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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «perché»

nautoretestoannoconcordanza
1
1956
di rado a trovarla perché non pensasse tanto alla
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1956
cattiva accoglienza, gli disse: – Perché ce l’ha con
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1956
un cavallo che voli, perché devi passare una montagna
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1956
arrampicò su una pianta perché non lo vedessero. Le
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1956
il piacere di rendercelo, perché ne abbiamo uno solo
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1956
specchio che loro hanno, perché devo andare a uccidere
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1956
qui che l’aspetto, perché oggi deve mangiare me
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1956
e una Regina, disperati perché non avevano figlioli. E
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1956
E la Regina diceva: – Perché non posso fare figli
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1956
guardare a bocca aperta, perché mai aveva visto una
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1956
che ho sospirato tanto perché mi nascesse? ¶ Ma il
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1956
insospettirsi: – Pagherei a sapere perché mio figlio se ne
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1956
ho voglia di prezzemolo perché aspetto un bambino… ¶ – Ti
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1956
furono prese da sgomento, perché erano tempi di sospetti
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1956
ma era rimasto deluso perché non aveva mantenuto la
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1956
bisogna fabbricargli un palazzo, perché stanno diventando grandi –. E
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1956
i capelli d’oro perché portavano sempre il capo
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1956
che siamo vicini, – disse, – perché non venite domani da
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1956
che era piuttosto offeso perché per la seconda volta
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1956
quello che becco io! – perché le due zie avevano
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1956
di murare la porta, perché ci aveva lasciato un
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1956
zecchini, – un prezzo caro, perché era Re e non
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1956
mettere le matasse. ¶ – Attente, perché pesano. Ce la fate
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1956
per passare un’ora, perché siete belle e certo
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1956
ci sia vostro padre! Perché io da stasera do
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1956
Neppure io, sa, babbo: perché… ¶ E Leonetta, subito: – Lo
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1956
risposto: «Neppure io, sa, perché…» e la terza invece
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1956
la teneva in soffitta perché aveva paura che qualcuno
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1956
presa da un tremito, perché le pareva di riconoscerlo
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1956
svelta e alla buona, perché lo sposo non poteva
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1956
gli dissero i mercanti. – Perché non caccia la spada
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1956
ritornò in sé. ¶ – Ma perché ha così paura di
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1956
vista. ¶ Il Re acconsentì. Perché oltre tutto era geloso
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1956
fece un matrimonio segreto, perché nessun uomo la vedesse
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1956
fosse levata questa gobba, perché tutti i ragazzi mi
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1956
e tutti prendevano spavento perché credevano che fosse un
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1956
voi non la diamo perché siete matto. ¶ – Come matto
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1956
pian piano a riva perché non si svegliasse, ma
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1956
al marinaio. ¶ – Sì, Maestà. ¶ – Perché mi ruba sempre il
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1956
riuscirono più ad acchiapparlo perché era andato a godersi
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1956
da parte un centesimo, perché il guadagno bastava appena
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1956
torniamo a casa nostra, perché qui abbiamo paura. ¶ – Brave
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1956
Nina chiamò le sorelle perché l’aiutassero a portar
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1956
giù il cadavere, e perché quelle si rifiutavano, disse
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1956
uova. ¶ – Ochina, apri. ¶ – No, perché mi mangi. ¶ – Non ti
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1956
Sono io, la volpe. Perché non m’hai aspettata
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1956
rabbiosa. – Ochina, aprimi. ¶ – No, perché mi mangi. ¶ – Bada, ochina
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1956
volta! Adesso apri! ¶ – No, perché mi mangi. ¶ – Bada, ochina
49
1956
quel che ci garbava, perché restava nostra. Sono passati
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1956
sono venuto prima è perché non ho potuto. Ma
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1956
disperata era l’Uliva, perché suo padre era per
