Marco Missiroli, Senza coda, 2005

o la paura, ma perché sapeva che non avrebbe

tardi.” ¶ “Non lo sapevi perché non guardi mai il

mano davanti agli occhi perché non vuole che guardo

che passava sui libri, perché Luigi i compiti li

accordo. Però si accontentava, perché ognuno è nato per

continuava a restare alto. Perché, là fuori, c’era

in tempo a cadere, perché lui la fermò a

che non scendesse troppo, perché glielo aveva detto Nino

Dopo era più facile, perché nella parte alta cominciavano

mano e premette fortissimo, perché in quel punto era

l’ho stretta forte perché le macchie fanno molto

tu non puoi dormire perché devi proteggere me e

e io non dormo perché mi dispiace che sei

cambio. Lo stavano aspettando. Perché lui solo sapeva come

volta non glielo dico perché sennò loro diventano tristi

vuole più con noi perché quando ci sono le

vuole che guardo tutto perché così divento grande. Io

tenere gli occhi aperti perché le palpebre pesavano il

indiano era un capo perché portava il grande cappello

grande cappello colorato e perché era il più vecchio

persone deboli. Era arrabbiatissimo perché i cowboy avevano fatto

ma era troppo complicato perché la cartella gliela aveva

non bisognava avere paura perché non attaccavano mai. Invece

passavano più da tanto, perché i pezzi di case

cenno di aver capito. ¶ “Perché quello era buono solo

altre parole! Progressi facciamo…! Perché, tu non la vuoi

paura, ancora di più. Perché quando non capiva, Carmine

piedi, solo un attimo. Perché la cosa dentro si

solo una piccola parte perché una pezza bianca di

a casa tuo padre. Perché è furbo, altrimenti…” La

di fronte alla fontana perché erano stati veloci e

però è una santa, perché con un marito come

nacque e finì identico: perché non lo avevano sentito

lo avevano sentito arrivare? Perché? Non c’erano state

straniera e molto noiosa perché le parole sembravano sempre

non gli piaceva tanto perché la marmellata era un

l’hai ancora fatta perché è da più grandi

e anche molto tristi perché lei adesso era lontana

era rimasta a casa. Perché fuori, questa volta, non

fuoco era molto pericoloso perché saltava alto. Gli uomini

avevano aperto nessun libro, perché per tutto il tempo

diceva che guidavo malissimo perché ero troppo veloce.” Si

si mosse un po’, perché la gamba era indolenzita

se è un segreto perché tanto lui non lo

quando si è riposato perché è molto stanco.” ¶ “Perché

perché è molto stanco.” ¶ “Perché… perché non l’ha

è molto stanco.” ¶ “Perché… perché non l’ha detto

lo hanno fatto vedere perché era sotto il lenzuolo

ridere e ha bestemmiato.” ¶ “Perché?” ¶ Ci fu silenzio. Luigi

fece Nino a Luigi. ¶ “Perché non mi hai avvertito

Non l’ho detto perché non lo sapevo che

qualcuna io di lucertola, perché con te non si

lasciavano cadere qualche lacrima, perché tanto nessuno le vedeva

una sigaretta. Volevo chiedergli perché l’erba è troppo

poi sono stato zitto perché avevo paura che s

era servito a nulla perché tanto lui non ci

me davanti alla signorina perché così vedeva anche lei

si voltò verso Luigi: “Perché c’è scritto Nino

è scritto Nino Marrazzo? Perché?”. ¶ Luigi abbassò gli occhi

occhi e non rispose. ¶ “Perché?” chiese ancora Pietro. ¶ “Perché

Perché?” chiese ancora Pietro. ¶ “Perché forse… forse tuo padre

dalle crepe della parete. “Perché Nino?” sussurrò ancora. ¶ Tutti

in punta di piedi perché non glielo staccasse. Toni

più nessuna paura. Non perché Toni l’aveva risparmiato

Non per questo. Ma perché quel pezzo di carta

a loro non importava. Perché loro non erano amici

parole erano troppo deboli perché gli arrivassero chiare. Luigi

i bambini potevano passare, perché i grandi ci rimanevano

Poi chiuse gli occhi, perché nella sua testa le

quelle cose era sua. Perché erano già di qualcun

era dolore in lui. Perché il suo cuore copriva

cattive e dovete morire, perché lo decido io, perché

perché lo decido io, perché adesso i buoni non

aveva tagliato ogni coda. Perché senza coda loro scomparivano

iniziò a strisciare. Strisciava perché la più grossa di

e che sono pericolosi perché pungono. È vero, Gesù

visto che sono bravo perché mi guarda sempre quando

tuffa ma esce subito perché dice che l’acqua

mi guarda e ride. Perché quando mamma ride rido

ma ora non può perché è lontano e non

Gesù, non può venire perché è buono solo a

che mi stava sfuggendo. Perché continuavo a custodire questa