Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013
concordanze di «per»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2013 | Questo libro è per Gabriele e Remigio, ¶ i | ||
2 | 2013 | rocce, ¶ gli alti scogli ¶ per i mari del vento | ||
3 | 2013 | Soprattutto non scrivevo, che per me è come non | ||
4 | 2013 | storie di persone che, per rifiuto del mondo, avevano | ||
5 | 2013 | occidentale, ed era partito per un vagabondaggio solitario che | ||
6 | 2013 | Alaska, con la morte per fame. Quando la storia | ||
7 | 2013 | secondo i miei principi, per affrontare solo i fatti | ||
8 | 2013 | fatti essenziali della vita, per vedere se fossi capace | ||
9 | 2013 | aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto | ||
10 | 2013 | scendere in cortile o per strada, la montagna aveva | ||
11 | 2013 | la montagna aveva rappresentato per me l’idea più | ||
12 | 2013 | agio sui sentieri che per le strade della mia | ||
13 | 2013 | strade della mia città. Per dieci mesi all’anno | ||
14 | 2013 | compagni con cui salpare per grandi imprese. Tutte libertà | ||
15 | 2013 | di soldi, il necessario per vivere qualche mese senza | ||
16 | 2013 | non serve l’Alaska per vivere l’esperienza che | ||
17 | 2013 | spalla e mi incamminai per la mulattiera, salendo attraverso | ||
18 | 2013 | stato il mio mondo per un periodo che non | ||
19 | 2013 | Spalancai stanze rimaste chiuse per mesi, con il gelo | ||
20 | 2013 | un modo, le case, per sentire il tempo che | ||
21 | 2013 | passa? O un inverno per loro vale come un | ||
22 | 2013 | in cui ero uscito per l’ultima volta da | ||
23 | 2013 | senso di patria che per i montanari non corrisponde | ||
24 | 2013 | e in cui visse per cinquant’anni, con il | ||
25 | 2013 | dai montanari chissà quando, per ospitare bestie e uomini | ||
26 | 2013 | da diventare uno scivolo per gli slittini. Restò per | ||
27 | 2013 | per gli slittini. Restò per sempre l’estate della | ||
28 | 2013 | mia: ci ho abitato per una ventina d’anni | ||
29 | 2013 | venduto, demolito e ricostruito per farne un condominio. Così | ||
30 | 2013 | d’acqua correvano giù per il prato scoprendo una | ||
31 | 2013 | Avevo preso un libro per riconoscerli ed ero quasi | ||
32 | 2013 | è bisogno di tempo per lasciarsi cullare da loro | ||
33 | 2013 | mia parte più razionale per convincermi che quel visitatore | ||
34 | 2013 | poco: non chiudevo occhio per il resto della notte | ||
35 | 2013 | Ottocento, a lungo esiliato per le sue idee: “Da | ||
36 | 2013 | innumerevoli piccole onde irregolari. Per afferrare nel suo insieme | ||
37 | 2013 | cosa, è un infinito per chi vuole conoscerla nel | ||
38 | 2013 | e cominciai a risalirlo per vedere dove andava. Attraversai | ||
39 | 2013 | c’era intorno. Procedevo per esplorazioni, letture, ritrovamenti archeologici | ||
40 | 2013 | era meritato un nome per via della sua brevità | ||
41 | 2013 | terrazzato dove necessario, prima per coltivare la segale e | ||
42 | 2013 | pascolare il bestiame, poi per fare piste da sci | ||
43 | 2013 | alberi era stata abbattuta, per fare spazio alle piste | ||
44 | 2013 | era tutta umana: perché, per esempio, la baita dietro | ||
45 | 2013 | stato un buon motivo per rinunciare al sole: magari | ||
46 | 2013 | sole: magari un litigio per questioni di confini? La | ||
