Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

tv giusto in tempo per sentire le ultime parole

della condizione di reduce per farsi finalmente voler bene

casa diventasse un’oasi per tutti, un porto sicuro

porto sicuro, non solo per i tuoi assistiti, ma

tuoi assistiti, ma anche per me; a volte mi

faccio mancare nulla. Cucino per te, ti do le

falesia, basta un passo per precipitare nell’abisso.» ¶ Lui

diretto al comando regionale per conoscere la sua nuova

di soldatini, ne avrà per un bel pezzo». ¶ Il

lo interruppe Mario, dimenticando per un attimo la rigida

Ballarò, ci sarà utilissimo per ristabilire la presenza dello

l’ho già proposta per un ulteriore avanzamento di

ogni uomo. Troppa roba per quattro ossa incatenate, ci

oppose lei, «ché poi per rimetterle la camicetta finisce

di mostrarsi nuda, non per niente le porte del

opinione corrente, tanto bastava per perdersi. ¶ Maruzza, piena di

mie sorelle. Funziona come per le lettere raccomandate, che

d’amore, la afferrò per il bavero del cappotto

Maruzza rimase impressionata e per qualche notte non dormì

la pancia in subbuglio per via di quelle cose

la cuciono. Lo fanno per mantenerla pura. Coglioni! Ah

era contenta.» ¶ Maruzza stava per svenire un’altra volta

mani tra le proprie, per costringerla ad ascoltare. «Quando

sarto cattivo e insensibile. Per prudenza nascose forbici e

aghi; Melina si dannò per la sparizione di quegli

ché l’emozione è per natura evanescente. Gli ormoni

un muso e urlava per un nonnulla. Era sospettoso

rimedio con molta riservatezza, per evitare che la notizia

maledizione, come la femminilità per la figlia. ¶ La casa

si potevano usare solo per la scuola o, Dio

nni scansi e liberi, per malattia. ¶ «Voglio gli stivali

si erano così incamminate per le vie del centro

vie del centro tenendosi per mano. La donna aveva

ben attaccati alla testa. ¶ Per la via Maqueda la

superficie lucida era buona per specchiarsi. Talvolta i suoi

e figlia sono fatte per litigare; meglio non intervenire

gli sfuggì. Si avvicinò per osservare meglio. La ragazzina

nel cerchio, l’acchiappò per i capelli e la

nonna li accompagnava tenendoli per mano. «In casa manca

scusa c’era sempre per andare a fare la

La vecchia l’afferrava per la treccia e tirava

caramelle» diceva al piccolino per invogliarlo. ¶ Lì dentro ci

possedere, ne afferrò uno per il collo e cominciò

in galera!» ¶ Dovette faticare per togliergli dalle mani il

il vecchio, che rimase per terra a tossire e

non fossero abbastanza ampie per includere anche le loro

Arrivarono quindi altri carabinieri per proteggere i vecchi sporcaccioni

Teresina è abbastanza grande per testimoniare.» ¶ «Speriamo che non

Va a finire che per colpa del tuo culo

istinto glielo diceva, ché per il resto non ricordava

discoste, le manopole, una per la sintonia, l’altra

la sintonia, l’altra per il volume, due irresistibili

sembrar veri, comparivano come per magia. ¶ Ah, che carattere

scuola arrivavano i ragazzi per imparare a leggere. Le

biglietto, non perdeva occasione per mettere da parte altri

quante cose mancassero loro per essere felici. L’invidia

la trattavano con rispetto. Per la soddisfazione il suo

telegiornale. Finse persino interesse per la politica, preoccupandosi per

per la politica, preoccupandosi per il destino del Paese

di Studio Uno. ¶ «Peccato per i capelli» si rammaricò

quello che ha fatto per me, si merita rispetto

sulla punta dei piedi per non sporcare le scarpette

osservò gli invitati uno per uno. Ebbe un moto

pezzo di vita. Forse per questo è così scucivola

senso di colpa, ma per l’intera cerimonia lei

si trasferirono all’oratorio per il ricevimento. Mario teneva

momento aveva occhi solo per la moglie. La bambina

Il papà la mise per terra e lei cominciò

i talloni sollevati come per spiccare il volo, le

ginocchia e ci rimase per il resto della festa

