Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

di appuntamenti. Egli beve perché gli piace il vino

E questo non tanto perché è inventata, quanto perché

perché è inventata, quanto perché ciò che mi ha

una donna mentre dorme.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché possono venire delle

donna mentre dorme.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché possono venire delle tentazioni

casa sua.” ¶ “E allora perché mi hai detto una

non la farà.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Tutt’al più mio

favore che mi chiedeva perché avrei dovuto fornirle il

sua faccia, e questo perché era anche la mia

potevo più andare avanti.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché era una strega

più andare avanti.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché era una strega, un

apparteneva ad un tappezziere.” ¶ “Perché un tappezziere?” ¶ “Perché grida

tappezziere.” ¶ “Perché un tappezziere?” ¶ “Perché grida cretonne.” ¶ “No, non

c’è che dire, perché hai i fianchi stretti

Popi invece stanno male, perché ha i fianchi larghi

No.” ¶ “Vorresti fidanzarti?” ¶ “E perché no?” ¶ “E sposarti?” ¶ “Si

magari dieci.” ¶ “Salute. E perché poi tanti?” ¶ “Una volta

Francesco, per esempio?” ¶ “E perché no?” ¶ A questo punto

ha gridato: “Lo so perché vuoi che io accompagni

che io accompagni Francesco. Perché vuoi restare solo con

con Baba. Ecco il perché.” ¶ “Su, non dire stupidaggini

così ossessionato dalle donne.” ¶ “Perché ossessionato?” ¶ “Sì, vedere una

domani. L’ho licenziata perché li ho sorpresi insieme

Allora li prendi?” ¶ “No.” ¶ “Perché? Forse ti rattristano come

vederti. Sto sempre sola perché Max o sta in

Non farci caso, piango perché sono una isterica. Dimmi

tutto questo sia successo.” ¶ “Perché?” ¶ “Così non potrà mai

di averli lasciati soli, perché così lei gli ha

con una mano sola perché l’altra stringeva la

detto: “Mi è simpatico perché è quello che è

cioè: mi è simpatico perché è quello che è

giudicato, mi domando allora perché continuo a comportarmi con

madre e quale figlia.” ¶ “Perché? Non bisogna vedere niente

ho ripreso: “A proposito, perché non hai detto a

Già, è vero. Forse, perché il mio fidanzamento non

risponde: “Non lo distruggono perché è tuttora in funzione

a tempo a parlare perché Baba ripete con severità

per un poco, però, perché di lì a un

non riesco a possederla perché ogni volta che la

sentimento oscuro di rabbia perché desidero Baba e quel

non domanda di meglio. Perché esitare ancora?” Mi sono

con Popi nella stanza perché Massimiliano, allo scopo di

che Popi dipingeva; e perché non sarei andato con

casa tra qualche giorno perché voleva farle incorniciare. Quindi

risultato di queste riflessioni. ¶ Perché, prima di tutto, in

tutto, di averla scritta perché stava se non altro

emanazione delle loro persone. Perché allora non servirmene? Mi

esempio.” ¶ “Questo è impossibile.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché, appunto, una delle

poco, come dire strana?” ¶ “Perché strana?” ¶ “Strana.” ¶ “Spiegati, perché

Perché strana?” ¶ “Strana.” ¶ “Spiegati, perché strana?” ¶ Si è messa

glielo va a ridire, perché la signora Cora è

dire che è strana, perché mi sembra, diciamo un

fisica dell’amore. Forse perché da qualche tempo è

po’ mi fa paura, perché mi pare una matta

ma non lo è perché non intendo alcun male

non volevo che telefonasse perché il papà, si figuri

gli farebbe anche male, perché in quei momenti fa

un’enciclopedia questa definizione, perché mi sembra che si

Cora sta a letto perché ha avuto la febbre

così e non vedo perché dovrei cambiare.” ¶ “Ascoltami bene

tempo che sarà necessario perché tu guarisca. E poi

ci penso neppure.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Te l’ho già

mio numero di telefono. Perché uno di questi giorni

tu venga dai nonni.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché so che a

venga dai nonni.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché so che a loro