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1956
da casa. Abbi giudizio, perché dico sul serio. ¶ Sotto
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1956
intanto stava di guardia, perché suo padre non apparisse
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1956
Ma tutto fu inutile, perché un giorno l’Ebreo
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1956
da mangiare a spizzico; perché s’era accorta che
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1956
alle sue creature, e perché la bugia fosse creduta
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1956
un paio di schiaffi! ¶ – Perché, poverini? – intervenne il Re
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1956
E poi? E poi? – perché era la storia della
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1956
cedere alle sue speranze perché c’era quel mistero
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1956
Re, troverà da ridire perché ci manca qualcosa, e
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1956
e perciò eccoglielo qui, perché intendo fargliene regalo, se
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1956
gli diede del «villanaccio» perché i Re sono persone
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1956
ne faccia, ma presto, perché ne ho bisogno subito
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1956
a quel che fai, perché il Re se fa
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1956
il vitello lasciatelo pure, perché è mio. ¶ – Come vostro
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1956
impossibile, – disse il cameriere, – perché il Re le ha
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1956
riderà, poi vi domanderà perché pescate dove non c
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1956
garbò al forestiero: sia perché aveva già una bella
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1956
cui era innamorato, sia perché la figlia del Re
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1956
dentro con la balia, perché stesse fino ai vent
71
1956
Sole incartò lei stessa perché intanto le dita le
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1956
Il Re era disperato perché orzo così non se
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1956
fece restar tutti costernati: perché mai il Principe era
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1956
sua consolazione durò poco, perché la cavallina chiuse gli
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1956
aveva nulla da raccontare perché era sempre rimasto a
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1956
mangiando gli chiedeva il perché del suo viaggio. E
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1956
il fattore chiese: – E perché siete in viaggio? – Quando
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1956
astuzia: – Fiorentino! – gridò – Fiorentino! perché m’hai lasciato? Non
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1956
non poteva più muoversi perché non ce la faceva
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1956
un l’altro sul perché si trovavano in quella
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1956
a mio padre il perché di quella sua vendetta
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1956
giro. E la maltrattava, perché lei non c’era
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1956
al padre del Principe perché gli fosse alleato in
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1956
Io non posso sposarvi, perché questo è mio marito
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1956
parlarle, – disse il fornaio, – perché lei cominci a preparare
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1956
ogni giorno col Segretario, perché ne parlasse al Re
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1956
la fune e tutto, perché i compagni avevano mollato
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1956
Fioravante! Fioravante! ¶ Restò sorpreso, perché in quei posti non
89
1956
è meglio di no, perché s’è abituato a
90
1956
visto la sua tomba, perché è sepolta in un
91
1956
fu tutto contento anche perché così il figlio si
92
1956
torre insieme col cadavere, perché l’avesse sempre sotto
93
1956
lenzuola sotto nella stalla perché al mattino avrebbero presi
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1956
di tra i filari: – Perché? ¶ – Ci hai venduto il
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1956
tutta la famiglia. ¶ – E perché sei venuto da me
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1956
Ora va’ in pace, perché io non ti do
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1956
nascosto sulla pedana dietro, perché volevo anch’io andare
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1956
e hai fatto bene, perché io sono una Fata
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1956
casa non posso alloggiarti perché mio marito non vuole
100
1956
sua morte ti salvò, perché non poteva farti più
101
1956
cerchi di far conoscenza, perché ha il vizio di
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1956
vestiti all’ultima moda perché si cambiasse. I cavalli
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1956
virtù. Ma era inutile perché nelle sue mani la
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1956
cascava mai in terra perché erano tutti ugualmente forti
105
1956
fosse lui lo sconosciuto, perché non si capiva come
106
1956
palesare l’esser suo, perché se non v’erano
107
1956
proposte, Maestà, – disse Menichino, – perché se trovo convenienza, io
108
1956
Si fregò gli occhi, perché non riusciva a crederci
109
1956
regno di suo padre, perché ha già il regno
110
1956
E quelle, ferme. ¶ – Avanti! Perché non filate! – gridava l
