Gabriele D'Annunzio, Il fuoco, 1900

misurare lo sforzo necessario per manifestarlo. Le voci dei

quella bellezza si rivelava per l’improvviso clamore alzato

ma la vita manifestavasi per il poeta integra, il

oscuro bisogno di elevarsi, per mezzo della Finzione, fuor

arte, pur non compresa, per il potere misterioso del

una medaglia del Pisanello, per l’eternità. Non sopravvive

turbare; e io rifletterò per sempre la tua imagine

forte che sapesse armarsene per un’alta conquista. «Svégliati

mezzo agli uomini. Echeggiava per la terra l’ultimo

molto stanco e affranto. Per ciò non l’abbiamo

Arvale. «L’arco ha per nome BIOS e per

per nome BIOS e per opera la morte.» Il

uomini, fermarla nella perfezione per l’eternità!» Attimo sublime

volubile che si accosti per lambire. Le stelle nascoste

e pareva che fossero per dislegarsi, e le mascelle

invasa dal dio discendeva per la montagna sradicando gli

dementi, propagando l’insania per ovunque al passaggio sinché

ricevere il seme violento, per placarsi alfine in un

erano esciti dalla folla per abbracciarla dopo avere anelato

dolce amico a cui per tanto tempo aveva votato

gioco, ella ora vedeva per il nuovo accento trasfigurarsi

ed è rimasto solo per contenere la forza e

sete la gonfiasse, valida per attirare, per prendere, per

gonfiasse, valida per attirare, per prendere, per ritenere, insaziata

per attirare, per prendere, per ritenere, insaziata. E tutto

tutte le cose mortali per farle fiorire, per farle

mortali per farle fiorire, per farle perire? Chi era

come un flagello? chiuso per sempre col suo bacio

tu ignori, tutto fu per la pienezza della nostra

capo nell’ombra come per abbattersi. Tra le palpebre

le cose che brillano per l’ultima volta. Poi

violenta. Si scrollarono come per gittar via un’ammantatura

di Val di Sole. ¶ «Per salire!» pensò Stelio; e

di novità si spandeva per tutta la sua sostanza

il fanale della gondola. ¶ – Per San Giovanni Decollato al

mutare quelle due sorti per la sua gioia. Il

fiori autunnali troppo esigua per Colui che aveva saputo

cornucopia che riversasse intorno per le rive l’abondanza

Fondaco dei Tedeschi; scivolò per i canali angusti e

anelava, come se fosse per raggiungere la sua fortuna

semplicemente; e si volse per prendere la scala penzola

vento gonfiò la vela per lui trasfigurata. Nello splendore

trattenne un poco indietro per guardare l’attrice, per

per guardare l’attrice, per vederla avanzare nell’aria

trovare qualche gran dono per lui. ¶ – Che posso fare

fare, che posso fare per te? Dimmelo! ¶ Ella imaginò

Ella desiderò il mondo per offrirglielo. ¶ – Che vuoi? Dimmelo

Dimmelo! Che posso fare per te? ¶ – Amarmi, amarmi. ¶ – Il

acqua, vi si moltiplicarono per faville innumerevoli, vi galleggiarono

nube purpurea e tonante. ¶ – Per San Polo, per San

tonante. ¶ – Per San Polo, per San Polo! – gridò la

il cielo sereno. ¶ – Almeno per qualche ora dunque, a

concesso di esprimere, anche per un gran numero di

col canto. ¶ Stelio Èffrena, per un brivido occulto e

che voi sola foste per assistere alla nascita misteriosa

Tutto intorno sembrava animarsi per generare quell’idea, che

il dolore sogliono ricercarle per inebriarsene e per consolarsene

ricercarle per inebriarsene e per consolarsene. La fedeltà eroica

il suo corpo, balenavano per le sue pupille, respiravano

le sue pupille, respiravano per la sua bocca che

le energie più segrete per asservirle al lavoro onnipossente

lottato, sofferto ella aveva per sé, per la sua

ella aveva per sé, per la sua anima, per

per la sua anima, per il suo sangue. Quali

tu ignori, tutto fu per la pienezza della mia

con un impeto selvaggio, per non più lasciarlo. E

acqua che pareva scorrere per loro in una clessidra

una clessidra spaventosa. ¶ Così per lui vanendo a un

notte d’autunno, correndo per le vene e per