io mi sentivo imbarazzata perché non sapevo che cosa

stare con Cora.” ¶ “E perché ti secca?” ¶ “È una

Rivederli mi è spiacevole perché mi ricorda la mia

tra te e lei, perché tu vivevi in casa

che te ne importa? Perché vuoi saperlo?” ¶ “Così, per

ero andato varie volte.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché ero attirato dai

andato varie volte.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché ero attirato dai luoghi

mai di guardare.” ¶ “Ma perché guardavi?” ¶ “Non lo so

Non lo so. Forse perché avevo un mito.” ¶ “Quale

avevi questo mito, ma perché l’avevi?” ¶ “I miti

I miti si hanno perché si hanno. È troppo

È troppo lungo spiegare perché si hanno.” ¶ “Ho capito

sapere tutto?” ¶ “Sì.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Perché ho sempre avuto

tutto?” ¶ “Sì.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Perché ho sempre avuto il

luglio, verso le due. Perché tu capisca quello che

e l’ho seguita.” ¶ “Perché? Ti piaceva Cora?” ¶ “Si

Dammi più che puoi, perché ho una bambina da

una bambina da mantenere’.” ¶ “Perché proprio queste tre cose

sua famiglia, non so perché, ho dovuto insistere molto

non provi niente.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Fallo per me, te

mio. Ma adesso, chissà perché, ero diventato: il professore

professore?” ¶ Baba ha detto: “Perché lo chiami professore? Chiamalo

travi, quanta calce. Già perché allora abitavamo alla borgata

è rivolta a Baba: “Perché non ti togli quel

Non me lo tolgo perché dobbiamo andare,” ha risposto

non può essere.” ¶ “E perché non può essere?” ¶ “Quello

tutta una commedia.” ¶ “E perché?” ¶ “E chi lo sa

sipario tarda a calare perché c’è qualche cosa

tagliato corto alla visita perché sapevo che ti era

ci riconosce non tanto perché è ubriaco, quanto perché

perché è ubriaco, quanto perché il benessere dovuto al

già detto.” ¶ “Secondo te, perché Cora si era assentata

non l’ha trovato perché nel frattempo un’onda

vuoi sapere niente del perché delle cose; vuoi invece

ma sarà pura illusione perché tu non credi all

senza tener conto del perché ci sia. ¶ Ma al

volta e ha detto: “Perché ti sei fermato? Che

la teneva per mano perché aveva paura che lei

porta?” ¶ “Con le spalle.” ¶ “Perché?” ¶ “Non aveva voglia di

motivo?” ¶ “Ti sembrerà strano: perché provava curiosità e al

forse è stato così.” ¶ “Perché credi che quel signore

non lo ha visto perché non ha guardato mai

non voleva vedere.” ¶ “E perché?” ¶ “Sempre per lo stesso

per lo stesso motivo: perché voleva mostrare di non

non guardava lo specchio, perché in fondo alla sua

di fronte alla porta.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché voleva vedere che

fronte alla porta.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché voleva vedere che faccia

era venuto nessuno.” ¶ “E perché?” ¶ “Chi lo sa? Forse

sa? Forse per capire perché Cora teneva tanto a

sei sicura?” ¶ “Sì.” ¶ “E perché?” ¶ “Perché sapeva che quando

sicura?” ¶ “Sì.” ¶ “E perché?” ¶ “Perché sapeva che quando Cora

dispetto verso se stessa.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché ricordava di aver

verso se stessa.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché ricordava di aver fatto

Non ha risposto niente.” ¶ “Perché?” ¶ “Adesso era preoccupata perché

Perché?” ¶ “Adesso era preoccupata perché siccome era domenica, una

affatto, era soltanto preoccupata perché temeva di non fare

Baba era sulle spine perché sapeva che Cora aspettava

per lavarsi le mani perché aveva una mano sporca

sé, questo era nuovo perché di solito si controllava

e non Baba.” ¶ “Sì.” ¶ “Perché?” ¶ “Non lo so.” ¶ “E

ne andava di là perché aveva da fare e

che aveva quindici anni.” ¶ “Perché?” ¶ “Non lo so. Forse

Non lo so. Forse perché lo faceva sempre.” ¶ “E

Ma non le importava.” ¶ “Perché?” ¶ “È difficile dirlo. Forse

È difficile dirlo. Forse perché a Baba premeva soprattutto

rimasta male?” ¶ “Sì, malissimo.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché non se l

male?” ¶ “Sì, malissimo.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché non se l’aspettava

