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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

concordanze di «per»

nautoretestoannoconcordanza
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un pezzo di pane per mangiare, le cose più
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sua giovinezza gli stavano per ore ed ore fisse
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povera che ricca, faceva per lui tutto il possibile
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era anche la sua, per andare a Roma, dove
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sentiva quasi allegro, o, per lo meno, ne aveva
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caldo. I vetri parevano per doventare come una colla
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da stanza d’aspetto, per quelli che vogliono passare
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fossero costretti a vivere per forza. E un usciere
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sedere. ¶ Dario non voleva; per non cedere alla snervatezza
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lo facesse volentieri e per vezzo. Allora il Gavinai
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Giachi stava zitto, come per lasciargli confessare troppo, anche
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alzò dalla poltrona quasi per seguirle e accarezzarle. ¶ Poi
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Giachi non lo prendesse per pazzo, finse di essersi
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finse di essersi alzato per levare una piega dalla
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verrò un altro giorno. Per oggi, posso farne a
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era offeso; lo prese per un braccio e lo
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a guardare un muro per capire che cosa c
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vastità quasi altezzosa. ¶ Passando per la via Margutta, due
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i vetri che luccicavano per la luce elettrica della
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mi dice così?» E, per un momento, credette di
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invece alzò la testa per sorriderle, scappò a mettersi
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a prendere le persiane per chiuderle. ¶ Un carabiniere passeggiava
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nulla; benchè la tentazione per la ragazza del marciapiede
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più bella si chiarisse; per poterla ricordare. Attese con
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da un’altra; e, per quanti sforzi facesse, non
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restata accesa; ed egli, per convincersi che s’era
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andò subito da Albertina. Per la strada, però, si
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chiese: ¶ — Che hai? ¶ Fu per dirle tutto, ma non
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la sua intelligenza stava per prendere una definizione, che
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a trovarla a posta, per dirle del sogno e
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pensando se doveva rientrare per baciarla. Ma poi decise
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delizioso. ¶ Verso sera, andarono per la Via Nomentana. Egli
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e lo vedeva assorto per una cosa nuova; che
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là dal Ponte Nomentano, per quella strada che finisce
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poco cupo. E, su per le cime, invece, sembravano
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come se fosse stato per aprirsi quanto era largo
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CAPITOLO IV. ¶ Il sentimento per Albertina somigliava un poco
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vedere subito Dio! E per inginocchiarsi dentro a qualche
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voluto salire chi sa per quanti chilometri; secondo l
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tutta la città fosse per sparire; e non restasse
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Allora, corse a casa; per essere sicuro che durante
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sul tavolino messi insieme per portarli ad Albertina; e
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subito di lui; appena per caso s’erano incontrati
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volte, apriva l’armadio per farlo rivedere a Dario
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che lo richiamava sempre per farsi baciare un’altra
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aveva bisogno. ¶ CAPITOLO V. ¶ Per più di una settimana
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se ne dimenticava; oppure, per infingardaggine, non si decideva
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gli rispondeva che stava per finire una altra volta
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subito: ¶ — È vero? Allora per oggi e per domani
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Allora per oggi e per domani te li presto
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io! ¶ Il Giachi aveva per amante una vedova venuta
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paesello a Roma; e per stare con lui si
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dalla mattina alla sera per conto di un istituto
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se li lasciava lunghi per coprire la testa fino
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Lo spero. ¶ Allora Dario, per cambiare discorso, non volendo
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sorriso: ¶ — Lo so. ¶ Poi, per non ridere troppo, tossì
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quelle che si fidanzano per il matrimonio. ¶ — Te la
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parliamone. In ogni caso, per ora, lasciami del mio
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due o tre fiammiferi per accenderla. E siccome non
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ti basta una sigaretta per capire la mia amicizia
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eccotela! ¶ CAPITOLO VI. ¶ Stavano per attraversare Ponte Milvio; e
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povero. Tutto il resto, per me, non esiste più
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bevere; ma, quasi da per tutto, affondavano con le
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osterie si vedevano su per la salita della Camilluccia
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voluto prendere il tranvai; per fare più presto. Quando
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alla via Flaminia, stava per venire un temporale. ¶ Tuttavia
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Piazza di Spagna. Su per la scalinata tutta grigia
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avrebbe fatto di tutto per guarirlo. Le veniva anche
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che li fece traballare per più d’una mezz
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turchino. ¶ C’era da per tutto un silenzio tranquillo
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avessero infilate a posta, per imbalsamarlo, volteggiava su i
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mentre due montoni cozzavano, per gioco. Il gregge era
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benchè sentisse ch’era per dimenticare il malessere; ma
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Albertina; e, quel giorno, per la prima volta. ¶ Il
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di lui era, dunque, per tornare come quando lo
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le piaceva tanto: stava per battere le mani dall
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lo amava, ma taceva per la troppa tenerezza. ¶ Sentiva
