, – e gli si
240
1956
braccio e s’arrampicò per il camino. – Un’altra
241
1956
appena un passo indietro, per una coloritura di mondo
242
1956
fantastico sua propria, e per l’abbondanza e la
243
1956
nell’atmosfera che circola per le varie fiabe; doti
244
1956
trasfusione di sangue napoletano per via letteraria (una delle
245
1956
riduzione in bolognese del 1713 per opera delle due sorelle
246
1956
storie nate così, apposta per quel tessuto stilistico (come
247
1956
trama invece ritroviamo punto per punto nel Basile).30 ¶ A
248
1956
del Di Francia. Ma, per quel che interessa a
249
1956
narrativo con caratteristiche proprie, per cui i motivi di
250
1956
non un gusto preminente per la fiaba infantile o
251
1956
o la filastrocca, comunque per un raccontare senza grande
252
1956
raccontare senza grande impegno, «per ridere». Pochissimo della Liguria
253
1956
Pochissimo della Liguria34 (e per me era come per
254
1956
per me era come per chi, girando il mondo
255
1956
uscio chiuso), ma non per un’apparente aridità poetica
256
1956
slancio romantico e gusto per le storie più complicate
257
1956
di altri paesi finiscono per escludere ogni possibilità di
258
1956
leggenda passa, trasvola, è per tutti i cammini come
259
1956
in paese (con spesso per intermediario una versione scritta
260
1956
libro) fino a diffondersi per tutta l’area in
261
1956
di cui viene data per sicura l’origine orientale
262
1956
fedele alla tradizione orale per capire che il popolo
263
1956
e ciò non solo per la diversità dei dialetti
264
1956
orcu pugliese, ma anche per la confusione nell’ambito
265
1956
stesso d’un dialetto (per esempio, mago e drago
266
1956
e forte. Quanti tornei per la mano delle principesse
267
1956
fiaba in vesti ottocentesche, per esempio il personaggio del
268
1956
ricerche della scuola finnica per ora seguono le piste
269
1956
piste delle fiabe una per una e a qualche
270
1956
o una trasmissione anche per via letteraria. ¶ Tale è
271
1956
la 107), integrata con altre, per rappresentare la forma più
272
1956
a vendere la ragazza per far crescere il peso
273
1956
uccello in volo su per l’aria, che un
274
1956
è un giovane bellissimo per la sposa che lo
275
1956
quasi mai lo schema per noi più facile ed
276
1956
innamoramento e le traversie per giungere alle nozze (forse
277
1956
una vittima da liberare per prova di valore, una
278
1956
vincere in una giostra per adempiere a un destino
279
1956
notturno. ¶ Nelle mie stesure, per le quali ho dovuto
280
1956
abituati a considerare «letteratura per l’infanzia», ancora nell
281
1956
mai». Ed è là per noi la sua morale
282
1956
questa legge non scritta per cui al popolo è
283
1956
ma in realtà finisce per parlarci di quel che
284
1956
numero di passaggi obbligati per arrivare alla soluzione, i
285
1956
cui ci si cala per raggiungere il mondo di
286
1956
in siciliano), e usando per cemento la piccola o
287
1956
operai di fabbrica): vediamo per esempio il modo diverso
288
1956
a battere la campagna «per minestra»; un cavolo più
289
1956
tutte le regioni italiane. ¶ Per quel che riguarda la
290
1956
che m’hanno colpito per la loro bellezza, oppure
291
1956
troppo povere e comuni per esser prese in considerazione
292
1956
fini del mio lavoro. ¶ Per dialetti italiani ho inteso
293
1956
Ho fatto un’eccezione per i Greci di Calabria
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certi motivi, la predilezione per certe specie, la creazione
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popolo in Italia, entrate per tradizione orale a far
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ma soltanto che ho per quella fiaba tenuto presente
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cultura letteraria dell’epoca, per cui l’accento batteva
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in molte delle siciliane, per esempio) mentre in altri
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di libertà e pigrizia, per i miei scrupoli di
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pretese di documentazione; insomma per non aver fatto, sullo
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domandarmi se non dovevo, per salvarla, ritesserla da cima
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felici non vengono mai per programma. Discuto la prima
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a parte devo fare per le fiabe toscane. La
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l’ho dovuto compiere per le fiabe della Toscana
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sempre a me svantaggioso. Per molti testi, poi, dovevo
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ho fatto di solito per gli altri dialetti) cercare
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o siciliane come Sperso per il mondo o Sfortuna
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mero punto di partenza per un esercizio di stile
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filastrocche; in Diavolozoppo, forse per togliermi la soggezione del
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su spunti della tradizione; per le fiabe liguri, su
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rappella», la novella vale per quel che su di
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volta chi la racconta, per quel tanto di nuovo
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anonima catena senza fine per cui le fiabe si
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i folkloristi hanno compiuto per documentare la narrativa orale
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volumi che contengono, ordinati per genere, testi in tutti
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Tutt’e due rappresentano, per vie diverse, un optimum
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sua rivista (l’«Archivio per lo studio delle tradizioni
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da ciò che avviene per il canto, fissato una
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canto, fissato una volta per tutte nei suoi versi
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di possibili varianti individuali – per la fiaba dev’essere
