Luigi Pulci, Morgante, 1483

chieggio perdono ¶ e viver per tuo amor contento sono

Orlando e Rinaldo. ¶ Venne per caso quivi Caradoro, ¶ e

assai morti n'abbiàn per questo giorno. - ¶ Re Manfredon

Manfredon sua gente dolorosa ¶ per tutto il campo rauna

tutti i miseri mortali, ¶ per cui salvata nostra prole

quanto pensai felice ¶ esser per te, Meredïana, ahi lasso

fatto lacrimare un sasso ¶ per le parole che talvolta

Pagania ¶ come tu andassi per Elena a Troia: ¶ or

dice: - Io nol farò per certo, ¶ perché se' saracina

vano, ¶ io mi battezerò per lo tuo amore ¶ perché

pur dubitate, ¶ si mostra per essemplo e per ragione

mostra per essemplo e per ragione ¶ ch'una candela

saracino, ¶ lo quale Erminïon per nome è detto, ¶ nimico

Mambrino, ¶ perch'egli avea per moglie la sorella, ¶ detta

Gan da Pontieri avea per alfabeto ¶ ogni trattato palese

è seco e Dodon per ventura, ¶ ed Ulivier con

Io te lo scrivo per antico amore; ¶ e so

sbandito Rinaldo col conte ¶ per fargli sol, se può

giustificato in tutto ¶ che per tua man sia Montalban

sorïani erano armati, ¶ e per nome si chiama Lïonfante

si chiama Lïonfante; ¶ avea per arme due lïon dorati

caffettano, ¶ e disse: - Questo per mio amor ne porta

Francia; e ciò facea ¶ per certa astuzia, il maladetto

e' vide il vento per lui giunto, ¶ sùbito furon

con sua gente andava ¶ per vendicarsi d'un antico

modo Carlo confortaro. ¶ Namo per tutti le parole prese

aiuto al papa chiederemo. - ¶ Per tutta Francia fecion provedere

gli movea questi litigi ¶ per vendicar Mambrin, degno pagano

fuor con gran tempesta ¶ per dare a Mattafolle in

paladin di Francia, ¶ e per questa cagion sì spesso

altri baroni in corte. ¶ Per mio consiglio al campo

la cagion che vengon per guastare ¶ Montalban, come tosto

d'onore; ¶ e che per questo saria tanta guerra

questo saria tanta guerra, ¶ per vendicar questo peccato antico

so la storia vera, ¶ per mia fé, ora, ch

non fu morto, ¶ Erminïon, per Macometto, ha il torto

già in Ispagna, ¶ e per mia fé, mi parve

non ci sia; ¶ ma per me tanto oltraggiato non

ordinava. ¶ Carlo un dì per ventura vide indosso ¶ a

mandai ¶ nel tal paese, per saper d'Orlando ¶ novelle

e 'l messaggier, tornando, ¶ per quel ch'io intesi

questi giorni ¶ a Ricciardetto per dargli conforto: ¶ «Rinaldo e

a dir ch'Erminïon per Gan venisse: ¶ così Fortuna

era contro Astolfo inanimato ¶ per quel che fe', che

debba obedire; ¶ e finalmente per partito prese ¶ ch'a

diceva: - O nobil cavalieri, ¶ per combatter con noi se

venuto? ¶ Io sono stato per tutti i sentieri ¶ de

affricante. - ¶ Rispose il saracin: - Per certo io guardo ¶ se

quando Rinaldo suo vede, ¶ per gran letizia tramortir si

e disse al conte: - Per tua gentilezza, ¶ chi son

allegrezza, ¶ e inginocchiossi e per la man poi prese

Rinaldo: - Cugin di valore, ¶ per mio consiglio, s'a

Manfredonio andò caütamente, ¶ e per ventura giugneva il gigante

terra, ¶ e dè' saper per quel che faccia questo

qualche parola. - ¶ Manfredon disse: - Per lo iddio Macone ¶ è

io son mezzo morto, ¶ per Dio, Morgante, e donami

il tradimento doppio andava ¶ per pigliar due colombi a

vassi pure a Roma per più strade. ¶ Ma traditor

e ne verrà Dodon per far vendetta, ¶ e quel

