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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «per»

nautoretestoannoconcordanza
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1930
turchino, diacciavano l’aria. Per distrazione alcuno guardava fisso
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1930
a spigolo dell’altro per misurare la profondità del
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1930
di fiori messi lì per festeggiare il ritorno. ¶ Tutti
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1930
tu eri sperso là per l’Americhe! ¶ — Sì. ¶ — Ma
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1930
detenuto che dalle celle, per le fessure della bussola
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1930
di nidi. ¶ Sperso là, per l’America, egli era
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1930
ciurma mentre faceva vela per l’Americhe. La signora
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1930
e lo sculacciò forte per toglierli lo spavento d
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1930
gallina, e gesticolava come per dire: aspettate! e spulciava
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1930
e quando lo sollevava per non soffocare, colava sudore
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1930
diventava tutto toni celesti. ¶ Per la sua corporatura esile
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1930
signora Dina si chiamava per nome di battesimo Amedeo
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1930
pertugiato il viso. Amedeo per quella sua faccia ingiuriata
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1930
vedi come si tapina per te! ¶ — Muoviti a compassione
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1930
agganghiva come le cintine. ¶ — Per via di te, usello
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1930
ha presa la demonia per i capelli. ¶ La gente
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1930
di sudore. ¶ — Lo faccia per quell’innocente là — Filiberto
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1930
inzuppavano subito e fumavano. ¶ — Per aver detto: il mare
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1930
l’ammaccature al Tarmito: — Per via di te porto
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1930
sventolava una bandiera nera. Per certi collari che anticamente
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1930
anticamente aggraziavano i vani, per qualche fiore di capitello
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1930
Casone e l’acqua per intridere il pastone la
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1930
Una volta fu legato per il collo con un
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1930
sono posti da vedovi: per uno che ha la
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1930
trassero i compagni tirandolo per le gambe. Bandiera Rossa
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1930
e quello riflesso ondeggiava per la piazza allagata. ¶ Il
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1930
La pezzuola bianca mulinò per la stanza come un
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1930
disutile aggeggiò il morto per il viaggio e con
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1930
un altro lo sollevò per gli stinchi diacciati e
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1930
e due lo tennero per le braccia interite; nel
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1930
altana, vi si accedeva per delle scalette rampicate sulle
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1930
trombonavano. Il carceriere mirandoli per l’ira, da rosso
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1930
che serve ai tappezzieri per sbaruffare la lana. La
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1930
una mensola che sostenne per dei secoli il Redentore
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1930
finanza. ¶ — Lasciai il corpo per un ingiustizia, casomai! ¶ Lo
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1930
ingiustizia, casomai! ¶ Lo chiamavano per ispregio il Giallone ma
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1930
le sveglie in Carbonaia; per ciò quando appariva nel
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1930
È l’unico modo per farli cantare. ¶ Il Casone
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1930
dire da ognuno: Facciamola per quella povera stenta ch
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1930
ghignando. ¶ — Se fossi piena per davvero starei all’aspetto
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1930
starei all’aspetto su per i boschi. ¶ — Ma la
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1930
mi’ padre? Ti rifiuterei per parente anche alla settima
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1930
onor del mondo e per ricompensa m’attaccava de
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1930
son cieco. O senti, per il mi’ troppo bon
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1930
e tutti ti prenderanno per cieco scritto, e spaccherai
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1930
che m’hanno aiutato per cieco e gli dico
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1930
inventava che le portava per penitenza, i montagnoli li
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1930
contrito: — Le porto anche per i vostri peccati. ¶ Nei
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1930
son posti da vedovi, per uno che ha la
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1930
strada Santippe e Verginella per farle donne. ¶ Nella corte
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1930
di su ma’ morti. ¶ — Per i bei spettacoli che
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1930
nella Casa di soppiatto per il vano che dava
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1930
fisso si precipitava giù per la tromba delle scale
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1930
Quando s’imbattevano su per le scale si pitizzavano
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1930
cara. Se non fosse per queste due creature — Santippe
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1930
Le scale del fosso, per quello di ritorno, eran