il padre era tutto per lei e in quel

o forse era arrabbiata per il suo comportamento, o

una pentola, costantemente preoccupata per la salute del marito

il periodo più dolce per lei, amava le luci

pacchetti vuoti di sigarette per il laghetto. Il muschio

economico si è sviluppato per il secondo anno consecutivo

senso di nausea. Stava per vomitare, quando le onde

vagare sul pavimento scivoloso per la cera. In piazzetta

le mani sul petto per tenere a bada il

lo portò con sé per tutta la vita. Nell

aleggiava in nuvole lattescenti. ¶ Per alcuni giorni Melina vietò

Spoleto e chiamavano spesso per avere notizie. Lo facevano

Ora è troppo tardi per cambiarla, non siamo in

della sua impotenza. ¶ “Cambiali per duecentomila lire ha firmato

ché la sua classe, per via di alcune brutte

mente umana è programmata per guardare avanti. ¶ Capitolo 22 ¶ Il

troppo radi e sottili per nasconderlo. ¶ “Non la posso

correre all’impazzata su per la salita. Ci fu

una macchina venne spinta per il pendio. La grossa

riposò nella stessa posizione per un bel pezzo. La

era tornata la paura per gli spazi aperti, l

provava una pena immensa per se stesso. ¶ Una mattina

Il cuore gli va per i fatti suoi, è

rimanere a casa ancora per qualche giorno. A forza

non ebbe occhi che per quella frezza bianca che

squillò il telefono. ¶ «È per te» lo chiamò zia

Ciccio cominciarono ad aggirarsi per il quartiere facendo domande

stato prelevato mentre passeggiava per via Roma con la

gessati di buona fattura per la strada più elegante

gli amici a ciondolare per le strade di Ballarò

è un nascondiglio perfetto per le sigarette.” Non c

smeraldo. ¶ «Chi non resiste per cinque minuti è garruso

fuso che sembrava fuoco per quanto bruciava. Così, pallido

Si appoggiò alla parete per riposare, era dolorosamente stanco

soffitto. ¶ Cercava un modo per tirarsi fuori da quell

Albergheria fosse convenuto lì per accanirsi contro di lui

muscoli. ¶ Ma sarà stato per via delle botte, o

via delle botte, o per il sangue – ne aveva

si staccava dal corpo per trasferirsi sulle rocce scure

la pena di soffrire per un traditore» lo esortò

era stato un fratello per lui, come si permetteva

dell’estate, lo aspettavano per l’ultimo bagno purificatore

Trastevere. Non lo faceva per generosità, semmai per vanità

faceva per generosità, semmai per vanità. ¶ Continuavano a piacergli

ormai facevano la fila per acquistare corpetti di ottoman

tardi e di ciondolare per casa in vestaglia; usciva

spalle. ¶ Lei lo trattenne per la giacca: «Non ti

un abbraccio cameratesco, rimanendo per un po’ a osservare

Ricreazione!» urlava e, tirandola per una mano, cominciava a

subito il fiato grosso per le sigarette. ¶ Al mercato

basette. Era ringiovanito o, per meglio dire, gli era

il fidanzato, un po’ per essere più libera, un

Ninetta, non perdeva occasione per rinfacciarle il proprio scontento

i profumi che aleggiavano per la casa, i salamelecchi

dove. ¶ «Devi uscire! Sta per arrivare la marchesina Baldi

andò dritto alla stazione. Per ore passeggiò lungo i

guance, come si fa per consolare un monello che

scappato, sarebbe ancora vivo.» ¶ Per la prima volta sembrava

saputo?» ¶ Indicò il giornale per terra. Ninetta raccolse i

nella stanza dello scirocco per trovare refrigerio dal caldo

camminare su e giù per la stanza. «Nessuno a

dato pure la casa per incontrarci. E se ha

le mani, l’afferrò per la vita e la

pericolo. Antonio l’afferrò per la nuca e le

del governo. Momento difficile per lui: c’era in

del clima incerto. Provava per il suo presidente un

in questo dovere impellente per tutti gli uomini di

Mario a rispondere, girandosi per guardarlo in faccia. ¶ «Si

a leggere: «Lo Stato, per rimanere democratico, ha bisogno

un criterio obiettivo e per sua natura liberatore; è

politica e di combattere per questa Repubblica. Ma ora

semplice: ti ho proposto per la promozione. In questi