per le vene e per i canali una medesima

calici dei fiori, passavano per le porte, facevano palpitare

folla vi è sommessa per sempre. ¶ – Il drama non

corrugar dei sopraccigli, che per un attimo rese quasi

novella o rinnovellata che per la semplicità forte e

sincera delle sue linee, per la sua grazia vigorosa

la sua grazia vigorosa, per l’ardore de’ suoi

ardore de’ suoi spiriti, per la pura potenza delle

a Roma un’opera per la quale egli stesso

soggiunse Stelio sommessamente come per risvegliarla. ¶ Ella si levò

che le scorrevano giù per le rughe del povero

sul tuo petto! Che per un’ora io mi

Eroe promesso… «L’inferno per noi in eterno se

sogno infinito. «Io vengo per sentieri perigliosi, ma forse

in tutte le vene per ascoltare. Dal Golfo Mistico

la speranza di recuperarlo per mezzo dell’arte ricongiunta

di sé il mondo. Per ottener la vittoria su

ha testimoniato questa fede per sempre! Il suo Teatro

ora dev’essere memorabile per un annunzio e per

per un annunzio e per una promessa che attendiamo

udisse clamori e canti per una porta che si

verbo, ebbero un linguaggio per rivelare la loro intima

la loro intima essenza, per raccontare i miti innumerevoli

dalla profondità dell’orchestra per dire, in una maniera

la statua di cristallo per entro a cui avea

dalla profondità dell’orchestra per rivelare la parte di

del suo corpo, redento per alcuni attimi dalle tristi

mutamente e farsi vacuo per ricevere un’anima nuova

e fremente ond’era per salire l’armonia dolorosa

vie dei secoli prolungandosi per le lontananze dei misteri

una statua di cristallo per entro a cui vedesse

così forte che subitamente per l’anima innumerevole si

alto canto solitario trasmutati per la virtù dell’Arte

in una immensa felicità. Per gli aperti balconi, nella

Disceso nel cortile celatamente, per sottrarsi alla curiosità importuna

e rimasto ancóra sconosciuto per lui. Come aveva egli

l’acqua che pareva per entrambi scorrere in una

con lo sguardo giù per i gradini, sospeso come

suo canto aveva sollevato per alcuni attimi al vertice

immenso clamore saliva saliva per l’adunazione dei marmi

innanzi quella magnifica preda per un fine recondito di

fine recondito di bellezza, per qualche alta opera vitale

mille finestre s’affacciano per un istante le principesse

lungi, verso la laguna, per entro gli squarci che

materie fuse che gemevano per le carene, la flotta

restar profumata e stupefatta per l’eternità. ¶ – L’Epifania

a Stelio e che, per una specie di stridore

lodare Arianna – egli disse – per aver portata a questa

quelle parole se non per indurre la cantatrice a

allo sforzo di inclinarsi per prudenza verso quegli ornamenti

sprazzi di luce scoprivano per entro all’acqua notturna

tacquero come quando erano per avvicinarsi al vascello dalla

aveva ancóra parlato! ¶ Sol per udirla parlare, Stelio le

ov’ella dovesse tornare per sottomettersi a una tortura

è una grande tristezza per me il vederla partire

di sua figlia è per lui un balsamo senza

ha un dono divino, per cui il suo potere

veniva spontaneo alle labbra per indicare la cantatrice quale

quelle figure che risaltano per un contorno approfondito e

lo tenti. ¶ – Arianna aveva per le sue pene il

Egli divinò in lei, per un rapido intuito, lo

forte che sapesse armarsene per un’alta conquista. Divinò

aveva omai più speranza per la salvezza del padre

molle melodia che fluiva per tutto il Canal Grande

una farfalla volubile su per la superficie della nostra

voi l’aveste sentita per qualche attimo vibrare nell

incendio. Voi dimenticate Giorgione per la Rosalba! ¶ Intorno alla

patì acutissima egli medesimo per qualche attimo ma commista

stava componendo in sé per conciliare il contrasto, per

per conciliare il contrasto, per conquidere quella forza nuova

arco da tendere e per non perdere il sapore

