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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «perché»

nautoretestoannoconcordanza
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altre mie occupazioni, quanto perché, conoscendo io le malagevolezze
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dio d'Arcadia, non perché quella, dopo che alle
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con la vostra prudenza, perché voi servite ad un
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per altro, se non perché l'opere di Vostra
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Signor Preti; care, dico, perché mi vengono da due
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mondo; et care anche, perché caramente mi lodano et
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et con l'altro, perché voglio che sì come
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sospetto d'adulazione, sì perché da animi così candidi
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che giudicio sincero; sì perché, essendo la loda frutto
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riflettono in voi stessi, perché, lodando sì bene, date
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affligermi et restarne mortificato, perché crederei fermamente ch'i
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dell'opere mie, sì perché a tutto il mondo
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ciò non può essere, perché i savi e i
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quel che si predica, perché molti conoscono il buono
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ogni freno di sofferenza. ¶ Perché par loro strano ch
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Or se così è, perché questi malignetti, avante che
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e dati all'Italia: perché con fare alla lor
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capo di scrittura eccellente, perché la nostra memoria è
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ciò ridermi et dissimularlo, perché son fanciullacci più tosto
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nascere che d'invidia, perché pensano costoro col censurare
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sostatevi ancora qualche poco, perché ho intenzione di riformarle
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vostro nobile. ¶ Et or perché sì poco ¶ mi giovar
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in danno e strazio? ¶ Perché, perché proporre ¶ condizion sì
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danno e strazio? ¶ Perché, perché proporre ¶ condizion sì dura
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sì grave perdita? ¶ Ahi perché di noi duo ¶ l
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altro accettar gli Abissi? ¶ perché permise il Ciel ch
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me duro e crudele, ¶ perché potesser poi con maggior
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di seguitar la caccia, ¶ perché non mi parea con
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de' Cavalier ministri, ¶ che, perché sia del gioco e
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membra ¶ consigliato discorso, ¶ sol perché sia 'l mio male
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i miei propri uccisori. ¶ Perché mi perdonaro, ¶ ne' monti
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ben fregiato lembo; ¶ né perché 'l falso umor l
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alabastro, ¶ s'alza talor, perché tra via l'impaccia
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alza lo strido, ¶ e perché lena d'arrivar tant
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mio dolce compagno? ¶ Lassa, perché quel bene, ¶ ch'Espero
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concesse, ¶ Lucifero mi fura? ¶ Perché quanto cortese ¶ mi fu
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Amor benigna, ¶ bellissima Ciprigna, ¶ perché nel mar permetti ¶ un
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albergo ¶ il feroce custode, ¶ perché non mi togliesti ¶ la
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sì, ma non rotta. ¶ Perché, perché, partendo ¶ almen non
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ma non rotta. ¶ Perché, perché, partendo ¶ almen non mi
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questo è van pensiero, ¶ perché dal cieco Arciero ¶ son
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miei, le vele sciolse, ¶ perché pietoso volse ¶ serbarti ad
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ver che sii tale, ¶ perché cose fai meco ¶ di
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d'ira, ¶ non tanto perché privo ¶ dela luce e
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insidia, e prendi. ¶ E perché que' profondi ultimi regni
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alte tempeste. ¶ O sia perché fors'anco ¶ celatamente trapelando
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questi vani lamenti: ¶ – Deh perché pria non aventasti in
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celesti tuoi stellati giri. ¶ Perché t'adiri? e perché
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Perché t'adiri? e perché fai che 'n preda
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stessa il fallo mio, ¶ perché quando vid'io cosa
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dolorose note ¶ oggi ridir, perché lasciar ne possa ¶ in
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aborri i pianti miei ¶ perché vergine sei? ¶ Anzi convien
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o verginella ¶ Dafni bella, ¶ perché fuggi il fido amante
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farti ingiuria, ¶ ma sol perché desidero ¶ con umil sacrificio
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m'aborri e schifimi, ¶ perché son rozo e sucido
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tra sestessa non frema; ¶ perché di quell'amore, ¶ che
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che tu stesso creasti? ¶ Perché l'esser mi desti
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del mio mortal feretro? ¶ Perché titol t'usurpi ¶ così
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soffro, ¶ paragon non ritrova! ¶ Perché chi fece al mondo
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rimembrando ¶ le passate dolcezze, ¶ perché raddoppia il male ¶ la
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per tutto non miri? ¶ Perché l'industria è figlia
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io questo ti nego, ¶ perché raro si vede ¶ se
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te sparisco: ¶ rimanti, ah, perché piagni? ¶ Lascia il pianto
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dona a tanto foco? ¶ Perché durò sì poco ¶ quella
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pietra, ¶ (dicea Tisbe talora) ¶ perché perché contendi ¶ al'edra
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dicea Tisbe talora) ¶ perché perché contendi ¶ al'edra innamorata
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core ¶ il reciproco ardore, ¶ perché meno altrui crede, ¶ e
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più diligente, ¶ non già perché 'n lei fusse ¶ maggior
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la passione, ¶ ma sol perché 'n quel sesso ¶ minor
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morì, come viv'io? ¶ perché quest'alma anch'ella
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Oh luna, invida luna, ¶ perché quando vedesti ¶ venir l
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uccise la mia vita; ¶ perché non deve un spirto
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perfetto ¶ non poté proferire, ¶ perché l'alma a l
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morte? ¶ Ben mio, deh perché quando ¶ uccider ti volesti
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sospiro ¶ sepelì queste note ¶ perché la spada, ch'era
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so: dicalo Amore. ¶ Lilla ¶ Perché, dunque, lasciasti ¶ ne l
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distinte ¶ meravigliose imagini dipinte; ¶ perché la tua bellezza, ¶ disegnata
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poi riconosciuto il ladro, ¶ perché, veggendo voi ¶ vestir le
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negri son, Lidio mio, perché son schiavi ¶ già conquistati
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di che paventi? e perché fuggi? ¶ Fuggi forse e
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e i versi. ¶ Oimè, perché fuggirmi? ¶ Già non son
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tu, lasso, non senti, ¶ (perché sorda hai la vista
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tu, cruda et ingrata, ¶ perché di viver pur sempre
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più ch'ad altrui, ¶ perché fuggi da me, s
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pensiero e stato. ¶ Deh, perché non ho io ¶ la
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la bellezza primera? ¶ o perché non ebb'io ¶ un
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suole il natural diletto. ¶ Perché denno del'uom gli
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che benigno ingegno! ¶ Ma perché tu, del pari, ¶ scambievolmente
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amata donna ¶ ubbidiente pende, ¶ perché del mio voler non
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vivo altrui, rende immortale. ¶ Perché dunque t'adiri ¶ ch
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che 'l mio amore, ¶ perché vuoi tu, ch'io
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obligata ad amarti? e perché poi ¶ mi chiami empia
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sai, che m'offendi, ¶ perché contro mia voglia ¶ vuoi
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del tuo nobil amor, perché non volgi ¶ il cor
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sé rigor non serba, ¶ perché contro i lamenti, ond
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istessi insieme allaccia, ¶ io perché fuor (dicea) dele tue
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vera dote; ¶ ricco chiamarsi, perché d'or si vesta
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ver ben rare sono, ¶ perché donarla a Mirzia sua
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alcun sospetto d'adulazione, perché da animo così candido
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vostra prudenza conservatevi tale, perche voi servite ad un