111
1956
Assunta; e le disse, perché ora aveva preso a
112
1956
vedeva come di giorno, perché la sua bellezza mandava
113
1956
una carrozza tutta chiusa perché per la strada non
114
1956
in tempo a levarla, perché il fastello aveva già
115
1956
nominare l’uva salamanna perché al suo paese non
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1956
scudi tondi per chicco, perché è lei. ¶ Trecento scudi
117
1956
confronto del mio tappeto, perché per arrivare qua in
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1956
nemmeno tanto a riposare, perché voleva sapere se davvero
119
1956
rifiutava tutti i pretendenti, perché non trovava mai nessuno
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1956
e il brodo. ¶ – E perché mai? – disse Fiordinando. – E
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1956
oppio. Io so tutto perché, di tra gli alberi
122
1956
tutto io per custodirlo, perché intorno c’è pieno
123
1956
queste cose da conto, perché se lei agisce con
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1956
Bada di far piano, perché la scala è di
125
1956
mi succeda qualche disgrazia, perché la mia mamma m
126
1956
contento tornò al palazzo, perché s’era fatta ora
127
1956
vangarmi questo campicello qui, perché lo voglio seminare a
128
1956
E Pietro: – Eccovi, zio, – perché lui adesso, il Mago
129
1956
può senza gran rischio, perché intorno c’è pieno
130
1956
impiego qui in città? ¶ – Perché no? – gli rispose quello
131
1956
una tascata di soldini, perché s’abituassero a far
132
1956
sposo quando ci fidanzammo, perché non voglio che si
133
1956
non lo era altrettanto, perché pensava all’altra moglie
134
1956
come si rimedia, – concluse, – perché io proprio non lo
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1956
Fanta-Ghirò persona bella perché era la più bella
136
1956
non so come fare perché l’esercito non ho
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1956
al padre: – Lo sapete perché v’ha chiesto il
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1956
il sale, quella birbante? Perché vuol salarvi le cuoia
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1956
marci (la chiamavano così perché quella pelle di vecchia
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1956
Chi sei? – le diceva. – Perché ti sei travestita così
141
1956
la figlia gli domandò perché gli altri piatti non
142
1956
cibo senza sale? Ecco perché vostra figlia domandò il
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1956
pure come vi garberà, perché vorrà dire che io
144
1956
la mandarono a scuola, perché imparasse i lavori da
145
1956
con me, signor padre? ¶ – Perché non mi volete mica
146
1956
bene? Sul trono nero? Perché? L’ha con me
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1956
forse? ¶ – Sì, con te, perché neanche tu mi vuoi
148
1956
candeliere nella sua camera, perché era tanto bello che
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1956
in camera porzioni doppie, perché aveva fame. Così gli
150
1956
Re posò la forchetta. ¶ – Perché non mangia, Maestà? Non
151
1956
buonissima, è buonissima. ¶ – E perché non mangia? ¶ – Mah, non
152
1956
presto per andare via, perché io non vi aspetto
153
1956
i colori, si trattenne, perché se no perdeva lo
154
1956
l’abbiamo chiusa così perché non c’entrino le
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1956
non ti veda più! ¶ – Perché? Siete arrabbiato, signor Arciprete
156
1956
È un rimedio difficile, perché l’Orco tutti i
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1956
loro lì a discorrere. ¶ – Perché non ne portereste una
158
1956
noi? – gli chiesero. ¶ – E perché no? ¶ – E poi dovreste
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1956
a mezzogiorno in punto, perché a quell’ora l
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1956
vi avviserà di tutto. Perché se vi imbattete subito
161
1956
frati sono così cattivi perché da dieci anni è
162
1956
tuo padre, vuoi dire. Perché sei tu la figlia
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1956
sanguinasse, venite a cercarmi, perché io o sarò morto
164
1956
domanda all’oste il perché di tutto quel nero
165
1956
fischiando tutto dalla gioia perché aveva visto che quel
166
1956
scongiurò di non andare, perché era una selva incantata
167
1956
Principessa non capì bene perché, ma andarono a letto
168
1956
e che rimase confusa perché dei tre non sapeva
169
1956
Sposare io non posso perché sono ancora troppo ragazza
170
1956
lei non voleva saperne, perché il suo pensiero era
171
1956
Allora, io ci andrò perché è meglio che mi
172
1956
su. Domandò al Mostro: – Perché s’è così ringalluzzito
173
1956
esser ròse dall’invidia, perché loro conducevano una vita
174
1956
Bellinda cominciò a disperarsi, perché non poteva vedere la
175
1956
con le foglie alzate perché si sposava la sorella
176
1956
diventata ancora più cattiva perché il marito legnaiolo la
177
1956
un coro di beffe, perché sapevano che aveva preteso
178
1956
lo vendi, questo tovagliolo? ¶ – Perché no, Maestà? – rispose lui
179
1956
figlia, mia legittima fidanzata. ¶ – Perché no, carcerato? – disse il
180
1956
bene, se no niente. ¶ – Perché no, Maestà? Affare fatto
181
1956
scatolina e: – Vuoi vendermela? ¶ – Perché no, Maestà? – e fece
182
1956
poi: – Me lo vendi? ¶ – Perché no, Maestà? – rispose lui
183
1956
Gugliermo! – gridò, – sei qui! Perché non sei tornato? Ti
184
1956
il nome della disgrazia, perché la chiamano l’Isola
185
1956
io il più fortunato, perché ho ritrovato e riportato
186
1956
porse a sua madre perché la mangiasse. La Regina
187
1956
e dissero: – Questo accade perché non è stato lui
188
1956
carichi sull’altra spalla perché da quella di prima
189
1956
Gugliermo fu più facile perché non c’era più
190
1956
