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Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «perché»

nautoretestoannoconcordanza
1
1562
mia lettera, rispondi subito, perché io rappiccherò il filo
2
1562
virtuosi pari tua -. E perché quattro di quelli caporali
3
1562
e paventose parole, causate perché io dissi loro: - Signori
4
1562
adoperato per bombardiere; e perché l'arte tua si
5
1562
della mia professione: e perché io so che questa
6
1562
circa quattromila scudi: e perché il ditto Iscatinaro si
7
1562
si curasse di me, perché io ero uomo molto
8
1562
che mi lasciassi stare, perché lui mi teneva prigione
9
1562
gastigava i fastidiosi; e perché Sua Santità mi avea
10
1562
fede mia sola; e perché gl'intendeva il gran
11
1562
liberamente della fede mia, perché da ugniuno intendeva quanto
12
1562
soldati del Castello. E perché il Papa veniva qualche
13
1562
un palazzo ordinario; e perché in questo tempo che
14
1562
non diceva il vero, perché un che fussi uomo
15
1562
magnano li scoperse; e perché il Castellano mi veniva
16
1562
e sanza fede. E perché un di quelli servitori
17
1562
parlare al signor Castellano perché io gli direi liberamente
18
1562
che si stessin cheti, perché io l'avevo donate
19
1562
e ardevo la paglia, perché nella mia prigione v
20
1562
più nociuto che giovato; perché l'ultime parole che
21
1562
Castellano li incresceva assai, perché lo conosceva di maraviglioso
22
1562
erano ogni anno diversi, perché una volta gli parve
23
1562
che immaginar potevano: e perché e' pareva loro che
24
1562
degli occhi erano ispaventate, perché una guardava innun verso
25
1562
basterebbe la vista; ma perché il Papa m'ha
26
1562
bene e guardatemi bene, perché io mi fuggirò a
27
1562
lavorare di legname; e perché aveva parecchi paia di
28
1562
sostenevano le bandelle; e perché l'uscio era doppio
29
1562
feci con grandissima difficultà, perché il Castellano sognava ogni
30
1562
gli dicevo: - Guardatemi bene, perché io mi voglio fuggire
31
1562
rispetto alla vita mia, perché io son certo che
32
1562
aver fatto ogni cosa: perché quivi era la importanza
33
1562
un pipistrello dadovero; e perché e' m'è stato
34
1562
bandelle con grandissima fatica, perché il battente del legno
35
1562
facevano un contrasto, il perché io non potevo aprire
36
1562
aiuta la mia ragione, perché io l'ho, come
37
1562
come tu sai, e perché io mi aiuto -. Lasciatomi
38
1562
cosa non fu vero, perché il Castellano da quella
39
1562
cima del muro. E perché quel muro era tagliente
40
1562
era l'altro fuso, perché uno de' dua fusi
41
1562
ancora fuor della memoria, perché mi pareva che mi
42
1562
io avevo fatto. E perché la percossa della memoria
43
1562
avermi rotto la gamba; perché contrastando l'ossa con
44
1562
rottomi una gamba. E perché il luogo dove io
45
1562
duca di Firenze; e perché io sapevo certissimo che
46
1562
venuti di Firenze; ancora perché lei ne aveva fatto
47
1562
m'arebbe tocco; ma perché la cosa che io
48
1562
che l'ordinario, ancora perché lui volse fare la
49
1562
tempo di mia vita, perché questo diamante val meglio
50
1562
su l'anello: e perché e' non mi era
51
1562
vi dico di no, perché a me si appartiene
52
1562
ne cominciai a 'vvedere, perché non entravo innelle camere
53
1562
con grandissima difficultà. E perché io ero pur molt
54
1562
soletto; ma non possetti, perché un giovanetto che stava
55
1562
fussi un vecchino, sì perché lui serviva tanto bene
56
1562
serviva tanto bene; e perché gli era tanto saputo
57
1562
io ho detto, e perché gl'imparava l'arte
58
1562
suo gran bene; e perché questo suo maestro aveva
59
1562
Ascanio dicessi così: e perché lei aveva nome di
60
1562
nessun di casa mia, perché tu sentirai in che
61
1562
fatto da persona malcreata; perché se lui m'avessi
62
1562
quel che voi siete, perché gli è un disonorato
63
1562
cosa fussi suo. E perché io avevo un garzone
64
1562
nulla al mondo: il perché si è che allui
65
1562
che la meritava: e perché egli portava la barba
66
1562
io lo viddi sbigottito, perché e' pensava che avendola
67
1562
volta di Francia, il perché lui si sturbava molto
68
1562
dicendomi: - Di grazia fatemela, perché voi me la farete
69
1562
conto di me segretamente, perché aveva grandissima autorità in
70
1562
io non gli voglio, perché io non gli ho
71
1562
per terra di Grigioni, perché altro cammino non era
72
1562
messer Filippo Strozzi: e perché gli aveva una guaina
73
1562
non potendo far altro, perché lasciando quel bicchiere non
74
1562
lago, io ebbi paura; perché le dette barche son
75
1562
per affogarvi drento; ma perché l'è acqua, io
76
1562
dicevano non esser possibile, perché non v'è acqua
77
1562
volse gittare addosso; il perché io messi mano al
78
1562
io avevo insegnato loro, perché i cavagli salverebbon lor
79
1562
facemmo con gran difficultà, perché lor fecion grandissima resistenza
80
1562
mano facevano miracoli, il perché i nostri cavagli non