è venuta a voi per la promessa della gloria

promessa della gloria, non per la promessa del piacere

Discendendo insieme a quella per la grande scala e

vol, ¶ Lassé che vaga! ¶ Per tutto il Canal Grande

e di traffichi sta per essere addótta senza misura

di vertigine, che vale per la sua plenitudine un

angustia dell’esistenza comune per vivere una vita più

vita più fervida o per morire di più nobile

del Titano. Questa imagine, per quel che ha di

tenuto in pugno almeno per un istante il dono

sconosciuta che s’illuminò per lui di repente su

punto isolato e indistinto. ¶ Per un attimo ella fu

intentamente nell’acqua se per avventura vi si scorgesse

il silenzio se non per sentirsi perire? Forse ai

che strugge quanto attinge, per modo che talvolta a

l’arte di ascendere per le virtù della gioia

d’uno aveva infuso per sempre il disprezzo dei

tratti in un eremo per adorare un fantasma triste

su le loro soglie per veder giungere lo straniero

orecchio contro la terra per udire il passo che

Se noi le contemplassimo per un tempo indefinito, esse

si rivelano a noi per una specie di confusa

essi assorbono infiniti elementi per trasfonderli e condensarli in

sono i misteriosi tramiti per cui si appaga la

integri nelle sue impronte. Per ciò, continuando l’opera

tutta la sua invidia per quei colossali fabbri della

ansia di chi sia per ripossedere una ricchezza perduta

dell’incendio che stava per comprendere il bacino sottoposto

un mezzo che è per sé medesimo un mistero

lo sforzo della materia per divenir luce. ¶ «E il

anche una musica muta. Per ciò i più sottili

un serto di stelle per coronare l’alleanza meravigliosa

fondamenta del palagio, entravano per i veroni aperti, palpitavano

tesoro. La forza che per l’ampia volta e

le foglie del lauro per profumarsene le dita; e

sé quella insolita vibrazione per cui tutta la sua

sue stesse dita incombustibili per offerirlo alla donna promessa

una foglia sibillina, propose per lui all’orchestra le

Egli comprese quanto valesse per lui, in quell’inestimabile

suo fato che stesse per dare al suo essere

un nuovo impulso e per suscitarvi forse una volontà

a visitarlo quivi segretamente per recargli nel nome d

il rimbombo si dilatò per la Scala dei Censori

la Scala dei Censori, per la Scala d’Oro

la Scala d’Oro, per gli anditi, per gli

Oro, per gli anditi, per gli atrii, per i

anditi, per gli atrii, per i vestiboli, per le

atrii, per i vestiboli, per le logge, sino ai

le ali del canto, per essi coronava di felicità

il tino che sta per essere premuto, già creata

dolce e aulentissimo fluì per il negro e veloce

venuto su la soglia; per mezzo alla calca che

allo spettacolo incomparabile che per un dono di amore

quel moto iniziale, diffuso per contagio, indefinitamente moltiplicato nel

onda troppo vasta. E per qualche attimo una densa

dipingerla in questo firmamento per manifestare agli uomini la

nimbo di ombra. ¶ «Sol per quell’ombra bisogna levare

Bisogna esaltare il Veronese per questo. Raffigurando in sembianze

prodigio, quasi lo vedessero per la prima volta o

della notte autunnale alitanti per i veroni aperti rendevano

suoi orti rari aveva per lei un prolungamento musicale

il tino che sta per essere premuto, diffondendo su

loro aspetto visibile e per un divino privilegio élleno

studiosamente le rappresentazioni come per renderle conformi a un

ella possegga mani meravigliose per comporre le sue luci

processo occulto non verificabile. Per analogia, egli si ricordava

cristallo dell’aria come per la meteora fallace dei

pietra. ¶ «Veramente, non è per giungere un dio su

giovine dio aspettato. ¶ «Era per giungere! La coppa invertita

incise i suoi segni, per le cui vene ascese

ascende verso il fiore per le fibre degli alberi

che veramente parve distrutta per lei la legge e

