Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

in cui stava coricata per la prima volta; e

Il sonno era stato per entrambe un sereno riposo

tutto ridente di solicello per andare all'ospedale. L

popolati di bianchi fantasmi, per entrare infine in una

timido, sembrò di camminare per le vie di un

era uscita tremando. Quantunque per l'abbaino piovesse un

dovette compiere uno sforzo per scartare l'immagine dello

carnicino, fosse stato mandato per il mondo, a vivere

altri burattini tutti rifiniti per bene. Il sarto, sì

immobilità, abbassò il capo per non vedere come Silvina

disse: ¶ — Silvina, sono venuto per confidarvi un segreto: un

subito a quanto sto per dirvi, senza dubitare mai

ciò che io sto per dirvi è molto grave

Forse sarebbe più prudente per me che io rinunciassi

in cui vi vidi per la prima volta all

Ma, dopo averla ammirata per tutta una sera, dopo

così improvvisamente scompariva, e per quanto cercassi, non riuscivo

dopo avermele spinte incontro per tentarmi con la loro

via, lontano da me, per modo che io non

che ho temuto anche per voi la stessa sorte

avesse fatto il destino per tutte le altre; e

Come è lungo! E per quanto non tradisse alcun

qualche allegra compagnia, senza per questo abbandonarmi al vizio

possibile divagare ancora. Levando per un attimo gli occhi

che, dopo essersi tenuto per lungo tempo con inauditi

gli occhi e disse: ¶ — Per aver ubbidito a quella

passione, lo amate almeno per capriccio? E se questo

Silvio non è qui per rispondervi? ¶ Poi udì il

a sollevare il capo per alzarsi in piedi, vide

tenerti Silvio, se preferisci per forza un uomo alla

momento chiudere gli occhi per non cadere di peso

tenne su, inghiottendo amaro per soffocare la nausea, pronto

aveva veduto prima e per tanto tempo, ma che

nei riguardi della città. Per esempio la casa dove

E Silvio s'incamminò per le scale con il

con un viso malinconico, per dirgli: — Sa, signor Silvio

fare lo abbiamo fatto per lei... Silvina, invece, non

straniero, non doveva temere per lei, ma soltanto commiserare

la loro vita stava per essere troncata d'un

il loro amore finito per sempre. Un giorno forse

perduto, come se fosse per mancargli l'ultimo spiraglio

di giustificarsi, di mentire, per ottenere il suo perdono

era manifesta se non per via di quelle parole

pensiero, una sola parola per Silvina. Non sapeva che

Credevi di esserti liberata per sempre di me! Ebbene

anche morire! Sono stato per giorni e giorni sospeso

anche essere sotterrato. Ma per te, che cosa poteva

ricordo che sono stato per venti giorni e venti

era lei. ¶ Ma Silvio, per mezzo di una vecchia

tutta gente che incontrava per caso nel suo continuo

parlava bene, tutti finivano per dire di lui: — Che

mai evidente la calvizie, per così dire, del viso

Il principe lo guardò per un attimo stupito, incredulo

un così raffinato intenditore. Per una volta che aveva

elegante, illuminato sfarzosamente, adatto per far brillare la sua

subito era stata ammirata, per quanto non mancassero là

gioia. Volava leggiero su per le scale, come se

subito la ricopre. Così per lunghi mesi, fino ai

barella, Silvina non aveva per difendersi dal freddo se

neri e paurosamente deserti. Per l'appunto pioveva. Le

inchiodato si torcessero spasimando per liberarsene. Alla porta poi

era fatta da parte per lasciarla entrare, e poi

il capo la prese per le mani e la

s'inchinarono graziosamente una per una, e Silvina udì

torse sdegnoso il capo per non vederla. Ma madama

di quanto ha fatto per lui. ¶ — Oh! cara! esclamò

non avrebbe fatto altrettanto per me? Ma io la

si sentirebbe perduta, poichè per noi, povere donne, tutto

i capelli ancora giù per le spalle, occhi chiari

terzo marito mi lasciò per salire nella grazia di