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proprio paese altro che per gravissime bisogne. Tornando in
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si alza, gira intorno per la stanza, s’inchina
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prese agli agenti esterni, per le quali diventano concrete
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struggimento amoroso, la predilezione per i motivi dell’amore
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mettono a cercar erbe per la minestra nella campagna
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le storie che correvano per l’Italia, doveva essere
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mio rifacimento, molto abbreviato, per non scostarmi troppo dal
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Luba, la più rinomata per bellezza in Spagna, Francia
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Austria e più sublime per regio sangue…», e così
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comparata (la sua passione per i racconti popolari era
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Imbriani si vede come per le montalesi vengano fuori
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apporti anticamente giunti chissà per quali vie orali dall
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ha continuato a correre per conto suo di bocca
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che – comportamento assai strano per un eroe di fiaba
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posta che cerca servitori per gli altri. Se vi
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le due regioni privilegiate per quantità e qualità di
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Napoli, Giambattista Basile sceglie per le sue acrobazie di
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un fascino dell’orrido per cui non ci sono
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d’un atemporale medioevo, per opera dei fratelli Grimm
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suoi «saggi di lettura»2 per i giovani del popolo
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fiabe nella parlata vernacola per dare a quelle menti
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solari, talmente complicate che per spiegarsi l’aurora inventavano
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aurora inventavano Cenerentola e per la primavera Biancaneve. Ma
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a Napoli, l’«Archivio per lo studio delle tradizioni
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Vomero canti e filastrocche per il «Basile» di Del
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ultimo trentennio del secolo, per opera di questi mai
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abbastanza lodati «demopsicologi» (come per un certo tempo, con
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degli autori di libri per bambini, con per maestro
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libri per bambini, con per maestro il Collodi, che
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il libro di fiabe per l’infanzia; ricorderemo, come
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scuole, inserendo nelle antologie per i ginnasi da lui
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dei suoi maggiori interessi per il folklore, trascrisse e
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piacevole da leggere, popolare per destinazione e non solo
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destinazione e non solo per fonte, non l’abbiamo
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adesso esistevano le condizioni per fare un libro così
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dovessi fare io. ¶ Era per me – e me ne
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richiamo del sangue, quasi per salvare qualcosa che s
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Cola Pesce della leggenda. Per i Grimm7 era lo
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risvegliasse la coscienza germanica; per gli «indianisti» erano le
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evoluzione religiosa e civile; per gli «antropologi» gli oscuri
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oggi tra i selvaggi; per i seguaci della «scuola
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Irlanda ed il Sahara; per i freudiani, un repertorio
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fissati in forma canonica per rappresentare le paure più
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paure più elementari. E per tutti gli sparsi appassionati
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oggi molto si respira – per ogni cosa spontanea e
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cosa spontanea e primitiva, per ogni rivelazione di quello
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amico etnologo.) E nemmeno, per altro verso, ero catafratto
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riesco a dimenticare neanche per un momento con quale
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occuparmene, se non fosse per un fatto che mi
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a trasformarsi in mania, per cui avrei dato tutto
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d’una mostruosa acutezza, per distinguere al primo sguardo
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i piedi sulla terra? Per due anni ho vissuto
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trasformarsi in animali. E per questi due anni a
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a una donna, soprattutto per la parte di vita
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dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi
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adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano
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sconosciute, e lo sforzo per liberarsi e autodeterminarsi inteso
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metà, o se vogliamo per tre quarti, e per
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per tre quarti, e per l’ultimo quarto frutto