81
1562
vostri -. Dissi a lui: - Perché t'incresc'egli de
82
1562
era la sera inbriacato, perché volse fare a bere
83
1562
io avessi al mondo, perché io gli avevo fatto
84
1562
un altro uomo; e perché questi cotai piaceri si
85
1562
questo io soprastetti assai, perché io non sapevo che
86
1562
di gratissima audienza. E perché il Re era in
87
1562
ancora il cappello. E perché ogni sera io avevo
88
1562
un sasso grossissimo. E perché Idio molte volte è
89
1562
coperto dall'acqua; e perché gli aveva beuto assai
90
1562
pagassi anche lui; e perché io dissi: - Ancora costui
91
1562
primo a piagnere. E perché questo è luogo di
92
1562
fate il debito vostro, perché quelli sono assassini di
93
1562
osteria, trovai apparecchiato maravigliosamente, perché il Duca mi aveva
94
1562
la via della iustizia, perché' m'ero messo in
95
1562
un'altra volta Roma, perché i colpi non si
96
1562
Maestà dessi quella commessione, perché lui disse averti mandato
97
1562
sino che io ritornassi, perché avevo lasciato un paro
98
1562
moverebbe per il Papa, perché e' dorme seco una
99
1562
in dua coreggie piccine, perché io gnene farei delle
100
1562
accade legare la spada, perché voi non l'avete
101
1562
ciò che tu vorrai; perché cotesta è una ingiuria
102
1562
lo trovai nel letto, perché dicevano che egli aveva
103
1562
modo, non ti partire; perché io ti risolverò la
104
1562
non mi sapresti domandare, perché tu mi domandi quello
105
1562
pensato a ogni cosa, perché io ho qui un
106
1562
poi seco sempre. E perché io ho in Roma
107
1562
mettere le stampe; ma perché l'era cosa difficilissima
108
1562
Giunsi a Roma; e perché io tenevo una casetta
109
1562
io avevo aùto paura; perché lui aveva aùto quel
110
1562
noia questa pappolata, e perché io mi sentivo alterato
111
1562
delle Sante Marie; e perché l'usanza si è
112
1562
a tutte l'ore, perché non si può immaginare
113
1562
io mi morissi; non perché allui avessi a toccar
114
1562
dinanzi per sempre; ma perché Mattio rise, il motteggio
115
1562
motteggio divenne da dovero, perché mai più messer Giovanni
116
1562
gridavo che mi aiutassino, perché mi voleva gittar sotto
117
1562
venissi quivi da me, perché quel vecchio subito si
118
1562
per la eredità: e perché gli era molto uomo
119
1562
io dissi che no, perché io m'ero cavato
120
1562
dua fiaschi d'acqua, perché non l'aver detto
121
1562
gli lasciar far disordini; perché se ben quello l
122
1562
Donna di tua mano, perché la voglio adorar sempre
123
1562
noia a me medesimo; perché io ero stato più
124
1562
volta di Firenze; e perché io non avevo scritto
125
1562
mio grandissimo amico; e perché gli aveva sentito dire
126
1562
molto meglio a morirsi, perché gli è venuto qui
127
1562
di sua vita; e perché qualche mio nimico arà
128
1562
messomi assoqquadro la casa; perché gli aveva una sua
129
1562
non aveva mai creduto; perché vidde il male mio
130
1562
mi andassi con Dio, perché la veniva d'un
131
1562
questo arrabbiato tiranno. E perché tu non facesti mai
132
1562
lo tiravo inanzi; ma perché io non ero ancora
133
1562
dell'arte mia, ma perché di continuo, dì e
134
1562
si aveva acquistato; e perché egli si domandava Filice
135
1562
tornarcene a Roma; ma perché egli era gran freddo
136
1562
bisogna soccorrer questa gamba, perché io non cognosco più
137
1562
ispendere dinari in corrieri, perché tu sai le cose
138
1562
già di molto momento, perché mi attendevo alla restaurazione
139
1562
per aver poco tempo, perché lo Imperadore s'aspettava
140
1562
a scrivere ad altri, perché non vo' trattare se
141
1562
cosa io mi maravigliai perché non c'era intervenuto
142
1562
virtuose e piacevole: e perché a me pareva esserne
143
1562
primi gioiellieri di Roma; perché era stato detto al
144
1562
tu farai di berretta; perché sì come 'l tignere
145
1562
non lo poteva fare; perché e' non era un
146
1562
Dammi la mia gioia perché io non voglio l
147
1562
nessuno di questi capi; perché la non è né
148
1562
una paura al mondo; perché io sono uomo da
149
1562
disputare con un Papa, perché potrebbe essere la rovina
150
1562
quel modo che diceva, perché io volevo saper ragionare
151
1562
a quel Pompeo. E perché talvolta il Papa, pensando
152
1562
di commetter male; - e perché il Papa ha 'bundanzia
153
1562
nulla de' casi mia, perché io vi farò cognoscere
154
1562
quale era bellissima; e perché ancor lei dimostrava volermi
155
1562
gli tenessi il fermo, perché le legioni eran l
156
1562
noi trarremmo infinita ricchezza, perché noi dimanderemmo li demonii
157
1562
mi troverrei dove lei, perché loro non mancan mai
158
1562
contra la mia natura, perché vi conosceva drento un
159
1562
casa alla mia bottega; perché avevo la bottega in
160
1562
sanesi de' Chigi. E perché quel mio compagno più
161
1562
un mòzzo di fango, perché era piovuto, e con
162
1562
Benvenuto gli ha dato, perché questa bestia se l
163
1562
alla sua osteria. Il perché venutomi a noia, io
164