lo abbiamo già conosciuto, per quanto nessuno di noi

fare a baciare una per una, chi sul collo

memoria, qualche ricordo che per il momento gli sfugge

allontana questo pensiero, come per dire: — Verrà più tardi

di Silvio. ¶ Silvina sostiene per un attimo con fermezza

poi abbassa gli occhi, per lasciarsi liberamente guardare. ¶ — Povero

avrebbe voluto compiangere Silvina per l'ingrata sorte di

era alzata, e, presolo per le mani, lo tirò

divano dove stava sdraiata, per andarsi a sedere accanto

nessun percettibile rumore turbò per un pezzo. ¶ Madama Humbert

coraggio... ¶ E si alzò per andarsene. Ma allora anche

di quella notte. ¶ Disse: ¶ — Per questa notte soltanto... ¶ E

madama, si lasciò condurre per mano. ¶ VIII. ¶ Non fu

mano. ¶ VIII. ¶ Non fu per quella sola notte. Fu

quella sola notte. Fu per molte notti di seguito

e smagrito dall'ospedale per riprendere il suo posto

quella prima notte influì per sempre sull'avvenire di

sè stessa, Silvina rinnegò per l'ultima volta, irreparabilmente

sua compagna le disse per confortarla: ¶ — Si sta tanto

Siamo lontane da tutti. Per ciò anch'io la

e rimase così assorta per qualche minuto. Poi chiese

letto, non muoversi più per tutta la notte. Ma

sono passata anch'io per la tua strada... Sembra

rivoltò rabbiosa contro Soave per insultarla, non disfece inorridita

capo da ogni lato per ammirare quanto giovasse al

imporporava, chiudendo gli occhi per il piacere che le

non sarà mai nulla per noi! Gualcii rabbiosamente la

gli sembrava abbastanza vasto per i suoi sogni ambiziosi

che destavano echi sordi per tutta la casa, aveva

un passo nel corridoio per vedere il raggio di

qualche ostacolo opaco, perchè, per vedere, ella doveva allungare

a cercare qualche cosa per terra, aguzzando gli occhi

debbo parlare... ¶ La presi per un braccio e la

dormono? Che cosa cercavi per terra, dietro quell'uscio

Che cosa sono io per te? Nulla? Assolutamente nulla

Questa sera, questa sera per la prima volta, ti

in te sola. Dimmi, per carità: chi è questo

Chi è questo Silvio per te? ¶ — Silvio? domandò Silvina

che cosa stavi cercando per terra dinnanzi a quell

mostrai la lettera agitandola per ogni verso sotto il

anzi pieno di degnazione per me, prese la lettera

e mossi qualche passo per la stanza. Incominciai a

innocente curiosità, chi sa per quale capriccio, a spiare

pericolo, io mi ucciderei per salvarti. Ora, ti supplico

a guardare l'uscio per il quale se ne

sottovoce, ma abbastanza forte per essere udito da lei

madre, e si mostrò per un attimo appena nell

me ed a Silvio per vedere che ella portava

mia sconfinata stupidità, arrossii per lei di quel gesto

attraversò il frutteto e, per la piccola porta dell

d'una intelligenza sottile per sedurre i maschi della

mature, e il ciuffolotto per la selva vede con

girovagato qua e là per le insalate, vede alfine

la consolatrice. Ed ecco, per attrarre sopra di sè

desiderare così la morte per tutta la vita, stretto

amore di molte idealità per non vedere l'istinto

nè carrozze nè denari per comprarsi dei begli abiti

ogni cosa all'amore per Silvina, come se il

che lo superasse, e, per uno spazio immenso, era

chi volesse comprarla, anche per poco, la sua divina

sia buono e onorevole per me. Dove troverete un

c'era ancora posto per una mezza dozzina di

Silvina guardava attentamente uno per uno i sei fazzoletti

donne non esistono più per me; è come se

posso desiderare la tortura per rigenerarmi, e questa mia

darmi alcun bene. Erano per me la personificazione della

e cieco d'amore per lei. Ma le ore

di aver fermamente sopportato, per amore, giorni tristi, ore

Bisognava essere un'eroina per affrontare simili eventi, e

state capaci di tanto. Per consolarsi, per consolarsi un

di tanto. Per consolarsi, per consolarsi un poco, e