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mai troppo sbiadito, che per quanto è possibile affondi
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e sia elastico abbastanza per accogliere e incorporare dal
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la gente ha altro per il capo che raccontar
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in Italia un interesse per queste ricerche, e tra
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e le lacune esistenti per molte regioni vengano colmate
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ha comperato una lepre per trecento scudi ma le
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ha comperato una lepre per tremila scudi ma gli
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disse: – Figlioli miei, sto per morire e non ho
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cane avete pur bisogno, per guardare le pecore! ¶ Il
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quando la ragazza andò per mungere le pecore nella
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poi si persuase che per far la guardia alle
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sorella mi voleva mangiare, per una pecora sola! Figuriamoci
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gli battevano la strada per boschi e per valli
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strada per boschi e per valli. Cominciò a piovere
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I cani s’infilarono per le scale, e il
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scodelle con la zuppa per i cani. Finito di
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era un letto pronto per dormire e tre cucce
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dormire e tre cucce per i cani. La mattina
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schioppo e il cavallo per andare a caccia. Andò
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una bella melarancia; andò per coglierla e mentre la
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le s’avventò contro per mangiarla. Lei cominciò a
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fratello che era entrato per primo nel giardino, e
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ragazzo ci andò. Stava per spiccarla, quando saltò fuori
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e andò in giro per il mondo, coi tre
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cani erano spariti e per quanto li avesse fatti
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li avesse fatti cercare per tutto il Regno non
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Ciononostante seguì l’Ambasciatore per incontrare questi che si
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ci prestate la padella per fare le frittelle. ¶ – Aspetta
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ne lasciò una padellata per Zio Lupo. Prima di
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bambina, golosa com’era, per strada cominciò ad annusare
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le mangiò tutte, e per accompagnarle si mangiò tutto
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tutto il pane e per mandarle giù si bevve
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anche il vino. ¶ Allora, per riempire la padella, raccolse
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riempire la padella, raccolse per la strada delle polpette
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d’acqua sporca. E per pane fece una pagnotta
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un muratore che lavorava per la strada. E quando
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di somaro! – Va subito per bere il vino per
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per bere il vino per togliersi il sapore di
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un gran rumore giù per il camino: – Adesso ti
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doveva andare in viaggio per certi suoi negozi. Disse
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pazienza di quella poverina per sopportarli. E nel pomeriggio
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a lei l’oro, per vedere cosa avrebbe detto
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disse: – Vieni, – la prese per mano e la portò
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Ma come possiamo fare per farla morire? – chiesero le
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spilloni? Guardi, glieli do per poco! ¶ A Giricoccola quegli
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lasciassi così –. Ma finì per averne compassione e le
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sapere. Statua com’era, per tre centesimi la vendette
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una chiave falsa entrarono per toglierle la camicia. ¶ Appena
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tornò viva. Le sorelle per poco non morirono loro
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e cominciò a girare per la casa tirando su
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mi ha domandato alloggio per stanotte, – disse la moglie
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e mangiò i maccheroni. ¶ – Per stasera non ho più
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dietro il letto? ¶ – È per far venire il bel
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petto e lo spingerà per terra morto cadavere, anche
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Caro padre, voglio andare per il mondo a cercarmi
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a tre a tre per vedere se si possono
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sotto il mantello. Salì per le scale ed entrò
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lunghi che si piegavano per aria come braccia di
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braccio di morto afferrò per il naso anche il
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e gli dissero: – Resistete, per carità! Liberateci! – Poi si
