Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

ORLANDINO ¶ PER ¶ LIMERNO PITOCCO ¶ DA MANTOA

I' t'arricordo che per l'altrui colpe ¶ Nanti

stato in Val Camonica ¶ per consultar le strighe di

Turpin la cronica ¶ mostrar per forza d'incantato foco

et io seguilla apresso, ¶ per meraviglia fora di mi

n ciel ribomba, ¶ trasser per tanti monti, valli e

tradutte ¶ in lingua nostra per quattro persone; ¶ sol il

nondimeno ¶ vi giugne assai per farla piú gioconda, ¶ onde

la Chiesa campioni, ¶ boni per terra et ottimi per

per terra et ottimi per mare; ¶ amore, fede, ragion

estinti, ¶ parte stracchi rimaser per tropp'anni, ¶ Carlo si

oprasser meglio il brando per la fede ¶ che 'l

con sonora tromba ¶ ciascun per santo e forte in

di compagnia. ¶ 36. ¶ Orlando sol, per sua virtú, di Roma

l'esservi buffon toccò per sorte. ¶ Turpin fu 'l

ladre; ¶ capo di parte per menar il brando ¶ nel

quello tira nel Ciel per suoi vestigi ¶ chiunque in

soverte di Natura, ¶ che per servar tra popoli amicizia

avea meritamente sollevato; ¶ donde per tutta Europa si fa

Parigi sona d'istrumenti ¶ per danze, gioghi, salti e

danze, gioghi, salti e per coree; ¶ diverse foggie fanno

è sorella ¶ di Carlo, per Milone si flagella. ¶ 48. ¶ Flagellasi

altra sore non ha, per che gran bene ¶ le

giostra nova fu contento ¶ per lei, ch'assai pregollo

pur qual sempliciotto cervo! ¶ 60. ¶ Per far una leggiadra tua

chiama "dio" si mente per la gola, ¶ ché 'n

ho preso tutta Franza per ma foy. ¶ A che

non andarmi mai luntano. ¶ Per me sol un contento

rinnacque ¶ di tante genti per lo gran concorso. ¶ La

barbozzale al suo destriero ¶ per non depporr'il culo

chi sí, chi no, per la gran calca vede

inversa di pellizza; ¶ e per cimer ha in capo

e porta una pignata per elmetto, ¶ la qual si

botta, benché tarda ¶ fusse per spazio di quatr'ore

levasi a la coda ¶ per porre a terra il

sí di piastre; e per celarsi alquanto ¶ di canape

scavalca, ¶ perché 'l poltrone, per far ben del saggio

Raineri non s'aresta ¶ per tema ch'aggia de

testa, ¶ et una conca per sua targa porta, ¶ et

una gran storta. ¶ 27. ¶ Ma per servar Ivvon la vecchia

stimulo da boi porta per lanza, ¶ e la corba

la corba del fen per scuto tiene; ¶ dritto non

le scale apena; e, per star bene, ¶ agiatamente sede

coda. ¶ 32. ¶ Volge la briglia per girar l'armento, ¶ ma

sent'il mulazzo che, per star sicuro ¶ di non

non vede Rainer che per la coda ¶ tien anco

pillastro; ¶ né anco Rainer per quel tirar con forza

istesso auriga. ¶ 36. ¶ Ma Namo per combatter faccia a faccia

piú si calca; ¶ ciascun, per non tomar giú da

e presi s'han per piedi, mani e braccia

chiamò mercede; ¶ poi, dritto per giostrar anch'esso, esplora

ove molte formiche discorreano ¶ per brama di mangiar non

Rampallo ch'alor vede per grand'ira ¶ la donna

che 'n giostra intervien, per me si tace ¶ (anch

su quel vil animale ¶ per non esser fra gli

queta va: ¶ lo re per voi questo tal scherzo

questo tal scherzo fe', ¶ per mal non già, ché

immantenente; ¶ Carlo gli fa, per piú scherno e vergogna

Dio montare ¶ e cacciar per un ago il suo

la via piú corta ¶ per non giunger Orlando troppo

ch'al mondo sparse per avere ¶ d'Ettorre il

i' spendo. ¶ 8. ¶ Ella sí per amor e sí perch

son l'altre, impaziente, ¶ per una sua fidata messaggera

patti, il vero: ¶ ma per servar tra soi baroni

soi baroni pace, ¶ anco per nova festa e gioco

spada con gran fretta, ¶ per non opporsi al bando

è detto "Omero mantovano", ¶ per cui la patria mia