un poco, e anche per piacergli sempre più, per

per piacergli sempre più, per non perdere nulla del

fantasia prendeva il volo per cieli meno sereni, e

alle dita, ed esce per la città adagiata in

spartirgliele e ad annodarle, per tutto il tempo mia

i suoi abiti, ricercando, per lunghe ore e spesso

lunghe ore e spesso per interi giorni, fra pieghe

un uomo ruvido, e per ciò gli piaceva quella

quando la vedeva passare per il giardino o muoversi

il giardino o muoversi per la casa spaziosa e

infatti non viveva che per sè sola. Non aveva

sè sola. Non aveva per la mamma nè tenerezze

nè confidenze nè abbandoni. Per mio padre non dimostrava

più volte d'abito, per l'unica gioia di

disfaceva la sua pettinatura per il solo gusto di

rimanendo sempre bella abbastanza per essere contenta di sè

quale ero appena arrivato per miracolo ancora vivo, e

vivo, e avevo paura per lei di ciò che

moda nei quali ancora per dispetto si pavoneggiano. Ma

anzichè tutto intorno, e per di più con una

non ho mai somigliato per nulla a quei bellissimi

uno di quei giovani per i quali le fanciulle

fanciulle, guardandoli mentre passano per la via, piangono, di

strada maestra e piegare per i prati verso il

delle sere estive suscita per i campi e disperde

semplicemente lo vedesse passare. ¶ Per un giorno solo, in

la siepe e, correndo per il viottolo lungo il

di piedi. ¶ Fummo chiamati per il pranzo, ma il

non voleva mangiare. Uno per uno andammo a pregarla

a lei, mentre ritornava per il sentiero a casa

che il cavallo, galoppando per il sentiero, la travolgesse

in lei lo spavento per quel tragico accidente. Mio

irlandese impazzito caracollava solo per la campagna. La sua

poca cosa, e forse per nulla orribile, se ad

la sua volontà che per la prima volta l

mai veduto smarrire, neppure per un istante, prima d

me con tenerezza, atterrita per quel poco sangue che

accarezzavo struggendomi di tenerezza per lei, abbandonandomi a un

che erano prima chiuse per me come per tutti

chiuse per me come per tutti gli altri. Ma

adirata contro sè stessa per quello smarrimento d'un

vita doveva essere facile per tutti, in quella sera

sono che uno sconosciuto per voi: ho un nome

Avrete notato che spesso, per indugiare un istante sotto

persona, penso che forse per voi la libertà è

mondo, lo accettereste voi per compagno? E sapreste trovare

compagno? E sapreste trovare per questo compagno di libertà

di libertà tanta luce per guardarlo con amore? Curiose

quali rischio di perdervi per sempre, voi che già

che si farebbe uccidere per lei, guarderà con amore

che non è nulla per nessuno, che non sarà

me, e dirle — Vedi? per te mi sono ucciso

gli altri, la prendeva per le spalle e la

occhi. Egli si curvò per baciarmi; ma io liberai

corsi qua e là per la stanza. Rovesciai una

d'udire passi su per le scale e colpi

non avessi scritto soltanto per alleggerire il peso dell

tanti grandi scrittori. Ma per me, la fine di

pensasse a quel gioiello, per quanto esso fosse prezioso

e luminoso di quello per un bacio di Daria

Quella pietra preziosa era per me quasi un attributo

quando il delirio che per intere settimane mi tenne

i piedi, quella mattina, per cantare così. ¶ A mezzodì

allo scoccare di mezzodì per importanti affari d'appetito

sdraiati sui sacchi e per i mucchi di gomene

bella collana di smeraldi per una lisca di triglia

volevo sapere di piantarlo per fare all'amore con

piccolo pensiero di gratitudine per Bombita, e poichè certamente

avesse conosciuto il segreto per trasformare quelle gocciole iridescenti

e fece due passi per andarsene lontano da quel

così la fortuna, proprio per averla disprezzata quell'unica

non si sa quanto per sapere con certezza se

smeraldo e lo scrutò per ogni verso, lo palpò