è più? E Gugliermo perché non torna? – Giovanni allora
191
1956
capelli, chiamò i soldati perché lo portassero dove Andreino
192
1956
due preferiva il maggiore perché grande ormai da poterlo
193
1956
si rodeva dalla gelosia, perché era stato il gatto
194
1956
volta, ma non troppo, perché pensava con ragione: «Non
195
1956
giocare con noi? ¶ – E perché no? – lui rispose, – ma
196
1956
ammazzava, e senza sforzo, perché bastava che quella manaccia
197
1956
di metterlo a scuola, perché imparasse il miglior sistema
198
1956
tutti conosciuto e rispettato perché in vita sua non
199
1956
per raccoglierlo e mangiarlo. «Perché quella fatica dell’allungare
200
1956
ma disse, pian pianino: – Perché così lontano? Fico, cascami
201
1956
Ti darò un bastimento, perché tu cominci a caricare
202
1956
a quel che fai, perché voglio che tu impari
203
1956
soldo d’elemosina. ¶ Domandò: – Perché tenete qua questo morto
204
1956
di me voi state! ¶ – Perché, caro figlio? – disse il
205
1956
lontano. – Solo Bella Fronte, – (perché lei lo chiamava Bella
206
1956
guardando attraverso le persiane – perché non le poteva aprire
207
1956
casetta. Batté alla porta, perché aveva una gran fame
208
1956
raccontò alla vecchia il perché e il percome egli
209
1956
un vaso di gelsomini perché i mori non lo
210
1956
cuore che gli batteva perché certo sua sorella l
211
1956
Ora ne hai due: perché non vuoi il terzo
212
1956
non si poteva mangiare perché era sempre con quei
213
1956
quei cagnacci mentre mangiava, perché puzzavano. E il fratello
214
1956
te la posso dare perché la deve mangiare un
215
1956
Il giovane Re sorrise, perché lui era stato sempre
216
1956
esser grato a noi, perché ci siamo aiutati a
217
1956
i buchi della casa perché Zio Lupo non potesse
218
1956
vi farò un regalo, perché voglio lasciarvi contente. Ditemi
219
1956
la stanza a chiave, perché voleva esser solo lui
220
1956
fare a tirare avanti, perché nessuno gli dava mai
221
1956
E la moglie: – Ma perché m’hai fatto dare
222
1956
fu una gran festa, perché il Regno era stato
223
1956
le diede uno schiaffo perché aveva rotto una scodella
224
1956
volete. Io vi lascio, perché devo occuparmi dei miei
225
1956
mai pensato d’usare perché non le mancava mai
226
1956
e biada nel giardino, perché le bestie s’affollassero
227
1956
Il Re voleva sapere perché se ne voleva andare
228
1956
e nessuno lo comprava perché costava troppo caro. – Fammelo
229
1956
come quelli dei frati perché non gli stavano più
230
1956
e lui era disperato perché non aveva quattrini per
231
1956
e a dirgli: – Ma perché è così mortificato, papino
232
1956
riempire anche per voi, perché voglio mostrare la mia
233
1956
dar niente alla sposa, perché voglio farle tutto io
234
1956
contarle, – disse l’Intendente, – perché mi pare che ce
235
1956
sedersi sul trono nero, perché era arrabbiato con le
236
1956
Sì, con te. ¶ – Ma perché, signor padre? ¶ – Perché non
237
1956
Ma perché, signor padre? ¶ – Perché non mi volete mica
238
1956
non disse più nulla perché era tutto compiaciuto di
239
1956
padre, ha riposato bene? Perché è sul trono nero
240
1956
Sì, con te. ¶ – Ma perché con me, signor padre
241
1956
in mano, sarò libero, perché quel fiore è la
242
1956
che porta in testa, perché io vado matta per
243
1956
lei gli rispose, soltanto, perché non aveva più fiato
244
1956
restò un po’ male perché era all’oscuro di
245
1956
Il Re parlava forte perché credeva che fosse sordomuta
246
1956
fretta nella tal città perché gli stavano mangiando tutti
247
1956
un pochino per piatto, perché non se ne accorgessero
248
1956
che era entrata lì perché non sapeva dove andare
249
1956
armare bene casa sua perché era in pericolo. E
250
1956
Parlate, – dice il Re. ¶ – Perché va a morte quel
251
1956
si mise a mangiare perché in tanti giorni di
252
1956
a dormire un momento, perché sono tanto stanca che
253
1956
sospirare notte e giorno, perché per aver dormito un
254
1956
che senta cosa vuole, perché voglio portare qualcosa anche
255
1956
lasciasse dormire tre giorni, perché ero stanca, e lei
256
1956
l’aveva mai vista perché non usciva mai e
257
1956
cavallo camminava da solo perché loro muovevano le ruote
258
1956
fa entrare in casa perché sua figlia si diverta
259
1956
era proprio addormentato, sia perché non riusciva a prendere
260
1956
a prendere sonno, sia perché sapeva che è sempre
261
1956
un fil di voce perché aveva già la gola
262
1956
di marmo, e balbettando perché gli diventavano di marmo
263
1956
orto era sempre aperta perché di prezzemolo ce n
264
1956
e chiamarono un Mago perché l’indovinasse lui. Il
265
1956
può fare a parlarle perché gli ha preso per
266
1956
non può farlo entrare perché ha il suo povero
267
1956
che io vado via, perché è venuto a prendermi
268
1956
giorno andava a trovarla, perché le voleva ancora bene
269
1956
che vada sul balcone, perché possa vederla tutto il
270
1956
che la tengono chiusa perché le hanno predetto che
271
1956
uscì quella bella giovane. – Perché vai così per il
272
1956
l’acquolina in bocca perché vuole mangiare me, non
273
1956
e scura in volto. – Perché così triste? – le domandarono
274
1956
padre mio. ¶ – E allora, perché non ridi? ¶ – Non riderei
275
1956
il tuo buon cuore perché le tre donne che
276
1956
sulla soglia della porta, perché quell’unico figlio lo
277
1956
neanche col Papa. ¶ – Ma perché, tu, un così bel
278
1956
pur mantenere la promessa, perché se non la mantengo
279
1956
accompagnarmi un pezzetto. ¶ – Certo, perché no? Però, senti, solo
280
1956
senti, solo un momentino, perché, sai, è la prima
281
1956
città. ¶ – Bene, non so perché, non mi ritrovo. Sapete
282
1956
il Signore lo svegliò perché dovevano mettersi in strada
283
1956
anzi, riportatelo dal Re perché prenda il sacco dei
284
1956