parole ¶ tutti i baron per suo consiglio vuole; ¶ ed

dèe tutto il dosso. ¶ Per gli occhi a tutti

gli vedrete fuggire. - ¶ Orlando per le risa è in

le pagane schiere. ¶ Se per se stessi si dipartiranno

girava ¶ e cento capi per l'aria balzava, ¶ tanto

di molte uova succia ¶ per le ferite, e come

che gettan sangue già per le punture ¶ ch'erano

gente ch'è intorno ¶ per ammazzare il gigante quel

può di passo andar per le vie asciutte. ¶ E

mandòe! ¶ Quanti morti rimason per le fosse! ¶ E Manfredonio

mostro da l'inferno, ¶ per far de' saracin crudo

e le budella balzavan per terra: ¶ mai non si

popol fugge; ¶ e buon per que' che son prima

lïon mena vampo ¶ e per dolore il cor se

Non si potea racconsolar per nulla. ¶ Sempre Fortuna alle

il cor gli tocca. ¶ Per gentilezza allor quella fanciulla

ogni cosa scompiglia, ¶ e per dolor dubitò sanza fallo

e Manfredonio correva assalire ¶ per far vendetta del suo

alla fine pur torna ¶ per ubbidir questa fanciulla adorna

sia in ogni modo, ¶ per vendicar non una ingiuria

modo parlava al marchese: ¶ Per Dio ti priego, baron

ama: ¶ trovato ho tòsco per zucchero e mèle; ¶ e

morte ognun la vuole, ¶ per le sue man morir

uom desia; ¶ so che per forza di volerla ho

volte uccider lo potessi, ¶ per le mie man non

veggo e intendo, ¶ è per avermi lungo tempo amata

fedele; ¶ questo non vuol per certo il nostro Iddio

facessi pel consiglio mio, ¶ per salvar te con tua

nodo del tuo amor per forza sciogli. - ¶ A questo

forte: ¶ - Non lo sciorrà per forza altro che morte

prezïoso e bel diamante: ¶ - Per lo mio amor dicea

amor dicea - questo terrai, ¶ per ricordanza del tuo amor

con dolcezza, ¶ e chi per forza vuol tirar pur

varco. ¶ E priego te per la tua gentilezza ¶ che

E quel gioiel terrai per ricordanza ¶ ch'io t

non deggio. ¶ Io tornerò, per non t'esser molesto

così vuol Fortuna. ¶ E per tuo amor terrò questo

forato il sasso, ¶ e per un bucolin traea di

e colselo nel petto, ¶ per modo che sozzopra fe

colpo in sulla testa ¶ per modo tal che, se

è giù calato; ¶ Rinaldo per disgrazia gli era sotto

botto: ¶ attraversò la spada per coprire ¶ il capo, ché

e vede ¶ tutto fesso per lato quel ghiottone ¶ dal

dal capo insin giù per le gambe al piede

piede, ¶ e stupì tutto per ammirazione ¶ dicendo: - Iddio, de

che sia di verno, ¶ per non passare il fiume

Rinaldo non vuole ¶ che per le selve si facci

stai, ¶ non circunscritto, ma per più amore ¶ ch'a

faceva le genti ordinare ¶ per la battaglia che s

vide il suo cugino, ¶ per gran dolcezza il cor

presente. - ¶ I terrazzan fuggivan per paura ¶ di quel lïon

di strame e biada; ¶ per la città la lor

fama si spande, ¶ e per vedergli assai par che

voi disia e brama. ¶ Per tutti i nostri paesi

piena ¶ di gente qua per darci affanno e pena

mia figlia ¶ e vuol per forza lei con tutto

truova qualche stran disegno ¶ per oppressarci, e 'l mio

mio campo scompiglia; ¶ e per ventura un cavaliere errante

amor sì leggiermente, ¶ che per conformità nasce di stella

ch'un amante faccia ¶ per ritrovar della dama ogni

Imbasciador mandar si vuole, ¶ per uscir fuori d'ogni

nvito, ¶ e così fate per noi la risposta. - ¶ (Ah

figlia, ¶ ch'era venuta per diletto fore, ¶ a vedergli

che cominciò a sonar per festa un corno. ¶ Fu