veduto un tal combattere, ¶ per cui si slegua il

e mani sbattere, ¶ sol per puotersi dal rumor dividere

promette; ¶ pone la destra per cavar il brando, ¶ ma

gran dispetto ¶ e fu per porvi fin senza rispetto

e pur fu già per far de' piedi testa

e affretta. ¶ Amon che per stracchezza omai vien pegro

ingiurie tante, ¶ senza rispetto per lo giusto verbo, ¶ c

Non odi tu, Milone? per la fé ¶ che da

di me son tratto. ¶ Per qual sí altero e

piazza con la lanza ¶ per rifrancar l'onor perso

vincitore. ¶ Milon, udendo ciò, per aiutarlo ¶ e riparar col

grosso, verde, nodoso corrisponde, ¶ per mostrar che 'l diamante

tien a l'erta ¶ per bel principio dei presenti

con lanzate a terra, ¶ per contraporsi al crudo perticone

gli vanno addosso insieme per gallone, ¶ mentr'egli incauto

l'onde combattuto. ¶ Or per dar fine al mio

e pompa vide ¶ fatta per Carlo al suo diletto

l'assalisce; ¶ onde, fatta per lui pronta d'ingegno

di su di giú per lunghe scale, ¶ come convien

vicina. ¶ 17. ¶ Cosí l'uno per l'altro si distrugge

di santimonia, come va per via? ¶ Non t'accostar

manco, mentre s'affatica ¶ per noi Iosquin comporre e

venuto di Bassano. ¶ 28. ¶ Ma per sonar gagliarde e lodesane

d'ogni canto; ¶ ché per balzar in alto e

crudo, inumano; ¶ ma Venere, per lui ch'anco procura

sua madonna, e come per lui more; ¶ 37. ¶ e che

s'ange e lania ¶ per lo crudel arciere che

e dolce animula; ¶ onde, per rimovérle un tanto assedio

le fiamme di Milon per lei sí estreme. ¶ 39. ¶ Berta

suo tormento, ¶ e che per prova mai non può

e qui s'inchina ¶ per ascoltar a l'uscio

suo letto giace, ¶ ché per la giostra d'oggi

giunti a l'uscio, per entrarvi drento ¶ apre Frosina

dongelle, fra matrone; ¶ ma per sfogar in parte il

stesso rubella, ¶ or sol per tuo vigor mi dissacerbo

stabil e firme. ¶ Morir per te, mio spirto, mio

Milon ai dolci accenti per rispondere ¶ de la sua

dunque tosto il cavalliero ¶ per non fallir di Carlo

le tre dee ¶ infonda, per ristor di tutto 'l

cangiar il basto vecchio per il novo, ¶ io ratto

non vedi come Amor per te m'invecchie, ¶ tal

sorella. ¶ 9. ¶ Narra Demogorgon aver per moglie ¶ Pandora, de le

non resti o morto per affanno estremo, ¶ leval sovente

il manda molto ratto, ¶ per tosto opporse al stol

Italia fori ¶ scacciar voria per vindicar Barbante ¶ suo padre

qual ancise Carlo Mano ¶ per Gallerana nel contato ispano

consiglio Carlo si riccorre ¶ per contraporsi al foco già

Maganza si dispone ¶ voler per mezzo di quel cardinale

impetrar Beatrice da Carlone ¶ per moglie sua; né vòl

vòl premio dotale, ¶ anzi per contradote a carte schiette

sempre la spia, ¶ sí per intender chiaro il suo

il suo consiglio, ¶ sí per saper cavarsi di periglio

l travaglio ¶ levato già per colpa di libidine; ¶ ma

a lui cotanto torto ¶ per un Amon stroppiato e

in piazza, ¶ ratto su per le scale vien sbalzando

la man destra, ¶ rispose: - Per la gola tu ne

tu ne menti! - ¶ e per ferirlo subito s'addestra

genti al mondo nate ¶ per tradir sempre et ingrassar

ascoltando, caccia quelli ¶ giú per le scale in guisa

luce. ¶ Or que' tapini per caverne e grotte ¶ ove

Carlo avante, ¶ et or per ubedirlo s'è spiccato

altri lassa, ¶ né mai per lor preghere seco i

e drieto a quel per un sentier si volse

le mani l'ungie ¶ per buchi e per fissure

ungie ¶ per buchi e per fissure di quel muro

non sente; ¶ onde Milon, per esser drento accetto, ¶ disse

ad invitarla ¶ si mise per condurla seco in bando

dond'or ne venne per la finestrella, ¶ e, quivi

tessere; ¶ s'è Amor per noi, chi contra noi

