Carlo Bernari, Speranzella, 1949

ricoverato per un imbroglio (perché dopo la requisizione non

gabinetto. ¶ Di notte guardiano, perché non può dormire, di

e orgogliosa di servirlo, perché lui era un signore

lo so.» ¶ «E sapete perché ci va?» ¶ «Per te

Ci va ogni sabato, perché dice che il professore

per me dal professore…» ¶ «Perché che ti manca?» ¶ «Niente

non lo puoi dire… Perché non è un ringraziamento

della “realtà della vita” perché non forzino le porte

lui spiegava i suoi perché erano lacrime ai suoi

era tentato al cammino, perché c’erano facili paradisi

schifata. L’aveva schifata perché erano intrugli. Tutta la

mandata agli americani oltremare perché la rivendessero sottomano agli

Hai detto bene.» ¶ “Allora perché li comperi?” pensò Nannina

amministrazione delle PP. TT. perché da semplice postino aveva

postino faceva di tutto perché si dimenticasse il suo

ebbe un’effimera durata, perché venne scoperto una sera

vi si sentì precipitare perché nessuno l’avrebbe fermata

dell’adolescente. ¶ «E allora perché non ti lasciano a

Nannina non poteva capire, perché non possedendo una casa

di novembre s’inquietò, perché quella visita non era

Me ne so’ scappata perché non mi fidavo più

chiamano Mamma e Papà perché ci hanno una M

a che fare.» ¶ «E perché si ubriacano tanto?» domandò

mette la testa sotto perché fa necessità o virtù

altri sistemi. E allora perché sto qui? dite voi

voi… Appunto per questo, perché voglio la vostra protezione

accorgete… Ma io si perché segno. Qui c’è

di servirlo; e dimmi perché? Vuoi che te lo

te lo dico io? Perché è un signore, e

suo posto. Tu dici perché sa con chi ha

la loro incerta giovinezza. Perché le scarpe risultavano sempre

Un castigo di Dio, perché imparasse. Ti sta bene

per una spalla. «E perché te ne scappi?» ¶ «Tenete

nera che fa paura… Perché non ve le schiarite

l’Arcangelo Gabriele: «E perché poi a voi si

voi si deve capire?» ¶ «Perché ho perduto un figlio

cognato. ¶ «Anche in epurazione?… Perché io ci avevo il

avete tutti i torti.» ¶ «Perché, dico male?» ¶ «No è

chi la mandava, e perché la comare che l

Lei non può venire perché a quest’ora è

canto o nel ballo, perché Apollo si pronuncia bene

poi chiudo» diceva Elvira. «Perché quant’è vera quella

l’Elvira, sconvolta; sconvolta perché nella ira aveva mentito

soldi maledetti, si maledetti, perché appena arrivavano c’era

un segreto di Pulcinella perché tutti sapevano sopra Toledo

E chi lo sapeva. Perché, che vi dà?» ¶ «E

non mi fate ridere.» ¶ «Perché non mi credete?» ¶ «Se

fosse, sarebbero tutti occupati, perché chi storto e chi

strada in ogni impresa. ¶ «Perché, che gli ho fatto

per colpa vostra.» ¶ «Ma perché ti vuoi prendere tutta

deve tornare a casa.» ¶ «Perché, dove se n’era

sta?». ¶ «E uscito… Ma perché, perché? Lasciate stare» disse

E uscito… Ma perché, perché? Lasciate stare» disse la

parlare con voi.» ¶ «E perché non sai parlare?» ¶ «Che

ma non conta niente.» ¶ «Perché, non fa le parti

devono stare d’accordo, perché se cambia il vento

con tutto il cuore...» ¶ «Perché sono della tua stessa

le mandano al re. Perché per il re lo

le impediva di trovare. ¶ Perché correva. “Già,” si disse

disse Nannina, “e allora perché corro?” Perché la sospingevano

e allora perché corro?” Perché la sospingevano gli occhi

no, Sant’Anna mia, perché mi faceva vestire con

il bolerino? Se no, perché mi faceva lavare a

lavare a quel modo? Perché allora mi diceva: «Fatti

calzare ad ogni costo, perché sembrasse più donna, non

dominare i suoi fianchi; perché la vergogna, seppure corre

mugolò qualcosa verso Nannina perché si sollevasse dal volante

inghiottirlo, lungo quant’era, perché non voleva piangere; non

cantina, vicino alla posta. Perché fa queste strade più

visto niente di bello. Perché era bello ciò che

i signori in inglese. Perché, questo, signore dev’essere

una schermaglia era puerile, perché il mammalucco non le

sua maestra si quietò. Perché l’occhio che ora

la vescica. Tossi bambinescamente perché non si sentisse il

fingeva anche di bere perché s’era accorta che

