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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «più»

nautoretestoannoconcordanza
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1910
inarcandosi ancor più, ancor più. ¶ Egli la guardò ambiguamente
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1910
Lora... Loretta... — mormorò egli più volte, poiché pareva ella
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1910
sue; ma non aveva più forza. ¶ Curvo sopra la
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1910
sua verginità non era più che un brivido, una
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1910
ella esclamò col suo più candido sorriso. ¶ — Via, non
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1910
verità, sarei stato ancora più paziente. ¶ — No, Rafa, non
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1910
fare qualcosa per divenire più intimamente il vostro amico
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1910
Oh, capirete... Non è più possibile che ci si
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1910
cosa che ci è più cara. ¶ — Non ho mai
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1910
cosa che non può più durare. Sono stata leggera
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1910
sono esigente, non insisto più; mi accontento per ora
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1910
paura di non ridere più... ¶ — Come ti amo, Loretta
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1910
perchè una volta di più confesso che la colpa
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1910
occorre, potrei ricevere molto più se volessi sottostare a
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1910
avrei fatto anche di più, se non avessi paura
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1910
Egli voleva rispondere: « Mai più! Mai più! » Ma sentì
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1910
rispondere: « Mai più! Mai più! » Ma sentì che tutta
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1910
umana li avrebbe salvati più dal pericolo meraviglioso nel
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1910
irritò. E l’altro, più scherzevole, ripeteva: — Sì, ha
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1910
con gli occhi divenuti più vasti e più lucenti
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1910
divenuti più vasti e più lucenti; non poteva star
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1910
era messa la camicia più fina, le mutande più
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1910
più fina, le mutande più adorne di pizzi, ed
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1910
solo Paolo osservò: ¶ — Sarebbe più semplice che rimanessi qui
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1910
che ai vecchi ricorda più da vicino la giovinezza
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1910
un albero laborioso, il più fragile ed il più
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1910
più fragile ed il più bello. ¶ Se ne andava
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1910
bisognava gridare, faticarsi, lavorar più duramente, ma ciò non
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1910
alte nello spazio, facendosi più rare, più tenui, fino
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1910
spazio, facendosi più rare, più tenui, fino alle prime
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1910
sentiva spinto a desiderare più in là di sé
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1910
guardarli. ¶ Giunsero nelle strade più centrali; Arrigo le disse
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1910
Perchè mai non sono più allegra come l’altra
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1910
laterali che non erano più selciate. In una d
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1910
anima ingorda, e puntava più forte. Il vetturino si
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1910
trovava nondimeno la sua più forte voluttà. Gli piaceva
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1910
infinito amore. Non era più solamente il desiderio di
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1910
adesso era qualcosa di più, una specie di tristezza
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1910
pendeva quasi una minaccia più che umana. Voleva esser
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1910
braccia con una promessa più forte; voleva respingerla da
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1910
a cambiare. ¶ Ma poi, più che il suo paterno
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1910
semplici, che sono i più comunicativi. ¶ Eran un po
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1910
ballo, e non aver più paura di quel loro
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1910
fra le briciole, senza più volo. ¶ — E Rafa? — disse
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1910
vivace. — Non lo posso più soffrire! ¶ Egli ebbe la
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1910
ella non si aspettava più nessuna risposta: ¶ — Perchè sei
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1910
soffro e non voglio più soffrire. Voglio bene a
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1910
rispondere, che non osava più guardarla. Poi divenne mansueta
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1910
tempo, non vi contava più se non come un
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1910
po’ bisbetico, e nulla più. Egli peraltro, come tutti
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1910
vecchi, ormai delusi nelle più care speranze, lui, stanco
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1910
Eugenia s’era fatta più corpulenta e somigliava al
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1910
si facevan ogni giorno più rade. ¶ Jettatura, non altro
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1910
senso, era un partito più che appetibile. Ma ella
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1910
che non si curano più e che non danno
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1910
aveva finito con dirle più volte: — Ragazza mia, tu
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1910
e letterario, qualcosa di più anche: un senso erotico
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1910
di là per lasciarti più libera. Se ti occorre
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1910
n’è un’altra più fina, li presso, nella
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1910
il primo momento; adesso più. ¶ E rise, mentre s
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1910
ella disse movendolo. — È più piccolo il mio o
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1910
denudasse intera nella sua più scultoria bellezza. Egli la
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1910
quando son vestite paiono più nude che in camicia
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1910
come un’altra veste più rara, intessuta di stelle