a gnun modo menarlo; ¶ per carità degli uomini ti

sapessi, baron di valore, ¶ per quel ch'io il

rise veggendo Morgante, ¶ e per Macon d'impiccarlo giurava

lancia e la spada ¶ per quel ch'ha fatto

invano. - ¶ Volse il destrier per tornarlo a ferire: ¶ Orlando

Rinaldo, ed Orlando dicìa: ¶ - Per Dio, baron, di te

scocca il giorno, ¶ ritornerò per la mia lealtade, ¶ e

Morgante al padiglione ¶ e per la via si doleva

di Gano ¶ ch'avea per molte parte spie mandate

con letter suggellate; ¶ e per ventura al marchese s

la figliuola sua Meredïana: ¶ per lei tal guerra ci

è nella sua presenzia, ¶ per dimostrare ogni magnificenzia. ¶ Quando

ma Carador l'ha per la man pigliato; ¶ disse

è troppo, baron, grato, ¶ per veder quel che non

disprezzasti una femina vile: ¶ per questo venni così sospirando

e non si venne per questo mutando; ¶ e disse

comincerai ¶ a dir perché per lui fussi mandato. - ¶ Ma

che gli vietasti già, per gli error suoi; ¶ aiuta

gli abbiam lasciati morti. ¶ Per certo oltraggio che ci

patto ¶ i nomi lor, per veder s'io cognosco

guerrieri ¶ ch'aveva fama per ogni paese; ¶ credo che

ed anco ci è per un compagno un morso

come un torso, ¶ e per ventura alla gamba s

tramortito; ¶ vede la terra per la fera arsiccia, ¶ della

come chi nuove cose per oggetto ¶ vede in un

i paladini. ¶ Era venuta, per veder, la figlia ¶ del

serpente; ¶ e poi Rinaldo per la man pigliava ¶ e

il popol da martoro ¶ per questa fera, a cui

toccava di dover morir per sorte, ¶ che i tre

l'avean dalla morte. ¶ Per lunghi tempi si potea

questa gentil dama ¶ come per lei si moriva il

artiglio ¶ dell'animal, che per lei car gli costa

corte ¶ a liberarmi, e per te sono in vita

uom non possa ¶ celar per certo l'amore e

Dodone: ¶ - Tanto si cerchi per tutti i sentieri ¶ che

s'accordaro ¶ lasciar Corbante per miglior partito ¶ e che

e feste alla moresca ¶ per onorar costor colle sue

Macometto già adorando. ¶ Or, per seguir più oltre nostra

il nostro etterno Salvatore ¶ per molte vie allumina la

pena; ¶ e poi mandò per tutto il concestoro, ¶ tanto

battezar piccoli e grandi; ¶ per tutto il regno suo

la fama par che per tutto si spandi ¶ de

e pio, ¶ donami grazia, per la tua bontade, ¶ ch

Giovacchino ed Anna ¶ e per Colui che nacque alla

primi pagani. ¶ Ed Ulivier per la dama cortese ¶ ogni

ed ora in giostra, ¶ per piacere a costei, gran

àncora la nave tien per prora. ¶ Quanto è più

non vesto di maglia ¶ per contastare una femina vile

o medaglia. - ¶ Sì che per questo e pel suo

e faccigli assapere ¶ come per tutto è vulgata la

e non ha ignun, per tenerla più a tedio

che gli dovessi mandar per rimedio ¶ questo guerrier ch

amistanza; ¶ però che già per tutto l'Orïente ¶ la

spose la 'mbasciata saviamente. ¶ Per che Corbante a Rinaldo

rispondi al valletto ¶ che per amor di te ne

condusse quel bendato arcieri, ¶ per veder quanto Ulivier può

rispose faccendo gran pianto, ¶ per modo ch'a Rinaldo

a Rinaldo ne 'ncrescea: ¶ - Per la bontà dello Spirito

in sul cavallo andare, ¶ per quello Iddio che ti

cortese -, ¶ e del caval per aiutarlo scese. ¶ Rinaldo tien

scese. ¶ Rinaldo tien Baiardo per la briglia ¶ e Dodon

dinanzi. ¶ E Vegliantin sudava per l'affanno ¶ e va

ed aiuto e consiglio. ¶ Per questa selva ove condotti