di venti, ne costa... — Per Dio! esclamò Porfirio, più

lo aveva certamente trovato per via, e mentiva quando

Porfirio, nella migliore ipotesi, per averlo, avrebbe ora dovuto

afferrò il suo sacco per il collo, lo squassò

squassò e lo sbatacchiò per terra. Il vecchio orologio

luce stupenda, come se per il tetto scoperchiato vi

tanta miseria, doveva splendere per lui quello smeraldo meraviglioso

rigattiere, fece la notte per conto proprio, spense il

tanto amata, si coricò, per dormire, nel suo lettuccio

di ricercarla a fatica per più d'un minuto

in quel giorno e per molti giorni successivi, fu

successivi, fu di cercare per le cantonate se qualcuno

chi l'aveva trovata per ricuperarla con la promessa

a un'onestà che per manifestarsi aveva bisogno di

certezza questo dubbio grave, per sapere in che modo

Io allora mi aggiravo per la mia casa, pallido

andassi da quello che, per ironia, si chiama il

dietro la quale rimanevo per lunghe ore seduto, vedevo

povero raggio di sole per un momento appena illuminava

rivolgessi loro un pensiero, per vederle subito riapparire dall

Non aspettavamo che lui per incominciare il pranzo. Ed

tasca, e guardandoci uno per uno con occhi che

e chiusi gli occhi per non vedere quello smeraldo

quello smeraldo; li chiusi per non vedere l'immagine

l'ho presa quasi per nulla. ¶ Poi baciò in

che il principe paga per lei, grossi brillanti alle

la figura di Daria, per ricomporla poi tutt'intera

forse sembrerà facile... Ma per me è diverso. Io

ostinano tutti a tirarmi per le trecce e a

Bene, — rispose; — ogni cosa per la sua strada. ¶ — Ma

tavolo, sulla veranda, avendo per unico lume la luna

Daria spesso si curvava per odorarli. ¶ — Ecco ciò che

abito è poco casto per la moglie di Cesare

Tu sei troppo bello per il marito di Calpurnia

inganni! Non è venuta per te! E cercavo di

ridicola. La vecchiezza ha, per un uomo, il suo

invecchiano allo stesso modo. Per una donna no; ma

una donna no; ma per un uomo incomincia una

quei riccioli biondi che, per onorare Socrate, si tagliò

Clauss, quando gli domandava: — Per favore, un sorso di

Bisogna portare una maschera. Per questo fu inventato lo

questa maschera di babau per ricordo di quell'altro

il bicchiere alle labbra per bere un sorso. ¶ — No

strisciando contro i muri, per vie buie e strette

a tal punto che, per non vederlo, gli voltai

mio dolore cresceva. Se per poco cercavo di dirigere

disse mentre mi alzavo. — Per pochi soldi qualcuna te

letto. ¶ — Sterpoli! — gridai afferrandolo per un braccio. ¶ Egli scosse

mugolare: ¶ — No, non voglio... Per amor di Dio... Bambola

importante. Sono venuto proprio per rivolgerti una domanda. Ho

po' di ebbrezza basti per consolarci. Vogliamo forse essere

sera sarò tua. Sarò per te. Non amo che

di vino leggiero. Non per consolarmi, ma per goderlo

Non per consolarmi, ma per goderlo con lei, tutti

non è andata lontano. — Per la tua vita! grido

mi prese con forza per la mano e mi

vattene, vattene subito... ¶ Ma per tutta risposta Soave mi

tutto ricominciava a rotare. Per non cadere chiusi le

parlare. — Ma parla, dunque, per l'amore di Dio

tumulto di passi su per le scale, e un

lui, si sente correre per le stanze gridando: — Dove

e si butta giù per le scale. I suoi

suoi passi si allontanano per la strada, ed io

fosse cascata la lingua per il troppo gridare! E

mi butto anch'io per le scale, e corro

e mi butto giù per la scesa come una

nel letto di Clauss per farti contenta? E dove

che ti porti io per mano dietro la porta

io stesso ti porterei per mano da Clauss e

esausto, ripercorrevo il corridoio per rientrare nella mia stanza

l'uscio socchiuso, chiamandomi per nome. ¶ Entrai. Stava seduto

fare? Ormai è finita per sempre. Ah! non si

