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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro liberto d'Augusto [traduzione da Fedro], 1735

concordanze di «più»

nautoretestoannoconcordanza
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ch’Esopo inventò, resi più adorno. ¶ Due pregi ha
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Il Lupo ¶ Al fonte più vicin; da lunge assai
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Tollerate costui; un mal più grave ¶ Se nol soffrite
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ed una Pecora, ¶ (Che più ch’altro animal le
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a lui fa di più gridar divieto. ¶ Esso altier
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avuta a vile ¶ Util più sia che la tenuta
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dignità decade ¶ Allor che più l’insegue avversa sorte
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lo speri indarno; ¶ A più vegliar cotesto don m
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Rispondono, che no. Ella più gonfiasi, ¶ E chi maggior
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hai fatto indarno; ¶ Assai più care le guanciate io
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lui s’invola, ¶ Soffrir più colpi a l’infelice
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ozio richiegga; ¶ Da cui più franco al primo oprar
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nuovo oro aggiunga, ¶ Cui più del letterario acquisto apprezza
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io dietro a lui ¶ Più di ciò ch’egli
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mi piacque, ¶ Che sembrommi più acconcia a mia sventura
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nacqui a’dotti Greci ¶ Più vicin, lascerò che neghittoso
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e il Villano. ¶ CHe più d’un indovin l
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Figli vuolsi indicar. Ostia più pingue, ¶ Cotesto mal però
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ventre ti distese? Io più robusto ¶ Di te, a
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vita io meno; ¶ Quanto più agevol fora sotto il
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mentitor finti delitti esposti. ¶ Più però de la moglie
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Onde a’ gravi pensier’ più sciolta rieda. ¶ FAVOLA XV
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Pur chi ti partorì più prezzar dei. ¶ A partito
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è a tacer, ella più stride; ¶ Dan nuove preci
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n’è il color) più gemme intessono. ¶ Muta avvenenza
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pajono le cose, ¶ E più d’uno deluse il
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e lacci, ¶ E trappole più volte avea scampato. ¶ Scoprì
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sovente in un sol più senno alberghi, ¶ Che in
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in van la donna ¶ Più Giuristi ricerca; ch’a
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eccidio estremo. ¶ Essa in più modi barbari ingegnosa, ¶ Co
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la Lima. ¶ CHi un più mordace a lacerar s
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fo divieto. ¶ Così non più si accende il sagro
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Rari scampan nuotando; i più sommerge ¶ Il grave peso
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gioja. ¶ Quando repente due, più che d’umano ¶ Sembiante
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Nè a la porta più alcun giovin si trova
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mi dona. ¶ Ogni dì più si fa morte vicina
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immantinente ¶ Se li rechi, più ancor godronne il frutto
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impresi a seguir, vie più m’indusse ¶ Quinci poichè
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favolucce, ch’Esopèe, ¶ Non più d’Esopo appello; ei
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le parole il core, ¶ Più valor ne la zuffa
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Spegner vo’, come che più danno io n’abbia
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Renda col suo comparir più lieta. ¶ Viene l’atteso
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è adatto, ¶ Che un più saggio di se corregge
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e quel ch’or più non son, condanni. ¶ * Perchè
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la scure, ¶ I roveri più annosi sceglie, e atterra