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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Paolo Cognetti, Il ragazzo selvatico, 2013

concordanze di «per»

nautoretestoannoconcordanza
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2013
Questo libro è per Gabriele e Remigio, ¶ i
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2013
rocce, ¶ gli alti scogli ¶ per i mari del vento
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2013
Soprattutto non scrivevo, che per me è come non
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2013
storie di persone che, per rifiuto del mondo, avevano
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2013
occidentale, ed era partito per un vagabondaggio solitario che
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2013
Alaska, con la morte per fame. Quando la storia
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2013
secondo i miei principi, per affrontare solo i fatti
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2013
fatti essenziali della vita, per vedere se fossi capace
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2013
aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto
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2013
scendere in cortile o per strada, la montagna aveva
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2013
la montagna aveva rappresentato per me l’idea più
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2013
agio sui sentieri che per le strade della mia
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2013
strade della mia città. Per dieci mesi all’anno
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2013
compagni con cui salpare per grandi imprese. Tutte libertà
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2013
di soldi, il necessario per vivere qualche mese senza
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2013
non serve l’Alaska per vivere l’esperienza che
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2013
spalla e mi incamminai per la mulattiera, salendo attraverso
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2013
stato il mio mondo per un periodo che non
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2013
Spalancai stanze rimaste chiuse per mesi, con il gelo
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2013
un modo, le case, per sentire il tempo che
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2013
passa? O un inverno per loro vale come un
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2013
in cui ero uscito per l’ultima volta da
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2013
senso di patria che per i montanari non corrisponde
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2013
e in cui visse per cinquant’anni, con il
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2013
dai montanari chissà quando, per ospitare bestie e uomini
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2013
da diventare uno scivolo per gli slittini. Restò per
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2013
per gli slittini. Restò per sempre l’estate della
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2013
mia: ci ho abitato per una ventina d’anni
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venduto, demolito e ricostruito per farne un condominio. Così
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2013
d’acqua correvano giù per il prato scoprendo una
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Avevo preso un libro per riconoscerli ed ero quasi
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2013
è bisogno di tempo per lasciarsi cullare da loro
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mia parte più razionale per convincermi che quel visitatore
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2013
poco: non chiudevo occhio per il resto della notte
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2013
Ottocento, a lungo esiliato per le sue idee: “Da
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innumerevoli piccole onde irregolari. Per afferrare nel suo insieme
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cosa, è un infinito per chi vuole conoscerla nel
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e cominciai a risalirlo per vedere dove andava. Attraversai
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c’era intorno. Procedevo per esplorazioni, letture, ritrovamenti archeologici
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2013
era meritato un nome per via della sua brevità
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2013
terrazzato dove necessario, prima per coltivare la segale e
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2013
pascolare il bestiame, poi per fare piste da sci
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2013
alberi era stata abbattuta, per fare spazio alle piste
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2013
era tutta umana: perché, per esempio, la baita dietro
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stato un buon motivo per rinunciare al sole: magari
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sole: magari un litigio per questioni di confini? La
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erano due recinti sbilenchi, per le galline o i
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anche i ruderi sparsi per la montagna possedevano una
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postino che arranca su per il sentiero. La baita
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un giro nel bosco per stare un po’ da
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parti. Restai in casa per tutto il giorno, la
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un senso d’ingiustizia per la loro primavera interrotta
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e l’ultima era per lui la neve della
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2013
poche ore, ma sufficienti per far paura agli uccelli
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2013
distesa bianca diventò abbagliante, per via del sole spuntato
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2013
sarebbero fidati di me. Per il momento potevo solo
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scelsi quelle della lepre per simpatia: erano orme a
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era bastato un balzo per salire e uno per
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2013
per salire e uno per scendere: la immaginai guardarsi
