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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pino Cacucci, Punti di fuga, 1992

concordanze di «piano»

nautoretestoannoconcordanza
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l’Alma, al penultimo piano di questo palazzo.” Tira
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il portone in primo piano, all’angolo di una
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il tasto del suo piano ci vuole la chiave
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male illuminata. Salgo un piano e mi affaccio alla
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stesso punto: all’ultimo piano c’è un operaio
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praticamente sulla strada. Il piano dell’argentino è già
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la scala. All’ultimo piano trovo la confusione che
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qualcuno persino dall’ultimo piano, munito di chiave come
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ancora appeso all’ultimo piano, ma il lavoro è
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porta si apre al piano di sopra. Potrei uscire
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nessuno. ¶ Raggiungo l’ultimo piano con il fiato corto
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ai relè del secondo piano. Con due cacciavite protetti
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cabina si ferma al piano, la faccio ripartire verso
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collegamento con il settimo piano, il penultimo. Quando l
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l’ascensore all’ultimo piano, ripongo gli arnesi mettendomi
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lo riporto all’ultimo piano. Questi guanti da grandi
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gente. Fermata al quarto piano; no, è il quinto
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viaggiando verso il settimo piano! Le tempie mi pulsano
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la discesa saltando mezzo piano alla volta. Intuisco il
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agenzia immobiliare, organizzandomi un piano di ricerca che si
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urtarmi. Salto decisamente due piano-bar e una cantante
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il senegalese del secondo piano, che mi guarda più
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prezzo ragionevole. All’ultimo piano ho l’impressione che
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Non è possibile…” dice piano. “Sei proprio tu, l
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in Ménilmontant, all’ultimo piano di un palazzo decoroso
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preso una stanza al piano sopra il mio, registrandosi
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Non sento rumori al piano di sopra. Forse davvero
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finestra. Quella del terzo piano è spalancata, e in
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a certi esaltati…” ¶ “Vacci piano. Sono in ottimi rapporti
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uno scappellotto robusto. ¶ “Ehi, piano! C’è ancora qualche