Ed era palese che per tutto il suo corpo

e cose occulte erano per tutto il suo essere

ov’élleno si perpetuavano. Per ciò la voce aveva

aveva un tal potere; per ciò il gesto ampliava

i contorni delle imagini; per ciò in ogni parola

e dall’imo risollevando per virtù segrete l’anima

risonanze varie si generassero per una volontà indistinta e

parole espressive di pensieri per lui novissimi. E quel

implorazione della stirpe. E per un’ora quegli uomini

quali potevano soli interrompere per qualche attimo l’angoscia

divulgatrice, che pareva portare per lui nelle pieghe delle

figura – evidente e reale per me in quell’ora

la consuetudine della preghiera. Per le porte e per

Per le porte e per le finestre dischiuse penetra

tutta la famiglia laboriosa per cui il colore, che

all’incanto della musica per sognare un sogno di

liuti angelici si diffondeva per gli archi incurvati su

irrevocabile dell’anima veneziana. Per un’armonia di colore

a una parte come per sedurre non so qual

le foglie del lauro per profumarsene le dita.» ¶ Le

di qua di là, per tutta la lunghezza dell

di taluno gli indicavano per un raggio d’amore

aveva una strana lucidità per cui le cose gli

su labbra dolorose come per lenire un bruciore; né

scelto un tal modo per apparirgli nell’atto di

la parola risvegliatrice. Non per una promessa di piacere

promessa di piacere ma per una promessa di gloria

come un grande apparato per un convito oltrapiacente ove

la folla, quando starò per proferire la prima parola

delle campane, si propagò per la Piazzetta, si dileguò

Èffrena entrò nel cortile per la porta meridionale, vedendo

Doge, trovare qualche metafora per commuovere mille petti inamidati

ch’egli medesimo affettava per imitarlo. ¶ – Sì, certo – disse

si accede se non per elezione con quella stessa

moltitudine, non debba aver per fine se non l

comunicare con la folla per le virtù sensuali della

è di natura istrionica. Per ciò io mi pento

v’è di umiliante, per me, nell’onoranza di

questa gente estranea, tolta per una sera alle sue

ascoltare un qualunque «virtuoso». Per le uditrici l’arte

sembra che io stia per toccare l’ultimo termine

sei riuscito a imprimere per qualche ora il ritmo

fosse presente, ti loderebbe per questa armonia ch’egli

della loro vita interiore! ¶ – Per chi, se non per

Per chi, se non per questi, tu parlerai? – disse

dunque vedere e ascoltare per la prima volta circondato

Dogi, rimasto nelle tenebre per tante e tante notti

e rivive. Tu solo, per loro, hai avuto il

tu debba parlare soltanto per loro? La condizione da

condizione da te posta, per colui che parla a

volga e le protenda per sempre verso l’Ideale

sempre verso l’Ideale. Per quanti di loro, Stelio

la Zecca, s’ingolfava per le Procuratie, abbarrava la

insulare. ¶ – Vorrei trovarmi stanotte per la prima volta con

Un lungo fremito corse per la viva massa umana

vago delle lontane stelle. Per qualche attimo la sua

l’avviso del cerimoniere per comparire sul palco. Egli

Di tratto in tratto, per un moto che rivelavasi

cercarvi un punto debole per spezzarla; o si chinava

una medaglia intentamente come per leggervi un segno indecifrabile

sua arte e significare per imagini agli spiriti seguaci

mostrare a costoro che, per ottener la vittoria su

idea, tu t’inchini per similitudine su una medaglia

cerchio di quel metallo per l’eternità. – Dux equitum

vaso di purità suggellato per sempre, duro, preciso e

infernale il frutto gravido per aprirlo, v’è pur

nel fendere la scorza per mangiare i granelli inconsapevole

importa che sia riconosciuto per la tua gloria. ¶ Ed

dinanzi all’altare. E per quella fede lo amava

della folla che saliva per la Scala dei Censori

fuggente. Acuì lo sguardo per riconoscere la Foscarina nello

recente – tornando dai Giardini per quella tiepida riva degli

sotto i cieli. ¶ «Era per ovunque diffuso uno spirito

