Vittoria Colonna, [Rime], 1538

si lagna, ¶ Sì largo pianto il triste sen mi

asciugan del già scorso pianto l'onde. ¶ Se ciò

vivo fonte del mio pianto eterno ¶ Con maggior vena

e aperto, ¶ Molle del pianto e caldo del desio

con più ragione il pianto. ¶ SONETTO LXXIX. ¶ A VERONICA

proterva, ¶ Prego che 'l pianto mio finisca morte. ¶ SONETTO

fiamma ¶ E noi nel pianto la purghiamo insieme. ¶ SONETTO

par di quella spoglia ¶ Pianto ha la tua, beato

volgendo in riso il pianto. ¶ Farei dolce lo stil

di fuor rasciughi il pianto, ¶ Che sol d'intorno

cibo mi è il pianto e l'ardore, ¶ Le

se timor del crudo pianto eterno ¶ Tronca l'audaci

il foco, ambrosia il pianto. ¶ EPISTOLA ¶ A FERRANTE FRANCESCO

e martiri, ¶ In crudel pianto, in solitario orrore, ¶ Trapasso

sente. ¶ Nè solo il pianto si risolve in danno

affanni, io dall'usato pianto ¶ Più vigor prendo ognora

sua pace. ¶ Accende il pianto in noi, move i

santa, ¶ E rinfreschi col pianto la radice. ¶ Verità sei

dal latte deste il pianto solo ¶ Per parole ai

Eterno; e con un pianto breve ¶ Lavi e mandi

a tal pensier del pianto l'onde ¶ Dovriano alzarsi

cura, ¶ Vuol che del pianto il pianto sia mercede

che del pianto il pianto sia mercede. ¶ SONETTO LXXIII

l dolce riso in pianto ¶ Là 've io prima

con lui fo il pianto ¶ Delle mie colpe, non

dolce gaudio e amaro pianto insieme. ¶ Oggi la vergin

gli rende ¶ Di dolce pianto pura e larga pioggia

io rinnovelle. ¶ Allor del pianto amaro al dolce amico

fedel, nè strinse 'l pianto ¶ Ma con cor fermo

Che agli occhi il pianto, e 'l duol al

voglie, e del mio pianto ¶ Quel giorno vago, che

rompeste ¶ Il corso al pianto, e d'aspra indignitade