1562
non estessi in capitale, perché mi era sovvenuto quel
165
1562
vesta di velluto nero, perché in Napoli era buon
166
1562
starebbe ancor peggio; il perché si era saputo che
167
1562
domandar di me: e perché io fuggivo di andare
168
1562
stava a udire; e perché alla presenzia era molti
169
1562
a sé medesimo; e perché lui sapeva bene che
170
1562
hanno fatto gli altri, perché questo non è tempo
171
1562
pur sua cattiva fortuna; perché arrivato che io fui
172
1562
omaccioni simili a lui; perché tutti d'accordo mi
173
1562
Benvenuto, e menatemelo qui, perché io lo voglio aiutare
174
1562
parlassi più di monete, perché voleva che io fussi
175
1562
m'introduceva al Papa, perché il Papa gli aveva
176
1562
pochi di cotesti dinari, perché il ditto Signore vi
177
1562
ne volse servire. Ma perché più volte questo marito
178
1562
circa a dua mesi, perché quel suo servitore cercava
179
1562
onde io subito andai, perché il Signore mi aveva
180
1562
preso in iscambio; ma perché gli è di giorno
181
1562
guardassi bene da altri, perché io portavo grandissimo pericolo
182
1562
me ne andassi. E perché la commessione era data
183
1562
ne corsi a Firenze: perché da poi che quel
184
1562
dovessi restar seco. E perché in Firenze era un
185
1562
mandato a chiamare; e perché lui non aveva mai
186
1562
Firenze si usava così, perché v'era un certo
187
1562
cognosco quei dua benissimo; perché fann'eglino tante merde
188
1562
è tornartene a Ferrara, perché io veggo la cosa
189
1562
io dissi: - Andiàno inanzi, perché chi ha ragione Idio
190
1562
che aveva ragione. E perché a quella mensa il
191
1562
mondo a lor modo, perché in questo non si
192
1562
gli affastidissi il cervello, perché voleva fare a quel
193
1562
un mondo di nuovo; perché, avendogli dato una grande
194
1562
replica; speditegne voi ora, perché così voglio, e val
195
1562
accanto al mignolo. E perché la povera figliuola era
196
1562
la quale era sbigottita perché doveva avere presentito quello
197
1562
voi mi cognoscete, e perché io vorrei dare quella
198
1562
più, Raffaello, di questo perché voi ne siete più
199
1562
eramo tutti a tavola, perché la mattina s'era
200
1562
Di grazia non andare, perché a simili cose sempre
201
1562
il mio gran male, perché l'arte mia tal
202
1562
levare di qui presto, perché poche ore ci è
203
1562
da noi cinquanta passi, perché Maffio, ch'era lor
204
1562
e certissimo l'ammazzavo, perché i populi erano assai
205
1562
voglio più star qui, perché costoro mi farebbon fare
206
1562
di venticinque anni; e perché domandato in fra i
207
1562
quelle lettere esser rotte, perché quello strumento mirabile del
208
1562
che l'è propia; perché si vede in Ravenna
209
1562
io feci, fu solo perché non mi si scordassi
210
1562
di riaverlo, non possetti; perché della ditta casa de
211
1562
buono per la caccia, perché mi portava ogni sorta
212
1562
questa giovane serva; e perché molto ispesso io me
213
1562
questo lo potevano fare, perché era di mia commessione
214
1562
io le gioie; e perché a papa Clemente fu
215
1562
dicendo. - No, beatissimo Padre, perché e' non ha aùto
216
1562
di trovare il malfattore, perché sappiamo che Benvenuto è
217
1562
così qual voi dite; perché noi abbiamo qualche riscontro
218
1562
tal vil cosa attendevano; perché quelli che attendono a
219
1562
tanto che mi avanzava, perché quando io mettevo ferri
220
1562
zecchiere mi voleva male, perché e' gli arebbe voluti
221
1562
me non tenessin cura, perché non arebbe voluto isdegnarmi
222
1562
fatto quelle debite diligenze, perché a lor toccava, subito
223
1562
si raccomandassi a Dio, perché io non gli farei
224
1562
acque oltramodo crescevano. E perché la mia casa e
225
1562
drieto saliva parecchi braccia, perché rispondeva in verso Monte
226
1562
suo occhio scorressi; ma perché noi dal dì d
227
1562
l'opere virtuose; e perché, come sa Vostra Santità
228
1562
sù l'opera mia, perché voleva vedere come io
229
1562
mai più per me, perché io non vi verrò
230
1562
subito domandò di me, perché quel Cardinale di già
231
1562
non mi venne fatta, perché giunto dallui, subito con
232
1562
in ginocchioni, gridando forte, perché lui non cessava di
233
1562
che il cardinal Salviati, perché e' mandò per me
234
1562
io ve ne domando, perché m'è parso che
235
1562
era simplice e buono, perché diceva averne chiesto parere
236
1562
veder si possa; il perché si era, che io
237
1562
dette il vanto. Ma perché alla presenza di questa
238
1562
non gnene vo' dare; perché avendola condotta molto innanzi
239
1562
non accade riplicarle. E perché quelli signori camerieri mi
240
1562
uffizio alli vostri secutori, perché Benvenuto ci ha detto
241
1562
prese l'arme; il perché, essendo io molto amico
242
1562
Piero del Bene, e perché a tempo che i
243
1562
presto che sia possibile, perché qui non è un
244
1562
Castello con grandissime difficultà, perché il signor Renzo da
245
1562