cranio nudo e risonante, per indicarmi che non tutti

morto. Poi si curvava per posare un bacio sulla

all'orlo del tavolo per non cadere. Il mantello

Ho tentato ogni via per piacervi... Che debbo fare

Che debbo fare ancora per voi? ¶ Daria abbassò il

viso fra le mani per coprire il mio rossore

chiuse. Balbettò: — Non era per me! Era per te

era per me! Era per te, per te Clauss

me! Era per te, per te Clauss, per te

te, per te Clauss, per te solo! — e brancolando

venuta? — domandò un altro. ¶ — Per mentire... — rispose Clauss. ¶ Poi

era caduto rotoloni giù per le scale e un

cercava di tirarlo su per le falde. Fuori la

incamminammo. Clauss mi teneva per mano. La sua mano

ancora pieno d'onta per quella voce che aveva

Ella mi odiava, ora, per la mia sciocca pietà

la mia sciocca pietà, per quelle mortificanti parole che

saputo trattenere. Ma se per poco dimenticavo me stesso

si lanciavano a volo per ricadere, subito, esausti, cagionandomi

Cominciai a passeggiare irrequieto per la stanza. Nemmeno allora

perchè mi fossi inchinato per dirle: — Non piangete. Non

un passo celere su per le scale, un colpo

viso. Ma non era per me. È stato un

mi sono precipitato giù per le scale e l

in istrada, mentre stava per montare in carrozza. — Daria

galoppo. Io la rincorro per un buon tratto; poi

è in collera... Era per quell'altro, per Clauss

Era per quell'altro, per Clauss. Capisci? Ah! tu

a mezzogiorno, fui pronto per uscire, decisi di andare

mare, appena ondeggiava. Vagai per qualche tempo qua e

Ad essa si saliva per un viottolo disselciato, fiancheggiato

Daria? Tu la vedevi per la prima volta. È

ha smarrito la ragione per lei, ha avuto ieri

io le darò. Così per tutto il resto... ¶ S

disse: ¶ — Hai ragione... Appunto per ciò ora sento che

io fare qualche cosa per lei. Dunque (questo appunto

fossi imbattuto in Daria, per caso, all'angolo di

Penso soltanto che riconoscendomi per quello di ieri sera

io non voglio essere per lei se non un

mi strinse la mano per accomiatarmi non seppi che

avventurai in un angolo per guardar da vicino il

poco, un poco almeno), per comprendere ciò che si

morirò, me ne andrò per sempre. Immaginate una realtà

Così Clauss... ¶ — Basta, basta, per carità! — esclamò Daria posando

dire? Che io sia per lui come un fiore

non potendole stare accanto per qualche ora, di notte

grazia che vi chiedo per me, per me solo

vi chiedo per me, per me solo! ¶ Caddi in

altrettanto soave e serena per cui quel caro volto

amore sono e rimangono per noi definitivamente tanti attributi

le voci umane giù per i campi e nell

cose non sono fatte per me. Troppo semplici, troppo

uscire dalla mia solitudine per partecipare alla festa di

certo: non sono fatto per questo. Io vivo l

essa si è fermata per sempre. Se preferisco uscire

aria è sempre piena per me, come le desolate

quando sarebbe stato facile per me uscire da questo

uomo, Carlo Clauss, venne per la prima volta in

lunghi intervalli, dunque, se per caso nelle conversazioni famigliari

vaghe parole di commiserazione per quella «giovinezza irrequieta e

ferrovia non passava ancora per queste valli e lungo

catastrofi spettacolose. Poi taceva per qualche minuto e rideva

fuoco... Tutto è uguale per me. ¶ Mia madre era

ora tutto è uguale per me... ¶ Si volgeva poi

e lo guardava attentamente per dirgli: ¶ — Tu no, tu

un angolo, mi alzai per guardar fuori. Anche Clauss

tu, ragazzo, che fai? ¶ Per la prima volta i

A vent'anni io, per esempio, non desideravo che

io non avevo occhi per quelle lontane apparizioni. Avevo

schiavi. — Sarkis! — grido afferrandolo per un braccio. — Sei pazzo

una così violenta passione per lei, che ogni giorno

dal letto ancor caldo per andare alla sorgente. Egli

mi fu condotto dinnanzi per essere giudicato, perchè io