47 | 2013 | erano due recinti sbilenchi, per le galline o i | ||
48 | 2013 | anche i ruderi sparsi per la montagna possedevano una | ||
49 | 2013 | postino che arranca su per il sentiero. La baita | ||
50 | 2013 | un giro nel bosco per stare un po’ da | ||
51 | 2013 | parti. Restai in casa per tutto il giorno, la | ||
52 | 2013 | un senso d’ingiustizia per la loro primavera interrotta | ||
53 | 2013 | e l’ultima era per lui la neve della | ||
54 | 2013 | poche ore, ma sufficienti per far paura agli uccelli | ||
55 | 2013 | distesa bianca diventò abbagliante, per via del sole spuntato | ||
56 | 2013 | sarebbero fidati di me. Per il momento potevo solo | ||
57 | 2013 | scelsi quelle della lepre per simpatia: erano orme a | ||
58 | 2013 | era bastato un balzo per salire e uno per | ||
59 | 2013 | per salire e uno per scendere: la immaginai guardarsi | ||
60 | 2013 | frattura irregolare che saliva per un metro o due | ||
61 | 2013 | un uccellino così piccolo? Per la neve che c | ||
62 | 2013 | sarei anche corso incontro per l’eccitazione. È difficile | ||
63 | 2013 | periodo di completa solitudine: per me erano state solo | ||
64 | 2013 | se avevo abbastanza legna per scaldarmi. Non sapevo che | ||
65 | 2013 | che ero venuto lì per lavorare. Lui non mi | ||
66 | 2013 | loquace. Lo invitai dentro per un caffè e parlammo | ||
67 | 2013 | era una buona definizione per lui. ¶ Più tardi tornò | ||
68 | 2013 | trovata nel bosco, grigia per tutta la pioggia e | ||
69 | 2013 | il mio curioso lavoro per tutta l’estate: fare | ||
70 | 2013 | sera, e l’acqua per irrigarla era lì a | ||
71 | 2013 | Poi avviai una motozappa per la prima volta in | ||
72 | 2013 | lama affonda nel terreno per qualche decina di centimetri | ||
73 | 2013 | rettangolo di quattro metri per sei. ¶ Era solo l | ||
74 | 2013 | fatiche. Rotta la crosta, per il resto della giornata | ||
75 | 2013 | nascosti a grandi profondità per sopravvivere al gelo. Sbriciolai | ||
76 | 2013 | a comprare le piantine. Per proteggerle dai caprioli costruii | ||
77 | 2013 | escursionisti. Mi buttai giù per un boschetto di abeti | ||
78 | 2013 | panca, uno sgabello zoppo. Per terra segni più recenti | ||
79 | 2013 | idea. Allora mi sdraiai per terra e restai lassù | ||
80 | 2013 | in poltiglia. Giornata ideale per andarsene a spasso. Ma | ||
81 | 2013 | i primi due versi per vedere il suo muso | ||
82 | 2013 | volta che ho suonato, per un fruscio di ragazze | ||
83 | 2013 | ragazze a un ballo, per un compagno ubriaco. ¶ Gliela | ||
84 | 2013 | compagno ubriaco. ¶ Gliela cantai per tre volte di fila | ||
85 | 2013 | si esauriva mai, e per un gioco di specchi | ||
86 | 2013 | dolore alle orecchie, tese per cogliere qualsiasi suono. Riuscivo | ||
87 | 2013 | si saliva al buio per vedere l’alba dalla | ||
88 | 2013 | eravamo stanchi e infreddoliti. Per non spaventare il musicista | ||
89 | 2013 | sulla sessantina. Non sembrava per nulla contento di vederci | ||
90 | 2013 | non essere visto ancora per un po’. La luna | ||
91 | 2013 | momento all’altro, forse per una folata di vento | ||
92 | 2013 | acquisire nuovo valore uno per l’altro. Ci incontriamo | ||
93 | 2013 | chiamate educazione e cortesia, per rendere tollerabili questi frequenti | ||