noi siamo in due! Perché fate tre mucchi? ¶ – Eh
285
1956
Su, spicciamoci ad alzarci, perché abbiamo mangiato ed è
286
1956
né poco né tanto, perché non credeva nemmeno a
287
1956
non riusciva a dormire perché gli era venuta una
288
1956
che erano rimasti lì, perché lui alla sposa aveva
289
1956
poteva essere uno spirito perché non avrebbe avuto bisogno
290
1956
che troveranno per terra, perché sono quelle della Maschera
291
1956
che non l’ammazzo, perché da tanto non ero
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1956
che non la affogo, perché m’ha detto acquetta
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1956
che non la mangiamo, perché ci ha dato tre
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1956
che non la bruciamo, perché ci ha dato tre
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1956
da dov’erano caduti, perché la ragazza aveva subito
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1956
bastava alzare una mano perché i rami s’alzassero
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1956
fece radunare i Savi perché gli spiegassero l’incanto
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1956
ed è diventata Regina perché il Re vecchio è
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1956
ma non facciamo peccato perché andiamo a rubare dagli
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1956
là di quel ruscello, perché c’è un serpente
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1956
età da prender moglie. Perché non sorgessero rivalità sulla
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1956
a ognuno della canapa perché gliela riportassero di lì
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1956
molosso grande e grosso, perché il pane non gli
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1956
a casa la figlia, perché c’era un Re
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1956
bussò di nuovo insistendo perché la padroncina leggesse la
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1956
del figlio del Re; perché quel Re aveva fatto
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1956
a contemplarla e piangeva perché non era una donna
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1956
era travestito da pappagallo perché innamorato di sua figlia
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1956
uno scherzo delle streghe, perché il bosco di streghe
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1956
con nessuno nel bosco, perché c’era pieno di
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1956
tutti e due insieme, perché sono i più gran
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1956
Così fu perdonato e perché non avesse più da
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1956
posto dove stesse bene, perché non avrebbe mai permesso
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1956
farsi inchini e riverenze, perché la distanza che li
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regalo per la Principessa perché passasse il tempo leggendo
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volar via, e risfogliato perché tornasse a casa. I
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nessuno sa il rimedio perché lo so solo io
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1956
non gliene può fare, perché peggio di come sta
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1956
baci, ma si trattenne, perché doveva in fretta seguire
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1956
è vostra figlia? E perché non ce l’ha
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1956
ce l’ha detto? ¶ – Perché, – disse la sposa, – non
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1956
una gran brutta impressione, perché era già la seconda
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1956
Re Crin mentre dormiva, perché le era venuta un
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vecchia. – Non posso alloggiarti, perché mio figlio è il
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palazzo. Lo riconoscerà subito perché è un palazzo senza
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un maestro assai dotto, perché gl’insegnasse tutte le
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Dove andiamo? – gli chiese. – Perché sei così triste? – ma
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Bobo. – Allora uccidetemi subito. Perché farmi penare aspettando? ¶ – Noi
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sella, per nessuna ragione, perché se scendi muori subito
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1956
Pietro non voleva riceverlo, perché tutto quel che aveva
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1956
che non vuole. ¶ – E perché? ¶ – Perché dice che ho
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non vuole. ¶ – E perché? ¶ – Perché dice che ho pregato
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1956
non torna più indietro –. Perché quel giovane era un
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1956
non lo lasciarono entrare perché avevano da spogliarla e
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1956
gliene lanciò un capo perché s’aggrappasse, e la
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1956
la peschiera, il Principe – perché era un Principe – spiegava
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folklore della generazione positivista, perché ci si mettesse a
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sarebbe stato da chiedermi perché avevo accettato d’occuparmene
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vecchiette; e questo non perché non esistano più in
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luoghi di conservazione», ma perché già in tutte queste