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1930
come coloro che van per il frate. ¶ Il sabato
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1930
campione, rovesciava la sacchetta per il controllo delle palline
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1930
un’altra. ¶ — Ci vorrebbe per chi ha la lingua
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1930
stirate di gambe. ¶ — Bada per quel Dio nero che
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1930
sapeva rilevare i numeri per giocare al Lotto. ¶ Il
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1930
invidia, ira, accidia, e per questo i gesuiti gli
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1930
pinzochere aspettavano il venerdì per stabaccare. Appena il padre
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1930
il gobbo. ¶ Un casigliano per levar ormeggio a una
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1930
portarono tegghio nel Casone. ¶ Per trasportarlo nacque un putiferio
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1930
pareva d’esser tirato per i piedi. Quella lordura
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1930
era marcio di sudore. ¶ Per tutta la notte, nel
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1930
d’essere stato preso per un orecchio e spellato
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1930
che nemmeno in Barberia. ¶ Per tutta la mattina lesse
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1930
grandissime guerre, et maxime per l’Italia et hanno
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1930
Gli antesignani s’aggiravano per le campagne circospetti come
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1930
campo, una proda? E per chi allora voi, da
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1930
dal pungolo del destino per le vie del mondo
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1930
mondo, quelli che hanno per capezzale il ciglio delle
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1930
ciglio delle fosse e per coltre il firmamento, quella
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1930
gli occhi di carbone, per la Siberia, la Cina
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1930
come fosse stata vuota. Per calarla dalla tromba delle
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1930
delle scale fu messa per ritto e rimbombò come
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1930
rivolta. La forza stava per ghermire la cassa quando
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1930
Egli disse ancora: ¶ — Vaghiamo per il mondo, io fo
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1930
sui piazzali delle chiese, per le Sagre ci si
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1930
i venti del pensiero, per poscia librarmi, oltre le
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1930
il delirio dell’amore per la compagna: l’esser
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1930
nome al vento. Così per tre giorni e tre
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1930
era venuto al Casone per smascherare uno che vi
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1930
una tarantola diaccia su per il fil delle reni
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1930
Una ventata sparpagliò foglie per la bottega. Tutti sentirono
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1930
anni era emigrato là, per le Americhe. ¶ In quelle
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1930
dalla parte del fosso per un vano del muro
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1930
soggiunse inflessibile il Tarmito. ¶ — Per parlare ho passato il
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1930
compagna, e poi anche per morire. Guardami fisso in
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1930
sbollentarlo l’avessero tenuto per i baffi ché quelli
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1930
in un pozzo. Certo per darmi coraggio l’uomo
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1930
indumenti che sembravano preparati per una grande mascherata: palandrane
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1930
spioni venivano a truccarsi per sparpagliarsi poi negli angiporti
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1930
precisai, sacrificai il poco per salvare il molto. Due
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1930
e vi si accedeva per una porta bassa come
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1930
Parigi, ed era accampata per le Americhe. La Libera
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1930
soccorso della scienza, era per loro un compromesso. V
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1930
e la conservavano diaccia per tutti i mesi della
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1930
natura. ¶ — Perchè sei ritornato? ¶ — Per legge di natura. O
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1930
il primo morto giù per i ravaneti silenziosi nella
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1930
lo svettar del sole per prendere il largo nel
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1930
perpetuo delirio della madre, per i castighi della divinità
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1930
spelonca, ripito carponi su per le grotte, leccando la
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1930
tempesta le avrebbe cancellate per l’eternità. ¶ Il paese
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1930
dilungare tra le chiostre per le frappe dei pioppi
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1930
intrepido. ¶ S’inerpicarono su per picchi scoscesi nudi. Sopra
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1930
UMILE STIPE DEL COLLEGIO ¶ PER LA LIBERTÀ DELLA MORTE
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1930
sua madre che chiamò per nome: — Dina, passo il
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1930
di là dal mare. Per l’Americhe. ¶ La madre
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1930
Gesù Cristo. ¶ — Han pregato per me! ¶ Dalla finestra spalancata
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1930
giubba che si metterà per il viaggio. Io non
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1930