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mise molto ad afferrarli per il naso e a
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occhi. Si sa che per i Turchi, il più
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imparasse il miglior sistema per battere la fiacca. ¶ Nella
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professore che ci vuole per mio figlio», si disse
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tornò a casa, prese per mano il figlio, gli
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niente. ¶ Il ragazzo, che per quella scienza aveva già
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filo allungava un braccio per raccoglierlo e mangiarlo. «Perché
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sei nell’età giusta per metterti a viaggiare. Ti
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Gli diede settemila scudi per comprare mercanzia; e il
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E lui: – Sono andato per mare, ho incontrato i
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bel gioiello, ¶ Lo porto per l’orgoglio che ne
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in Turchia ¶ Io porto per mia prima mercanzia! ¶ – Ah
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uno di questi bastimenti, per combinazione, arrivò nel paese
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e il bene; e per incominciare il vecchio divise
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sulle onde, e finì per sbatterla in Turchia. ¶ I
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del Sultano era chiusa per castigo in una torre
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damigelle e giardinieri, tanto per ridere, lo fecero entrare
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tutte le damigelle una per una. E il bastimento
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mia moglie lasciala tutta per me. ¶ E il vecchio
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tutta questa fortuna è per quella buona azione che
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addormentò. Quando si sveglia, per prima cosa cerca la
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una disgrazia. Voglio entrare per vedere se riesco a
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si mise a raccontargli per lungo e per largo
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raccontargli per lungo e per largo come aveva perso
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era scritto: Chi va - per di qua - tornerà; sull
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sull’altra: Chi va - per di qua - chissà; e
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torni più. Lui stava per imboccare la prima, poi
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ripensò e si diresse per la seconda, ma tornò
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e imboccò la terza. ¶ Per un tratto, la strada
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giovane? Non venire dentro, per carità! Se arriva mia
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prigioniere in un pozzo per un incantesimo. E poi
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una lettera di raccomandazione per lui. ¶ Beniamino ringraziò molto
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d’aiutarlo. – Guarda che per le scale ci sono
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e così salì su per le scale, in mezzo
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dormiva. E stava già per sfiorarla con le labbra
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la musica, e Beniamino, per paura che la Fata
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zia, disse: – Bravo. Però per sposarti devi avere l
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ci sono tre lepri per il banchetto di nozze
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a pascolare nel bosco per tre giorni e tre
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in mezzo al bosco per tre giorni e tre
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ha comperato una lepre per cento scudi ma le
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moglie da un’altra. Per la sua strada, Pietro
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di bello? ¶ – Sono qui per insegnare agli uomini a
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han fatto del male, per fargli fare penitenza… – aggiunse
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e San Pietro passarono per un campo, quando tra
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dovevano mettersi in strada per arrivare in città prima
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medici l’hanno data per spacciata, e il Re
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Signore!», pensa Pietro, trascinato per la città tra i
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I soldati tornano indietro per vedere se è vero
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dopo aver molto camminato per le strade della montagna
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donna e domandarono asilo per quella notte. La donna
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averci a che fare! ¶ – Per l’amor di Dio
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carità di darci alloggio per stanotte? Abbiamo fatto tanta
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e tesse, tesse, tesse per tutta la giornata. La
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si farà in quattro per contentarvi. ¶ Pietro, che aveva
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al mattino, si disposero per uscire, con la donna
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di mettersi al telaio, per non dover più interrompere
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bisogni. Va, comincia, ma per quanto pensasse di far
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battere il grano, e per l’aria ancora volava
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di donna ci concia per le feste. ¶ E il
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a dormire, siete! – E per non fare ingiustizie, stavolta