capitan Pallone de' Medici, perché, essendo io della famiglia
246
1562
i corridori innel Castello; perché non s'era voluto
247
1562
che facilmente ella entrassi, perché l'artiglierie non davano
248
1562
giù de l'Agnolo, perché io tirassi a certe
249
1562
non mi far male: perché quella maggior quantità tutta
250
1562
a parlare, non potevo, perché certi sciocchi soldatelli mi
251
1562
presto mi avevano scomunicato, perché non mi potevo riavere
252
1562
che inmaginar potevo. E perché papa Clemente aveva mandato
253
1562
voleva di meglio assai, perché vedeva che io facevo
254
1562
non mi capitassino innanzi, perché quelle lor berrettuccie rosse
255
1562
a far gozzoviglia; il perché mi disse: - Benvenuto, s
256
1562
faresti una buona opera, perché colà si sente un
257
1562
che io l'ammazzerei, perché io sapevo benissimo chi
258
1562
non vo' dir nulla, perché si sentirà al suo
259
1562
dandogli un'arcata maravigliosa, perché era tanto discosto, che
260
1562
piacere e maraviglia, sì perché gli pareva inpossibile che
261
1562
lunge di mira, e perché quello uomo esser diviso
262
1562
era tiro ragionevole, ma, perché il tiro mi veniva
263
1562
rimetter le guardie; e perché loro, pensandosi esser sicuri
264
1562
di trenta uomini. Il perché, seguitando poi così dua
265
1562
far fine a questo, perché non sono nella professione
266
1562
gli inimici nostri; e perché noi avevamo sotto le
267
1562
uomo di grandissima importanza, perché in quella osteria, dove
268
1562
dovessi far tal cosa, perché erano in sul concludere
269
1562
te ne vada. ¶ XL. ¶ Perché sempre m'è dilettato
270
1562
e accoglienze infinite, il perché si era, che le
271
1562
mi fermai a Firenze, perché la voglia mia era
272
1562
alquanto fermare a Firenze; perché essendo i Medici cacciati
273
1562
volte a vederlo; e perché io mi v'ero
274
1562
fu cosa inistimabile. Ma perché io non avevo altra
275
1562
fare, non mi contentavo, perché desideravo fare opere d
276
1562
Napoli molti anni, e perché gli era molto bello
277
1562
accade mio disegno; ma perché voi non pensiate che
278
1562
della Barca in Roma, perché teneva una barca che
279
1562
lavorare nella bottega sua, perché aveva da fare alcune
280
1562
né confessare né comunicare, perché non mi vogliono assolvere
281
1562
granellette come panico; e perché io non avevo tanti
282
1562
non gnene volevo dire, perché non eran cose che
283
1562
guastammo in Castello; ma perché e' le son cose
284
1562
che si finisca presto, perché me lo voglio ancora
285
1562
far tal cosa; e perché gli era venuto a
286
1562
questa cotale impresa. E perché gli aveva a sua
287
1562
Papa a vedergli. E perché i disegnatori fuor de
288
1562
l'avevano insegnata loro: perché è forza a un
289
1562
d'avermi sadisfatto, ma perché lei questo non poteva
290
1562
insino al seguente giorno; perché io speravo che sì
291
1562
a ogni modo. E perché quello arrabbiato aveva certi
292
1562
e' mia a me; perché, sì come Idio m
293
1562
che voi lo abbiate, perché la sua professione, a
294
1562
Ammazzali pur questi marrani, perché sarai aiutato da noi
295
1562
e ministri isgridò, sì perché loro eran venuti a
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un tale eccesso, e perché, da poi cominciato, loro
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il giusto prezzo. E perché la medaglia era fatta
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vaso del Salamanca. E perché queste cose non mi
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e molti altri. E perché in quel luogo io
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prima spada di Italia, perché s'era trovato più
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ne usciresti a onore, perché di tanti anni, quant
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si intervengono nella oreficeria; perché questo Lautizio, faccendo questa
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qualcosa che io dirò. Perché io me ne andavo
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or con disegno; e perché queste ditte anticaglie sono
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tolto mi aveva: il perché si era, che tutte
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la vita mia grandemente, perché l'aria mi conferiva
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sopra faceva la arte; perché questo smiraldo era di
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di mali franzesi. E perché questi mali in Roma
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onore che mi apportorno; perché in nella arte di
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a 'ndarsene di Roma; perché non molti mesi apresso
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io mi ero scaramucciato, perché mi era morti di
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si appressassi a me, perché spacciato ero. Solo lo
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o arosto o lesso, perché poca speranza vedevo di