le mani sulla scrivania per non cadere, le dita

costellava ogni richiesta di “per favore” e “tante grazie

accovacciò vicino al fuoco per scaldarsi. Lei gli portò

perfetto, non fosse stato per quella inflessione che lo

labbra e si scusò per quel comportamento da sbirro

da lì un pullman per la Romania. A Bucarest

poliziotti mi avevano scambiato per un trafficante di droga

questa. L’avevo portata per sembrare un uomo d

ho preso un biglietto per la Russia. Hai visto

anni. ¶ «Ma perché dormi per terra? Vai da don

aperte, ho dovuto ascoltarti per forza di cose.» ¶ Lei

la magia la usiamo per tutto» spiegò lo straniero

ha cominciato a muoversi per il tavolo fermandosi davanti

davanti al ladro, che per la paura si è

a un mago anche per te?» ¶ «Grazie» rispose lei

spiegò come fare, non per niente era laureato in

era laureato in Economia. «Per montarla ci penso io

appena svegliata e urlava per richiamare l’attenzione della

fosse rintanato nei sotterranei per non onorare i debiti

se non fosse stato per gli immigrati che in

lungo termine: cercavano pane per sé, istruzione per i

pane per sé, istruzione per i figli, ruoli sociali

ruoli sociali di rilievo per i nipoti. ¶ Trovavano alloggio

di Santa Chiara, dormendo per terra in giacigli di

un muro tirato su per ottenere una stanza sbarrasse

si affidava a Dio per la soluzione dei problemi

e non perdeva occasione per predicare la fratellanza: «Palermo

anche musulmani, buddisti, induisti…» ¶ Per dare il buon esempio

dalla mafia, non perdesse per sempre la propria anima

Salamah», «Biday», «Ila illika». ¶ Per tutto il giorno piazzetta

usavano quegli ingredienti familiari per tenere a freno la

ragù acquietavano l’ansia per figli e mariti lontani

le invocava di continuo per consigli, magie. Nei camini

alloro, i profumi risalivano per le cappe e le

di fora accorrevano veloci. Per i miracoli c’erano

sciamano, gli uomini innamorarsi per effetto di un filtro

Il varco era stretto per il suo corpo stazzuto

coperta e si addormentarono per terra. ¶ La mattina dopo

dove era rimasta ammalata per settimane, aveva preso la

s’era detta, “e per costruirlo ho bisogno di

una nuvola troppo pesante per aspirare al cielo. ¶ La

stranieri affamati si allungò per tutta la via dei

Chi aveva soldi pagava per chi non ne aveva

con un sorriso severo. Per prima cosa li spediva

sai quanto mangiavo. È per quello che sono così

cattivo. «Io non protestavo, per paura che mio marito

il coltello sul tagliere per ridurre il pollo in

le foglie di banano per esaltare il profumo, ma

i figli dei bengalesi, per via dei loro vestiti

il periodo più spensierato per la piccola Mancuso. La

io non sono qui per giudicare» disse con il

Non so cosa passa per la testa a te

stesso letto ogni sera per volersi bene.» ¶ «Grazie, grazie

dell’obbligo, è anche per merito suo.» ¶ “Ah, finalmente

è stato molto importante per il suo partito. Sembrava

miei più cordiali auguri per la tua delicata missione

ti stimino oltre che per la tua bravura, anche

la tua bravura, anche per la testimonianza di buon

Ci sono più lacrime per le preghiere esaudite… che

consapevolezza. ¶ Ti scrivo oggi per un mio parrocchiano, è

andare in Africa. È per questo che la Curia

c’è più posto per la lealtà. Le coscienze

affetto di sempre, prega per me. ¶ Aldo Moro ¶ * * * ¶ Pochi

letto Maruzza, la baciò per l’ultima volta e

scivolò fuori dalla porta per raggiungere il suo amante

mare aperto, l’ansia per il futuro diventò eccitazione

a pagare un biglietto per vedere una vegetazione che

momento. Usava gli oggetti per trattenere nella memoria un

nuovo dimagrito e preoccupato per la sua salute. Spesso

la nota di demerito per il matrimonio clandestino gliene

gliene aggiungessero un’altra per scarsa affezione alla famiglia

non chiedi una licenza per andare da lei? Sono

qualcosa da fare e per me non ha mai