ardore; che mi stupiva per la sua veemenza ma

di bellezza, che è per lei un annuale ritorno

un annuale ritorno come per la selva il dar

Guardate le vostre melagrane!» Per voi, e per quelli

melagrane!» Per voi, e per quelli che mi amano

essere se non mie. Per voi, e per loro

mie. Per voi, e per loro, l’idea della

che io ho eletto per emblema e che ho

giardino un bel melagrano per vedermi fiorire e fruttificare

Persephone. Ecco, dunque, che per voi e per quelli

che per voi e per quelli che mi amano

beneficio vero. Io medesimo, per affinità, sono condotto a

sempre secondo la natura per conseguire naturalmente l’effetto

nella nostra sostanza; e per ciò rimaniamo integri, fra

concavo come un calice per ricevere quell’onda e

consapevolezza dell’azione misteriosa per cui la sua mente

lontane acque pallide ove per la bassa marea cominciavano

in altri simili luoghi per trovarvi «invenzioni mirabilissime» e

amico dell’artefice ingegnoso. Per me, ad esempio, sono

sposa i sette granelli per fornirmi l’argomento di

molle; i canali serpeggiavano per mezzo ai banchi coperti

rispecchiandole in imagini innumerevoli per le volte concave e

il mio corpo che per voi è dato: fate

serenissima Andriana Duodo. E per alcuni giorni mi compiacqui

e l’acqua come per discoprirvi una presenza invisibile

discoprirvi una presenza invisibile, per riconoscervi un qualche fantasma

palpebre si dovrebbero abbassare per sempre e restar suggellate

Arianna e di Bacco per la sala dell’Anticollegio

intensità che è necessario per entrare nella vita dell

rispettassi quel primo germe per sentirlo oggi espandere in

farò io a dimenticarlo per abbandonarmi ai Veneziani? ¶ Si

Col capo chino, provando per tutto il corpo una

in tempo all’albergo per vestirmi. ¶ E, rifiorendo la

sconosciute che dovevano vederlo per la prima volta in

ombra e della morte, per rivolgersi alla città magnifica

la febbre notturna. ¶ Tacquero, per un tratto, assorti nel

essere e forzandole come per isvellerle. Dai Giardini scendevano

a sé l’universo per non più morire, in

la sua anima ingombra per morir pura. Ed entrambi

si dilegui. Il silenzio per qualche attimo parve più

Laggiù, nella mia solitudine, per lunghi mesi non ascolto

Redentore e via via, per tutto il dominio dell

di guardarsi nelle pupille per tema di scorgervi una

come se egli fosse per isfuggirle, come se ella

notte un qualche filtro per legarlo a sé ultimamente

miseria di quel dono per così lungo tempo negato

sapete che nulla vale per me quel che voi

deludere la sua aspettazione. ¶ Per qualche attimo la sua

nomade che pareva portare per lui nelle pieghe delle

e rimasto ancóra sconosciuto per lui. ¶ – Una promessa? – soggiunse

tutto in sé ristretto per contenere la sua agitazione

vi trema il cuore, per la prima volta? – chiese

bella sera di trionfo per un grande poeta! ¶ Uno

tutta la bellezza diffusa per l’ultimo crepuscolo di

magnifica e più insolita per trarre fuori della torre

gioia: di poter comunicare per la prima volta con

adunanza dei patrizii, avendo per fondo il Paradiso del

e il vostro gusto per i Cerimoniali. Una delle

è quella che ha per motivo una giornata di

la Regina si volse per un atto spontaneo di

ho una profonda devozione per le sue mani sensitive

mentre io l’accompagnavo per le sale dell’Academia

soldato di Erode sta per uccidere: è una nota

a lungo, avendo diffusa per tutta la figura la

tutto compreso di reverenza per quell’anima privilegiata in

tale émpito da abolire per qualche tempo ogni vestigio

orlo, mi sembra. Ecco, per esempio, quel che io

clamore, si frangeva su per la snella foresta marmorea

reclinata il volto come per raccogliersi, non rispose; ma

gesto rende frenetiche? Io, per me, quando sono su

pensieri s’infiammino come per l’imminenza del delirio