Questo non lo so perché alle nove chiudo il

non l’ho notata, perché non sapevo che aveva

ho contate. La ricordo perché era così giovane e

coi pantaloni e anche perché faceva le scale di

le scale di corsa.” ¶ “Perché non prendeva l’ascensore

con me?” ¶ “Con lei? Perché, ci veniva con lei

tutte queste domande.” ¶ “Ma perché non va a cercare

non è l’idraulico.” ¶ “Perché?” ¶ “Prima di tutto perché

Perché?” ¶ “Prima di tutto perché di sopra non ci

due mesi. E poi perché l’idraulico lo conosco

te l’avevo detto perché non me l’avevi

l’avevi chiesto.” ¶ “Ma perché Baba ci andava? Dopo

Grazie di che?” ¶ “Grazie perché è stato bello. Ciao

considerava il migliore possibile perché il solo reale; e

la notte che raramente perché sono solito scrivere i

di Baba; e questo perché, se lo diventassi, altrettanto

scrivere il romanzo. ¶ Già, perché io sento con assoluta

a darmi la buonanotte. Perché trascrivo questo capitolo? Perché

Perché trascrivo questo capitolo? Perché l’ho scritto con

Tutto questo in silenzio perché, improvvisamente, adesso mi sento

non so neppure io perché, me la sono rimessa

stato divertente?” ¶ “Sì, certo, perché?” ¶ “Oh, niente. E di

non te lo dica.” ¶ “Perché?” ¶ “È una cosa antipatica

che dicevano ancora?” ¶ “Ma perché vuoi saperlo?” ¶ “Così, mi

cialtrone? Credo di sì, perché, come Baba la pronunziava

la buona notte. Ma perché tanta fretta, dal momento

camicia da notte. Ora, perché l’immagine di Baba

non potresti. E questo perché tu non hai che

sempre la pornografia. ¶ Ma perché, insomma, pornografia? Non è

ho ripreso: “È pornografia perché all’origine stessa del

Cioè me li regalerai, perché il conto l’ho

con me?” ¶ Non so perché, la sua espressione quasi

di esclamare irritato: “Ma perché Cora, che c’entra

la gita con Cora.” ¶ “Perché mi dici questo?” ¶ “Perché

Perché mi dici questo?” ¶ “Perché poco fa ho protestato

Bene.” ¶ “Non si direbbe.” ¶ “Perché?” ¶ “Hai la faccia di

una bronchite.” ¶ “Ma insomma perché non vuoi chiamare un

andar via da Roma.” ¶ “Perché non va bene?” ¶ “Le

riposo.” ¶ “Tu sei matto.” ¶ “Perché matto?” ¶ “Ma che te

retta e ho insistito: “Perché non ci credi che

guancia. Cora ha detto: “Perché, che ti salta in

per il bacio o perché non insistevo più affinché

Non lo so. Forse perché mi sono ricordato che

tutt’altro luogo.” ¶ “Dove?” ¶ “Perché vuoi saperlo?” ¶ “Voglio saperlo

era prima di marzo?” ¶ “Perché aveva nevicato, una cosa

incontro con Baba appunto perché quel giorno c’era

per Baba. Dimmi almeno perché sono stati importanti.” ¶ “Oh

tanti motivi.” ¶ “Non certo perché hanno scosso il suo

No, questo no.” ¶ “Né perché, in fondo, hanno cambiato

cambiato niente, infatti.” ¶ “Allora perché sono stati importanti?” ¶ “È

fondo sempre se stessi.” ¶ “Perché? Un uomo va sotto

Cora le aveva raccomandato.” ¶ “Perché, tant’è vero?” ¶ “Perché

Perché, tant’è vero?” ¶ “Perché Baba pensava ancora che

disposta a farlo questo, perché?” ¶ “Perché era Cora a

a farlo questo, perché?” ¶ “Perché era Cora a raccomandarlo

se ne è andato.” ¶ “Perché?” ¶ “L’uomo era stato

di essere salutata?” ¶ “Sì.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché, pur non provando