m’hai contristato e per ispregio m’hai detto
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1930
silenzio e ognuno andò per suo conto. ¶ La mattina
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1930
Se non muoio là per le Americhe, vengo qui
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1930
che doveva accompagnarli là per le Americhe. ¶ Qualche uomo
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1930
torbe e dense che per le fessure del vetrame
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1930
uomini, che avevano urlato per tutto il viaggio, osservavano
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1930
piatto c’è anche per te. ¶ — Ma chi è
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1930
se non divento pane per le formiche, quattro braccia
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1930
seppelliranno in quelle terre per concio. ¶ Tutti si drizzarono
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1930
bussole verdi s’udiva, per le fessure, il grugolar
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1930
sanguinavano; arrancava molto su per gli erti carugli per
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1930
per gli erti carugli per poter passare la serata
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1930
piatto ci sarà anche per te. Nella cuccetta ci
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1930
lo svettare del sole per capovolgere le mucchia del
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1930
altri partivano la mandra per sesso. Quando il sole
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1930
Scacciapensieri! ¶ — Soldatini di legno. ¶ — Per far chiasso, gente col
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1930
la storia di Caam per due soldi, ricordatevi, il
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1930
unge e mangia. ¶ — Tutto per due soldi. ¶ — La morte
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1930
da una grande pietà per i meschini condannati a
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1930
acque vorticosamente, gli argani per le gubìe, risucchiarono gli
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1930
Il viso di Amedeo per i crivelli del vaiolo
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1930
Tarmito, colto da ribrezzo per tutto quel viavai, prese
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1930
non comprende la vita. Per amar gli uomini e
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1930
si arrapinavano sulla terra: “per amare gli uomini e
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1930
alle barche ivi ormeggiate per tanto tempo che la
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1930
hanno e sol mugghiar per molte ¶ mandre quando la
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1930
vi son, foreste folte ¶ per gli anni altere e
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1930
gli anni altere e per l’eterno verde ¶ e
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1930
in secco di vele, per le bocche di Napoli
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1930
le mani alle serrette per non rotolare uno sull
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1930
la tempesta; la superammo. Per celebrare il travaglio superato
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1930
un Pietrucci che navigò per mare; ¶ ho scritto questa
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1930
Capraia e di Montecristo, per inzavorrarsi verso le terre
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1930
si apprestavano a salpare per altri viaggi. La ciurma
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1930
a buio e che per fugare il sonno fumassero
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1930
di cavargli gli occhi per vedere se son veri
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1930
dopo. ¶ La Rossa stramazzò per la terra e mescè
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1930
muraglia d’acciaio affondava per venti metri nell’acque
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1930
in pasto al mostro. Per qualche ora rimase affacciato
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1930
bianchi col numero grande per riconoscimento con la barca
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1930
di terra sarebbero assai per campare la nostra vita
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1930
quella gente spratichita su per gli angiporti come il
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1930
viandante che l’alzava per maledire, e la riabbassava
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1930
mare che abbiamo davanti, per magica potenza potesse diventare
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1930
mare. ¶ — Insegnatemi la via per potermi ridurre nel centro
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1930
ti accadrà di andare per il mondo e capiti
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1930
la chiara parlata italiana per poi rimacinare altre favelle
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1930
copertina di libro esposta per del tempo all’acqua
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1930
No. ¶ — Io son qui per le cale fatte laggiù
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1930
sempre. Lo fece passare per certi vicoli collegati da
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1930
poteva essere lo steccone per pulire il cuoio. In
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1930
del Profeta, sarebbe staccato per la dentatura intatta, ogni
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1930
occhi mobili come congegnati, per le ciglia folte, alle
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1930
col segacchio, quando sarà per precipitare scosciata, confonderemo il
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1930
sul capo delirante: — Vili! per amare gli uomini non
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1930
uno della comitiva afferrò per la cuticagna callosa e
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1930
vita era un’insidia per quanti amavano la libertà
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1930
che uscisse di cella per l’ultima volta con