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1956
della Terra d’Otranto, perché tra le varie versioni
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queste espressioni di scontento, perché sentirò in esse riecheggiare
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1956
le fiabe della Toscana. Perché quelli parlati in Toscana
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ove entrino faccende domestiche, perché allora la Messia è
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tra le braccia: ecco perché io ho potuto raccogliere
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tratto da Nerucci – proprio perché sono le più belle
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1956
includerlo nel mio libro, perché – tolto il vernacolo e
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1956
del mio lavoro: primo, perché quasi non ve n
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1956
e aneddoti, e poi perché si devono considerare più
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1956
chiamato Giovannin senza paura, perché non aveva paura di
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1956
mando in un palazzo. ¶ – Perché dovrei aver paura? ¶ – Perché
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Perché dovrei aver paura? ¶ – Perché ci si sente, e
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1956
testa posata in terra. – Perché dei padroni di questo
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grida non aveva effetto perché nessuno sapeva dove poteva
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equipaggio, non trovava marinai: perché nessuno aveva voglia di
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brontolavano contro di lui perché il viaggio non si
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ma bisogna ammazzarla subito perché altrimenti si trasforma in
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tutte le sue ventose, perché aveva sentito che c
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gabbiano non poteva volare perché il remo gli aveva
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vi ho liberato io, perché io sono il capitano
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il Re al locandiere perché gliela custodisse. Nella notte
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belle formiche, aiutatemi voi!» perché noi accorriamo dovunque voi
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Re stava in pensiero perché il giovane era uscito
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vestiti e bei gioielli, perché il capitano era molto
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crederci o non crederci, perché poteva darsi che l
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uovo rompermelo sulla fronte, perché la mia anima voli
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fosse portata nel castello perché la figlia potesse vederla
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a prendere una focaccia perché muoio di fame. ¶ Il
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più piccolo e gramo perché non poteva più crescere
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1956
Figuratevi, – disse la ragazza, – perché dovrei aprirla? Che me
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non sapeva dove nascondersi perché ormai era sicura che
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è fresco, – disse. ¶ – Certo, perché non avrebbe dovuto esser
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guardare dentro il sacco perché sentì gridare: – Ti vedo
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di paura vedendolo tornare perché pensava che le avrebbe
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devo tornare a casa perché Lucia è ammalata. ¶ Così
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ferro. Dopo questo bagno, perché si rinfrescasse, sua madre
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accendere dei grandi falò perché la Maschera Micillina non
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Micillina non ci andava perché sapeva che gente tranquilla
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di venirci in aiuto, perché se ci concede una
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re degli altri pesci perché nessun altro pesce aveva
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che camminava stando ferma perché le chiacchiere degli altri
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capo, pieni di vergogna, perché Masino trattandoli da paurosi
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Adesso dormo due ore perché sono stanco. A mezzanotte
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di voi, – spiegò Masino, – perché siete andati tutti dal
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trovato il mio cestello, perché io le ho ammazzato
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coda era inutile tagliarla, perché rispuntava. E la ragazza
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alla sorella. ¶ – Sto qui perché devo sposare il figlio
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un po’ di vantaggio, perché hai le gambe più
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donna porta ai mietitori. Perché lei, quando mi vedrà
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non arrivava al fiume, perché poco più sopra, inginocchiato
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Non mi posso muovere. ¶ – Perché non ti puoi muovere
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non ti puoi muovere? ¶ – Perché reggo la montagna con