essere salutata?” ¶ “Sì.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché, pur non provando alcun

necessariamente. Per Baba sì, perché non sapeva di esserlo

pensare un oggetto: niente.” ¶ “Perché continuava ad avere la

per dire.” ¶ “E allora perché ne parliamo?” ¶ “Me lo

me n’ero dimenticata.” ¶ “Perché? Eppure te l’ho

sul serio certe cose.” ¶ “Perché, non è serio voler

scrivono nei romanzi.” ¶ “E perché secondo te si fanno

le cose nella vita: perché si sente il bisogno

qualche cosa di serio.” ¶ “Perché fare seriamente le cose

niente?” ¶ “Non c’è perché, è così.” ¶ “Dammi un

Villa Cora, per esempio.” ¶ “Perché Cora?” ¶ “È un nome

come un altro. Forse perché sto con te in

ragione. Al solito, chissà perché, non sono stato fedele

sono stato fedele.” ¶ “Chissà perché, eh? Va’ là, non

in stato di rapimento; perché tu non sei niente

stato e sai pure perché non lo sei stato

Baba. Non so davvero perché mi è venuto in

dialogo questa appendice. Forse perché mi è sembrato che

carattere di Cora. E perché non il tuo?” ¶ “Io

l’ho fatto probabilmente perché mi è sembrato logico

simile immaginazione.” ¶ “Compiaciuto? E perché?” ¶ “Per la buona ragione

verità?” ¶ Non sono sicuro perché non si può essere

avere inventato queste cose perché sono innamorato della mia

il resto senza parlare, perché parlare gli fa troppa

leggere i miei articoli perché escono in un giornale

il canile, le domando perché mai desideri un cane

della sua vita.” ¶ “E perché Baba non se ne

fatto regalare un altro?” ¶ “Perché non ne voleva un

i cani scappano.” ¶ “Ma perché i padroni li abbandonano

abbandonano?” ¶ “Per tante ragioni. Perché si sono stufati. Oppure

si sono stufati. Oppure perché hanno scoperto che il

più affezionati, però.” ¶ “E perché?” ¶ “Perché lo sanno, poveretti

affezionati, però.” ¶ “E perché?” ¶ “Perché lo sanno, poveretti, che

è un altro cane, perché tra lui e il

il suo servo Venerdì, perché oggi è martedì e

ne ho avuto bisogno.” ¶ “Perché?” ¶ “Cora mica si nasconde

così, cifrate, non è perché ci sono io, è

ci sono io, è perché è prudente.” ¶ “A chi

qualche cosa che appunto perché è eccezionale, non si

non ti ripugna?” ¶ “No.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché sono cose come

ti ripugna?” ¶ “No.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché sono cose come tutte