il bolerino, non tanto perché avesse caldo, ma per

stesso motivo la odiava, perché la Pizzicatella sempre affaccendata

che paura si mette.» ¶ «Perché noi – donn’Elví ci

del Joe. Ma poi perché gialle? Non portava i

era un’altra faccenda, perché la paura se lo

lo mangiava. Ma appunto perché vergognoso della sua timidezza

mancasse qualche cosa?… E perché non ve n’andate

Nannina non ci pensava, perché non era ancora nel

bene e per intera; perché in ogni caso, dopo

ne so io.» ¶ «E perché non è idea questa

luciani pronti alla rissa, perché sulla faccenda dell’Idea

che non esce più. Perché se si tratta di

come se fosse re, perché per diventare re sai

fare una bella raccolta, perché ci ha l’intenzione

dare danaro, molto danaro, perché lei ha gran di

i traditori aiutiamo noi, perché così si voltano dalla

non la facevo? E perché non l’ho fatta

non l’ho fatta? Perché la sezione monarchica deve

sotto il braccio mio, perché questa soddisfazione io me

quelle parti, li vicino… Perché?» ¶ «Perché ci ho l

parti, li vicino… Perché?» ¶ «Perché ci ho l’indirizzo

la strada, Nannì.» «E perché?» ¶ «Perché Scognamiglio di Portacapuana

strada, Nannì.» «E perché?» ¶ «Perché Scognamiglio di Portacapuana ci

farsi raggiungere dalla cinghia, perché la Cafettèra potesse uscirne

assistevano come una volta, perché presto le veniva l

poco il serafico aspetto; perché la presenza di Nannina

sua assiduità al talamo, perché i vicini fossero avvertiti

di quella schifezza americana!» ¶ «Perché, ti credi che qua

oppure vestiva la ragazza. Perché quando guardava una bambina

d’accordo.» ¶ «E allora perché fai tante domande?… Chi

parve lunghissimo a tutti; perché arrivarono a starci dentro

disse di no solo perché si trattava di Michele

che gridava: ¶ «Svergognata!» ¶ «E perché? Che ho fatto di

Sofferenza; avete detto bene. Perché io soffrivo. Soffrivo e

e vedevo. Lontano, giusto, perché quei due mi hanno

della mano. ¶ «E già, perché voi di questo passo

di Michele quasi vestita, perché anche in quel buio

l’aria della notte perché gli si sciogliessero le

nelle dita. Sei preoccupato perché te n’hanno cacciato

frega di me?». ¶ «E perché dici così? Ce l

se no erano mazzate. Perché io a sette anni

Non c’è pericolo, perché me la so sbrogliare

inferno, lasciatemi sta’.» ¶ «Ma perché, parla, io ti so

zompa addosso a papà, perché, diceva, tu te le

non dovete ridere.» ¶ «E perché devo ridere?» ¶ «Mi dovete

né quello che capisci.» ¶ «Perché ? Si può anche leggere

senza capire ?» ¶ «E naturale. Perché tu credi che tutti

di distruggerla, andava cauta, perché temeva le diavolerie della

giorno, pensava il ragazzo. ¶ «Perché non te ne vai

sa dire di no perché lo sguardo di Michele

potendosi muovere da Napoli perché privi di passaporto, tenevano

tra nipoti e compari perché travestiti da americani le

polso ora l’altro, perché al sinistro portava un

sta a vostra disposizione… Perché, dice, che ha saputo

la ripeto papale papale, perché come si dice: ambasciatore

non dovete fare complimenti, perché lei vi apprezza come

commare) senza essere contato. Perché, “sentitemi bene”, deve venire

fare un caffè?» ¶ «Eh, perché no, fammelo… Ma mi

caffè, quant’è brutto! Perché non lo fate più

trovava certamente di lato; perché dove lui arrivava, sempre

i comunisti volevano denunciare, perché hanno scoperto un imbroglio

per una ragione precisa, perché la macchia si sta

gliel’ho dati io perché se li spendesse alla

a come li spendi perché da quello che ho

la casa del mago; perché Nannina aveva visto spuntare

lustrascarpe di Vico Berio, perché a tutti piace di

ai suonatori, e sapete perché? Perché m’è venuta

suonatori, e sapete perché? Perché m’è venuta la

le sceglie? E allora perché preferirebbe le roselle di

un povero fraticello solo perché andava predicando il verbo

bisogno di diventare santi, perché il santo sa molto

Nannina dove sta? E perché ritarda? Da un pezzo

più di un’ora, perché era andato alla Questura

l’aveva fatta aspettare perché prima di dare la

Sempronio s’era squagliato perché ieri c’era stato