in tal essiglio. ¶ Ma per locarti al fine ove

Milon ben rette; ¶ calla per quella corda, e s

poggio o via petrosa, ¶ per cui Berta convien che

la reca, e su per ratti ¶ monti lei porta

altre recette. ¶ 57. ¶ Passava Giove per un gran villaggio ¶ con

bove, ¶ insurrexerunt totidem villani ¶ per tutto 'l mondo a

di foco e forca per soi merti digni. ¶ Narrazione

riprese la giumenta, ¶ non per la coda piú, ma

fastidio e si tormenta ¶ per lo primier incontro assai

tu ci darai mangiar per caritade. ¶ 66. ¶ E Cristo poi

parola, ¶ piangendo tuttavia, disse per gioco: ¶ - Tre cose l

antica, ¶ che, benché sol per lei de propria domo

ti vien, Milon, che per la fame ¶ d'indi

frali e frivole, ¶ che per disdegno tutte non descrivole

el miser abbia, ¶ apre, per anche averne, mille gole

ch'io starei ¶ digiuno, per udirti, giorni sei. - ¶ 80. ¶ Qui

con gran scherno; ¶ Icaro, per montar troppo sublime, ¶ credendosi

questo tuo battello; ¶ e per l'atto gentil e

lo qual va sdrucciolando per un prato, ¶ s'avien

l'Adriatico, ¶ tal va per l'onde salse il

teme alcun pericolo; ¶ e per levar il tedio e

le labra ¶ e agguccia, per rapirla, già gli artigli

nova, ¶ dimanda forte: - Ditemi, per Dio ¶ (s'alcun ch

l'Africa 'l domino ¶ per un anello, il qual

posto ch'egli sol per arte ¶ saper potesse aver

spirti rei, se non per gran cagione. ¶ Ver è

forza e cortesia. ¶ 20. ¶ Ora per sotisfar al suo dimando

e gli urli van per l'empia occisione ¶ d

ché sua famiglia tutta per dispetto ¶ destrugge in ferro

ma un leone ¶ è per strigner a lui la

in queste parti viene ¶ per spander tutto il cristiano

or godi e canti per l'altrui dolore! ¶ Non

quatto di vertú sostegni, ¶ per cui rumor eterno al

mio Guidone infonderà Gonzaga ¶ per cui sol nacque la

sore di Rugier avrà per moglie; ¶ quindi verrà quell

mondo accoglie: ¶ Mantoa famosa per il primo vate, ¶ ma

il negromante, ¶ et era per narrar il gran conquasso

Berta ¶ rapita aver tenea per cosa certa; ¶ 31. ¶ quando Raimondo

occisione, ¶ la grossa nave per Libecchio vola, ¶ ma la

legno al fin andò per sorte ¶ del mar in

qua di là sbalzato per su l'acque. ¶ Al

avea recata in braccio ¶ per adempir le voglie sue

la pudica dongella su per l'onde. ¶ - O sommo

il sacrificio di rapina. ¶ 43. ¶ Per ciò che di pietà

fede ¶ a ch'indulgenzie per dinar concede! - ¶ 46. ¶ Cotal preghere

dongella ¶ e tanto va per monte e per campagna

va per monte e per campagna, ¶ di Lombardia passando

ch'altr'acqua piagni. ¶ 49. ¶ Per che sempre facendo aspro

rumore, ¶ perché Agolante vien per tòr lo impero ¶ di

mandagli prestamente un messagiero ¶ per farsegli compagno, e Italia

aiuto, s'erano ridotte ¶ per trarsi omai dissotto a

si sferra di caligine ¶ per acquistarsi un stile piú

le cetere; ¶ né passo per taverna o per botega

passo per taverna o per botega ¶ che Plinio od

intorno forte urlando, ¶ onde per nome poi fu detto

riede a la capanna per corcarsi, ¶ ché 'n starsen

mentre a lui racconta, ¶ per debolezza quasi vi tramonta

oro ¶ bastevole non esser, per il quale ¶ supplir potesse

ove convien s'indure, ¶ per l'andar scalzo e

pelli di capretto avinculate ¶ per piedi su le spalle

su le spalle ha per vestura. ¶ Cogli altri pastorelli

corridore, ¶ né cessa ber per fango over festuca; ¶ ma

riporta; ¶ ma n'anche per sí poco vien ritroso

pestare? ¶ Lascia le pietre, per l'amor di Dio

son gagliardo, ¶ ma sono per cavar il cuor dal

non lavora ¶ e, noi per queste selve abandonando, ¶ il

quanti n'abbraccio, gittoli per terra, ¶ non li valendo