le voglio bene proprio perché fa quel mestiere e

anche di più, proprio perché è così sfatta, così

sonnambula, mi sono domandato perché mi recavo alla villa

la rendeva irreale appunto perché odiosa. Ma ad una

la casa di Cora perché Cora, sei anni prima

E io amavo Baba perché, con lei, il nulla

in su, ho capito perché Cora avesse affittato proprio

la fermata qui vicino.” ¶ “Perché non rimani? Dormiamo insieme

tanto strano, dopo tutto.” ¶ “Perché non è strano?” ¶ “Mah

lo dico sul serio.” ¶ “Perché non vieni a trovarmi

irrealtà, ci riesce. Già, perché cosa può esservi di

qui sta il punto: perché Edipo è disattento? Bisogna

che Edipo è disattento perché gli conviene di esserlo

la propria madre? Oppure perché si è lasciato andare

che è veggente appunto perché è cieco. ¶ Ora che

se stesso; cioè vede perché e come all’attenzione

per me ancora oscuro: perché avevo smesso di amare

amare Cora, o meglio perché avevo cominciato ad amarla

sono detto che proprio perché io sapevo del mestiere

non si vedeva niente perché era ormai notte, si

alla verità: “Vorrei sapere perché, secondo te, io mi

mi volevi bene.” ¶ “E perché ti volevo bene?” ¶ “Perché

perché ti volevo bene?” ¶ “Perché un uomo vuol bene

vuol bene così, senza perché.” ¶ “Allora diciamo piuttosto: perché

perché.” ¶ “Allora diciamo piuttosto: perché visto che ti volevo

cose e non sai perché le fai?” ¶ “Tutti facciamo

e non ci credo.” ¶ “Perché ci credi e non

e non ci credi?” ¶ “Perché te ne servi sempre

è finito così completamente?” ¶ “Perché a te ti ci

avvenuto tra di noi, perché vuoi saperlo da me

sbagli.” ¶ “Mi sbaglio?” ¶ “Sì.” ¶ “Perché?” ¶ “Te l’ho già

chiamava?, Erminia.” ¶ “Sì, amica.” ¶ “Perché, non eravate amiche?” ¶ “Lo

degli uomini, lo faceva perché gli conveniva.” ¶ “Ah, ho

fatto alcuni anni prima perché eri disoccupata e poi

non ci davi importanza.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché mi hai fatto

ci davi importanza.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché mi hai fatto raccontare

come avevo cominciato, e perché, e dove, e con

io non avrei voluto, perché in fondo non era

non l’avevo dimenticato.” ¶ “Perché non l’avevi dimenticato

non l’avevi dimenticato?” ¶ “Perché il tono con il

mi scusavo con te perché la mia biancheria era

entrava?” ¶ “C’entrava, sì, perché parlavi come un comunista

Parole di Vangelo. E perché poi non può essere

la vita.” ¶ “Spiegami allora perché invece non è durato

Ti piacevo, mi amavi perché ero povera, perché ero

amavi perché ero povera, perché ero puttana, perché ti

povera, perché ero puttana, perché ti avevo fatto credere

sono stata io.” ¶ “Ma perché l’hai fatto?” ¶ “Te

non mi amavi più perché io avevo cessato di

Si capisce.” ¶ “Peccato.” ¶ “Peccato, perché?” ¶ “Perché tu sei rimasta

capisce.” ¶ “Peccato.” ¶ “Peccato, perché?” ¶ “Perché tu sei rimasta con

più all’autentico?” ¶ “No.” ¶ “Perché non ci credi più

non ci credi più?” ¶ “Perché non si crede più

una cosa? Di solito perché si scopre che la

almeno così ho sperato, perché ero consapevole che Cora

vuoi bene a Baba?” ¶ “Perché, non ci credi?” ¶ “Ti

sai che sei curioso?” ¶ “Perché?” ¶ “Perché vuoi per forza

che sei curioso?” ¶ “Perché?” ¶ “Perché vuoi per forza che

Baba.” ¶ “E cioè?” ¶ “Ma perché vuoi saperlo?” ¶ “Così.” ¶ “Te

si dice, una posizione.” ¶ “Perché ridi?” ¶ “Perché sei curioso

una posizione.” ¶ “Perché ridi?” ¶ “Perché sei curioso di sapere

Sì, sono sincera.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Come sarebbe a dire

Come sarebbe a dire, perché?” ¶ “Perché le vuoi bene

sarebbe a dire, perché?” ¶ “Perché le vuoi bene?” ¶ “Perché

Perché le vuoi bene?” ¶ “Perché è mia madre e

è vero, dimenticavo. Vediamo. Perché credi che Cora sei

si accoppiano.” ¶ “Lo crede perché le conviene?” ¶ “No, non

No, non lo crede perché le conviene. Lo crede

le conviene. Lo crede perché è convinta che al

È quello che è.” ¶ “Perché Cora pensa questo?” ¶ “Non

Pure dovresti saperlo.” ¶ “Diciamo: perché le pare giusto, perché

perché le pare giusto, perché le piace e le

e le conviene crederlo, perché le pare la verità

verità.” ¶ “Se è così, perché allora ha cambiato idea

avrei mai più amato perché non avrei potuto amare

ero turbato non già perché lei mi si offriva

mi si offriva, ma perché era il nulla. Quel

avrei potuto amare appunto perché era il nulla. E

sentivo che potevo amarla perché lei incarnava il nulla

tempo avevo amato Cora perché mi era sembrato che

dimostrato di credere, ma perché spero davvero che d

noi.” ¶ “Ma... è impossibile.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché so quello che