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frattura irregolare che saliva per un metro o due
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2013
un uccellino così piccolo? Per la neve che c
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2013
sarei anche corso incontro per l’eccitazione. È difficile
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periodo di completa solitudine: per me erano state solo
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se avevo abbastanza legna per scaldarmi. Non sapevo che
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2013
che ero venuto lì per lavorare. Lui non mi
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loquace. Lo invitai dentro per un caffè e parlammo
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2013
era una buona definizione per lui. ¶ Più tardi tornò
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2013
trovata nel bosco, grigia per tutta la pioggia e
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2013
il mio curioso lavoro per tutta l’estate: fare
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2013
sera, e l’acqua per irrigarla era lì a
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2013
Poi avviai una motozappa per la prima volta in
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lama affonda nel terreno per qualche decina di centimetri
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2013
rettangolo di quattro metri per sei. ¶ Era solo l
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2013
fatiche. Rotta la crosta, per il resto della giornata
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2013
nascosti a grandi profondità per sopravvivere al gelo. Sbriciolai
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a comprare le piantine. Per proteggerle dai caprioli costruii
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escursionisti. Mi buttai giù per un boschetto di abeti
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panca, uno sgabello zoppo. Per terra segni più recenti
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idea. Allora mi sdraiai per terra e restai lassù
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2013
in poltiglia. Giornata ideale per andarsene a spasso. Ma
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2013
i primi due versi per vedere il suo muso
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2013
volta che ho suonato, per un fruscio di ragazze
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2013
ragazze a un ballo, per un compagno ubriaco. ¶ Gliela
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2013
compagno ubriaco. ¶ Gliela cantai per tre volte di fila
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2013
si esauriva mai, e per un gioco di specchi
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2013
dolore alle orecchie, tese per cogliere qualsiasi suono. Riuscivo
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2013
si saliva al buio per vedere l’alba dalla
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2013
eravamo stanchi e infreddoliti. Per non spaventare il musicista
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2013
sulla sessantina. Non sembrava per nulla contento di vederci
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2013
non essere visto ancora per un po’. La luna
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2013
momento all’altro, forse per una folata di vento
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2013
acquisire nuovo valore uno per l’altro. Ci incontriamo
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2013
chiamate educazione e cortesia, per rendere tollerabili questi frequenti
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2013
visioni con le quali, per la debolezza del corpo
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2013
in camion, grossi autocarri per il trasporto bestiame che
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2013
fine della strada. Nervose per il viaggio, e forse
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2013
il loro: cambiavano casa per quattro mesi, trasferendo lassù
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2013
gli uomini: che anche per loro salire in alpeggio
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2013
dopo un fuoristrada partiva per consegnarli al caseificio. Allora
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2013
cani. Siccome mettevo via per loro le croste di
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2013
sentivo arrivare da lontano. Per qualche loro gerarchia interna
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2013
in chissà quale rissa. Per questo decisi di non
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e un lavoratore infaticabile, per questo io e lui
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2013
collie con una passione per i rametti di larice
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2013
Lampo scodinzolava lì vicino, per lui sarà stato un
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2013
mai scambiato una parola. Per colpa della sua gamba
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2013
i cinquanta, difficile stabilirlo per via delle mani enormi
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2013
un invito a cena per la sera. ¶ Non valevo
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2013
eremita: ero andato lassù per stare da solo, eppure
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2013
insieme alla primavera stava per finire la mia stagione
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2013
che tenevo da parte per le occasioni speciali, diedi
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2013
testa e mi avviai per il sentiero verso il
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2013
chiuso in gabbia: se per vivere a modo mio
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2013
di soldi se non per comprarsi da mangiare e
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2013
io riuscissi a immaginare per la nostra epoca, però
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2013
non trovavo le parole per dirglielo. Quando mi avventuravo
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2013
mandavano su dalla pianura per l’estate, a pascolare
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2013
pascolo coperto di neve per sei mesi all’anno
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2013
male, era troppo selvaggio per la vita urbana. Parlava
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2013
lo assumevano a giornata per demolire un rudere o