forsennato. — Sarkis... — esclamai afferrandolo per i capelli: — sai tu

uccidono... ¶ — Infatti, — disse Clauss per consolarmi, — non è per

per consolarmi, — non è per tutti egualmente facile. ¶ III

sfatto le sue valige, per andarsene in città, dove

La sua partenza fu per me cagione di gioia

gioia: ma non ritrovai per questo la mia antica

Fino a quel tempo, per molti anni, m'ero

poche ore fui pronto per partire. ¶ Ricordo il penoso

i miei pazzi propositi, per rimanere accanto a lei

dopo, quando mi volsi per guardare da lontano il

e i cavalli trottavano per la discesa. I miei

veduta mille volte. Pensavo: — Per un pezzo non la

Due preti neri trotterellavano per un sentiero attraverso le

si gonfiassero a tratti per la troppa gente che

Il fiume andava tranquillamente per la sua strada, e

cancelli verdi, facce sconosciute per la via, occhi curiosi

tabacco; mi guidò su per una scala semibuia e

ora mi è rimasta per molti giorni nell'anima

domandò Paolo quando fummo per strada. — Ora andiamo. Oh

Incendi. Ed io pensavo per quale miracolo quelle donne

e tanto peccaminose; e per quale miracolo di continenza

Avanti! C'è posto per tutti. ¶ Mi avvicinai ed

dunque, bevemmo, e Sterpoli per brindare urlò: — Questa sera

poppe forti. Caio soffre per una delusione amorosa, e

Ma, in somma, signori! Per i dolori dell'anima

Io sono pure Silvio. Per quanto la follia mi

il capo e rimase per qualche minuto attonito, con

troppo confuso, troppo agitato per vedere come gli occhi

da lui le pupille per sfuggire alla fissità del

bastò quel breve cenno per sentirsi disarmato e felice

tu non rispondevi. Soltanto per un momento mi guardasti

finito presto. Non bastò per tre giorni. Non hai

bisogno di abiti invernali, per evitare che, ai rigori

offrirle neppure il necessario per vivere senza soffrire mortificazioni

e non osò muoversi per avvicinarsi a lei e

viso in fiamme, ma per quei colori esageratamente vivaci

guardò muto e commosso per qualche istante, poi adagio

sua mano si muoverà per rubare. Il calmo respiro

baciò sulla fronte. ¶ — Sono per me? domandò Silvina ancora

Silvina ancora mezzo assonnata. ¶ — Per te! per te! ¶ Silvina

mezzo assonnata. ¶ — Per te! per te! ¶ Silvina le odorò

noi cerchiamo oggi anche per te un mantello o

domandò sorridendo. ¶ E Silvina, per tutta risposta, cercò d

giuliva. ¶ — Come poco basterebbe per essere felici! esclamò tenendosi

saltare qua e là per la stanza tenendola sollevata

due o tre passi per la stanza e rise

caso! ¶ — Ti avrà incontrata per via! esclamò poi sicuro

ritrovata in questi giorni per caso. ¶ Silvio scosse il

gli disse, scandendo una per una le sillabe, che

sappiamo, rispose Soave, e per questo appunto si dispera

ed entrò correndo Odette: ¶ — Per carità! disse ansando, non

più! Lo abbiamo ripreso per miracolo a metà delle

gridò Silvina, scuotendolo violentemente per una spalla. Che cosa

di me, sarò vostra per sempre! ¶ — Ma oggi, disse

trovò. Forse era caduta per terra. Ed ella scostò

perduta nel corridoio, o per le scale, o in

a cercare la collana per tutte le stanze attraverso

quali era passata Silvina per giungere a quell'ultima

e le lenzuola sbattute per ogni verso, e il

l'inutile ricerca, andò, per consolarla, ad accarezzarle i

vedevo dinnanzi a me per la prima volta. E

tavolo, i canditi sparsi per terra. Ma non entrai

più ormai se non per quella ultima consolazione che

sempre appena fatto giorno per pregare dinnanzi a una

infinita vi aveva distesa per sempre la sua ombra

diafano, che si muoveva per la nostra casa a

costretta ad aggirarsi inquieta per quelle stanze. Una mattina

volle come sempre alzarsi per scendere e pregare in

portava i capelli sciolti per le spalle, che pareva

a quel fioco lume per spegnersi interamente, essi seppero