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cresciuto dentro a lui per anni ed anni, sempre
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ogni volta, una goccia per l’arsione arida. Ebbe
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fosse accorta di lui, per poterla seguire; con la
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con la voce velata, per non piangere dalla tenerezza
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piedi parevano troppo grassi per i nastri di velluto
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un passo nel caffè per cercare un riparo. La
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della tazza, si alzò per andarsene; dimenticando perfino di
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la testa. Ma, poi, per il fastidio che ne
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Allora, Dario l’afferrò per una manica; e lo
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Roma, se non altro, per questo! Mi sentirei disposto
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E Dario era quasi per ringraziarlo, quando si sentì
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più. Poi s’interuppe, per chiedere: ¶ — Ma perchè non
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Ma perchè non andiamo per il Corso? Io piaccio
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cappello un poco indietro; per darsi di più un
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confidare; singhiozzando di riconoscenza per l’uomo di cui
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avrebbe imposto di rassegnarsi per sempre. Restava con quell
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nella campagna deserta. Era, per lei, un piacere troppo
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e rifecero la strada per salire in tranvai. ¶ Ed
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a Roma. ¶ CAPITOLO X. ¶ Per Dario, conoscere Albertina Marelli
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tutto ciò che occorre per essere onesta, e buona
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di tornare a lui per un’altra strada. Ma
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famiglia e non Dario. ¶ Per tutta quella giornata le
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mai fatto attenzione, distinguendoli per la prima volta. ¶ La
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nessuno; voleva stare chiusa per pensare a modo suo
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voleva parlarne con lui, per sentirsi meno colpevole. ¶ Balenava
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ragione fosse; e andò per Roma, ritrovando quasi senza
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di vento a spaccarla per sempre. ¶ Perchè aveva costretto
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nascondersi a sè stesso per non provare quel disagio
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piacere perfino quei lampi, per non sentirsi troppo solo
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glielo dicesse lei; perchè, per prudenza, non voleva mandarle
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leggere la prima lettera; per baciarla. Si sentiva già
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Albertina? ¶ E, in fretta, per paura di non osare
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momento di angoscia anche per lui. ¶ Allora, si riaccostò
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magari prendendola a tu per tu; come s’era
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suo amor proprio; e, per non incontrare qualcuno di
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guardò come se fosse per accondiscendere. ¶ Il Papi lo
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mia amicizia; ma non per questo devi credere che
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Papi lo guardava quasi per provocarlo; facendosi pallido e
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costo. Egli doveva tenersela per sè; perchè gli altri
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avrebbero fatto di tutto per cambiarla in una delusione
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doveva vendicarsi, e imparare per sempre. E pure gli
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e gli disse, ironicamente, per fargli capire che gli
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non avrebbe potuto scusare per nessun motivo! ¶ E lo
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un poco da lui; per evitare d’essere perfino
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di tutta quella gente per Via Nazionale. Sentiva il
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lasciò il Papi; suggerendogli, per scherzo, di seguire una
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di Roma che facesse per lui. Lasciando le ultime
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erano spuntati, quasi da per tutto, tra le pietre
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lo volesse tenere lì per un tempo indefinibile; e
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spaventoso. Non c’era, per lui, nessuna pietà; e
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erboso. ¶ CAPITOLO XIII. ¶ Ma per quanto Albertina cercasse di
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una pianta di bosco, per cambiarle di posto! Eccola
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al giardino, una casa per volta, lentamente; rifacendosi a
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Le pareva di sorprenderlo per qualche strada di Roma
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messo sopra la mano, per sentirsela bagnare dalle lacrime
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che restano a mente per anni e anni. ¶ Ed
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presa da una passione per Dario che non le
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un modo insignificante, come per piacere di più l
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Bastava conoscere un uomo, per conoscerli tutti quanti. ¶ Il
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pareva, qualche volta, fosse per disfarsi benchè si riserrasse
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eucalipti succhiassero la terra; per essere verdi e odorare
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Girando attorno all’avvallamento, per fare più presto ad
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li lambivano in fretta; per togliere il giallume del
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se avesse voluto sparire per sempre; mentre già il
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voleva fare di tutto per dimenticarsi di quella giornata
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lustrarono le staccionate su per i greppi della strada
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era già tornata. Fu per lei una gioia indimenticabile
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qualche passo nella stanza, per assicurarsi che camminava bene
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a testa bassa; e, per non stare in strada
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troppa gente nelle pasticcerie, per andare invece a prendere
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Dario era al concerto. Per caso, la poltrona alla
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non ci fosse Albertina, per quanto fosse quasi contrariato
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era già troppo anziano per sperare ancora. Sarebbe andato
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a qualunque tentazione, scambiandola per un buon indizio che
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amassero o dovevano dimenticarsi per sempre; ed egli trovare
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una funzione intellettuale. Roma, per essi, non era altro
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quasi indipendente; giustificata volta per volta da occasioni caparbie
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che si amavano davvero per la prima volta. ¶ FINE