Ma... è impossibile.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché so quello che so

questo che mi sorprende.” ¶ “Perché?” ¶ “Al tuo posto sarei

poi proprio no.” ¶ “E perché di grazia, questo proprio

fallo per me.” ¶ “Ma perché ci tieni tanto a

non mi hai detto perché l’ami: dopo tutto

lei, vuoi? Non so perché l’amo, proprio non

Forse l’ami proprio perché si è comportata nel

Io non l’amo perché non mi ama. L

mi ama. L’amo perché... insomma debbo ripetere sempre

sempre la stessa cosa... perché è mia madre.” ¶ Ho

Te lo prometto. Anche perché, per fortuna, il mio

a vedere il volto, perché, vergognosa, lo nasconde nel

ho capito che piangevo perché mi trovavo nella stessa

si fermava la somiglianza. Perché a Edipo era consentito

sollevato, pensando queste cose. Perché, almeno provvisoriamente, avevo risolto

tu stai bene?” ¶ “Sì, perché?” ¶ “Vedo che tossi. Poi

Non l’ho consultato.” ¶ “Perché? Se stai male, devi

io non ho niente. Perché dovrei consultare un dottore

ci sarebbe stato bene. Perché, dunque, non anticiparlo fin

scrivania. “Fammi gli auguri.” ¶ “Perché gli auguri?” ¶ “Perché oggi

auguri.” ¶ “Perché gli auguri?” ¶ “Perché oggi è la mia

A proposito...” ¶ “Che cosa?” ¶ “Perché lo chiami Santoro e

indovinare i miei pensieri perché dice in tono naturale

e si capisce anche perché: lei ha voluto il

di tutto debbo dire perché ho scritto un diario

poiché qualcuno si domanderà perché non ho scritto il

formulare non era tanto: “Perché ho fatto quelle cose

interessato prima di tutto perché non ero ambizioso e

ero ambizioso e poi perché il denaro non mi

guadagnare di più, né perché avessi cambiato le mie

che non ero povero, perché non mi pagavo questi

quegli effetti. ¶ Dirò adesso perché mi premesse tanto viaggiare

viaggiare. Mi premeva viaggiare perché non volevo stare a

vergognavo. E questo non perché il passato, risvegliato dalla

e di un ortolano. Perché poi io, giovane borghese

la bambina. Non so perché, forse per un’inconsapevole

tempo mi erano piaciute perché ci avevo ravvisato l

risposi: “Non chiamarmi papà, perché non sono tuo padre

c’è? Che hai? Perché mi guardi in quel

più far l’amore perché dovevi dedicarti al tuo

E adesso devo lasciarti perché ho una cliente che

neppure se lo volessi, perché nel mio ricordo essa

fine: “Ma che hai, perché non vieni a letto

danza dei morti.” ¶ “E perché danza dei morti?” ¶ “È

molto lusinghiero per te.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché quel tedesco ti

lusinghiero per te.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché quel tedesco ti trattava