come un vento gelido per quella landa dove lei

numero di quelli che, per grazia di Dio, non

con la mano, e per qualche minuto non si

risoluzione, chiudendo le palpebre per nascondere le lacrime, si

precipitosamente dalla stanza come per dare degli ordini. Udii

dal paese si muoveva per andare in città. Allora

era pronto a morire per assecondarmi in quell'impresa

che aveva fatto Battista per appostare i merli. La

ora prima di separarci per andare a dormire. Di

all'una di notte, per assisterla fino all'alba

le scale e, passando per la dispensa, attraversai il

condurrò da lei... ¶ Uscii per andare ad assicurarmi che

in quel frattempo, e per dare cautamente a mia

Paris, Paris, conducila subito... Per pietà, non fatemi soffrire

piedi e stroncarla; ma per volontà di Dio il

ebbe finito si alzò per seguirmi. ¶ Mia madre stava

sospiro chiuse gli occhi per meglio contemplare quella felicità

scaldino. Allora presi Silvina per la mano, e, senza

in punta di piedi per non destarlo prima del

sventura si sarebbe allontanata per sempre dalla nostra casa

con Silvina era, almeno per quella notte, scongiurato. ¶ Silvina

che Marta aveva preparato per lei. Volle rimanere, vestita

si chiusero mai, neppure per un istante, finchè la

innanzi, quando ero partito per andarla a cercare in

squillante di sonagli avvicinarsi per la via maestra, l

mancato che io scrivessi: per sempre. No, non per

per sempre. No, non per sempre. Con i suoi

sì, se ne andò per sempre. Come mia madre

sventura lo smarrisco sempre per via. Scompare dai miei

mi sentirei molto mortificato per una distrazione di questo

più provetti di perdere per via, non dico una

o più personaggi, che, per ritrovarli, era poi necessario

importanti, come sarebbe quello, per esempio, della fine che

delitti e sciagure. Ma, per conto mio, spero di

di leggerezza avrebbe distrutto per sempre la propria felicità

camminando a quell'ora per la città, osservare le

confusione, disordine, tumulto, e per spiccare su quella marea

Alcuni di essi uscivano per la prima volta dalle

a quella bottega tuffava per un attimo le pupille

il diavolo tentatore che per trascinare gli uomini in

la meno preziosa. Ma, per me, la luce di

collo. Così Silvina rinnegò per l'ultima volta il

come frecce arroventate. Da per tutto si sparse un

la folla si riversò per le vie e venne

abbattuto sulla città, e per le vie e le

in mezzo alle case per vie diverse, gli uni

diverse, gli uni passando per il quartiere dei cotonifici

se ne andavano pacifici per i fatti loro. ¶ Alla

anche tolta una gamba, per cui egli doveva tutto

pareva a tutti che per la gran fatica dovesse

a gareggiare con lui, per fare a chi correva

sarebbero occorse due ore per arrivare da quella grotta

poi altre due ore per mettersi in salvo prima

salti da cavalletta su per la scogliera e poi

la porta sfondata, giusto per spigolare quello che gli

di lui, vi avessero per caso dimenticato. Con un

messo a frugare, e per quanto quella fosse la

dato molto da fare per aprirlo c'era un

uno ancor pieno. Allora, per non perdere tempo, aperta

fatto un incontro che per poco non gli era

ne andava tutto saltellante per la via più breve

d'uomo, tu prendilo per il collo e tiello

balbettò: ¶ — State boni ragazzi! Per chi mi prendete? ¶ Ma

mani possenti lo afferrarono per le spalle, e altre

ombra l'altro ginocchio, per agguantarlo, e non lo

che lo teneva abbracciato per le spalle diceva: ¶ — Maggiolino

l'altro prese Perdifiato per i capelli e lo

egli cadde lungo disteso per terra. ¶ — Lasciatemi andare! gemette

minuto immobile, senza respiro, per l'acuto dolore che

colore, alla rotondità, riconobbe per una perla. Era una

quello smeraldo contro luce per vedere quanto fosse limpido