94 | 2013 | visioni con le quali, per la debolezza del corpo | ||
95 | 2013 | in camion, grossi autocarri per il trasporto bestiame che | ||
96 | 2013 | fine della strada. Nervose per il viaggio, e forse | ||
97 | 2013 | il loro: cambiavano casa per quattro mesi, trasferendo lassù | ||
98 | 2013 | gli uomini: che anche per loro salire in alpeggio | ||
99 | 2013 | dopo un fuoristrada partiva per consegnarli al caseificio. Allora | ||
100 | 2013 | cani. Siccome mettevo via per loro le croste di | ||
101 | 2013 | sentivo arrivare da lontano. Per qualche loro gerarchia interna | ||
102 | 2013 | in chissà quale rissa. Per questo decisi di non | ||
103 | 2013 | e un lavoratore infaticabile, per questo io e lui | ||
104 | 2013 | collie con una passione per i rametti di larice | ||
105 | 2013 | Lampo scodinzolava lì vicino, per lui sarà stato un | ||
106 | 2013 | mai scambiato una parola. Per colpa della sua gamba | ||
107 | 2013 | i cinquanta, difficile stabilirlo per via delle mani enormi | ||
108 | 2013 | un invito a cena per la sera. ¶ Non valevo | ||
109 | 2013 | eremita: ero andato lassù per stare da solo, eppure | ||
110 | 2013 | insieme alla primavera stava per finire la mia stagione | ||
111 | 2013 | che tenevo da parte per le occasioni speciali, diedi | ||
112 | 2013 | testa e mi avviai per il sentiero verso il | ||
113 | 2013 | chiuso in gabbia: se per vivere a modo mio | ||
114 | 2013 | di soldi se non per comprarsi da mangiare e | ||
115 | 2013 | io riuscissi a immaginare per la nostra epoca, però | ||
116 | 2013 | non trovavo le parole per dirglielo. Quando mi avventuravo | ||
117 | 2013 | mandavano su dalla pianura per l’estate, a pascolare | ||
118 | 2013 | pascolo coperto di neve per sei mesi all’anno | ||
119 | 2013 | male, era troppo selvaggio per la vita urbana. Parlava | ||
120 | 2013 | lo assumevano a giornata per demolire un rudere o | ||
121 | 2013 | bestie lo seguivano pigre. Per la mezz’ora successiva | ||
122 | 2013 | a spallate e tirarle per il collare in quel | ||
123 | 2013 | fiato e sudore. Poi per fortuna Gabriele ne aveva | ||
124 | 2013 | spiegò, usando la nocca per stringere la mammella, ma | ||
125 | 2013 | teneva soltanto un goccio per il caffè del mattino | ||
126 | 2013 | di legno, tre metri per tre, una branda, una | ||
127 | 2013 | di rame. Gli attrezzi per fare il formaggio appesi | ||
128 | 2013 | Era un uomo allegro per natura, ma l’abbandono | ||
129 | 2013 | sorrideva e l’abbracciava per il collo: quella era | ||
130 | 2013 | Due ore di mulattiera per arrivare dal paese, polenta | ||
131 | 2013 | a pranzo e cena (per questo odiava la polenta | ||
132 | 2013 | mangiare). Bastavano pochi giorni per dimenticarsi della civiltà, levarsi | ||
133 | 2013 | è quello delle pecore, per chi ha le mucche | ||
134 | 2013 | po’ di bestiame sufficiente per vivere in autonomia. Invece | ||
135 | 2013 | sogni a occhi aperti per notti che non finivano | ||
136 | 2013 | da usare come tinozza per sé, i vestiti e | ||
137 | 2013 | dalla stalla Gabriele passava per la cantina, dove aveva | ||
138 | 2013 | Barbera che sarebbero durate per tutta l’estate, se | ||
139 | 2013 | le spalle al muro per osservare la casa. Tu | ||
140 | 2013 | vado; così mi alzai per aprirgli la porta e | ||