lesto a sedermi, finisco per terra. In quei momenti

si era impennata forse per invidia, o magari per

per invidia, o magari per rabbia, poi Mario sgonfiò

Dice che devo amarla per le sue idee e

sue idee e non per il suo corpo. Che

una nota di demerito per il matrimonio clandestino.» ¶ «Infatti

persona, perciò tu Palermo per adesso la vedi solo

gli diede una pacca per farlo raddrizzare. ¶ «Guagliò, aaattenti

uniforme lo accompagnò su per le scale, la guida

e santi. Ne approfittò per pregare, poi il segretario

politico. ¶ «A voce alta, per favore.» ¶ «“Le città del

sono trasferiti al Sud per costruirvi grandi, moderni impianti

che Moro era famoso per la sua complessità, a

le sue parole convolute. ¶ «Per quanto si sia turbati

libri, poi l’amore per la conoscenza gli incendiò

rifiorì e fu pronto per l’esame di terza

lo interrompeva la moglie per niente impressionata, «ché le

proprio nulla, aveva altro per la testa. Era sola

zizzì.» ¶ «Ce l’hanno per vizio in questa famiglia

la figlia e lei, per sfuggire a quello squittio

come li chiamava lei, per l’anticipo della lavatrice

ectoplasma. Le scale graduate per misurare giri e temperatura

orecchio: «Ma le automobili per funzionare hanno bisogno di

bisogno di meccanici esperti, per avviare la signorina basta

ogni tanto si affacciava per controllare che quello non

verrà una sincope.» ¶ Camminò per sbollire la rabbia, infine

A Nicolina bastò poco per capire: ne aveva consolati

ricordi di me?» chiese per rompere il ghiaccio. ¶ «Lo

queste sono cose normali per un uomo sano.» Si

delicatezza, neanche la spogliava per timore di svegliarla. ¶ Melina

aspettò ancora qualche giorno per vedere come reagiva Melina

pugnetti nel seno caldo per spingerlo lontano e cominciava

è» saltò su Ninetta per difenderla. ¶ «Sì, ma fa

Melina se ne andò per i fatti suoi, non

dottore fu gentile, giocò per qualche minuto con Maruzza

hai visto?» esultò Ninetta. ¶ «Per me è poliomielite» ribadì

fragile, suggestionabile. Provava orrore per gli spazi aperti. Attraversare

salivano lente dal fondo per scaldarsi ai raggi del

si appartava nella stanza per gli esercizi di yoga

imboccava l’uscita secondaria per una passeggiata all’orto

colle una irresistibile attrazione per il vuoto. Si teneva

sarebbe bastato un niente per cadere di sotto. Era

suoi occhi rimasero liquidi per giorni. ¶ Il maresciallo Avella

mandato all’ospedale, dove per alcuni giorni visse in

ci fu più posto per le punture. ¶ Suor Titina

massaggiava le natiche scarne per sciogliere i dolorosi bozzi

gesti impazienti o scattasse per un nonnulla. Non sopportava

teneva stretta a sé per tutta la notte, abbandonato

le mani, i capelli, per convincersi che con la

così com’era stato per la lingua che era

di cristallo. La casa per intero profumava di agrumi

ticchettio ossessivo della macchina per cucire che riempiva i

della bambina, troppo piccola per cogliere le differenze. ¶ Quando

lei contava su quella per non perdere l’equilibrio

con i loro doni, per ricordare ai vivi che

n’era di strada per arrivare al Foro Italico

ancora. Ninetta ne approfittò per squadrare da capo a

passione. ¶ Il cameriere servì per prima Maruzza. ¶ La zia

si alzò dalla sedia per correre incontro a un

posto. «L’avrà scambiato per il padre, che fa

Si alzò dalla poltrona per portarla a letto. ¶ Melina

animo traboccò di rammarico per le occasioni perdute. ¶ «Signorina

date una?» sussurrò Ninetta per rompere il ghiaccio. L

accarezzò la guancia. «Questo per farmi perdonare.» ¶ Antonio cercò

vita. ¶ * * * ¶ Perse la testa per quel ragazzo. L’amore

bisogno di più soldi per realizzare nuovi progetti. Era

doveva corrompere alcuni funzionari per ottenere le licenze edilizie

ho dato la casa per incontrarti con la tua

un vero malacarne, ché per quello ci vogliono le

di come i sentimenti per lei l’avessero cambiato