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pochetto di amoroso isdegno, perché veduto che alla prima
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parola mi sovvien dire, perché la disse quel maraviglioso
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insieme con istrumenti: e perché cantavano e sonavano con
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la sua parte; e perché quella della musica lui
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di tutte lavoravo: e perché non m'è venuto
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modo di fare fogliami; perché i Lombardi fanno bellissimi
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presono molto migliore elezione, perché contra fanno le foglie
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quelle in basso, e perché il vocabulo chiama quei
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è il suo nome; perché sì bene, come gli
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difficile a fare. E perché il gran valente uomo
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volevo delle fatiche mie; perché, avendo io loro tanto
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mia travagliata vita; e perché avendo narrato per l
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di mal franzese. E perché, quando questo giovane era
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con tutto il cuore, perché e' roppe il collo
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sporco e non virtuoso; perché si vedeva ogni giorno
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di non mi cognoscere, perché io lo avevo ripreso
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a alcune sue commodità, perché si sentiva dolor di
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certo lo ammazzavo; ma perché gli era in sun
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ne andai in Prati, perché la casa dove noi
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dispiacere a quella poverina, perché lei non ha una
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in quella siepe; e perché quelle pungente marmerucole mi
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al detto Luigi: e perché questo povero giovine que
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dall'altra ricalcitrar parole, perché sarebbon troppo contra il
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la Vita mia; e perché ne pigliavo qualche piacere
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uomo e conosciuto; ma perché egli è di necessità
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Andiamo a Fiorenze - sì perché il ditto capitano aveva
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aveva nome Fiorino, e perché innel luogo che lui
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e posto accaso, e perché i fiori apportano buono
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pare che possi stare, perché Roma è fluente al
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vicini e amici: e perché l'una e l
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vi dette opera. E perché, sì come dice Vitruio
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chiese per moglie: e perché l'uno e l
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poco di amorevol disputa: perché Andrea diceva a Stefano
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di nuovo ingravidò: e perché quei vizii che hanno
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abbia fatto, ma solo perché tu ti ricordi che
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che lavorassi bene. Ma, perché lui s'era innamorato
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le teneva diritte. E perché lui aveva qualche cognizione
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l sonare e comporre; perché in questa professione io
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ti dice il Gonfaloniere; perché sarebbe egli mai altro
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io dicevo che no, perché mi pareva arte troppa
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qualche somma di dinari, perché non n'aveva, ci
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maestro Francesco Castoro; e perché un'altra volta io
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dell'arte dell'orefice, perché, non avendo aùto dal
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questo non mi maraviglio, perché voi avete dato liberalissimamente
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bene, avendolo ingiustamente ingiuriato, perché non è lui quel
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principio di lettere latine, perché desiderava fare me, maggiore