sete costretto. ¶ Disse Malgigi: - Per questi sentieri ¶ serbatene, vi

sentieri ¶ serbatene, vi dico, per rispetto; ¶ e destrier sempre

dell'erba, ¶ ma questa per la sete si riserba

un corridore ¶ sùbito fece per arte formare, ¶ tanto ch

Gesùe ¶ che lo conduca per sentier diritto. ¶ E già

non portava i zoccol per l'asciutto, ¶ ma ignudo

bene, ¶ che combattete sol per la ragione: ¶ però d

tu doverresti aiutar me per certo, ¶ ed a me

loro. ¶ E 'l terzo per suo amor si convertìe

scudo e l'armadura: ¶ per mezzo il petto la

L'abate all'uscio per più loro angoscia ¶ s

prima giusta spirazione, ¶ poi per conforto di papa Lïone

ancora ¶ siete! - e piangeva per affezïone; ¶ per che l

e piangeva per affezïone; ¶ per che l'abate lo

popol saracino ¶ e che per grazia Iddio lor manifesta

umil canto, ¶ poi che per tua benignità ti piace

le mie rime accompagnar per tutto, ¶ tanto che il

Parigi mie gente lasciate, ¶ per ch'io non credo

fratello; ¶ Dio t'accompagli per ogni sentiero ¶ o come

che combatton qua giù per la sua fede. - ¶ Rinaldo

Dodon, sospirando; ¶ va cavalcando per piano e per monte

cavalcando per piano e per monte ¶ per la gran

piano e per monte ¶ per la gran voglia di

quando? ¶ Non mi dorrà per certo poi la morte

lo seguiva e Dodone ¶ per un oscuro bosco sanza

poggetto: ¶ gente debbe abitar per queste grotte. - ¶ Egli era

maladetto ¶ che getta fiamma per bocca ta' dotte, ¶ ch

bocca e cogli artigli ¶ per modo tal che da

lïone anco giuoco ¶ quando per bocca e' vomitava fuoco

e feroce: ¶ tosto sarà per tua mano al disotto

la via si piglia ¶ per questa selva così paürosa

inverso Rinaldo è tornato ¶ per dar soccorso al paladin

tra mille sterpi e per ogni burrone; ¶ ognun voleva

far quel che bisogna ¶ per aiutarti, come era ragione

tradimento, or si sta per le fosse. - ¶ Disceson di

romor qua si spanda? ¶ Per cortesia, non voglia esser

che ti verrà pietade: ¶ per una figlia nobile e

avvelena. ¶ Il re Corbante, per la sua bontade, ¶ la

Io ve n'avviso per compassïone ¶ ch'io ho

io ho di voi per Macometto iddio, ¶ che voi

contento il signor mio, ¶ per questa cruda fera e

rugge, ¶ tanto ch'ognun per paura si fugge. ¶ Credo

il ben venuto, ¶ se per la fera a dar

mangerà sì bianco pan per certo ¶ questo animal, ch

voi il dovete sentir per ventura. - ¶ Disse Rinaldo: - Io

vo' regno o impero: ¶ per gentilezza caccio e per

per gentilezza caccio e per natura; ¶ e per amor

e per natura; ¶ e per amor della tua figlia

conforta il popol tuo per nostro amore. - ¶ Corbante il

pietosamente ¶ e priega Iddio per lui divotamente. ¶ Ed Ulivieri

non saresti d'accettar per drudo. ¶ Che crederres' tu

donzella ¶ avessi in braccio per tua targia o scudo

Ulivier: - Tu se' pur per le ciance, ¶ e qua

e fuoco e tòsco per bocca gli schizza. ¶ Parea

questa meschinella: ¶ «Qualche signor per certo ci abitava». ¶ Ma

e 'l conte Orlando per la briglia prese, ¶ e

di quel che forse per voi non sapete, ¶ ché

trovarmi: ¶ io ardo tutto, per la mia sciagura, ¶ d

e gentil damigello; ¶ e per nome si chiama Lïonetto

che sia sì forte, per più mio martoro. ¶ E

v'ho prima detto, ¶ per cui solo ardo, mi

questa gentil dama ¶ non per vista, per atti o

dama ¶ non per vista, per atti o per parole