e musiche impetuose come per virtù d’una fecondazione

poeta, che sentiva correre per tutto il suo essere

da quella improvvisa rappresentazione – per l’imagine e pel

i navigli carichi discesi per le vie dei fiumi

le Isole fertili, come per condurre al riposo delle

cronaca dogale? La Dogaressa, per le spese dei suoi

ritrovando la sua giovinezza per sorridere attonita come una

può sentire se non per modi musicali così non

può pensare se non per imagini. Esse vengono a

debba mai aver temuto per voi, pur nei peggiori

quanto vi sono grato per questo! – confessò Stelio, candidamente

a compiere simili esaltazioni. Per ciò, ogni volta che

vi considero come perduta per me, e nel nome

volesse operare su lei per appagare il suo continuo

come in uno specchio, per vedervi riflessa la sua

introdursi nella finzione scenica per incarnare una sublime creatura

d’intensità se non per uno sforzo supremo, ella

in quanti l’udivano per la prima volta si

Signore l’aiuto soprannaturale per operare la sua salvazione

stato di grazia necessario per elevarsi e per rimanere

necessario per elevarsi e per rimanere in tal fuoco

volete inebriarmi. ¶ – Guardate – esclamò, per rompere il fascino, additando

più giovine. Crudelmente soffriva per quella mano ch’ella

mano ch’ella adorava: per quella mano così delicata

una qualche cosa terrena, per modo che a poco

Ecco, Perdita, il segreto per rendere una parte della

un po’ arida. So per prova quale effetto benefico

quando, simile all’amadriade per sentir circolare in sé

capo al piede, come per l’effetto d’una

necessità nella voce, come per respingere con un secondo

dei lidi parevano assumervi per entro rispecchiate una qualità

amore? Non potete voi per me anche le cose

essere un soffio costante per la mia vita e

la mia vita e per la mia opera? ¶ Ella

sera vi vidi scendere per la scala, tra la

le sue ginocchia stavano per distendersi, la sua carne

sua carne affranta stava per obbedire alla volontà furente

punto lucido in lei, per considerare che non era

né il tempo. Cominciavano per la laguna a nereggiare

tuttavia vi rimane aderente per un tenue lembo azzurrino

tenue lembo azzurrino, quasi per una favilla pallida che

ragione della misera stette per estinguersi. Passò su lei

è sempre a bastanza per chi non ha intenzione

di prenderle una mano per quietarla con un atto

v’impietosite! Non piangete per i belli occhi della

forte la bocca, come per soffocarsi. Tra il velo

una processione di monaci per un cammino di ceneri

ritrovò la sua voce per dirgli: ¶ – Perdonami. ¶ Ella si

parlò sommessa, si mosse per la stanza con passi

di sapere. Ella fu per lui la figura ideale

come nella febbre, vagare per la stanza agitato dal

mescolarsi alle energie elementari per concepire questi suoi mondi

travaglio interiore ond’era per formarsi l’opera gigantesca

prateria canora di allodole. Per i tramiti dei sensi

fu come una preda per quegli occhi voraci, che

di ricomporsi in perfezione per la necessità di un

sguardo dell’indagatore, come per impedirgli di penetrarla e

non un breve passo per scomparire? – Più d’una

Egli allora l’amò per le inattese visioni ch

faceva nascere in lui, per il senso misterioso degli

uno e l’altra per nome, nel silenzio ove

eroi. ¶ – Tu li prenderai per mano; e sentirai le

un cristallo che sia per rompersi. ¶ Ella ebbe nei

come se volesse percuoterla per trarne scintille. ¶ – Tu devi

medesima vibrazione elettrica correva per i loro nervi meravigliosi

pausa, aspettassero un lampo per vedere. Gli occhi dell

ch’egli medesimo fosse per proferirle. Un tremito profondo

essere prima di chiudersi per sempre. ¶ Allora egli fu

melodia, la Moira rivisse per lui in forma visibile

egli diceva all’attrice per significarle quella presenza violenta

di Euripide. Non sono per anche levate le mense