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2013
bestie lo seguivano pigre. Per la mezz’ora successiva
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2013
a spallate e tirarle per il collare in quel
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2013
fiato e sudore. Poi per fortuna Gabriele ne aveva
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2013
spiegò, usando la nocca per stringere la mammella, ma
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2013
teneva soltanto un goccio per il caffè del mattino
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2013
di legno, tre metri per tre, una branda, una
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2013
di rame. Gli attrezzi per fare il formaggio appesi
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2013
Era un uomo allegro per natura, ma l’abbandono
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2013
sorrideva e l’abbracciava per il collo: quella era
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2013
Due ore di mulattiera per arrivare dal paese, polenta
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2013
a pranzo e cena (per questo odiava la polenta
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2013
mangiare). Bastavano pochi giorni per dimenticarsi della civiltà, levarsi
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2013
è quello delle pecore, per chi ha le mucche
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po’ di bestiame sufficiente per vivere in autonomia. Invece
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2013
sogni a occhi aperti per notti che non finivano
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da usare come tinozza per sé, i vestiti e
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2013
dalla stalla Gabriele passava per la cantina, dove aveva
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2013
Barbera che sarebbero durate per tutta l’estate, se
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2013
le spalle al muro per osservare la casa. Tu
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2013
vado; così mi alzai per aprirgli la porta e
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2013
silenzio intorno mi accorsi, per la prima volta, di
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2013
solitudini che brillò appena per qualche minuto: poi si
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2013
fare un lungo giro, per i prati invece arrivavo
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2013
filo d’erba, sgridandomi per quelli che io invece
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2013
prendevo due alla volta per gli spaghi che mi
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2013
di corsa a impilarle per bene. Mi guadagnai un
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2013
contadino, la pelle irritata per il fieno che mi
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2013
prendere qualcosa al bar per rinfrescarci: un’aranciata o
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aranciata o una gazzosa per noi, un gelato per
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2013
per noi, un gelato per sé. ¶ Non si può
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2013
valico ampio e basso per cui si andava a
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2013
mestiere riuscivo a immaginare per lui. Si chiamava Lorenzo
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2013
l’alpinismo era stato per me un confronto con
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2013
fare scuola d’alpinismo per una settimana. Arrampicavamo con
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2013
nel profondo dei crepacci per simulare operazioni di soccorso
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2013
di soccorso, correvamo giù per il ghiacciaio trascinando un
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2013
creste, e salirle come per gioco. Io adesso ero
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2013
volta, quando si allenava per l’Himalaya, Renzo era
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2013
era venuto a chiamarmi per fare insieme una corsa
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2013
mi invitò da lui per un bicchiere, di quelli
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2013
boschi a piazzare trappole per gli animali da pelliccia
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2013
di un camoscio usate per appendere le giacche, due
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2013
suo padre aveva sparato per sfida, e che, moribonda
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2013
tutte le sue forze per scardinarne gli artigli. Da
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2013
sé il significato, e per alleviare i suoi sensi
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2013
tra quei quattro muri per dormire tranquilli. Così l
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2013
cerca di un posto per stare da solo, ed
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2013
di caffè e uscii per un lungo giro. Niente
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2013
Mi fermai al torrente per bere, poi superai in
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2013
a non smuovere sassi per non fare rumore. Arrivando
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2013
d’inverno. Scivolavano giù per un pezzo, poi si
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2013
Il più prudente partì per primo, l’altro esitò
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2013
gli sarebbe bastato poco per cacciarmi da casa sua
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2013
lui, mentre il vecchio per raggiungerli dovette fare un
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2013
giro. Io mi sedetti per terra e restai fermo
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2013
terra e restai fermo per un minuto, finché il
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2013
prendersi a cornate, allenandosi per la stagione degli amori
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2013
tutto il loro peso per dare forza al colpo
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2013
anni passati in giro per le montagne, senza nemici
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2013
superato gli acciacchi ancora per un altro inverno. Chissà
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2013
non sarebbe arrivato ancora per qualche ora. Quel mondo