vista, per atti o per parole, ¶ ma per le

o per parole, ¶ ma per le sue virtù ch

sue virtù ch'udi' per fama, ¶ ovver che 'l

ch'amor m'accese ¶ per lei son fatto e

sentendol, molto grazïoso ¶ rispose: - Per mia fé, che voi

Ma finalmente un dì per caso avvenne ¶ che Lïonetto

un corno ¶ alla battaglia, per più beffe e scorno

e scorno. ¶ E cominciò per modo a muover guerra

com'uno stral pennuto; ¶ per che Morgante s'avvïava

la zuffa. - ¶ Disse Morgante: - Per Dio, ch'io la

cui servir sol godo, ¶ per cui la terra e

molti pensieri aveva essaminati ¶ per fare al conte Orlando

man la spada forte ¶ per dare al suo caval

città si ritornava, ¶ e per paura l'aveva fuggito

l'onor di Levante, ¶ per mille volte lo iddio

che raggia come stelle per sereno, ¶ anzi pareva di

e disse: - Andianne omai per la più piana. ¶ Io

baron prestante ¶ pugnassi qui per la dama sovrana: ¶ per

per la dama sovrana: ¶ per vagheggiar non venimo in

gli venni cavando, ¶ su per le spalle la treccia

la dama, ¶ partito son per salvar la sua fama

in terra si posava; ¶ per che ciascuno allor giudica

lamento. ¶ Bastò quel pianto per infino a sera, ¶ ch

buona voglia -, ¶ e tutti per sua parte salutòe. ¶ - Io

ch'a una fonte per caso arrivòe, ¶ dove un

mandava qui Gan traditore ¶ per far morire il roman

tuo conte. - ¶ Rinaldo disse: - Per la gola menti, ¶ ché

il parentado ritrovando. ¶ Brunor, per far de' suo' fratei

badia ne vengon difilati ¶ per far l'abate e

questo ghiottone; ¶ ma pur per ora in prigion lo

erranti e di ventura: ¶ per la ragion come Ercul

che voi campassi, e per Dio mi vergogno ¶ a

e fate buono scotto per un tratto. - ¶ Disse Rinaldo

voleva al pagano scoprire ¶ per nessun modo, e fa

ché stavon con sospetto: ¶ per che Brunor, veggendogli imbeccare

che Brunor, veggendogli imbeccare ¶ per la visiera, guardava a

in terra ¶ e poi per grande spasimo morìo. ¶ Disse

ciglia; ¶ poi disse: - Saracin, per Macometto, ¶ che tu se

se Iddio ti vaglia, ¶ per che cagion se' tu

un giorno l'abate per mano, ¶ e disse a

Io me ne porto per sempre nel core ¶ l

rendavi sù nel Ciel per me buon merto ¶ quel

intese, ¶ rintenerì nel cor per la dolcezza, ¶ tanto fervor

te sì fatto innamorare, ¶ per mille alte eccellenzie che

intendi il mio parlar per discrezione. ¶ De' benefici tuoi

in queste selve fusti; ¶ per le virtù del qual

Ciel drizzò le some ¶ per tua virtù; va' in

la badia fu morto per antico ¶ dal gran Millon

Monarca, ¶ o sommo Giove per noi crucifisso, ¶ che chiudesti

porta onde si varca ¶ per ire al fondo dello

che questa istoria sia per te finita. ¶ L'abate

le ciglia rosse ¶ e per pietà le luce imbambolare

t'è qui presente. - ¶ Per tenerezza corsono abbracciarsi; ¶ ognun

un tratto sfogarsi ¶ e per dolcezza trabocca nel core

poco, caro padre mio, ¶ per che cagion voi vi

abate ¶ - che ci dimostra per diverse strade ¶ donde e

vale. ¶ Tutti siàn peregrin per molti regni; ¶ a Roma

andar vogliamo, Orlando, ¶ ma per molti sentier n'andian

corpo e l'ombra ¶ per quel peccato dell'antico

gente: ¶ costui si muor per la dama giulìa, ¶ e

con seco tutta Pagania, ¶ per acquistar questa donna piacente

dipartirno Morgante ed Orlando. ¶ Per lo deserto vanno alla

era a cavallo; ¶ cavalcon per la selva e per