141 | 2013 | silenzio intorno mi accorsi, per la prima volta, di | ||
142 | 2013 | solitudini che brillò appena per qualche minuto: poi si | ||
143 | 2013 | fare un lungo giro, per i prati invece arrivavo | ||
144 | 2013 | filo d’erba, sgridandomi per quelli che io invece | ||
145 | 2013 | prendevo due alla volta per gli spaghi che mi | ||
146 | 2013 | di corsa a impilarle per bene. Mi guadagnai un | ||
147 | 2013 | contadino, la pelle irritata per il fieno che mi | ||
148 | 2013 | prendere qualcosa al bar per rinfrescarci: un’aranciata o | ||
149 | 2013 | aranciata o una gazzosa per noi, un gelato per | ||
150 | 2013 | per noi, un gelato per sé. ¶ Non si può | ||
151 | 2013 | valico ampio e basso per cui si andava a | ||
152 | 2013 | mestiere riuscivo a immaginare per lui. Si chiamava Lorenzo | ||
153 | 2013 | l’alpinismo era stato per me un confronto con | ||
154 | 2013 | fare scuola d’alpinismo per una settimana. Arrampicavamo con | ||
155 | 2013 | nel profondo dei crepacci per simulare operazioni di soccorso | ||
156 | 2013 | di soccorso, correvamo giù per il ghiacciaio trascinando un | ||
157 | 2013 | creste, e salirle come per gioco. Io adesso ero | ||
158 | 2013 | volta, quando si allenava per l’Himalaya, Renzo era | ||
159 | 2013 | era venuto a chiamarmi per fare insieme una corsa | ||
160 | 2013 | mi invitò da lui per un bicchiere, di quelli | ||
161 | 2013 | boschi a piazzare trappole per gli animali da pelliccia | ||
162 | 2013 | di un camoscio usate per appendere le giacche, due | ||
163 | 2013 | suo padre aveva sparato per sfida, e che, moribonda | ||
164 | 2013 | tutte le sue forze per scardinarne gli artigli. Da | ||
165 | 2013 | sé il significato, e per alleviare i suoi sensi | ||
166 | 2013 | tra quei quattro muri per dormire tranquilli. Così l | ||
167 | 2013 | cerca di un posto per stare da solo, ed | ||
168 | 2013 | di caffè e uscii per un lungo giro. Niente | ||
169 | 2013 | Mi fermai al torrente per bere, poi superai in | ||
170 | 2013 | a non smuovere sassi per non fare rumore. Arrivando | ||
171 | 2013 | d’inverno. Scivolavano giù per un pezzo, poi si | ||
172 | 2013 | Il più prudente partì per primo, l’altro esitò | ||
173 | 2013 | gli sarebbe bastato poco per cacciarmi da casa sua | ||
174 | 2013 | lui, mentre il vecchio per raggiungerli dovette fare un | ||
175 | 2013 | giro. Io mi sedetti per terra e restai fermo | ||
176 | 2013 | terra e restai fermo per un minuto, finché il | ||
177 | 2013 | prendersi a cornate, allenandosi per la stagione degli amori | ||
178 | 2013 | tutto il loro peso per dare forza al colpo | ||
179 | 2013 | anni passati in giro per le montagne, senza nemici | ||
180 | 2013 | superato gli acciacchi ancora per un altro inverno. Chissà | ||
181 | 2013 | non sarebbe arrivato ancora per qualche ora. Quel mondo | ||
182 | 2013 | creste delle montagne, dove per vivere ti bastava brucare | ||
183 | 2013 | C’era un nome per loro, in dialetto, che | ||
184 | 2013 | avevo chiesto. Una roccia per ripararsi quando piove, mi | ||
185 | 2013 | che saliva. ¶ Bivacco ¶ Giù per il pendio inghiottito dalla | ||
186 | 2013 | lo percorsi in equilibrio per superare quel caos di | ||
187 | 2013 | angolo il perno girevole per appendere il paiolo. Poi | ||
188 | 2013 | e chissà cos’altro. Per fortuna non c’era | ||