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2013
creste delle montagne, dove per vivere ti bastava brucare
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2013
C’era un nome per loro, in dialetto, che
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2013
avevo chiesto. Una roccia per ripararsi quando piove, mi
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2013
che saliva. ¶ Bivacco ¶ Giù per il pendio inghiottito dalla
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2013
lo percorsi in equilibrio per superare quel caos di
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2013
angolo il perno girevole per appendere il paiolo. Poi
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2013
e chissà cos’altro. Per fortuna non c’era
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2013
un tratto di pavimento per stendere il sacco a
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2013
un po’ di luce per leggere, così passai la
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2013
tanto alzavo gli occhi per studiarmelo, fino a quando
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2013
non fu troppo buio per fare qualunque cosa. ¶ Allora
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2013
lo era appena diventato per via delle leggi razziali
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2013
lo era da sempre per le scarpe, i vestiti
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2013
lì stesse la chiave per accedere al mistero della
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2013
prepararsi (e di prepararmi) per un avvenire di ferro
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2013
il suo luogo, quello per cui era fatto, come
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2013
e risvegliavo di continuo. Per brevi momenti, in quell
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2013
delle loro scorribande: vagavo per le stesse montagne che
200
2013
verso il rifugio barcollando per il freddo e il
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2013
del proprio destino.” ¶ Rifugio ¶ Per quanto mi svegliassi presto
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2013
andava avanti a bruciarlo per tutto il giorno, eppure
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2013
antico, costruito nell’Ottocento per dare riparo agli emigranti
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2013
lungo un antico sentiero per merci e uomini ormai
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2013
da montagne poco nobili per gli alpinisti e troppo
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2013
alpinisti e troppo impervie per i semplici camminatori. Perfette
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2013
i semplici camminatori. Perfette per me, invece, perché quel
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2013
ma non avevo soldi per pagarmi molti giorni di
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2013
lo stesso con loro per tutto il tempo che
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2013
di ragazze in giro per la rete. Sedeva sempre
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2013
il binocolo mentre saliva per il sentiero, ne commentavamo
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2013
una volta si fermasse per un caffè. Invece lei
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2013
fino a tardi, scendeva per ultimo in cucina ma
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2013
realizzava. Investimenti, feste, progetti per migliorare l’efficienza del
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2013
con la simmetria, forse per via dello zigomo che
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2013
tutto quello che avevo per inventarmi i pasti quotidiani
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2013
c’era abbastanza sole per alimentare i pannelli, la
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2013
soldato di Napoleone che per quarant’anni era stato
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2013
tenere la stufa accesa per chi arrivava. Un secolo
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2013
stufato lasciato sul fuoco per ore, lana umida e
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2013
e deviai dal sentiero per rincorrerli, finché li vidi
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2013
li vidi sparire giù per la traccia ghiacciata di
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2013
misi in un barattolo per usarle come esche. Pescare
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2013
braccia lunghissime che agitavo per salutare quell’altro me
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2013
preparare un bel pranzo per i miei amici. Quando
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2013
più. Ci assomigliavamo troppo per non saperlo e per
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2013
per non saperlo e per non esserne un po
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2013
una pelle troppo sottile per la durezza delle relazioni
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2013
si guadagnava da vivere per il resto dell’anno
230
2013
lavoro ma un modo per stare lontano dal paese
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2013
montagna, dove invece, almeno per un po’, sapeva di
232
2013
lo assumevano d’inverno per comprarsi con lei una
233
2013
Andrea partiva, di sotto, per una sua strada, scomparendo
234
2013
le mani, prima solo per appoggiarmi e poi per
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2013
per appoggiarmi e poi per tirarmi su, finché mi
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2013
sulla roccia, ma lassù per qualche anno la montagna
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2013
Tu stendi una coperta per me ¶ sul pagliericcio: ¶ con
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2013
mi piegavo a terra per respirare, guardavo in alto
239
2013
ero arrivato su solo per ritrovarmi affacciato su un
240
2013
presto, ma non ero per nulla contento di andare
241
2013
di andare via, così per il ritorno avevo deciso
242
2013
con chi andava su. Per arrivarci seguendo la mappa
243
2013
ogni tanto si diradavano per lasciarmi studiare la via
244
2013
né quali difficoltà nascondessero. Per capire dove passare spiavo
245
2013
Così mi sfiancavo su per un pendio chiedendomi che
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2013
compiuto. Era la pena per il mio peccato di
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2013