per la selva e per pianura ¶ sanza trovar ricetto

saluto. ¶ Vannone in sala, per esser più certo: ¶ le

qualche trappola ci scocchi ¶ per pigliarci al boccon come

mangiàn pur molto ben per al presente; ¶ quel che

e vino ed acqua per bere e per mani

acqua per bere e per mani. ¶ Morgante sbadigliava a

andar come ermellini, ¶ né per far conto l'oste

qua ed in là per casa andava, ¶ e non

fa il bruco su per la ginestra. - ¶ Rispose Orlando

in una loggia arrivon per ventura ¶ donde un suono

in eterno vi starete. - ¶ Per che Morgante cominciò a

io ti dico, abbi per cosa certa. - ¶ Orlando disse

questo non merta; ¶ ma per partirmi di qui, ci

so chi v'andò per Euridice, ¶ io stimerei tutti

dunque l'andata starebbe per nuocere. ¶ Quando tu puoi

tu puoi, Morgante, ir per la piana, ¶ non cercar

in tana: ¶ andian pur per la via nostra distesa

di Gano ¶ lo séguita per far male arrivare: ¶ manda

che Gan di Maganza ¶ per far morire Orlando lo

lo mandava, ¶ e che per Pagania di lui cercava

pietà al core ¶ che per la gola il corrier

calpesta e pigia, e per ira si sfoga, ¶ tanto

corriere: ¶ - Io son colui per chi tu se' mandato

io ho fatto, corrier, per costui, ¶ credo che 'l

la mia barchetta prima ¶ per obedir chi sempre obedir

e regno, ¶ e fece per la Chiesa e per

per la Chiesa e per la Fede ¶ certo assai

giù nell'Abruzzi, fatta per suo onore, ¶ dove fu

in Ciel felice. ¶ Era per pasqua, quella di Natale

Fortuna attenta sta nascosa ¶ per guastar sempre ciascun nostro

ed ogni cosa; ¶ Gan per invidia scoppia, il maladetto

Ottone, Uggieri e Salamone, ¶ per onorarti ognun, per obedirti

Salamone, ¶ per onorarti ognun, per obedirti; ¶ che costui abbia

si lagna. ¶ Quant'io per me, ripasserò que' monti

bella, come vide quello, ¶ per abbracciarlo le braccia distese

di Gan sempre ricorda per la via. ¶ E cavalcando

uscire ¶ del monistero o per legne o per acque

o per legne o per acque. ¶ Orlando picchia, e

salto. ¶ Tìrati drento, cavalier, per Dio! - ¶ disse l'abate

fece Rondello ¶ ed ordinar per sé da collezione; ¶ poi

di noi gagliardi ¶ son, per ragion che sono anco

Orlando: - Io lo vedrò per certo. - ¶ Ed avvïossi a

domandò se star volea per fante; ¶ e prometteva di

è di Dio volere, ¶ per darti morte, e non

darti morte, e non per ragazzino; ¶ a' monaci suoi

elmetto rimbomba; ¶ e cadde per la pena tramortito, ¶ ma

a disarmare; ¶ questo poltron, per chi m'aveva scorto

passo; ¶ poi si chinò per tòr di terra un

testa, e Cortana tagliava: ¶ per mezzo il teschio partì

o Signor mio, tenuto: ¶ per te cognosco la vita

picchia, e daràgli disagio, ¶ per che il gigante dal

gli rispose Orlando. ¶ Vengo per farti come a' tuoi

Morgante: - O gentil cavaliere, ¶ per lo tuo Iddio non

Di cotal mestiere ¶ contenterotti, per la fede mia: ¶ adoro

feroce: ¶ non mi valeva, per chiamar, Macone; ¶ onde al

t'ha ¶ ed accettato per la sua umiltade, ¶ vuolsi

tu umilità. - ¶ Disse Morgante: - Per la tua bontade, ¶ poi

il gigante: - Gesù benedetto ¶ per mille volte ringraziato sia

ho nomar, baron perfetto, ¶ per tutti i tempi della

suggetto ¶ esser ti vo' per la tua gagliardia. - ¶ Insieme

abbin paura ¶ andar soletti per questo deserto; ¶ e perché

Morgante i moncherin mostrò per fede ¶ come i giganti