ascoltò, piena di rabbia per essere stata ingannata ma

stata ingannata ma commossa per quella specie di miracolo

novità! Ce l’hai per abitudine di scappare» la

infilò la porta. Corse per via Garibaldi, il vicolo

vestiti e il regalo per la moglie: un Colosseo

occhi lucidi. ¶ «Devo rientrare per forza. Se non mi

dieci giorni, mi arrestano per diserzione.» ¶ Lei si asciugò

stava quieto l’Intercity per Palermo, i vagoni di

tanto valeva dormire. Ma per tutta la notte non

colse all’improvviso. Scaraventò per terra la bambola, sollevò

Melina alzò un braccio per scansare dalla fronte un

e due le mani per tenerla ferma, in un

l’assenza di vergogna per intimità. Ma la vera

sapevano come costruirla. Talvolta, per sfuggire al silenzio angoscioso

ascoltava, scuoteva la testa per negare o la piegava

negare o la piegava per affermare, ma dalla sua

bozzolo caldo. “Sette Fate per sette colli” si ripeteva

mise a piangere orgoglioso per la nuova vita, e

fa paura» rispose tanto per dire qualcosa. ¶ «Ragione hai

anni, era abbastanza grande per affrontare una maternità da

insieme. Potremmo rimanere amici per sempre, ché quando uno

Sono già sposato, ma per carità non dirlo a

camminare su e giù per la stanza, dilaniato tra

consegnato, le licenze sospese per motivi di ordine pubblico

di ordine pubblico. ¶ Cominciò per il Mancuso un periodo

ozio. Se ne stava per lo più in branda

branda, cercando il modo per tornare da Melina. ¶ “Tutti

Temevano, i più consapevoli, per quella fragile democrazia che

migliore possibile. ¶ Gli scontri per la libertà negata cominciarono

Genova, medaglia d’oro per la Resistenza, studenti e

telefonò a padre Gaetano per saperne di più. ¶ «Che

tu sì troppo sensibile per fare il carabiniere, meglio

male?» ¶ «L’hanno trovata per terra in casa. Aveva

alla parete, scivolò lentamente per terra, si allungò sulla

Sì» aveva acconsentito lei per non fare storie, ma

ma era troppo razionale per mettersi a bruciare rosmarino

donna Carmela» si ripeteva per calmarsi e nell’attesa

si mise a singhiozzare per l’umiliazione. ¶ «Matri Sant

urlò la levatrice. «Stai per partorire.» ¶ La prese allora

quarantotto ore di travaglio per tirare fuori la picciridda

madre, era viola melanzana per colpa del cordone attorcigliato

voracemente. ¶ Il malochiddire cominciò per davvero il giorno dopo

un periodo molto faticoso per tutte le comari che

fare bella figura, non per niente aveva preparato un

quello che ha passato per venire al mondo, povera

con un’espressione contrita per quel figlio maschio che

convinzione di doverlo risarcire per la figlia imperfetta. ¶ Il

Down. La picciridda rimarrà per sempre nica.» ¶ «Vuole dire

Se non fosse stato per le bombe, sarebbero tutti

giorni successivi si adoperò per portare un po’ di

disse Melina. «Tanta energia per trovarsi con un mucchio

e tendeva le braccine per afferrarla. Il cuore cigolava

e capricciose. Si siddiano per niente.» ¶ La conosceva anche

a chi le chiamava per nulla. Anche quella notte

che non perdevano occasione per azzuffarsi. A lui invece

le attenzioni delle amiche per essere felice. ¶ Quando Mario

che abbandonò la scuola per navigare in mare aperto

fin dal mattino presto per i vicoli del quartiere

cielo, tutto sembrava andargli per il verso giusto. La

la mano. ¶ Mario scoprì per la prima volta il

di Federico II. Girovagò per il salone delle feste

di contrabbando. Mario, che per sua natura non aveva

terza media era indispensabile per entrare nell’Arma. ¶ Bussò

poi chiese: «Dieci lire per una versione di latino

versione di latino, quindici per un tema; venti per

per un tema; venti per un’ora di lezione

lunghe trattative, si accordarono per una stecca di americane

alla controra correva su per le scale del palazzone

perché tanto / di stelle per l’aria tranquilla / arde

finché non sei passato per le cosce di una

Aveva un vero talento per il cucito. A Sant