189 | 2013 | un tratto di pavimento per stendere il sacco a | ||
190 | 2013 | un po’ di luce per leggere, così passai la | ||
191 | 2013 | tanto alzavo gli occhi per studiarmelo, fino a quando | ||
192 | 2013 | non fu troppo buio per fare qualunque cosa. ¶ Allora | ||
193 | 2013 | lo era appena diventato per via delle leggi razziali | ||
194 | 2013 | lo era da sempre per le scarpe, i vestiti | ||
195 | 2013 | lì stesse la chiave per accedere al mistero della | ||
196 | 2013 | prepararsi (e di prepararmi) per un avvenire di ferro | ||
197 | 2013 | il suo luogo, quello per cui era fatto, come | ||
198 | 2013 | e risvegliavo di continuo. Per brevi momenti, in quell | ||
199 | 2013 | delle loro scorribande: vagavo per le stesse montagne che | ||
200 | 2013 | verso il rifugio barcollando per il freddo e il | ||
201 | 2013 | del proprio destino.” ¶ Rifugio ¶ Per quanto mi svegliassi presto | ||
202 | 2013 | andava avanti a bruciarlo per tutto il giorno, eppure | ||
203 | 2013 | antico, costruito nell’Ottocento per dare riparo agli emigranti | ||
204 | 2013 | lungo un antico sentiero per merci e uomini ormai | ||
205 | 2013 | da montagne poco nobili per gli alpinisti e troppo | ||
206 | 2013 | alpinisti e troppo impervie per i semplici camminatori. Perfette | ||
207 | 2013 | i semplici camminatori. Perfette per me, invece, perché quel | ||
208 | 2013 | ma non avevo soldi per pagarmi molti giorni di | ||
209 | 2013 | lo stesso con loro per tutto il tempo che | ||
210 | 2013 | di ragazze in giro per la rete. Sedeva sempre | ||
211 | 2013 | il binocolo mentre saliva per il sentiero, ne commentavamo | ||
212 | 2013 | una volta si fermasse per un caffè. Invece lei | ||
213 | 2013 | fino a tardi, scendeva per ultimo in cucina ma | ||
214 | 2013 | realizzava. Investimenti, feste, progetti per migliorare l’efficienza del | ||
215 | 2013 | con la simmetria, forse per via dello zigomo che | ||
216 | 2013 | tutto quello che avevo per inventarmi i pasti quotidiani | ||
217 | 2013 | c’era abbastanza sole per alimentare i pannelli, la | ||
218 | 2013 | soldato di Napoleone che per quarant’anni era stato | ||
219 | 2013 | tenere la stufa accesa per chi arrivava. Un secolo | ||
220 | 2013 | stufato lasciato sul fuoco per ore, lana umida e | ||
221 | 2013 | e deviai dal sentiero per rincorrerli, finché li vidi | ||
222 | 2013 | li vidi sparire giù per la traccia ghiacciata di | ||
223 | 2013 | misi in un barattolo per usarle come esche. Pescare | ||
224 | 2013 | braccia lunghissime che agitavo per salutare quell’altro me | ||
225 | 2013 | preparare un bel pranzo per i miei amici. Quando | ||
226 | 2013 | più. Ci assomigliavamo troppo per non saperlo e per | ||
227 | 2013 | per non saperlo e per non esserne un po | ||
228 | 2013 | una pelle troppo sottile per la durezza delle relazioni | ||
229 | 2013 | si guadagnava da vivere per il resto dell’anno | ||
230 | 2013 | lavoro ma un modo per stare lontano dal paese | ||
231 | 2013 | montagna, dove invece, almeno per un po’, sapeva di | ||
232 | 2013 | lo assumevano d’inverno per comprarsi con lei una | ||
233 | 2013 | Andrea partiva, di sotto, per una sua strada, scomparendo | ||
234 | 2013 | le mani, prima solo per appoggiarmi e poi per | ||