favola risorge dal suolo per illudere gli uomini ancóra

precipita e le afferra per trascinarle verso le colpe

persona diveniva un lenimento per l’inquieto. ¶ – Ho avuto

E non v’è per un cervello attivo gioia

lei; e andò vagando per la stanza, si soffermò

egli conosceva quel sorriso per averne sofferto su la

conte di Collalto… ¶ Andavano per una via chiusa tra

il suo corpo fosse per mutarsi in una larva

passammo l’altro giorno per andare a Strà; fu

che anch’ella, Stelio, ¶ Per amar molto ed esser

Dura veramente era stata per lei la prova, difficile

la riva della Brenta per la prima volta le

parse vane, così ora per la prima volta ella

egli trovata l’energia per resistere, la pazienza per

per resistere, la pazienza per tollerare? – Le apparve debole

umiliato e infranto. «Ah, per te tutte le cose

le forme naturali intorno, per la diffusa luce, nessuna

ch’ella continuasse. ¶ Camminarono per un tratto, l’uno

dove entrammo, al Dolo, per aspettare il treno? L

arnesi di cucina luccicavano per le mura; le fette

elezione, di quella diversità per cui la Natura mi

del corpo sia rotta, per lo spirito che se

un viso irriconoscibile; e, per sfuggire all’allucinazione e

sfuggire all’allucinazione e per interrompere la fissità del

E, quando ci alzavamo per andarcene, prendevo meco un

come se la vedesse per la prima volta e

e straordinarie che fossero per lui inafferrabili come i

di quel sangue circolante per quella sostanza limitata dai

nello spirito: «Passavi giovinetta per le strade maestre, sopra

uomo che ti possedette per la prima volta aveva

si vincono le battaglie per conquistare un impero? Li

la Foscarina dolcemente. – Uscivo per i campi di buon

con le mutilate, quasi per istinto di consolarle. La

La folla s’impazientiva per quelle pause troppo lunghe

gambi del lino come per un vetro verde… Sempre

vita errante vidi allora per la prima volta un

non passata ma presente. Per quale inganno dell’amore

una sera di maggio, per la porta del Palio

isole, quando entrambi erano per cedere al desiderio crudele

lontana giovinezza morta, sol per passarvi sopra, per calcarla

sol per passarvi sopra, per calcarla col suo piede

oro pareva tremolare da per tutto come nelle avventurine

nessun trionfo valse mai per me l’ebrezza e

cielo, e del luogo per ove ella passava, e

cortine gravi. All’improvviso, per un’ansietà impetuosa che

da quell’insofferenza, come per fermare con un atto

verso di lei come per aiutarla. ¶ – Amica mia, amica

qualche difficile bene fosse per sorgere da una tal

su quell’umile erba, per quel cammino silente. Mai

ora? Non ho atteso per tutti i miei anni

che anch’io sarò, per una creatura della mia

anima, quale tu fosti per me! Assicurami, tu che

sostenuto tutte le prove per meritarla; la considerò come

traeva nella sua carezza per il prato, su una

di tratto in tratto per ascoltare il rumore delle

ricordo dello strazio patito per le vie di Aranjuez

l’ora d’avviarsi per l’uscita. ¶ – L’aria

da un giardiniere ingegnoso per il diletto delle dame

istintivo, stendendo la mano per trattenerlo. ¶ – Non vuoi che

ha un dono divino, per cui il suo potere

allacciato dall’altra, strappato per sempre alle sue braccia

si slanciò nell’intrico per ritrovarlo; andò diritta verso

e là le radure per ficcarvi lo sguardo. Non

più vampa e stanno per incenerirsi. ¶ – Ti vedo – disse

mondo si fece reale per lui. Sotto la sera

non trovava le parole per placarla, per confortarla. La

le parole per placarla, per confortarla. La simultaneità del

E mentre parlava così per rassicurarla, egli sentiva l

stesso la strana ambiguità per cui il piccolo evento

Proviamo. Prendimi le mani. ¶ Per una radura egli le

capace d’altri sforzi per dominare il disordine dei

s’affannava alla ricerca per le vie ricurve che

corsa come una demente per i sentieri ciechi e