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1930
ometto. ¶ L’Argene camminava per la stanza come se
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1930
lettere pisigue pareva tarmolasse per le orecchie, e dasse
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1930
prurito alle cervella; su per le canne del naso
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1930
la casa dell’impiccato per rilevare i suoi libri
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1930
del lustra-scarpe, bleso, per i denti scalciati, sciangottava
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1930
si rampicano i contadini per salire all’altana, una
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1930
si tirano tre palle per un soldo. A intervalli
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1930
ti mandiamo allo Stabilimento per questa quota d’anni
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1930
eterno. ¶ — Come i costumi per mantenersi hanno bisogno di
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1930
leggi, così le leggi per mantenersi hanno bisogno di
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1930
una muta che acquistasse per miracolo la favella. Una
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1930
sospirano dolorosamente anche quando per le narici dilatate entra
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1930
avevano atteso l’uomo per venti anni archiviati dentro
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1930
costato. Tal pietra che per di fuori è calamita
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1930
giunture e la cotenna per vedere se queste erano
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1930
da una trave accappiati per il collo. ¶ Una sera
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1930
come spunghini carnosi, e per le narici esalò l
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greto, il ponte che per salire al vertice è
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1930
girato come nelle leggende. Per i monti si vociferava
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1930
venduto il suo scheletro per una specola d’America
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1930
una specola d’America. ¶ Per questo la gente lo
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1930
mai conta a nessuno per la paura di essere
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1930
Reali di Francia là per le Americhe, con quelle
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1930
vedere là nelle Americhe per i “Matti” quando son
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1930
ghiarella di fiume. Come per magìa, l’acque del
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1930
giovani nel mondo, là per le nuove Americhe. ¶ L
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1930
madre con il bimbo per la mano si inerpicò
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1930
disse l’Ave Maria per i morti: — Domani li
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1930
era piantato in bocca per la paura di imbattersi
201
1930
che bruciarono la casa per vendere la cenere? ¶ — Ci
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1930
Ci caveremo gli occhi per farci medicar le buche
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1930
raccolti, ma ho deciso, per il bene dei vostri
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1930
e tu torni là per le Americhe con una
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1930
che io debbo andare per le Americhe a far
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1930
i ragazzi si tenevano per la mano come fratelli
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1930
giovine sangue nostrale disperso per le vie del mondo
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1930
ombre ritornano: quand’egli per la prima volta si
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1930
Gli uomini sono previdenti per le cose futili. Prima
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1930
sul Rio si abbevera per scorgere se per le
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1930
abbevera per scorgere se per le fessure sfila o
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1930
picade dietro le spalle per trovarsi in eterno sulla
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1930
possenti: — Udite? ¶ — Sì. ¶ — Nicodemo per sangue gagliardo fu pari
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1930
il cranio in ciotola per una bevanda. Isaia parlava
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1930
mi dette la stoppa per calafatare le canoe altrimenti
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1930
suo fogliame, le vele per la barca che un
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1930
notte e dì lavorammo per cucirle insieme coi giunchi
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1930
dà un pane fragrante. Per questo la speranza che
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1930
carovana zappavano la terra per pollare acqua, dai rami
220
1930
giunco, i due indiani per simulare d’essere calzati
221
1930
acqua dai caraguata, soprattutto per i cavalli che schiantavano
222
1930
acquattati qua e là per la foresta gli strani
223
1930
e intatta. Qualche uomo per imitare i civili non
224
1930
abiti, si era dato per tutto il corpo tanta
225
1930
si misero al lavoro per aprire una picada sul
226
1930
grandi rami fronzuti. Lavorarono per ore ed ore senza
227
1930
di rasoi si usava per scalciare il pelame una
228
1930
una pietra. Ad alcuno per ammorbidirlo si strofinava il
229
1930
ascia e d’accetta per aprirsi un varco tra
230
1930
ricerca del Grande Spirito per lamentarsi. Percorsero il vasto
231
1930
andasse. Rispose che usciva per la caccia ed in
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1930
altri attedamenti d’indiani per avvertirli della presenza sul
233
1930
vegetato da alti canneti per ivi acquattarsi e fuggire
234
1930
Io ho vissuto sempre per i boschi. ¶ — E gli
235
1930
L’uomo fu legato per i polsi e costretto
236
1930
camminarono tutto il giorno per un sentiero aperto dagli
237
1930
farai la sua fine per le nostre mani medesime
238
1930
sopravvennero grandi malattie e per paura di morire, tutti