una tromba, ¶ la qual per tutto risuona e rimbomba

piacer ti sia ¶ andar per l'acqua. - Onde e

fracasso ¶ di sùbito venir per la foresta. ¶ Una saetta

gambettava. ¶ Un altro, quasi per farne vendetta, ¶ addosso al

testa un gran punzone, ¶ per modo che gl'infranse

E ferno a scoppiacorpo per un tratto, ¶ e scuffian

Questo caval s'accoscia per la pena, ¶ e scoppia

me non ha voluto, ¶ per render ben per mal

voluto, ¶ per render ben per mal, come fa Iddio

gigante: - Io il porterò per certo. - ¶ E portollo e

voi intendiate a compimento ¶ per che cagion di Parigi

che dicessi ¶ e che per parte della baronia ¶ ciò

tutti quanti. ¶ E poi per tutti i paesi n

non ne pigli sdegno. ¶ Per la mia nuova fé

e rïuscì di drieto per le rene; ¶ né poté

essi vada; ¶ e se per me il tuo sangue

co' cavalieri armati; ¶ e per insegna nel suo gonfalone

il qual sempre terrai per lo mio amore: ¶ con

grazia gli rendea, ¶ dicendo: - Per tuo amor tal padiglione

parea acceso, ¶ ch'era per modo ad arte lavorato

lavorato ¶ che si sare' per vero fuoco inteso, ¶ pien

che in giù volassin per tuffarsi. ¶ L'acceggia, la

tutti quanti, ¶ che stan per fiumi e per paludi

stan per fiumi e per paludi e laghi, ¶ perché

Rondoni e balestrucci eran per l'aria. ¶ Poi in

e la terra apre per l'ardor la bocca

v'entrava a mangiarla per l'uscio. ¶ Raggiata e

puossi con cento favelle, ¶ per fiumi e laghi e

casca ¶ e 'l pesce per pigliarla stare accorto; ¶ e

già Polifemo innamorare; ¶ notavan per lo mar con ambo

chi qua, chi là per Ponente e Levante, ¶ per

per Ponente e Levante, ¶ per Mezzogiorno e chi per

per Mezzogiorno e chi per Tramontana, ¶ ogni fera dimestica

genitale, ¶ veggendo il cacciator, per manco male. ¶ Il leopardo

cane ¶ che si dormien per le lor buche o

arrogante, ¶ che fiammeggiava fuoco per la bocca ¶ e col

la farea crudel che per Libia erra. ¶ L'ultima

diviso. ¶ E so che per me stesso ciò non

magnificenzia. ¶ Questo sempre terrò per lo tuo amore; ¶ questo

terrò di tue virtù per segno; ¶ questo terrò ch

era pur saggia, ¶ che per soperchio amor non rispondessi

e fiera e magna, ¶ per quel che l'aütor

e notte non soggiorna ¶ per rïavere il suo cugin

arei impiccato. ¶ Non lascio per amor, ma per vergogna

lascio per amor, ma per vergogna. ¶ A quel che

manda, ¶ nol chiameresti arcaìto per certo, ¶ e pazza non

credo che farà sol per mio amore ¶ ciò ch

onorato, ¶ ché 'l Ciel per nostro ben l'ha

modo poi potre' trovarsi ¶ per questo mezzo alla sua

testo. ¶ Se tu volessi per mio amore, Orlando, ¶ combatter

verrò scultando ¶ nel cor per sempre, se Macon mi

mio bello; ¶ ma sol per ricoprir molte faville, ¶ Carlo

vuole, ¶ ch'io verrò, per Macone, a liberarti, ¶ prima

e accusa; ¶ e che per far la pace il

il fe' vilmente, ¶ come per suo miglior talvolta s

ogni ingegno ¶ e tradimento, per salvar sé e 'l

fu contento, ¶ e disse: - Per amor della tua figlia

ch'al campo vegna ¶ per far coll'arme in

fia contento a quello, ¶ per quel c'ha fatto

error suo penitenzia; ¶ e per suo amor di corte

traditor non vo' qua per nïente. ¶ Gallerana reina è

prenze non volle altri per compagno. ¶ Così si dipartîr

sopravveste divisate. ¶ E cavalcando per la Spagna, un giorno

Se me lo doni, per lo iddio Macone, ¶ tu

