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invenzioni verbali


Bono Giamboni, Della miseria dell'uomo, 1292?

concordanze di «più»

nautoretestoannoconcordanza
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1292
altre cose, che sono più vili, ma della morte
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1292
e colui giudicai ancora più bene avventurato, che in
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me ne vo, e più innanzi dire non ti
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quale l’uomo è più piacevole a Dio, che
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quanto l’uomo è più vile al mondo, di
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mondo, di tanto è più prezioso e grande appo
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parere delle genti via più sottani che gli altri
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a coloro, che sono più savi di me, di
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s’immaginano meglio, e più tosto si apparano, e
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tosto si apparano, e più agevolmente si ritegnono. E
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lui, sono fatti di più sozza cosa, cioè di
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la terra è il più vile alimento, che neuno
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gloria del Paradiso è più di lunge che niuno
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uomo, e non può più poscia vedere innanzi. Ma
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sono fatte d’alimento più nobile, perchè dicono i
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cose ha in sè più di miseria, perchè quelle
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uomo e la femmina più nella grazia di Dio
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di Dio, e diviene più perfetto; onde dice l
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virtude nell’ avversitade diventa più perfetta. E Santo Girolamo
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uomo, e fannolo diventare più perfetto, sì ne pone
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della pazienza, che quanto più d’avversitadi è percossa
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avversitadi è percossa, tanto più cresce sua potenzia, e
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cresce sua potenzia, e più nella grazia di Dio
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il fuoco vuole fare più valoroso, sì vi spruzza
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che il sole è più caldo nel mare, che
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avversitade trova rintoppo, e più si conferma nella grazia
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le cose pensi, quanto più s’affaticherà di cercare
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sai nulla, perchè chi più sa più dubita; e
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perchè chi più sa più dubita; e colui, che
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meno, a lui pare più di sapere. Or pogniamo
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di pecore. Io aveva più abbondevolmente che gli altri
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dice Salamone: Niuna è più pessima volontà che essere
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sue, e non andasse più innanzi per averle in
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l’idropico, che, quanto più bee, tanto più arde
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quanto più bee, tanto più arde con maggiore disiderio
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accendelo e fallo diventare più empio: e quanto più
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più empio: e quanto più cresce il danaio, cotanto
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cresce il danaio, cotanto più monta l’amore. Ed
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e l’avaro ama più le ricchezze, e a
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trova, ed ancora via più innanzi che non trova
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che non sia via più quello, che non ha
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al ritruopico, che quanto più bee, tanto più arde
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quanto più bee, tanto più arde con maggior volontade
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danaio, quanto il danaio più cresce. E Seneca dice
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con piccolo intendimento, via più agiati che molti altri
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minore rischio, e per più piana via. Ed acciò
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che è mendico, che più avaccio intenda a guadagnare
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per ognuno cento acquista più danno da colui, a
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che se si va più innanzi, o a drieto
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cupiditàde, e tanto fanno più crescere l’amore del
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danaio, quanto la ricchezza più cresce. E però chi
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abbi, ma solamente perchè più ne vorresti. Ed un
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che se si va più innanzi, o più a
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va più innanzi, o più a dietro, non è
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la cortesia è la più nobile, e la più
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più nobile, e la più bella virtude, che l
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benigna, la quale è più. dolce che fiale di
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di ciò essere tenuti più savi; onde dice uno
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un altro Savio disse: Più volontieri odi ed intendi
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tu non favelli; e più usa le orecchie, che
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il suo fondamento, e più nella lingua s’osserva
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Soci detta beata, ¶ e più perfetta e migliore, che
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povera è migliore e più perfetta che non è
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a buono fine per più piana via, e con
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la nave è vie più sicura nel piccolo fiume
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i Savi che, quanto più sono delicati i mangiari
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i mangiari, tanto è più puzzolente la feccia; e
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l’uomo si vergogna più in su questo vizio
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nè femmina. Chi fu più savio che Salamone? Chi
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che Salamone? Chi fu più forte che Sansone? li
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il nimico le genti più sopra questo vizio, che
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sopra niun altro, e più vi fa le genti
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e puonne, se vuole, più acconciamente pensare. E però
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non me ne voglio più travagliare, ma bastinti per
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pazienza, perchè gli è più perseguitato; e che se
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muore vivendo, e quanto più cresce, discresce; e quanto
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cresce, discresce; e quanto più va innanzi colla vita
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innanzi colla vita, cotanto più s’appressa alla morte
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e colui giudicai ancora più bene avventurato, che in
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non sanza ragione; che più amara cosa può essere
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l’amasse. E tanto più ama la cosa, quanto
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ama la cosa, quanto più è amata da Dio
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da Dio, e quanto più a lui ne crede
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lui; e perciò ama più Iddio, che niuna altra
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E dopo lui ama più Santa Maria, perchè da
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perchè da Dio è più amata. E dopo Santa
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dopo Santa Maria ama più gli Agnoli, perchè secondo
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perchè secondo lei sono più amati da Dio. E
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da Dio. E ama più quegli del primaio grado
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amando, le cose tanto più e meno, quanto più
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più e meno, quanto più e meno sono da
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amate, e a lui più se ne crede piacere
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Santo Paolo: Dobbiamo noi più forti la debolezza degli
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E intende l’Apostolo più forti, o di corpo
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di senno, perchè siamo più savi. E chi non
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suo volere non va più innanzi, non commette perciò
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suo volere non andasse più innanzi per averla in
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luogo, che è il più di lungi dal Paradiso
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quanto il diletto averà più acceso il peccato; onde
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e mai non fia più visitato da lui. E
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mortali, non ha poscia più misericordia, perchè sempre rimane
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la morte uon possa più peccare, non perde mai
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sicchè non averà poscia più misericordia di lui, sì
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come Iddio è il più crudele Signore, che niuno
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che noi veggiamo, e più suso non possiamo vedere
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strettissimo, che non tiene più che il ventre della
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che sono fatti di più pura cosa, e più
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più pura cosa, e più ricevono della grazia di
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quella gerarchia, e assegnatogli più nobile luogo che agli
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di quell'ordine, e più riceverà della grazia di
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riposa, e non va più innanzi per sapere. E
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di Dio è vie più che non ne riceve
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anima è piena, e più non ne riceve, sì
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e non si pena più d’apparare. E l
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chi poco, secondo che più beato si trova, e
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e maggior ordine, e più perfetto luogo gli è
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è tornata; e quanto più se ne scevera, tanto
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dà maggiore percossa quanto più da alti cade, non
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alti cade, non pesando più nelle cento braccia, che
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suo luogo naturale è più dilungata. E dell’acqua
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che non siano vie più quelli, che non puote
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quale disideri, e ancora più innanzi che non trova
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di quelle, che sono più belle che il Sole
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maestà sua, che è più piacevole a vedere, che
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che vi è riluce più che il Sole, ed
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nome suo nel mondo, più che non fece onche
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sarà reverito e adorato più che neuno altro Iddio
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Luna, e non luceranno più al mondo, e cadranno
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non glie la chiuderà più mai; ed a cui