Ma si può sapere perché ti stai a lavare

prosegui ad alta voce, perché i vicini udissero: «State

senza preoccupazioni!… Be’, sapete perché so’ venuta? Perché la

sapete perché so’ venuta? Perché la maestra mia vi

non fu l’ultima, perché di lì a pochi

il cuore nei capelli. Perché non tutto capiva di

Luogotenente, lei rimase sconcertata perché non capì immediatamente se

capelli davanti agli occhi perché da due giorni non

suonare quindi d’offesa, perché essa le attribuiva l

affrettate. Noi siamo mattinieri perché facciamo parte del Comitato

ne sa niente lui» Perché non l’ha scomunicata

diavolo, la Cafettèra? E perché allora tutto le è

forma. Seguiva la moglie perché non sapeva dirle di

Pizzicatela «Si può sapere perché dovete tenere sempre la

Non cercate di nasconderla perché poi è peggio… E

qui sta lo sbaglio. Perché il foglio doveva dire

è una parola greca!» ¶ «Perché, coma’, fatemi capire a

disse donna Filomena. ¶ «E perché poi la dovrebbero arrestare

quelle cose le sapeva perché divorava la cronaca del

niente da fare!» ¶ «E perché, chi lo dice?» scattò

disperazione, fu pure abbandonata, perché guai ad essere commiserate

Nannina disse: ¶ «Schifo? No. Perché? È andata benissimo, invece

suoi occhi rossi. ¶ «E perché ti metti a piangere

per riguardo a Ciccillo, perché era Ciccillo, non denunziava

trasalendo, e chissà poi perché, dal momento che lui

qualche notte… Ma credo perché c’era la porta

riguardo a Ciccillo, e perché era Ciccillo non denunciava

s’affrettava ad approvare, perché lui, infermiere, doveva capirle

che per l’uomo. Perché quand’è terziaria l

Ciccì è tuo interesse, perché se spezzi la cura

che qualunque sia cosa, perché stiamo sotto il cielo

lavoro con gli americani; perché ad un allarme di

Lei ci andava immancabilmente perché trovava sempre qualcuno che

comprensione avviata alla porta, perché le fighe non la

Il verbo va sottolineato perché lei, nei momenti di

fianco. Dal professore no, perché è vizioso. Le donne

in tondo la carne, perché tanto, che fa, è

sta. È cambiata, Nannì.» ¶ «Perché non mi viene mai

volta. Sorride, quando capisce, perché spesso spesso le vengono

ospedale per la pellicina. Perché, non sapevi niente tu

prendeva anche il polso, perché l’infermiere ci badava

avanzava dal focolare. ¶ «E perché ti vuoi disturbare? Nossignore

stato – rideva il chiromante (perché non c’era stato

non era più sicura, perché si andava lamentando, già

votato democristiano e repubblica, perché le avevano detto che

un braccio sulla spalla, perché le veniva l’affanno

penombra delle porte accostate. ¶ «Perché non sei venuto prima

prima?» chiese la Cafettèra. ¶ «Perché mammà… Era scorno…» ¶ «Scorno

cuscino per guardarsi Michele, perché lei intuiva che solo

porte spalancate stavano male, perché dalla strada la gente

non poteva chiudersi solo perché alla Cafettèra era venuto

di gomito al milionario perché insistesse. Don Giosuè fece

nessuno ci pensasse più perché anche il passato prossimo

Ma a a ai. Perché, parla qualche volta?» ¶ «Come

discussioni…» ¶ «Di politica, magari! Perché il suo scopo è

le carte.» ¶ «Ah no? Perché stavo pensando una cosa

e aspetta il resto, perché non è più come

in faccia: il pesce perché è vivo, e zompa

dalla spasella; la frutta perché è fresca, zompa dalle

l’acqua del Serino, perché, dice, entrava diritto nei

Mastro Vincenzo riprende: «Ma perché volete stare a torturarvi

immondizie, s’indomenica tutto perché chi va e chi

chi morte se. Sì, perché gli indizi sono sicuri

per il se. Anche perché bisogna tener conto, dice

essere un amore contrastato.» ¶ «Perché questo, cosa era?» Donna

lui son più feroci perché non sanno niente, non

mangiare… Intanto mi avvio perché non mi fido più

ci vorremo più bene, perché l’ambiente è diverso

non ho capito ancora perché la chiamano Cinese, chissà

sistemarmi in un lavoro, perché mi hanno detto, che

posso perdere il tempo perché finiti questi quattro soldi

problema di una casa, perché non ve l’ho

vostre storie. A proposito, perché non gli raccontate la