cosa tale, ¶ qual fosse per quel sogno gliel lasciava

del palafreno; ¶ poi ritornava per dargli d'intoppo: ¶ facea

visïone; ¶ e disse: - Dimmi, per la tua leanza, ¶ chi

chi tu se', cavalier, per cortesia, ¶ ché mai più

tanta possanza. - ¶ Disse Rinaldo: - Per la testa mia, ¶ io

la visiera dello elmetto ¶ per dimostrar che non avea

Disse il pagano allor: - Per Macometto, ¶ ogni suo sforzo

Disse Rinaldo: - Il primo, per mia fé, ¶ da poi

diletto ¶ quant'io potrò, per lo dio Macometto. - ¶ Rinaldo

Rinaldo disse: - Tanta cortesia ¶ per nessun modo, re, confonder

pazzia, ¶ ché così far per certo mai non soglio

offendere. ¶ Bench'io cadessi per la tua fierezza, ¶ io

suoi maggiori onora. ¶ Marsilio per la man poi l

reale, ¶ Marsilio sempre tenne per la mana ¶ Rinaldo per

per la mana ¶ Rinaldo per le scale e per

per le scale e per le sale. ¶ La sua

non si potea fuggir per la campagna; ¶ missesi in

in vetta. ¶ Disse Ulivier: - Per Dio, tu mi par

e chi sbuffa; ¶ e per due ore o più

sopra Baiardo montava, ¶ né per la briglia il caval

Rinaldo avea gran maraviglia. ¶ Per Siragozza fuggiva la gente

Quando fia tempo, - disse - per lor mando: ¶ e sempre

in Trivicante. ¶ Questo ribaldo per sua tirannia ¶ le nostre

ha tolte tutte quante ¶ per isforzarle, e noi cacciati

vendetta ¶ facessi, adorerei sempre per santo. - ¶ Disse Rinaldo: - Domattina

bel concetto. ¶ La mattina per tempo fu levato. ¶ L

La risposta ¶ farò io per costui che tu domandi

sedia s'accosta, ¶ disse: - Per certo di te fama

Con le mie mani ¶ per gastigarti sol, Vergante, vegno

vegno: ¶ ciriffo sono, e per divino effetto ¶ mi manda

saracine ¶ virgini e 'ntatte per tue concubine! ¶ E batterle

m'ha fatto venire, ¶ per liberar non sol le

La qual voi avete per certo smarrita ¶ per lunghi

avete per certo smarrita ¶ per lunghi tempi; e Macon

benigno e giusto Iddio, ¶ per la sua carità ch

aveva sofferto; ¶ ed or per trarvi dello etterno foco

tutti preghiamo, ¶ e poi per le tue man ci

il traditor ribaldo, ¶ vogliam, per sempiterna tua memoria, ¶ un

ricordare ¶ già mille volte per le virtù tue. - ¶ E

l primo voleva esser per la fretta. ¶ In pochi

Gran festa si facea per la cittade ¶ e le

ma Rinaldo non volle per nïente, ¶ dicendo: - In libertà

di giudicio saldo; ¶ ma per amor di lei pareva

foco lavorava drento ¶ che per costei perduto ha il

la sua alfana pigliò per la briglia; ¶ prese una

viene a fronte, ¶ né per vergogna arrossita ha la

ben t'ho seguito per ogni campagna. ¶ Questo è

ch'io lo fuggissi per viltà di core. ¶ Ma

io non mi curo per la lancia in fallo

Orlando: - Tu il di' per vergogna, ¶ ché tu rompesti

la dama ¶ che Chiarïella per nome si chiama! - ¶ Disse

è incresciuto; ¶ ma pur per compiacergli nondimeno, ¶ s'io

balzava in terra. ¶ Orlando per grand'ira l'altra

vide cadere, ¶ e cadde per dolor giù dell'alfana

speranza in Macon vana. ¶ Per grazia, non per merto

vana. ¶ Per grazia, non per merto, cavaliere, ¶ dimmi se

che tu mel chiedi ¶ per grazia, io userò mia

ogni modo battezarmi ¶ e per tua mano, Orlando, cristian

ch'io son morto ¶ per man del più famoso

certo il torto. ¶ Battezami per Dio, baron giocondo, ¶ ch

gigante ancora: ¶ che se per caso già mai avvenisse

fedele amante; ¶ e che per merto di sì degno