Corre la plebe tutta per diffese ¶ del figlio del

bòtte mai non son per comportare; ¶ de le parole

chiama lo Vangelo) ¶ cento per uno, e cosí far

di qua di là per tutte le contrade, ¶ e

abandona! ¶ 47. ¶ Io v'addimando, per l'amor di Dio

butterrò le porte giuso; ¶ per debelezza sentomi mancare ¶ e

rosto il muso, ¶ mandatimi, per Dio, qualche minestra, ¶ o

questo ti vo' pregar per il cordone, ¶ per le

pregar per il cordone, ¶ per le gallozze e le

presto, il zaffa Orlando ¶ per la gonella e fe

se non t'induggi, ¶ per Dio, ti mostrerò ch

lo qual tu sei per dare a le puttane

saran bastanti! ¶ cotesti pani per un mese intero. ¶ Voglio

lo qual si scote per spezzar le corde, ¶ et

deto già si morde ¶ per franger il tuo corpo

non si tenne, ¶ ma per le scale giú corre

lui l'ecclipsi, ¶ scrivendo per le vie: quod scripsi

del beato Griffarosto ¶ che per domenticanza ne la penna

non vide ma' gienaro; ¶ per non sleguarsi andava passo

ingrasse e si rinove, ¶ per uscir poscia d'uno

venduto a quatro libre per denaio. ¶ 6. ¶ Ma quel poltrone

ch'andavan tutti drieto per l'uscita, ¶ dico nel

pigliando un bon capon per medicina. ¶ 13. ¶ Or dunque Orlando

dunque Orlando un giorno per ventura ¶ comprar lo vede

gran strettura ¶ vi era per tòrne ognun qualche boccone

e vigilante saccomanno; ¶ ché per nudrir sua madre non

ch'io 'l disquarta ¶ per poterlo in communi dispensare

tutto 'l mare va per la tua bocca? ¶ E

criatura, ¶ c'hai presa per vorarla in un boccone

di meglior stampa. ¶ 20. ¶ Vola per la città la fama

Rainer al seggio. ¶ Corresi per mirar la bestia strana

la greggia di Cristo per niente? ¶ Peggio di te

né Pilato, Erode; ¶ ché per te Pluto di tant

fabe, lente e caoli ¶ per darli assai piú essempi

volean de' soi pareti ¶ per gir altrove per montagne

pareti ¶ per gir altrove per montagne o piani, ¶ un

fraghe acerbe ¶ son ora per miracol fatte carne; ¶ e

Lor verghe e bastoncelli, per miracoli ¶ di santi d

a' soi la facultà per darla ¶ a chi con

e tendon a lodarla, ¶ per addescar sott'ombra del

che mal si scopra. ¶ Per me, Signor, non voglio

una correggia si allentò per caso ¶ d'un cotal

e mill'altre novelle ¶ per ordine qui tengon la

le vivande ¶ nostre sol per invidia de la gente

abbate ¶ parecchiasi le bolge per empire; ¶ e mentre si

l'imitava ¶ ch'ognun per monsignore l'appellava. ¶ 58. ¶ Fra

e le piú volte, per star sano, mentre ¶ devora

asini che boi? ¶ 63. ¶ Ma per non vi parer un

mistura? - ¶ 67. ¶ Or tacito Rainer per meraviglia ¶ parea co' circonstanti

dispensato il ben ecclesiastico, ¶ per cui Lorenzo un sí

biasmasse fra cotante gente ¶ per colpa sol del novo

concessa a l'uomo, per cui vanto ¶ darsi egli

una tal memoria che per lei ¶ si cognoscesse a

che 'l bon Iesú per guiderdone ¶ non voglia torti

Alor il vesco, che per bono zelo ¶ in soccorso

vittoria; ¶ e come né per piano né per monte

né per piano né per monte ¶ non era piú

istoria, ¶ diece anni andò per l'Asia vagabondo ¶ cercando

veduta zoppo: ¶ puotesi mal per loghi negri e bui

quinci e quindi girando per la piazza come se

la piazza come se per doglia di spasmo non

altri meritò d'essere per esperienzia collocato. Ma veramente

è da le mani per complacenzia di chi solo

e vergogna, mi fusseno per contrario ad utilitade insieme

Certamente né voglio né per niuna guisa possiomi delli

di essa operetta immeritamente per colpa d'alcuni sospettosi

d'alcuni, li quali, per sua verso me contra

sdegno reppresentarvi, acciò che per mezzo di poter dire