poteva essere un’esperienza perché ogni esperienza mi avrebbe

quella che si amava perché non ci si illudeva

che avrei amato appunto perché non ero più capace

Ma questa risposta, appunto perché continuavo a coltivare l

coraggio di darmi. Anche perché io non aspiravo affatto

una prova, non sapevo perché neppure io, che la

e l’affrancava. Chissà perché, l’immaginavo magro, molto

tornare alla disattenzione soltanto perché avevo ricevuto la lettera

note con occhi nuovi. Perché avevo arredato la casa

Non sapevo neppure io perché ero entrato, dal momento

in quella camera, forse perché era quella in cui

prudentemente: “Veramente, cercavo Cora perché volevo chiederle una cosa

esempio, che cosa?” ¶ “Ma perché ti interessa tanto di

quello che è successo.” ¶ “Perché non sai niente? È

Adesso capisci?” ¶ “Molto comodo.” ¶ “Perché comodo?” ¶ “L’hai detto

quello che ha fatto, perché non lo ha fatto

sa com’era.” ¶ “E perché?” ¶ “Perché non l’ha

com’era.” ¶ “E perché?” ¶ “Perché non l’ha visto

prima volta e rinunciare?” ¶ “Perché?” ¶ “Così: l’uomo non

per che cosa?” ¶ “Necessario perché la cosa finalmente riuscisse

seconda volta?” ¶ “Quasi niente.” ¶ “Perché quasi niente?” ¶ “Perché, a

niente.” ¶ “Perché quasi niente?” ¶ “Perché, a quanto sembra, Baba

già detto: quasi niente.” ¶ “Perché quasi niente?” ¶ “Baba non

diverte raccontare queste cose?” ¶ “Perché?” ¶ “Vedo che sorridi.” ¶ “Sono

non ci sei riuscito perché la ragazza ti cascava

uomo?” ¶ “Un altro uomo.” ¶ “Perché?” ¶ “Quest’uomo si è

Questo è impossibile.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché, appunto, una delle regole

fare questo gioco.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Perché non sono giocatore

questo gioco.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Perché non sono giocatore. Per

come farò con Cora ?” ¶ “Perché?” ¶ “Ieri è stata male

qualche mese in montagna. Perché sta proprio male, da

mette in imbarazzo.” ¶ “Ma perché, che c’entra la

Sì, ho detto questo perché so che Cora attribuisce

io mi sento imbarazzata, perché lei penserà che le

gliel’ho promesso anche perché non mi dispiace l

non è affatto sicuro, perché prima di tutto Cora

farsi visitare; e poi perché non è detto che

non era necessario agire perché il vivere quotidiano ci

parsa comunicarsi a lui, perché mi ha guardato a

credermi un uomo serio.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché sapevo, come ho

un uomo serio.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché sapevo, come ho detto