nel quartiere le tengono per buttane! Perciò nisba» avevano

grandi, robuste. Mi proteggerà per tutta la vita e

febbre, afferrò la ragazza per la vita: che incantevole

cose non basta desiderarle per ottenerle» rispose lei, però

il carabiniere, deve essere per forza affidabile, giusto?» ¶ «Giusto

di calare la testa per dire sì, di torcerla

a destra e sinistra per negare, le frasi lapidarie

prima della sua partenza per il Continente. ¶ La sposa

con i pochi amici per il ricevimento: un vassoio

una bottiglia di spumante per brindare alla felicità, «che

Dio vuole» puntualizzò Melina, per sua natura molto cauta

mancavano tempo ed energia per trasformare le emozioni in

informò la donna, che per colpa di un mascalzone

consapevole di aver sofferto per causa di zia Ninetta

era l’unico mezzo per non rimanere da solo

il carabiniere si alzò per andar via. ¶ «Questa è

testa da un lato. ¶ Per un attimo Mario rivide

si sarebbe colorato ancora per molto tempo, il desiderio

Nel lettone, troppo grande per una persona sola, ogni

matrimonio le aveva concesso, per sentirsi protagonista. ¶ “I figli

buoni affari, ignorando che per natura la vita sfugge

mandarle lo stipendio, trattenendo per sé solo i soldi

La chiamavano “donna Melina” per darle un po’ d

una bussava alla porta per chiedere se avesse bisogno

Melina non si impensierì per quei musi neri, che

sedeva tra di loro per la messa lasciandosi cullare

via, accendeva un cero per il suo uomo lontano

Giorno dopo giorno lei per proteggersi costruì una corazza

una scatolina di ombretto per gli occhi, poi aprì

Melina era rimasta impassibile per tutta la sceneggiata. Quando

Poteva cantargliele le cose per come stavano, non è

ogni mese le dava per intero lo stipendio, non

provato nulla del genere per la figlia, nemmeno quando

vicino, non esisteva ragione per quella tristezza. ¶ Nell’attesa

voglia la minima scusa per gridare. Ha fatto turilla

sulla poltrona e magari, per non incontrarla, la mattina

persone né le cose. Per farla bere devo spiegarglielo

ho fatto le polpette per cena, come vi parono

felice, rivelava qualche segretuccio per rendere appetitosi anche i

dovuto intervenire parecchie volte per riportare la calma in

che scambiavano il divertimento per lavoro, come il conte

tempo delle vacche grasse per lui era finito. Si

ad affittare il palazzo per feste e ricevimenti. Al

luci, la musica risuonava per tutta la via, e

tra le dame spacciandosi per un cugino del festeggiato

chiuse gli occhi, come per annuire. ¶ Poi qualcuno bussò

come la pece. Teneva per mano un bambino dalla

Melina afferrò il bambino per la collottola e lo

il cuore. Alcuni finiscono per ammalarsi, non c’è

Scusa, sai, ma passavo per la piazzetta, ho sentito

mistero. Sempre in giro per il quartiere, attraversava la

più nemici che amici, per via di quel suo

in lodi e complimenti per la varietà dei fiori

varietà dei fiori e per certi cespugli di ardisia

sono cose da fare per le Paoline, solo il

la prima fetta fu per lui. «Fufù» disse il

ognuna diversa dall’altra per storia e condizione, che

suora. «Lavora di sicuro per il vecchio e qui

ma Melina l’afferrò per un braccio e la

occhi. ¶ «Figurati, se è per quello, al Paese mio

perciò non esce. Lavora per pagare debito a uomo

Bogdana. Lascia mia amica per festa.» ¶ «Qua non c

quella dell’amore, passa per la panza» la zittì

lei pensato muoio. Pianto per figlia, lei c’ha

di stella dava latte per panna. Lei gioca con

si trovarono tutte insieme per il pranzo. Mamma Africa

si sentiva ormai responsabile per lei, chissà, forse Irina

stata messa sulla strada per un motivo. Finito il

ha bisogno di aiuto per la sartoria.» ¶ La ragazza

guai di Irina, avevano per qualche mese dimenticato i

sabbia. ¶ Melina faticò molto per salvare il giardino dall

maggiorana crescevano rigogliosi, ché per loro la siccità era