un gioco insulso: perdermi per vedere se ero in
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2013
scappare lontano da tutti per scoprire se mancavo a
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2013
tranne che di lei. Per questo, sdraiato su quel
250
2013
Ero disteso immobile e per quanto ne sapeva l
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2013
gli occhi, questa volta per godermi la musica e
252
2013
sguardo. Provavo sentimenti simili per quella casa. Il teschio
253
2013
la ciotola che usavo per i cani giaceva rovesciata
254
2013
rimesso gli stessi vestiti per settimane, senza nessun fastidio
255
2013
nessun fastidio mentre vagabondavo per le montagne, ma adesso
256
2013
di Fontane: ¶ Provo rispetto per l’abete rosso, come
257
2013
l’abete rosso, come per l’abitante di un
258
2013
rispetto formale il mio, per un albero che non
259
2013
i tubi e finiscono per incendiarli. Ma la stessa
260
2013
compagni che ha accanto: per questo i rami più
261
2013
volte assumono forme tormentate per le acrobazie che devono
262
2013
che devono fare crescendo, per la neve che li
263
2013
torce e li flette, per il fulmine che li
264
2013
di città, avevo finito per rifiutare gli scrittori intellettuali
265
2013
conosceva non gli bastavano per dire come stava. ¶ Mi
266
2013
lessico ricco e preciso per indicare i luoghi, gli
267
2013
espressione va bene anche per quando soffri di nostalgia
268
2013
gliene servivano di nuove per dire come stava, e
269
2013
a cercarle nei libri. Per questo era diventato un
270
2013
non gli si addicevano per nulla, il paesaggio sì
271
2013
in tempo a sorprendersi per la forza del vento
272
2013
tirato fuori da lì per trascinarsi a valle. Mi
273
2013
non diceva casa. Benché per le case avesse un
274
2013
altra parte della montagna. Per ricambiare, quando faceva amicizia
275
2013
indicava i luoghi chiamandoli per nome, ma non erano
276
2013
parole nuove, ora soffriva per le parole perdute, come
277
2013
le parole perdute, come per i ruderi che incontravamo
278
2013
un fienile, un locale per trebbiare la segale, uno
279
2013
trebbiare la segale, uno per fare il formaggio, i
280
2013
il formaggio, i balconi per seccare il fieno. I
281
2013
Mi spiegava le tecniche per filo e per segno
282
2013
tecniche per filo e per segno mentre sulla porta
283
2013
valle: salivamo di corsa per un’ora o due
284
2013
la montagna era tutta per noi. Ci fermavamo ai
285
2013
che mi sembrarono lunghi, per la concentrazione che mi
286
2013
molto. Pure questa mattina per terra c’erano un
287
2013
fondo. Doveva averlo studiato per tutta la notte, bevendo
288
2013
scozzese che ha portato per me, ed essersi addormentato
289
2013
fuori era già chiaro. Per la luce che entrava
290
2013
rotta nelle corse giù per i sentieri. Mio padre
291
2013
trovato uno scarpone giusto per il suo piede destro
292
2013
altro pieno di gemme. Per le cose successe in
293
2013
soprassalto mi sono voltato per affrontarlo. ¶ Un cane fortunato
294
2013
di chi è nato per correre, un campanello al
295
2013
camminatore ero io e per un po’ provavo a
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mi tappavo le orecchie per non sentire quegli ululati
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montagne - abbassarsi a 2.500, 2.400, 2.300 metri - per poi sciogliersi in un
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avere un debole anche per la strada asfaltata, dato
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capiva: aveva preso Lucky per lavorare, invece gli toccava
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il permesso di liberarlo per portarmelo a camminare, ma
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misi su una pastasciutta per due ma poi lui
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restassero ancora molti. Salendo per la mulattiera incrociai una
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scendevano dagli alpeggi, non per il freddo ma perché
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a languire nei pascoli. Per terra il letame secco
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in lui era fatto per l’inverno e lo
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Io invece ero fatto per l’estate, e fui
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un paio di volte, per questioni di ospitalità e
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diventare legna da ardere: per spaccarlo servivano tre o
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miei vicini. Più che per gli uomini, con cui
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a legare, mi dispiaceva per i cani. Mi sarebbe
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gli addii non piacciono per niente, e anch’io
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io non sono portato per le cerimonie. Era un
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uscivano a quell’ora per brucare al margine dei
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grassa che nelle radure. Per sei giorni i cacciatori
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lepre al fianco, appesa per le zampe posteriori, le
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stufa, l’ho caricata per bene e me ne
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Ho fatto un giro per vedere quanta ne fosse
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pensato a Pavese: “Io per me credo che un
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le assi del pavimento per estrarne briciole di pane
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massi, avevo fatto leva per estrarlo e crac. Avevo
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svuotando dei vecchi mobili per metterci dentro una stufa
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schivato i miei inviti. Per qualche motivo, benché si
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scriveva Thoreau, “la prima per la solitudine, la seconda
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la solitudine, la seconda per l’amicizia, la terza
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l’amicizia, la terza per la società”. Feci in
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a preparare la baita per l’inverno. Nell’orto
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mi scrisse un messaggio per scusarsi, perché era triste
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una linea bella, bella per chi conosce la bellezza
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cosa, un ultimo giro per salutare la montagna. Scrivevo