Francesco, è moderno appunto perché è una piccola ma

accordo, ma lo sono perché sono dei brutti articoli

il letterato che parla, perché io ti conosco, Francesco

al dunque. Lo sai perché ti ho fatto l

articoli? Prima di tutto perché li ammiro sinceramente, e

sinceramente, e poi, soprattutto, perché d’accordo con il

mi è possibile.” ¶ “E perché?” ¶ Ho riflettuto sulla ragione

fa la ruffiana? Impossibile.” ¶ “Perché impossibile?” ¶ “Perché certe cose

ruffiana? Impossibile.” ¶ “Perché impossibile?” ¶ “Perché certe cose si vedono

quel mestiere?” ¶ “Lo scopre perché, come ho già detto

guardare non basta.” ¶ “E perché non basta?” ¶ “Perché un

E perché non basta?” ¶ “Perché un personaggio deve agire

non vuole agire.” ¶ “E perché non vuole agire?” ¶ “Perché

perché non vuole agire?” ¶ “Perché non ha alcun motivo

L’attenzione.” ¶ “L’attenzione. Perché?” ¶ “Il protagonista è stato

la scopre, roba vecchia.” ¶ “Perché vecchia?” ¶ “Ma perché oggi

vecchia.” ¶ “Perché vecchia?” ¶ “Ma perché oggi ci sono altri

non riesco a ricordarlo, perché mentre ero con lei

perfino alcuni cugini. Altro?” ¶ “Perché ti spazientisci?” ¶ “Che bisogno

ci andiamo, non parliamo.” ¶ “Perché non dobbiamo parlare?” ¶ “Che

vuoi?” ¶ “No.” ¶ “Non vuoi perché sei amico di Rosario

comporta così con me.” ¶ “Perché, ti avviene spesso di

Logico, no?” ¶ “Sì, logico.” ¶ “Perché, non ti pare logico

sia altro da conoscere.” ¶ “Perché?” ¶ “Non c’è perché

Perché?” ¶ “Non c’è perché, è così.” ¶ “E cioè

portarli su quando verrà?” ¶ “Perché, Santoro non c’è

uno dietro l’altro, perché la scala era troppo

cosa con tanta precisione perché, in realtà, questo mio

Il bacio è finito perché, d’improvviso, come per

ridevo di me stessa.” ¶ “Perché?” ¶ “Oh, eccoti con i

eccoti con i tuoi perché. Perché voglio che siamo

con i tuoi perché. Perché voglio che siamo padre

non riuscivo a capire perché attribuivo tanta importanza al

inautentico.” ¶ Mi sono domandato perché mi venisse fatto di

raccontare il bacio, che perché ha fatto qualche cosa

è assurdo né ridicolo perché la coscienza e il

e questo non tanto perché la vita di quei

quella di Cora, ma perché non c’era in

diverso dagli altri.” ¶ “Diverso, perché diverso?” ¶ “Beh, nei suoi

te ne parlo?” ¶ “No, perché dovrebbe dispiacermi? Ma te

molta clientela?” ¶ “Così, così.” ¶ “Perché: così così?” ¶ “Non è

un’ora no.” ¶ “E perché un’ora no?” ¶ “Perché

perché un’ora no?” ¶ “Perché ho da fare e

di un certo tipo perché sentono anche se non

questo mestiere. E questo perché, come ho detto, lo

E poi non capisco perché mi dici tutto questo

al punto. Lo sai perché ti parlo di queste

cose? Te ne parlo perché voglio che tu sappia

e poi, non so perché, ho ribadito: “Sei gravemente

Del resto lo so perché ci tieni tanto a

a curarmi in montagna.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché tu vuoi restare

curarmi in montagna.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché tu vuoi restare solo

Che cosa?” ¶ “Un’idea? Perché non porti con te

sono posto la domanda: “perché parlando con Cora, hai

il suo secondo mestiere? Perché, insomma, non sei capace

dato la solita risposta: perché parlare con franchezza a

domandato a questo punto perché questo accadesse. La risposta

tra due palazzi, sia perché non vi avevano ancora

avevano ancora costruito, sia perché avevano abbattuto la casa

si vedeva il volto perché mostrava le spalle. La

Tutto questo per spiegare perché stasera sono rientrato a

per non dire misterioso, perché le scialuppe di salvataggio

di ricavare dal diario. Perché allora, sia pure per

essere stata molto dolorosa perché l’assassino, secondo il

Baba non poteva vederlo perché giaceva con la faccia

subito posto la domanda: perché avevo attribuito l’assenza

importante, restava da spiegare perché mai avevo immaginato che

probabilità di tornare) e perché il delitto aveva quei

oscuro e innominabile appunto perché mi nascondevo dietro di

alibi letterario, bene inteso, perché si trattava pur sempre

e meno inautentico. ¶ Sì, perché alla fine di tutto

tornate e avessi appreso perché si erano assentate, allora

capito, erano di Baba; perché vedevo la guancia e

Se non è nulla, perché piangi allora?” ¶ “Perché sono

nulla, perché piangi allora?” ¶ “Perché sono una stupida, non

che cosa è successo? Perché avete interrotto di mangiare

venuta in mente, chissà perché; e invece avevo immaginato

Non facevi che piangere. Perché piangevi dal momento che

che sta per morire.” ¶ “Perché morire? Si è sentita

circostanze.” ¶ “Non Cora.” ¶ “Ma perché dovrebbe morire?” ¶ “Io spero

la propria madre appunto perché non aveva alcun motivo

una profonda meditazione. ¶ Intanto perché avevo scritto quell’avvertenza

scritto quell’avvertenza? Davvero perché volevo riserbarmi il diritto

romanzo? O non piuttosto perché volevo potere dire certe

non è la verità perché, nel momento stesso in

Questa è la ragione perché i diari, giornali, autobiografie

romanzo?” ¶ “Sì e no.” ¶ “Perché: sì e no?” ¶ “Per

confessarla a me stesso.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché è una verità

a me stesso.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché è una verità di

altre, invece, difficile.” ¶ “E perché difficile?” ¶ “Qui sta il

sta il punto. Probabilmente perché non furono dette al

cui sono state taciute.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché il tempo le

sono state taciute.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché il tempo le ha

potrei confessarle, queste cose.” ¶ “Perché?” ¶ “Oh, per un motivo

molto semplice.” ¶ “E quale?” ¶ “Perché riguardano te.” ¶ “Riguardano me

potevo confessarle. E questo perché l’avevo amata e

stenderai sul letto.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Ti prego, fa’ come

di stenderti sul letto perché così non ti vedo

lettera?” ¶ “No, non credo, perché?” ¶ “Sai quale data era

giorno.” ¶ “Infatti. Ma mentivo.” ¶ “Perché mentivi?” ¶ “Perché mentivo è

Ma mentivo.” ¶ “Perché mentivi?” ¶ “Perché mentivo è proprio la