parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «più»

nautoretestoannoconcordanza
1
1837
meonio cantor non è più solo. ¶ Ed, oh vergogna
2
1837
doglie; ¶ Ma non la più recente e la più
3
1837
più recente e la più fera, ¶ Per cui presso
4
1837
da te rimoti, ¶ Quando più bella a noi l
5
1837
è spenta? ¶ Di': né più mai rinverdirà quel mirto
6
1837
Non è ch'ove più lento ¶ E grave è
7
1837
eterne lodi ¶ Né rossor più né invidia; ozio circonda
8
1837
l'aura a volo ¶ Più faville rapia da questo
9
1837
sdegno e dolore ¶ Fu più l'averno che la
10
1837
si scema, e assai più vasto ¶ L'etra sonante
11
1837
di follia; ¶ Né livor più, ma ben di lui
12
1837
ma ben di lui più dura ¶ La noncuranza avviene
13
1837
sommi? o quale, ¶ Se più de' carmi, il computar
14
1837
O generosa, ancora ¶ Che più bello a' tuoi dì
15
1837
Spinto al varco leteo, più grata riede. ¶ VI ¶ BRUTO
16
1837
eterno ¶ Degli astri agitator più cari, e molto ¶ Di
17
1837
dell'etereo lume assai più dolci ¶ Sortir l'opaca
18
1837
Grido antico ragiona, altre più dire ¶ Colpe de' figli
19
1837
cure, oh speme ¶ De' più verd'anni! Alle sembianze
20
1837
Della mia fanciullezza. Ogni più lieto ¶ Giorno di nostra
21
1837
battendo? ¶ Il cuocer non più tosto io mi sentia
22
1837
di tua vita il più bel fiore. ¶ Oimè, quanto
23
1837
futuro ¶ Del dì presente più noioso e tetro, ¶ Che
24
1837
posa ¶ Il mondo, e più di lor non si
25
1837
in sul tempo che più leve il sonno ¶ E
26
1837
leve il sonno ¶ E più soave le pupille adombra
27
1837
dovessi; e questo ¶ Facea più sconsolato il dolor mio
28
1837
ultima volta, or son più lune. Immensa ¶ Doglia m
29
1837
Quand'è il viver più dolce, e pria che
30
1837
volte ¶ In ripensar che più non vivi, e mai
31
1837
non vivi ¶ E mai più non vivrai: già ruppe
32
1837
oh quanto ¶ Verso me più cortese! E tu pur
33
1837
né spirto o senso ¶ Più le commova, e lor
34
1837
destino; or già non più, che a mezzo ¶ Il
35
1837
funeral suo giorno ¶ Dai più diletti amici abbandonato: ¶ Ch
36
1837
del gran desio stato più forte ¶ Un sovrano timor
37
1837
core ¶ In questo dir. Più non vedrò quegli occhi
38
1837
scolorato dal mortale affanno, ¶ Più baci e più, tutta
39
1837
affanno, ¶ Più baci e più, tutta benigna e in
40
1837
mio destino omai, né più mi dolgo ¶ Ch'aprii
41
1837
ne' campi ove splenda ¶ Più vago il giorno e
42
1837
innumerabili t'accoglie, ¶ E più vaga del Sol prossima
43
1837
stella ¶ T'irraggia, e più benigno etere spiri; ¶ Di
44
1837
mano ¶ Provveder commettiamo, una più grave ¶ Necessità, cui provveder
45
1837
il caro sguardo, ¶ La più degna del ciel cosa
46
1837
sua vita consuma. ¶ Te più mite desio, cura più
47
1837
più mite desio, cura più dolce ¶ Regge nel fior
48
1837
mondo, e quel che più benigna ¶ Di natura e
49
1837
e d'amor, Diva più cieca. ¶ XX ¶ IL RISORGIMENTO
50
1837
dì; la tacita ¶ Notte più sola e bruna; ¶ Spenta
51
1837
fu spento, ¶ E di più far lamento ¶ Valor non
52
1837
Io non vedrò mai più. ¶ Proprii mi diede i
53
1837
Il caro tempo giovanil; più caro ¶ Che la fama
54
1837
fama e l'allor, più che la pura ¶ Luce
55
1837
di desio, ¶ Morte chiamai più volte, e lungamente ¶ Mi
56
1837
