Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

Ella si alzò in piedi. Si alzò, si alzò

lei si alzarono in piedi le poltrone vestite di

accese e vegliato ai piedi della tavola dalla contessa

salì in punta di piedi nella sua camera, si

Saltincasa, giacevano avvinti ai piedi dell’albero della scienza

sveglieranno, si leveranno in piedi, si allontaneranno dall’albero

freddi e bianchi ai piedi dell’albero del bene

ed Eva coricati ai piedi dell’albero del bene

una vettura piena di piedi, di gòmiti, di bocche

di colpo, balzò in piedi, tirò giù dalla rete

il tappeto sotto i piedi del pianoforte lungo e

corse in salotto a piedi scalzi, sui suoi brutti

scalzi, sui suoi brutti piedi a forchetta: il pianoforte

caduto per caso ai piedi dei suoi genitori. La

disperazione; ma morivano ai piedi del «ventenne» che se

sui propri bagagli, pestavano piedi, schiacciavano pance, si facevano

inciampi che i miei piedi incontravano in ogni dove

sul diverso numero di piedi tra uomo e uomo

il plebeo ha dieci piedi invece di due, l

educato ha due soli piedi, l’uomo educatissimo non

uomo educatissimo non ha piedi. ¶ Natura vincit hominem. In

una pestata ai miei piedi, una pedata ai miei

costui calpestasse i miei piedi; ho sopportato che scalciasse

fecondata. Mi alzo in piedi, afferro il termos, lo

di viaggio per i piedi, lo infilo nel finestrino

letto e corre a piedi nudi ad aprire la

signore!». ¶ Billi scatta in piedi. È pallidissimo. Si guarda

tratta di arrivare ai piedi del monte prima che

dunque! ¶ Luigino balza in piedi. Si affaccia al terrazzino

mai più? ¶ Pèsano i piedi a staccarli dal pavimento

dei gradini. Posa i piedi sulla parte più solida

uno scricchiolio. ¶ È ai piedi della scala. È sul

atrio in punta di piedi. Il cuore gli batte

stupore lo regge in piedi, come una colonna reggerebbe

realtà viva e in piedi. Teresa è stata seppellita

con le punte dei piedi e ad ascoltare meglio