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dissi a mio padre perché e' mi lasciassi fare
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a venire per te, perché certo mi pare essere
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assiduamente mi affaticavo; e perché il mio maestro con
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che lui aveva: e perché in quella pessima aria
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le dita al polso, perché aveva qualche cognizione della
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di molti anni; e perché egli era molto amico
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de' mia Fiorentini; e perché il tuo modo di
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cappella di Masaccio: e perché il Buonaarroti aveva per
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in me tanto odio, perché vedevo continuamente i fatti
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senza l'atro: e perché ancora la casa sua
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di quella arte. E perché un certo Giovanbatista, chiamato
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gli volsi fare motto; perché inanzi che lui andassi
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da bene tuo maestro, perché io spero che le
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Le dispute furno grande, perché era questo Firenzuola maraviglioso
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lor fare alcuna dimostrazione, perché assai erano, io, che
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corra per il confessoro, perché il medico non ci
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cappuccio alla civile; ancora perché li avversari mia erano
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che dare un pugno; perché d'una ceffata in
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e con ancudine: e perché Idio alcune volte piatoso
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mi salvassi la vita, perché grande errore avevo fatto
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pittore molto valente; e perché egli era amico del
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il giorno della festa, perché in detta casa abitava
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Tu lo vedrai, Benvenuto; perché allora che tu arai
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era lui, tal pruova, perché alla fine di tale
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quel che mi piaceva, perché gli pareva che io
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a cinque mila scudi; perché le perle non sono
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Io nolle voglio comperare, perché le non sono quelle
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e sì per averle; perché queste tal cose mi
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mi dovessi aiutare. E perché ei mi si preveniva
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sentiti la Duchessa racchetare, perché parlavàno quando dir si
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questo vezzo di perle, perché io ne ho grandissima
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Io nollo voglio comprare. - Perché, Signor mio, non mi
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questo vezzo di perle? - Perché e' non mi piace
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via li mia dinari, perché queste perle non sono
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dileguarmi di Italia; ma perché il mio Perseo si
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quello che lui faceva, perché se o per via
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un suo pagatore: e perché anche questo Lattanzio si
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volsi con grande còllora, perché e' mi aveva fatto
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robe alla città. E perché le carra si toccavano
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fare l'uffizio suo, perché la resterebbe sospesa in
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ore in là. E perché io mi avevo indolcito
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racconciare queste piccole figurine? perché oramai questo tuo venire
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estrema ubbidienza servirla; e perché queste opere, che mi
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l suo solito; e perché quella tal persona, che
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quello che ell'erano, perché ei gli disse: - Meglio
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innun altro modo. E perché questo caso fu intorno
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risa del mondo: e perché e' guardavano inverso la