235 | 2013 | per appoggiarmi e poi per tirarmi su, finché mi | ||
236 | 2013 | sulla roccia, ma lassù per qualche anno la montagna | ||
237 | 2013 | Tu stendi una coperta per me ¶ sul pagliericcio: ¶ con | ||
238 | 2013 | mi piegavo a terra per respirare, guardavo in alto | ||
239 | 2013 | ero arrivato su solo per ritrovarmi affacciato su un | ||
240 | 2013 | presto, ma non ero per nulla contento di andare | ||
241 | 2013 | di andare via, così per il ritorno avevo deciso | ||
242 | 2013 | con chi andava su. Per arrivarci seguendo la mappa | ||
243 | 2013 | ogni tanto si diradavano per lasciarmi studiare la via | ||
244 | 2013 | né quali difficoltà nascondessero. Per capire dove passare spiavo | ||
245 | 2013 | Così mi sfiancavo su per un pendio chiedendomi che | ||
246 | 2013 | compiuto. Era la pena per il mio peccato di | ||
247 | 2013 | un gioco insulso: perdermi per vedere se ero in | ||
248 | 2013 | scappare lontano da tutti per scoprire se mancavo a | ||
249 | 2013 | tranne che di lei. Per questo, sdraiato su quel | ||
250 | 2013 | Ero disteso immobile e per quanto ne sapeva l | ||
251 | 2013 | gli occhi, questa volta per godermi la musica e | ||
252 | 2013 | sguardo. Provavo sentimenti simili per quella casa. Il teschio | ||
253 | 2013 | la ciotola che usavo per i cani giaceva rovesciata | ||
254 | 2013 | rimesso gli stessi vestiti per settimane, senza nessun fastidio | ||
255 | 2013 | nessun fastidio mentre vagabondavo per le montagne, ma adesso | ||
256 | 2013 | di Fontane: ¶ Provo rispetto per l’abete rosso, come | ||
257 | 2013 | l’abete rosso, come per l’abitante di un | ||
258 | 2013 | rispetto formale il mio, per un albero che non | ||
259 | 2013 | i tubi e finiscono per incendiarli. Ma la stessa | ||
260 | 2013 | compagni che ha accanto: per questo i rami più | ||
261 | 2013 | volte assumono forme tormentate per le acrobazie che devono | ||
262 | 2013 | che devono fare crescendo, per la neve che li | ||
263 | 2013 | torce e li flette, per il fulmine che li | ||
264 | 2013 | di città, avevo finito per rifiutare gli scrittori intellettuali | ||
265 | 2013 | conosceva non gli bastavano per dire come stava. ¶ Mi | ||
266 | 2013 | lessico ricco e preciso per indicare i luoghi, gli | ||
267 | 2013 | espressione va bene anche per quando soffri di nostalgia | ||
268 | 2013 | gliene servivano di nuove per dire come stava, e | ||
269 | 2013 | a cercarle nei libri. Per questo era diventato un | ||
270 | 2013 | non gli si addicevano per nulla, il paesaggio sì | ||
271 | 2013 | in tempo a sorprendersi per la forza del vento | ||
272 | 2013 | tirato fuori da lì per trascinarsi a valle. Mi | ||
273 | 2013 | non diceva casa. Benché per le case avesse un | ||
274 | 2013 | altra parte della montagna. Per ricambiare, quando faceva amicizia | ||
275 | 2013 | indicava i luoghi chiamandoli per nome, ma non erano | ||
276 | 2013 | parole nuove, ora soffriva per le parole perdute, come | ||
277 | 2013 | le parole perdute, come per i ruderi che incontravamo | ||
278 | 2013 | un fienile, un locale per trebbiare la segale, uno | ||
279 | 2013 | trebbiare la segale, uno per fare il formaggio, i | ||
280 | 2013 | il formaggio, i balconi per seccare il fieno. I | ||
281 | 2013 | Mi spiegava le tecniche per filo e per segno | ||