a scegliere quella scuola: «Per malattia e studio non

era una vera tortura, per via delle gambe insensibili

che oramai sentiva solo per il compleanno e le

suo bisogno di controllo. ¶ «Per mia madre quello che

Superato il Politeama, risalì per la via Libertà, le

della zona Libertà. Forse per questo erano così molli

una faccia seria, occupata per intero da un grosso

era già arrivata, seduta per terra, le gambe incrociate

e regolari, fatta eccezione per un unico incisivo dalla

unite all’inguine, come per proteggere un tesoro unico

l’una dall’altra, per riunirsi all’altezza delle

aprì anche la porta per fare corrente: «La dovete

se non fosse stato per quel dolorino al fianco

Allora mi ha preso per un braccio. “Perché sono

fa schifo» Clotilde rispose per l’altra. ¶ «Ma la

fatto altro che pensarci per giorni.» ¶ «Tu perché sei

un’altra canna. Rimasero per un po’ in silenzio

uno contro l’altra per il controllo di una

aveva ancora nella mente. ¶ Per le ragazze di quegli

si sentiva in colpa per quelle menzogne, sua mamma

allo spinello facendolo volare per terra. «Questa merda è

le braccia a paralizzarsi per la paura, gli occhi

voleva una donna adulta per guidarle in quella nuova

natura gioiosa era riemersa per qualche minuto dalle profondità

una punta d’invidia per quella che lei considerava

del ghiaccio sull’addome per alcune settimane. Caterina era

abortire e lei sparì per un po’ dalla circolazione

caso di serio pericolo per la salute materna. Il

ragazza decisa a continuare per la sua strada. Tuttavia

la sua strada. Tuttavia, per evitare ulteriori litigi, promise

Con quello che spendo per comprarle abiti di marca

parola, salì le scale per andare nella sua stanza

è che ti pagano per insegnar loro l’educazione

feroci, senza perdere occasione per farsi a brandelli. Finirono

farsi a brandelli. Finirono per odiarsi. ¶ Delle due la

odore. Il vento soffiò per giorni, portando sabbia e

profondo senso di gratitudine per Francesco Cossiga. Negli stessi

giugno, Maruzza fu promossa per il rotto della cuffia

tentazioni. La ragazza smaniava per una festa, una gita

finestra. Durante il giorno, per occupare il tempo dormiva

genitori le avessero concesso; per fortuna non capivano quanti

prestò ombretto e matita per occhi; piena di speranze

preparato un pranzetto speciale per tenerlo buono, ché con

darle quel regalo che per orgoglio si era tenuto

aria pulita. Ne approfittò per guardarsi dentro e non

che vide. Troppo vecchia per fare la giovane, troppo

la giovane, troppo giovane per essere considerata vecchia, si

litigava con i gabbiani per qualche avanzo di cibo

di un rituale. Rimasero per un po’ al buio

eri sembrato affidabile e per certi versi lo sei

abbiamo fatto l’amore per la prima volta, te

a Mario l’occasione per rimediare, ma lui teneva

parlare: «Quando sei ripartito per Roma, ho avuto ancora

io non ero pronta per fare la madre, ero

se non fosse stato per zà Enza… Sai quante

comportamento della madre, che per la prima volta osava

marito; e l’apprezzò per quell’atto di coraggio

agosto del 1977 fu lunghissimo per lei. Nei pomeriggi di

alle lampadine e finiscono per strisciare sul pavimento con

sua madre a parlare per frasi fatte. ¶ «Assaggia questi

Perciò io li faccio, per farli stare tranquilli» sorrise

ne vorrebbe una vagonata per mio padre» borbottò Maruzza

veniva a significare che per diventare donna si doveva

il buio potesse durare per sempre.» ¶ In piazzetta il

luminosità residua. ¶ «Adesso penso per te» disse Mamma Africa

della scuola lo visse per la prima volta come

mattina suor Antonella passava per Cortile Nostalgia e faceva

occhi pieni di lacrime per il freddo, chiacchierando e

di casa. ¶ «Non sembri per niente una suora» le

libreria. Un bel romanzo per sognare le ci voleva

suo animo l’invidia per le amiche, che quella

tra i libri, ma per spolverare. Quando volevano farle