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già giorno. Li svegliò. – Perché non ci hai chiamato
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più per una settimana. ¶ – Perché lo trattate così, poveretto
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preoccupate. Sarete fatti Duchi, perché se non aveste ammazzato
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gli conducesse subito Belsole, perché il Re la voleva
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Re non voleva crederci, perché non aveva mai sentito
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le briglie sulla schiena, perché stava preparando i finimenti
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gli stava sempre intorno perché mangiasse qualcosa, disse: – Sì
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fatto questa pizza? ¶ – Io, perché? ¶ – Ma no, dimmi davvero
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indovinarci, – disse il Re, – perché già tanti ci hanno
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gobbo; e, senza fiatare, perché parola di Re è
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nemmeno una. ¶ – Sfido! Ma perché non provate con la
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a queste bestie! ¶ – E perché non gli lasciate mettere
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e si trovò contento, perché si dice che il
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faceva altro che filare, perché era una brava filatrice
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anni, e rispose: – E perché mi dici così, buona
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dici così, buona donna? ¶ – Perché dopo uno cattivo ne
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più bisogno di filare perché era diventata una signora
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era vestita anche lei (perché la ragazza era sempre
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giovane vai chiedendo elemosina? Perché non vai a lavorare
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Allegra falce, allegra falciglia ¶ Perché il padrone mi vuol
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Giuseppe Ciufolo un coltello perché tagliasse in due la
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diceva la Bella Venezia, perché a ognuno che le
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su un cavallo bianco. ¶ – Perché tanta tristezza, Maestà? – chiese
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era fuoco e fiamme, perché era la finestra dell
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montagna, non potendolo raggiungere perché era già nelle acque
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poteva avvicinarsi a rubarlo, perché il cavallo, essendo stato
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casa, cominciò a litigare perché non voleva in casa
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tavola. Il Re disse: – Perché portate in tavola gli
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suo cospetto, gli chiese perché aveva colto quei tre
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giaciglio accanto al fuoco, perché – disse – un tignoso non
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1956
provò un gran dolore, perché era sempre innamorata di
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e a mia madre perché anch’io sono figlio
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di ammazzarvi qui. ¶ – E perché mi volete ammazzare, a
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chi passava per via, perché il primo che sarebbe
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il Re ci ripensò. «Perché devo allevare uno che
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ma Mandorlinfiore non volle perché aveva promesso di darla
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fargli proporre qualche prova perché non tornasse più. C
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avanzava zoppicando, – e questa perché zoppica, adesso? ¶ – Ero andata
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e trascinata dalle guardie, perché – diceva – si vergognava di
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sua bambina dalla nonna, perché le prestasse il setaccio
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di pan coll’olio perché aveva i cardini arrugginiti
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Orca, non la nonna, perché la nonna se l
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una mano e disse: ¶ – Perché hai le mani così
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Le toccò il petto. – Perché hai il petto così
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Le toccò i fianchi. – Perché hai i fianchi così
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fianchi così pelosi, nonna? ¶ – Perché portavo il busto troppo
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che la faccio passare, perché m’ha dato il
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che la faccio passare, perché m’ha dato le
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bere (fece solo finta, perché era vino coll’oppio
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appese fuor dalla finestra perché stesse al fresco. Era
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disse: – No, Donna Borea, perché non hai neanche un
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mai essere tua sposa, perché in un giorno sei
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tolga l’incomodo. ¶ – E perché mai, compare? Trattieniti almeno
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né poco né tanto, perché voleva bene a un
