Marco Missiroli, Senza coda, 2005

al centro, in una piccola palude densa e opaca

al muro bianco della piccola casa del giardiniere. Si

al lato lungo della piccola casa. Provò a spingere

e insieme tornarono alla piccola casa. ¶ L’odore di

rado che portava alla piccola casa, la luce accecava

Anche il muro della piccola casa diventava ancora più

scatto, Pietro rallentò. Dalla piccola casa, oltre le siepi

Girarono l’angolo della piccola casa e sul retro

si allontanò verso la piccola casa bianca. ¶ Pietro guardò

ancora una tappa, la piccola casa. Ingranò la marcia

loro incontro una macchia piccola e scura. La macchia

sulla schiena. Superò la piccola tettoia e arrivò al

metri, e davanti alla piccola ringhiera fece leva sulle

finestra era appesa una piccola Madonna che l’ultima

a vederne solo una piccola parte perché una pezza

quando arrivarono dietro la piccola casa la coprirono con

attorno ai muri della piccola casa. Oltrepassarono gli alberi

dello studio. Era una piccola crepa che si era

nuova.” Ne distese una piccola quantità sul bastoncino e

a prendere Nino alla piccola casa. Insieme erano arrivati

mentre si avvicinava alla piccola casa, i suoi occhi

notato che tutto, alla piccola casa, era diverso. ¶ “Nino

scivolarono sui gradini della piccola scala. ¶ La palla rotolò

Sentì l’odore di piccola casa e di giardino

s’arrabbiava moltissimo. ¶ 17. ¶ La piccola casa era sempre rimasta

a quei nomi, alla piccola casa ancora chiusa. ¶ Restò

altra, la testa più piccola sotto il collo più

il turno della più piccola di tutte: era appesa