Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

speciale... ¶ – Un giorno speciale? Perché un giorno spe... ¶ – Sssst

che sapeva di teologia, perché aveva fatto il cuoco

verso la porta chiusa, perché da un attimo si

facile da capire era perché lui, di tanto in

una vera, plausibile ragione perché lo facesse, né una

persone concesse al silenzio. Perché poi, subito, filtrò la

che sapeva di teologia perché aveva fatto il cuoco

portate dietro per sempre. Perché è così che ti

rigirarlo e domarlo perdutamente, perché entrasse ovunque, dentro di

nessuno che ho pianto. ¶ Perché c’era qualcosa, tra

ci si poteva chiedere perché per anni e anni

fa il signor Rail”. Perché nient’altro si poteva

Non gli era chiaro perché, ma aveva l’impressione

cielo, senza vederlo, peraltro, perché sono occhi chiusi. Con

clemente, riuscirebbe a ridere. Perché è come una colossale

tubo, e si chiede perché mai non ha usato

più esauriente dei modi. Perché ciò che Lei scrive

del mistero della vita: perché la luna non è

e sarai comunque felice, perché come diceva il mio

poteva. Ciò spiega anche perché usasse le sedie, sì

questa è la verità, perché il tempo numera i

campana – avvinghiati al tempo perché ci sia un ordine

indietro prima di lui perché lei sapesse che dentro

manfrina dell’orologio. Mai. Perché non esisteva il treno

e poi gli uomini, perché qualcuno doveva pur esserci

stupore più di tanto: perché un oggetto in velocità

meravigliose certo, ma impossibili perché il solo concederglisi per

altro si era battuto perché il parlamento e la

in una stazioncina intermedia, perché la gente potesse riposarsi

futuro invece di gridarlo, perché non suonasse troppo spaventoso

Pekisch? ¶ Silenzio. ¶ – Pekisch... ¶ Silenzio. ¶ Perché, a dire tutto il

una città dove arrivare, perché, in generale, non ha

le ho anche spiegato perché. La traiettoria di un

avesse colpito. ¶ – No – disse. ¶ – Perché no? ¶ – Perché lì non

No – disse. ¶ – Perché no? ¶ – Perché lì non possiamo, Andersson

città qualunque. ¶ – Appunto. Proprio perché non è una città

quella città, proprio quella, perché ci sono mille posti

nel nulla della notte perché si impigliasse in lui

lei non le sentiamo, perché lui, il signor Pekisch

così, non saprei dire perché, ma non mi chiesi

che rimasi lì, chissà perché, finché lui a un

io avrei detto no, perché io ho avuto un

che non perdonava nessuno, perché nessuno aveva occhi come

lui solo, tra tutti – perché mai avrebbe potuto vedere

sul suo treno cieco, perché nella sua testa mai

dire”, “Hanno un nome perché se qualcuno te la

infine su due rotaie perché esploda la sua rabbia

niente non deve sorprendere perché da quando, ormai dodici

canna di una rivoltella. Perché la festa fosse completa

di cristallo rimandati indietro perché fallati dalla Casa Reale

Reale, più uno comprato, perché fallato, dalla vedova Abegg

sguardi, tutti meno uno: perché il volto di Mormy

è una sola ragione perché tu te ne debba

cosa credi, che solo perché sei vecchio puoi andartene

l’amava. Se no, perché l’avrebbe uccisa? E

sicuramente). ¶ – Son finito qui perché è successo così. Non

impone ovviamente la domanda: perché quattro? Cosa se ne

A finire? ¶ –Voglio dire... perché fai tutto quello... e

qualcuno mai perdonato... ¶ Così. Perché forse era scritto che

un venerdì. Ciò spiega perché Horeau, ritiratosi presto a

deve essere molto leggero perché le strutture portanti lo

meno si spenderà. Ecco perché è importante il suo

olmi. Non diceva nulla perché pensava a un uomo

di mondo sotto vetro perché quello è un modo

a dire una parola perché negli occhi le si

volta per tutte... non perché lì fosse uno schifo

uno schifo, no... ma perché quello era il suo

bellissima... io lo so perché poi suonai anch’io

non era una musica, perché ad essere precisi di

con Mormy, voglio dire, perché il signor Rail all

è niente e nessuno. Perché la gente – e qui

assolutamente niente e nessuno. Perché la gente se ne

in silenzio, senza sapere perché, e Karman, che suona

cosa mai sta succedendo perché sia tutto qui, adesso

Pehnt, ma quella no – perché? – non adesso Pehnt / e

fila all’altra – E perché ha vinto? – È forse

È forse importante sapere perché? / ed è proprio mentre

questo, non capisce nulla – perché dove la vita brucia

e io non so perché ma Mormy è rimasto

è fermato, non so perché, e così era proprio

cos’avesse da guardare, perché s’è fermato lì

inferociti, quelli della ferrovia, perché sono mesi che non

a tutti di scappare, perché erano troppi, ed è

delinquenti, io non so perché, sembrava incantato, non sentiva

io son corso indietro, perché ho pensato che l

per un’idiozia così... perché non è scappato, eh

un simile barbaro messaggio perché come le ho detto

ha mai saputo dire perché. Il violoncellista vide con

fuoco. Tutti dicevano Resisterà, perché non poteva andarsene così

piedi, senza sapere bene perché. Scoppiano i diecimila occhi

del Crystal Palace. Ecco perché. E allora fu la

E poi lo so perché tu ti ostini a

che mi fa impazzire, perché poi il viaggio lo

vuole assicurare la ferrovia perché la ferrovia non esiste

tu me lo scriva. Perché voglio continuare ad andare

un giorno a Morivar, perché a Morivar c’era

così le dissi. “E perché?” Mi chiese, “E perché

perché?” Mi chiese, “E perché?” / ¶ – Perché se no come

Mi chiese, “E perché?” / ¶ – Perché se no come farai

hai letto? ¶ – No. ¶ – E perché? ¶ – Un giorno magari lo

Jun è così bella perché ha addosso il suo

Non lo mollerà solo perché mi ama. E io

non glielo ruberò solo perché la amo. Gliel’ho

ha deciso di fermarsi perché era stanca da morire

giornale. Me lo ricordo perché, di fianco, c’era

bambina, ha otto anni. “Perché scappi?” mi ha chiesto

Non lo so, Elena, perché scappo. Ma lo capirò

Elena, e ti dirò perché uno poi, nella vita