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1910
possibilità che racchiude ogni più squisita gioia per la
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1910
lontana, indovinare i suoi più nascosti pensieri. Poiché ormai
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1910
ormai quell’ amante non più del tutto giovine lo
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1910
ora non lo amava più come al tempo in
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1910
sua rabbia virile; non più come quando ella cercava
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1910
suoi sensi viziati; non più per incuriosire le chiacchiere
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1910
nato l’estremo, il più forte bisogno d’appartenere
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1910
senza rimedio fin nei più nascosti rifugi dell’anima
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1910
vedeva impallidire della sua più fredda carezza, c’era
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1910
di parar bella quanto più poteva, ben sapendo che
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1910
saputo accorgersi anche de’ più lievi difetti. Gli uomini
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1910
che amava infinitamente... quando più non gli rimase alcun
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1910
amante non ne saresti più sovreccitato. ¶ Il Giuliani, seccatissimo
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1910
passavano in forma le più fantastiche idee. Si sentiva
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1910
pericolo, in una tentazione più grande. Ella si era
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1910
non avrebbe voluto continuare più nel suo gioco. Ma
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1910
mano, dove per lo più non bazzicava gente conosciuta
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1910
si propaga fino alle più piccole cose e mette
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1910
appena sopportabile... Ora non più; se aveva temuto qualche
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1910
piccola bottegaia... Ora non più; se c’era stato
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1910
fanciulla, poteva non essere più. Sapeva d’averlo abbagliato
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1910
Non si sarebbe mai più sentita umile davanti a
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1910
non si sarebbe mai più tenuta per uguale dalle
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1910
sua riconoscenza qualcosa di più che un’ambizione. Lo
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1910
gentile, questo la lusingava più che l’adorazione di
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1910
l’adorazione di Rafa, più che l’omaggio di
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1910
braccia. Non le pareva più affatto che fosse il
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1910
diss’ egli. — Mi piace più che ogni altra cosa
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1910
divina colpa, senza riconoscersi più. Egli la trattenne, si
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1910
che il suo nome, più volte, con una voce
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1910
sua verginità non era più che un brivido, una
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1910
hai... — disse, inarcandosi ancor più, ancor più. ¶ Egli la
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1910
no! ¶ — Voglio vederti... ¶ — Mai più! ¶ — Vieni da me domani
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1910
Un ribassista fra i più smascherati, un uomo che
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1910
mani in pasta nelle più nere speculazioni di Borsa
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1910
la ferita cavalleresca, nessuno più perdeva il tempo in
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1910
donna fa sbocciare le più calde primavere del sentimento
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1910
Donna Claudia, tutt’al più, rappresentava per Arrigo un
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1910
per intorno qualche protezione più sicura. ¶ Aveva conosciuta Clara
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1910
Passava per ricca, forse più che non fosse; la
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1910
pure supposto che fosse più facile cosa. Ma Clara
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1910
donna talvolta un godimento più fine che nella dedizione
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1910
era giunto a baciarla più in su che il
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1910
E si trovaron ancor più attratti l’un verso
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1910
innamorata, bevve il suo più gonfio respiro, la sua
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1910
respiro, la sua crudeltà più forte, che traboccava in
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1910
distintamente non si vedeva più che la bella capigliatura
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1910
che non possono... ¶ —... tornare più! — ella fece, seria, nel
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1910
Non ti si vede più, — ella disse al Ferrante
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1910
soprabito, rimanendo nel viso più arcigno che potesse. In
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1910
volesse buttarne fuori la più orrida bestemmia, ma non
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1910
ch’era l’uomo più paziente del mondo. ¶ In
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1910
Arrigo non vi abitava più. ¶ L’occhialaio s’era
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1910
genitori. S’era fatta più che mai bellina, d
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1910
vicinato. Lui, Stefano, un più curvo, un po’ più
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1910
più curvo, un po’ più calvo, era sempre il
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1910
che non ti ricordi più di noi. ¶ — Me la
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1910
nell’ora fra tutte più bestiale e più umana
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1910
tutte più bestiale e più umana in cui l
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1910
fratello, non lo interessarono più. ¶ Ora, chi attraeva la
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1910
proprio non ne posso più! ¶ Egli si fermò a
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1910
la fanciulla, tossendo di più. — È solo un po
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1910
meglio e non giunse più coi piedini a toccare
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1910
per bacco! ¶ — Si sta più comodi. ¶ — Eh, già, ho
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1910
in tuo fratello, tanto più ch’io non sono
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1910
innamorato, che non viveva più, che mi chiedeva umilmente