239
1930
uomini accampati si sparpagliarono per la foresta. Sono quattro
240
1930
in luogo più agevole per trovare pascolo agli animali
241
1930
agli animali e acqua per tutti. ¶ La carovana sull
242
1930
assetati giunsero all’acqua, per quanti sforzi facesse Don
243
1930
sforzi facesse Don Josè per fermarli, tutti vi si
244
1930
L’indiano fu legato per la gola al fusto
245
1930
lune. ¶ — Perchè l’uccisero? ¶ — Per prendergli il cavallo. ¶ — Fu
246
1930
cima all’asta passava per un bozzello che odorava
247
1930
videro le fanciulle prendersi per la mano, formare un
248
1930
ove riposavano l’ossa per ispaventare l’anima di
249
1930
capo bollente sulle erbe per vedere soltanto la bandiera
250
1930
pianura su cavalli barbari per comprare nei borghi vicini
251
1930
pareva invocare l’Eterno per qualche cosa di arcano
252
1930
denti pareva gli sorridesse, per la fenditura si scorgeva
253
1930
il poncio dal capo, per la camicia aperta si
254
1930
e gli aveva dato per giorni e giorni il
255
1930
con l’asta, salutava per l’ultima volta il
256
1930
il campo paterno e per il cammino audace della
257
1930
illumina. Questa parola, eruttata per tanti anni dall’anima
258
1930
avrebbero ripassato il mare per riposare in eterno sotto
259
1930
ogni cosa, alla Patria. ¶ Per tutta la notte non
260
1930
da noi i quali, per l’esilio di molti
261
1930
rivoluzionari del 1848 i quali per gli errori e le
262
1930
il fiore del loto per obliare il ritorno era
263
1930
anche tu parti? ¶ — Si, per appicciare il viaggio ho
264
1930
di tintura d’jodio per la cicca che scolava
265
1930
pareva l’avessero acciuffato per i baffi chè quelli
266
1930
maledette parole che riempirono per tanto tempo la bocca
267
1930
saranno sepolte nelle trincee. ¶ — Per l’attimo che passa
268
1930
che passa — rispose Cesare. ¶ — Per l’eternità! — affermò risolutamente
269
1930
guerra cresce la popolazione per la ragione che gli
270
1930
raggiera d’oro, stava per tuffarsi nel calice argentato
271
1930
di bue, le cavatoie per cui passa la luce
272
1930
un alveare gigantesco, appeso per il groviglio dei sartiami
273
1930
sul carabotto di prua per poter spaziare l’occhio
274
1930
d’Italia che ricoprì per tanti anni l’ossa
275
1930
domani prendo il fucile per i vivi e per
276
1930
per i vivi e per i morti. ¶ — Quando si
277
1930
Il Tarmito l’afferrò per il collare di cuoio
278
1930
Nicodemo s’era incarnata per salvarlo sull’orlo dell
279
1930
il cane lo seguì per le scale. Sul primo
280
1930
lui come un ciocco. ¶ Per vicoli oscuri il Tarmito
281
1930
saltò sulla calata, prese per il collare il cane
282
1930
coverta di una chiatta. Per lungo tempo si udì
283
1930
completò a sè stesso — Per i vivi e per
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Per i vivi e per i morti. ¶ Sul vertice
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cielo, il Tarmito stava per ridarsi in uno solo
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che si allontanava seminando per terra i tricciuoli della
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scala a pioli stesa per terra. Il Tarmito si
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battaglione del Tarmito partiva per il fronte. I soldati
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con me. ¶ — Stanotte parto. ¶ — Per la guerra? ¶ — Sì. ¶ La
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sogno: — Oggi è partito per il fronte. ¶ La tradotta
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svergognata e contrita e per spregio la cibò di
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di Dio, facevano strame per le bestie. ¶ Di notte
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piedi piagati, arrancavano infermate per le vie maestre; ridotte
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inaridito e mandarli raminghi per il mondo. ¶ Una branca
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altro che gli occhi per piangere oggi era nel
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fenditure di Itacà udì per la prima volta il
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di chi lo vide per la prima volta. Sul
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amore, quasi dovesse dolersi per i trabalzi, pareva che
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crepato, il cervello intatto per morire pensando a voi
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soldato fendeva le canne per vedere oltre la sassaia
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spauracchi con un teschio per capo, intabarrati, con le
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il silenzio, uno parlò per sentire se aveva ancora
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quando non ero cognito. Per difendere il nostro dittaggio
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vele scalpellano il cielo per mancanza di vento dichiarato
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mai dove vai, è per questo che io bramerei
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che è morto là, per l’Americhe dove si
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che ci domandavano: Partite per la guerra? noi si
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noi si rispondeva: No, per la rivoluzione. ¶ — Ma questa
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giorno che tu partisti per le Americhe, tua madre
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tante volte nella borsa per vedere se vi pescava
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vi pescava una lettera per lei, ma poi delusa
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mi ci levo volentieri per farlo studiare. ¶ — Per te
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volentieri per farlo studiare. ¶ — Per te ho fatto della
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diceva sempre mia madre. ¶ — Per te non ho più
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di terra sarebbero sufficienti per campare la nostra vita
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la guerra? ¶ — Cosa è per noi la guerra? — rispose
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guerra si muore anche per distrazione. ¶ — E cos’è
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distrazione. ¶ — E cos’è per noi la morte? Ecco