ricordanza ¶ Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede ¶ Questa
57
1837
deserta. Ove sei, che più non odo ¶ La tua
58
1837
Tu non ti acconci più, tu più non movi
59
1837
ti acconci più, tu più non movi. ¶ Se torna
60
1837
sento, ¶ Dico: Nerina or più non gode; i campi
61
1837
stagni, ¶ Cade, risorge, e più e più s'affretta
62
1837
risorge, e più e più s'affretta, ¶ Senza posa
63
1837
umano stato: ¶ Altro ufficio più grato ¶ Non si fa
64
1837
timor subito scordi; ¶ Ma più perché giammai tedio non
65
1837
punge ¶ Sì che, sedendo, più che mai son lunge
66
1837
di giogo in giogo, ¶ Più felice sarei, dolce mia
67
1837
sarei, dolce mia greggia, ¶ Più felice sarei, candida luna
68
1837
ebbe compagni dell'età più bella. ¶ Già tutta l
69
1837
di sette è il più gradito giorno, ¶ Pien di
70
1837
inutile la vita ¶ Quindi più sempre divenir non vede
71
1837
vita della morte è più gentile. ¶ Per còr le
72
1837
Soleami il vero aspetto ¶ Più sempre infievolir. Quanto più
73
1837
Più sempre infievolir. Quanto più torno ¶ A riveder colei
74
1837
Angelica beltade! ¶ Parmi ogni più bel volto, ovunque io
75
1837
gli occhi tuoi veder più vago? ¶ Altro più dolce
76
1837
veder più vago? ¶ Altro più dolce aver che il
77
1837
Né cor fu mai più saggio ¶ Che percosso d
78
1837
d'amor, né mai più forte ¶ Sprezzò l'infausta
79
1837
al sempiterno obblio, ¶ Con più sospiri ardenti ¶ Dall'imo
80
1837
Ricompensar tentai, ¶ Non tardar più, t'inchina ¶ A disusati
81
1837
profondi, sconosciuti, e molto ¶ Più che virili, in chi
82
1837
è minor. Che se più molli ¶ E più tenui
83
1837
se più molli ¶ E più tenui le membra, essa
84
1837
D'alta pietade ai più costanti il petto. ¶ Madre
85
1837
E spaventoso in vista ¶ Più d'ogni flutto dimostrarci
86
1837
sembianza fra noi parve più viva ¶ Immagine del ciel
87
1837
anco gentile, ¶ Come i più degni tuoi moti e
88
1837
tipi e choléra i più divisi ¶ Popoli e climi
89
1837
Imperio e forze, ¶ Quanto più vogli o cumulate o
90
1837
giornal. Ma nelle cose ¶ Più gravi, intera, e non
91
1837
Fia la mortal felicità. Più molli ¶ Di giorno in
92
1837
fatti al bisogno, o più leggiadri ¶ Certamente a veder
93
1837
la lieta ¶ Nonadecima età più che potesse ¶ La decima
94
1837
nona, e non potranno ¶ Più di questa giammai l
95
1837
sapienza, o Gino, ¶ In più sublimi ancora e più
96
1837
più sublimi ancora e più riposti ¶ Subbietti insegna ai
97
1837
Della terribil morte assai più dura. ¶ D'intelletti immortali
98
1837
Maggiori sempre, e non più dato il bene. ¶ Voi
99
1837
l'ire ¶ Fraterne, ancor più gravi ¶ D'ogni altro
100
1837
oste contraria, in sul più vivo ¶ Incalzar degli assalti
101
1837
quando miro ¶ Quegli ancor più senz'alcun fin remoti
102
1837
al seme ¶ Dell'uom più stima o cura ¶ Che
103
1837
alla formica: e se più rara in quello ¶ Che
104
1837
che nulla mai fatta più mite ¶ Ancor siede tremenda
105
1837
notte insonne, ¶ E balzando più volte, esplora il corso
106
1837
per fortuna avesti; ¶ Ma più saggia, ma tanto ¶ Meno
107
1837
cor le prometteva era più grande. ¶ Come fuggiste, o
108
1837
e crescea tanto, ¶ Che più non si scopria luna
109
1837
il poco lume ognor più fioco; ¶ E intanto al
110
1837
loco. ¶ E si fea più gagliardo ogni momento, ¶ Tal