Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

feci di volo la piccola rampa che dalla strada

dolcissima. ¶ Le presi la piccola mano. ¶ — Che ha vostro

sole con la mia piccola amica.... ¶ Il professore che

povera bambina, la mia piccola Delfina, che somiglia tutta

portarmi via la mia piccola bambina?... Tu sai che

e nelle vie della piccola città che mi aveva

frase rassegnata. ¶ Oh, mia piccola amica Delfina! Io ho

mi ricordo di voi, piccola bionda e bianca figuretta

Il passato. ¶ Smontato alla piccola stazione di C.... il

fuori, sulla piazzetta della piccola città, accennò ad una

tutta ancora e la piccola piazza era deserta. La

accendeva sul volto. Quella piccola piazza, quel silenzio, la

verde conca e sulla piccola città raccolta larghe chiazze

Sotto di lui la piccola città appariva, ora, tutta

care colline, della vostra piccola Nenè, che.... chi sa

alle porte di una piccola città di provincia e

Sembrava la figlietta più piccola della mia e, come

solo in quella sua piccola casa. Aveva un figlio

se voleva accettare una piccola bibita. ¶ — Senti.... – mormorò timidamente

vista ella scorse come piccola macchia bruna la villa

allo stagno, sopra una piccola isola vestita di musco

che metton intorno alla piccola isola che serve da

loro larghe foglie.... Sulla piccola isola, in uno spazio

che è come una piccola grotta tra le due

pochi momenti. ¶ Intanto nella piccola sala della stazione il

che ne baciava la piccola tomba. Il curato del

non mancassero mai, sulla piccola tomba, i fiori pe

per poter ritirare la piccola salma, che la signora

Milano. ¶ Quando discesi alla piccola stazione del paesello, tutt

fece portare la sua piccola tavola nell’orto, sotto

l’anno. ¶ — Troverà ben piccola cosa il nostro povero

commoventi. Tutti conoscevano la piccola tomba con la bianca

in luce: e la piccola lapide bianca che la

il mattino stesso. La piccola croce di ferro riluceva

la curava come una piccola mammina o meglio come

Il sole baciava la piccola tomba bianca e tutte