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le cosce a papà perché lui va avanti e
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ha dato il petto perché voi siete la madre
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ha date a me, perché io sono bella come
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è mangiata la testa perché dev’essere lui il
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più fino sono io, perché ho rubato le uova
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1956
più fino sono io, perché t’ho tagliato le
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1956
più fino sono io, perché ti ho rubato i
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1956
voglio dividere da voi, perché ci rimetto. ¶ Se ne
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1956
in cima è donna, perché noi donne abbiamo più
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morto porta il sano! ¶ – Perché canti così, comare? – chiedeva
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di cognome? ¶ – Saetta. ¶ – E perché questo nome? ¶ – Perché l
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E perché questo nome? ¶ – Perché l’arte mia è
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sta interrogando una magàra, perché trovi qualcosa per non
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manda l’amico mio perché mi carichiate. ¶ Tutti si
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locandiere gli chiese il perché. ¶ – Perché il mio ciuco
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gli chiese il perché. ¶ – Perché il mio ciuco butta
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copriremo con un sacco perché non sudi e sta
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paura di perderceli tutti: perché gli uomini, per un
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un po’ da fare perché i quattrini vengano a
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agli occhi gli raccontò perché era venuto fin lassù
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1956
ed era disperato, poveretto, perché non sapeva come passare
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giovane ancor di più, perché sapeva che tutto questo
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1956
dargli sempre un morso perché s’accorciasse. Quando arrivò
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1956
ora mi tocca nascondervi, perché quando viene Nanni-Orco
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1956
ho accolti in casa perché anche noi abbiamo sette
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1956
andata, Pulcino si domandò: «Perché hanno quella corona in
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1956
era verso di trovarli perché erano nascosti nella grotta
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a fare il corriere perché a quei tempi non
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che vuoi la ricchezza, perché la gioventù bene o
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leggendo e la chiamò. – Perché sospiri e piangi quando
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le dicevano le Sirene. – Perché hai il viso così
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il viso così triste? Perché te ne stai taciturna
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ancora nessuna magia! ¶ – Ma perché te la prendi tanto
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1956
le Fate. ¶ – Bel giovane, perché sei così triste? – disse
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una vecchia. ¶ – Sono triste perché mia moglie è Sirena
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le disse il marinaio, – perché le Fate ti salveranno
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le chiese. ¶ E lei: – Perché possa portarti il fiore
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E sposerai mia sorella, perché sia fatta la volontà
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per quanto a malincuore, perché era molto affezionato alla
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padre era una pena, perché s’avvicinava il giorno
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non si faceva avanti, perché il ragazzo era tutto
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1956
e anche casa mia, perché io sono il vostro
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1956
e l’hai vinta. Perché allora non vuoi palesarti
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1956
non posso, Maestà! ¶ – E perché mai? ¶ – Maestà, vostra figlia
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1956
grave, impassibile, disse: – Cavaliere, perché noi possiamo ammettere la
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Fata, carica di sdegno perché Liombruno s’era vantato
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1956
figlioli? Ti vorranno mangiare. ¶ – Perché mangiare? Chi sono i
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come fare, – disse Scirocco, – perché è una via troppo
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1956
sapeva darsene ragione: – Ma perché, fratello mio, non si
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1956
compagno ne vuole una perché era vicino a me
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serpe, – non mi fido perché hai il fucile carico
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madre! ¶ – No, madre mia, perché se lo vedi tu
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1956
in quella casa sottoterra perché non vedesse donne, tranne
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1956
Ma tu sta’ attenta, perché è capace di mangiarti