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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro liberto d'Augusto [traduzione da Fedro], 1735

concordanze di «per»

nautoretestoannoconcordanza
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ingiusto scempio. ¶ La favoletta per coloro è scritta, ¶ Che
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superba e il Pavone. ¶ Per insegnarci, anzi ch’ambir
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che porta la carne per lo fiume. ¶ BEn è
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in bocca a nuoto per un fiume ¶ Passava un
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aspetto ¶ Le fiere intimorite per le note ¶ Strade tentan
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adegua: allor lo stolto ¶ Per farsi udir, lascia la
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fuggir l’Asino esorta, ¶ Per non restar de l
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ch’il luogo vuol per l’altra, ¶ Essa dice
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un Uom dianzi presa, ¶ Per la morte sfuggir tai
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perdona. L’altro: ¶ Se per me tu il facessi
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lusinga. ¶ * Un ladroncel notturno per far prova, ¶ Se col
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Cani ¶ Al fiume Nilo, per non esser preda ¶ De
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soggiugne un’altra, ¶ Se per regger la mandra è
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e le Colombe. ¶ CHi per difesa ad uom tristo
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ottenga; sì n’andrete ¶ Per mia difesa da gli
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orecchio, illustre assai ¶ Non per l’Autor, ma per
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per l’Autor, ma per se stessa è l
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prenderne tu stesso hai per costume; ¶ E sì l
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si mostri ufficioso, ¶ Che per verzure amene iva a
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Punto nol cura; indi per noti giri ¶ In un
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altro. ¶ Superbo il primo per lo ricco peso ¶ Scuotendo
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trasse ¶ La Favola dirò. Per iscoprire ¶ Ciò che in
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gl’indovini ¶ Mesto ricorre per consiglio. Il capo ¶ Del
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lui dà un soldo: ¶ Per Dio, dicendo, altro non
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difende, non consente ¶ Che per sospizion si tragga a
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in grado; ¶ Ch’io per le frutta sue l
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consueto ¶ La cena appresti: per alcune case ¶ Ricerca Esopo
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E accorciando la strada, per la piazza, ¶ Tosto a
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entro a farina involta ¶ Per cotal guisa in luogo
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acerba. ¶ *La favola è per tal, che con parole
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mi prese! ¶ Mi fei per leggier onta ad altrui
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d’onde vin provveda; ¶ Per abbigliarsi vendrà l’altra
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fu a molti ascoso, ¶ Per accortezza d’un sol
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morte; ¶ I Duci, che per dar un manifesto ¶ Segno
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casa, e di Medea per l’empio ardire ¶ Soffrir
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ha a schifo, e per parer saccente, ¶ Scioglie contro
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rodere ogni ferro ho per costume? ¶ FAVOLA VIII. ¶ La
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Ma perchè il fuoco, ¶ Per cui Religione i Numi
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nostra mensa. ¶ Che non per ira il ciel punisce
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avverso. ¶ * Accolto in ciel per sua virtude Alcide, ¶ Mentre
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fiere fattosi il Leone, ¶ Per conseguir di giusto Prence
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ricavare un senso perfetto; per altro, qualunque cosa ne
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ricoprire a noi prescrive, ¶ Per adattarlo, ove bisogno il
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uom di sua sventura, ¶ Per consolarlo, Esopo a dir
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il Drago. ¶ TErra scavava per formar sua tana ¶ La
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d’illustri carmi autore, ¶ Per men sentir di povertade
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di povertade il peso, ¶ Per le chiare citta de
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allor che il grano ¶ Per il verno sollecita raccolgo
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a’ posteri m’accingo. ¶ * Per tesser lodi a un
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onta alto il trafigga, ¶ Per non farsi l’Atleta
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fur que’ due, che per mercede ¶ De’ loro encomj
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Ciò ch’io omisi per fama indi ritrarre? ¶ Ha
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morte dar si vuol per lieve offesa, ¶ Che fia
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gli artieri: ¶ Fra questi per li suoi urbani motti
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ne promise, ch’unqua ¶ Per l’addietro teatro alcun
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molto meglio egli è per farlo, accerta. ¶ Maggior fassi
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Tal che al Villan per far scorno, s’asside
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ci offendono le arguzie. ¶ Per il che, coerede dabbenissimo
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Il Principe trombettiere. ¶ CHi per lieve aura di se
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cadde, si ruppe immantinente, ¶ Per cui due destri flauti
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ecco il teatro ¶ Fremer per lui: morto talun l
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e il Vitello. ¶ TOrnar per foro angusto al suo
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or con qual fronte, ¶ Per trarti di periglio, pregar
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accetta, e il manico, ¶ Per forte averlo, a gli