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nostri li hanno interrati per concio nelle terre pingui
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sul petto come pregasse per tutti. Le medagliette legate
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dolcezza dell’adolescenza; quando per la prima volta gli
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lento lavorìo delle bombarde per saltare sui reticolati fusi
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Tarmito e il Remito, per le vie dove c
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dorati. L’imbandigione era per tre. Al posto di
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baraccamenti!: ne domandino là per la piana di Bestrigna
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quella dove Gesù cade per la seconda volta sulla
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che aveva veduto peregrinando per il mondo. Il poeta
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che guardavano i campi, per immensa distesa non scorsero
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Alcuni calciavano la terra per scuotere la lordura che
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si turavano le narici per sfiatare dalla bocca l
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saliva stento la quota. ¶ — Per vino! ¶ — Volete morire abbottacciati
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se ne farà? ¶ — Ghiaia per strada — rispose il Tarmito
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umano. ¶ I soldati discesero per un sentiero, aperto sulla
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della cintura. Tutt’intorno, per quanto l’occhio poteva
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il parapetto. ¶ — La toelette per il mondo di là
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rilecca i capelli, sgocciola per l’ultima ciocca nel
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Notti di lavoro affebbrato per rinforzare i parapetti delle
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cordino. ¶ I tiri interdicono, per delle ore, alla corvée
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e le fontane bevono per tutta l’annata. ¶ — All
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si preparano i pali per le viti, si guardano
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sulle fosse del viso, per i gorioli dei mastoidei
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processione pareva dovesse transitare per una redola parata di
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rapprese si astringevano, taluno per destare il pensiero si
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L’espiazione era comune: per quanto l’occhio poteva
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come rotto dal colpo per costa della marraccia, atterrito
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ventre una sciaminea che per la bocca fiatava fumo
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sui dossi dallo scultore per tenerli molli. Se il
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aperta sotto il mento per non perdere nemmeno una
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alla pazza. ¶ Quelli che per timore d’essere saccheggiati
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avvicinavano con uno stecco per rimuovere lo sterco. Nell
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i crampi, s’intanavano per dar scarico alle materie
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materie entro una caverna per ivi introgolare senza molestia
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si rompon le zolle per dare aria alla terra
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gli orecchi tesi orizzontali. Per tutto l’inverno li
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ferri spinosi vegetavano, come per miracolo, giacchette rovesciate, camice
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infilavano su dei giunchi per le garge. Ne facevano
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Soltanto la donna che per un soldo andava dalle
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quelle ragazze che stanno per farsi donne, con le
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bovi, mattati di coltella, per fianco, a rovescio, di
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bollivano in un caldaione per disugnarle, il ventricolo del
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mano a delle donne per accorare un porco. ¶ Una
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un laccio di corda per il naso lo ritorceva
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Un soldato lo prese per il codino, slabbrandolo nelle
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cassa. Quattro lo augnarono per le zampe, lo scosciarono
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che sostenevano il porco per le zampe lo soppesarono
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scrofa l’avevano legata per il collo a un
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Ogni tanto si grattava per ogni dove come una
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che gli avevano dato per giunta. ¶ Il conducente che
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cosa fai ¶ ti tiro per i baffi. ¶ Perchè non
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deve aver cent’anni per gamba. ¶ — Chetati, scandaloso che
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non lo sai che per noi è stata come
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della salute e berciavano per le strade del mondo
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canto ¶ sciogliamo intanto. ¶ Irresistibile ¶ per tutto invase ¶ palazzi e
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e si scolorava come per dissanguamento lento, un albore
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Resurrezione. Alcuni erano proni per baciare le pietre. ¶ A
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viscere della terra come per terremoto. Spezzati i sostegni
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gesti vendicativi. Qualcuno schizzò per aria. ¶ — Fuoco! ¶ Il Tarmito