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ne dice 'l popolo; perché e' non è dubbio
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ordine di scoprire; e perché e' mancava certo poco
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causa accondurmi a Firenze; perché di già io vedevo
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mio Signore in Firenze; perché dal prencipio al mezzo
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latini e versi greci; perché gli era vacanza allo
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parte in quel modo, perché quello invidioso del Bandinello
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questa buona nuova, e perché i popoli mi mostravano
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s'uscissi di piazza, perché i popoli si fermavano
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giorni a ringraziare Iddio; perché io so bene la
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forse insino a Sestile, perché io intendo che e
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me gli metta innanzi, perché se Benvenuto tornassi e
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io ebbi grandissimo piacere, perché la stagione si era
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maravigliato e contento. E perché gli era venuto per
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di maraviglia, dicendomi: - O perché sei tu tornato così
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la grazia del Duca, perché io nollo richiedevo mai
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la rimettessi in lei, perché la si vantava di
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risultò il mio peggio, perché, con tutto che lei
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l cuore da conciarla; perché io so quello che
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dire ogni cosa -. E perché e' m'era stato
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mi dicessi la causa perché e' non mi finiva
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allargassi un poco troppo, perché - giudichilo chi intende - in
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disse che la causa perché lui non continuava il
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più conto di pagarmegli, perché gli eran passati incirca
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più in mio potere, perché io avevo ditto al
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placare alquanto il Duca, perché certi pochi giorni in
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e che la stimassi, perché el Duca me la
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e non senza lacrime, perché mi tornava in memoria
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e' non mi lasciava, perché mi teneva forte colle
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più che maravigliosa. E perché io m'ero resoluto
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mal marmo per lui, perché ei mi va stuzzicando
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ne avevo gran bisogno, perché disideravo di finire 'l
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il rattoppare le statue, perché ell'è arte da
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questa virtuosissima Scuola -. E perché questo uomaccio or diceva
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appiccate a quel torsaccio; perché e' non si conosce
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una così nobile arte, perché e' si legge ch
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Duca e non me; perché, se io fussi stato
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di un altro mondo, perché in questo io ti
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a tale arte. E perché io lo sentivo tutto
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posi nome Narciso. E perché questo marmo aveva dua
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v'era piovuto sù, perché e' restava sempre quei
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braccio e mezzo. E perché il detto Narciso era
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io lo rappiccai; e perché e' non si vedessi
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opera del Perseo. E perché una mattina in fra
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la detta Medusa. E perché vedendolo di cera ben
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può venire di bronzo, perché l'arte non te
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io credo che venga perché Vostra Eccellenzia illustrissima crede
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e non come artista; perché se Vostra Eccellenzia illustrissima
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modo diverso dagli altri; perché io, oltre a molte