282 | 2013 | tecniche per filo e per segno mentre sulla porta | ||
283 | 2013 | valle: salivamo di corsa per un’ora o due | ||
284 | 2013 | la montagna era tutta per noi. Ci fermavamo ai | ||
285 | 2013 | che mi sembrarono lunghi, per la concentrazione che mi | ||
286 | 2013 | molto. Pure questa mattina per terra c’erano un | ||
287 | 2013 | fondo. Doveva averlo studiato per tutta la notte, bevendo | ||
288 | 2013 | scozzese che ha portato per me, ed essersi addormentato | ||
289 | 2013 | fuori era già chiaro. Per la luce che entrava | ||
290 | 2013 | rotta nelle corse giù per i sentieri. Mio padre | ||
291 | 2013 | trovato uno scarpone giusto per il suo piede destro | ||
292 | 2013 | altro pieno di gemme. Per le cose successe in | ||
293 | 2013 | soprassalto mi sono voltato per affrontarlo. ¶ Un cane fortunato | ||
294 | 2013 | di chi è nato per correre, un campanello al | ||
295 | 2013 | camminatore ero io e per un po’ provavo a | ||
296 | 2013 | mi tappavo le orecchie per non sentire quegli ululati | ||
297 | 2013 | montagne - abbassarsi a 2.500, 2.400, 2.300 metri - per poi sciogliersi in un | ||
298 | 2013 | avere un debole anche per la strada asfaltata, dato | ||
299 | 2013 | capiva: aveva preso Lucky per lavorare, invece gli toccava | ||
300 | 2013 | il permesso di liberarlo per portarmelo a camminare, ma | ||
301 | 2013 | misi su una pastasciutta per due ma poi lui | ||
302 | 2013 | restassero ancora molti. Salendo per la mulattiera incrociai una | ||
303 | 2013 | scendevano dagli alpeggi, non per il freddo ma perché | ||
304 | 2013 | a languire nei pascoli. Per terra il letame secco | ||
305 | 2013 | in lui era fatto per l’inverno e lo | ||
306 | 2013 | Io invece ero fatto per l’estate, e fui | ||
307 | 2013 | un paio di volte, per questioni di ospitalità e | ||
308 | 2013 | diventare legna da ardere: per spaccarlo servivano tre o | ||
309 | 2013 | miei vicini. Più che per gli uomini, con cui | ||
310 | 2013 | a legare, mi dispiaceva per i cani. Mi sarebbe | ||
311 | 2013 | gli addii non piacciono per niente, e anch’io | ||
312 | 2013 | io non sono portato per le cerimonie. Era un | ||
313 | 2013 | uscivano a quell’ora per brucare al margine dei | ||
314 | 2013 | grassa che nelle radure. Per sei giorni i cacciatori | ||
315 | 2013 | lepre al fianco, appesa per le zampe posteriori, le | ||
316 | 2013 | stufa, l’ho caricata per bene e me ne | ||
317 | 2013 | Ho fatto un giro per vedere quanta ne fosse | ||
318 | 2013 | pensato a Pavese: “Io per me credo che un | ||
319 | 2013 | le assi del pavimento per estrarne briciole di pane | ||
320 | 2013 | massi, avevo fatto leva per estrarlo e crac. Avevo | ||
321 | 2013 | svuotando dei vecchi mobili per metterci dentro una stufa | ||
322 | 2013 | schivato i miei inviti. Per qualche motivo, benché si | ||
323 | 2013 | scriveva Thoreau, “la prima per la solitudine, la seconda | ||
324 | 2013 | la solitudine, la seconda per l’amicizia, la terza | ||
325 | 2013 | l’amicizia, la terza per la società”. Feci in | ||
326 | 2013 | a preparare la baita per l’inverno. Nell’orto | ||
327 | 2013 | mi scrisse un messaggio per scusarsi, perché era triste | ||
328 | 2013 | una linea bella, bella per chi conosce la bellezza | ||
329 | 2013 | cosa, un ultimo giro per salutare la montagna. Scrivevo |