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uscite per il bronzo, perché questa difficile e storta
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mi fanno di bisogno, perché io spero di condurre
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Medusa verrà benissimo; ma perché la natura del fuoco
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Disse 'l Duca: - O perché non pensavi tu che
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alle fiamme del fuoco, perché più presto il detto
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presto quanto tu puoi, perché il metallo sarà presto
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che mi si contraponga, perché questi cotai casi hanno
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impiere la braciaiuola. E perché la quercia di quella
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fondere per l'artiglierie, perché è fuoco dolce; oh
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nel letto sano ellieto, perché gli era due ore
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uno spresso gran diavolo, perché io avevo fatto quello
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1562
molto più di meraviglia, perché sì come e' si
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1562
quella della Medusa. E perché le bocche di detta
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m'era discaro, solo perché io avevo detto al
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1562
mostro. E la cagione perché io andai si fu
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né manco per pitture, perché le finestre venivano sotto
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ragionammo molto allungo. Ma perché gli aveva in mano
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il detto ritratto. E perché quando 'l detto Bindo
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gli aveva cattivo animo, perché in cambio di farmi
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del nostro Duca; e perché io avevo mossi certi
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d'altro: e il perché si vedeva, che 'l
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nulla dell'arte; e perché io avevo stretto Michelagnolo
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sapere né immaginare il perché quella bestia si aveva
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1562
i mia disegni: e perché io vedevo che 'l
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1562
el detto segretario. E perché la Duchessa aveva mandato
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Vostra Eccellenzia illustrissima; e perché la ragione non vuole
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meglio a mandarlo via, perché non tanto che lui
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male alle rene; e perché io non potevo lavorare
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io avessi di bisogno; perché pigliava piacere di tal
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1562
che non era possibile, perché io non arei finito
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farmi qualche nuovo assassinamento; perché ogniora mi s'appresentava
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non mi volevo dichinare; perché pensavo, se io mi
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dua traditori mia allevati: perché io mi vantavo, scrivendo
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di questi gran ladroncelli, perché si era cominciato a
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1562
quali apposta io lasciai, perché mi fussino mandati per
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già una punta, ma perché e' non riusciva con
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1562
questo ditto diamante. E perché questo Bernardo cercava di
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insino da puerizia, e perché lui vedeva che io
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1562
e del peso. E perché questo ditto diamante era
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voleva che io dicessi, perché gli era divario a
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o al porgli pregio perché quello la comperassi. Allora
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sua gioia in riputazione; perché avendomela offerta Antonio Landi
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me la gittassi. E perché Sua Eccellenzia parlava continuamente
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rompere il collo, e perché gli aveva l'autorità
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ribaldo pedante maiordomo: e perché gli avevano ancora indettato
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tenessi nascosto in casa, perché il bargello ne cercava