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1910
albergo, perchè si fosse più nascosti. Ho rifiutato. Allora
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1910
me, che non può più sopportare il tormento ch
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1910
bottegai. Vedi, son già più di due mesi che
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1910
padre non c’è più. Sono due fratelli. ¶ Si
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1910
possibilità e nelle speranze più assurde. Però... ¶ Ella rideva
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1910
carezzevole, insinuante come la più scaltra donna, e curvata
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1910
te, giungere lontano, il più lontano che sia possibile
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1910
te, sorrida una vita più bella? Probabilmente Rafa non
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1910
non di sorella, ma più forte... Nel venire qui
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1910
io capisco tutto. ¶ — Anche più del necessario forse... Ma
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1910
seno veramente, non posso più conoscervi, per quanto me
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1910
intendi fare un passo più in là. È un
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1910
quale ogni volta ero più curiosa. Tutto quello che
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1910
avessi avuto il polso più fermo non ti troveresti
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1910
in balia de’ suoi più tenaci lavoratori, divenne il
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1910
La vita si fece più familiare fra tutti quelli
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1910
dalla sua maggior cittadinanza. ¶ Più a lungo si vegliò
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1910
volta, pur nell’ore più intime, dimostrava già d
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1910
inconsumabile voluttà. ¶ Nulla è più tormentoso per il viandante
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1910
di vetro... ¶ Nulla è più stanchevole per il rematore
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1910
que’ due con la più verde bile; qualche ragazza
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1910
la vedeva nel giardino, più spesso la udiva lanciare
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1910
per un amor filiale più devoto che ogni altro
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1910
suo denaro, la sua più che devota urbanità. ¶ Questo
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1910
mesi non aveva cantato più. Il barone disse: ¶ — Oh
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1910
eccoli tutt’e due più vicini a dame e
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1910
giorno in faccende, liete più che mai di parere
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1910
Da lei si teneva più lontano che gli fosse
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1910
superava i due seduttori più avventurosi della stagione lacustre
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1910
che piace per lo più nei giovini signori moderni
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1910
non pareva essere, vano. Più oltre spingeva i suoi
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1910
era data nei modi più strani e più perversi
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1910
modi più strani e più perversi, con una volubilità
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1910
tenendosi per staffiero il più bello fra i cavallerizzi
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1910
ultimi banchetti gli intingoli più saporiti. Aveva quasi una
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1910
non guardiamo noi la più desiderata fra le donne
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1910
cantatrice, sicché facevano Arrigo più moine che mai. Donna
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1910
aveva mai perduta nelle più scapigliate avventure, civettava con
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1910
Silvestro aveva mietute le più belle aiuole del suo
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1910
allora nessuno li vide più. Eran tornati a vivere
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1910
appartamento di gran lunga più lussuoso e si fece
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1910
le cambiali. Ma non più con la serena incoscienza
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1910
spreco erano pei’ lei più necessari che il pane
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1910
segga! ¶ — Dimmi siediti; è più semplice. E siccome devi
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1910
campagna con una fortuna più spaventosa che mai. Invece
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1910
veramente appartata. Le barriere più alte cadevano davanti al
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1910
molto semplice: « Uno di più. » Era fra quelle donne
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1910
eran ciò che di più serio aveva saputo commettere
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1910
bere ad un calice più amaro, e, quando la
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1910
riconoscente, perchè nulla è più triste per la donna
181
1910
e scaltra commedia; ancor più, quando per le sue
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1910
passava una prostrazione fisica più dolorosa d’un male
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1910
lontane, imminenti, aspre, dolci, più forti e più vive
184
1910
dolci, più forti e più vive che il sogno
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1910
audaci. ¶ Dopo una lite più acerba delle altre, Arrigo
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1910
certi di non amarsi più. Ella si era lasciata
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1910
apparizioni presagivan per lo più qualche pagamento vicino, e
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1910
ne fosse certa, i più minuti particolari sul luogo
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1910
di suggerirle i desiderii più costosi, e quantunque il
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1910
nervi di Arrigo, tanto più che gli amici si
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1910
di lei. Purificata, rinnovata, più che mai desiderabile, quest
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1910
l’amore sa essere più scaltro della gelosia. ¶ Egli
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1910
volta o fischiati assai più, che per quell’unica
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1910
e di pensiero; e più oltre, insieme, in un
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1910
quale aveva tormentato in più modi il suo sogno
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1910
un cuore morto i più vivi palpiti della vita
197
1910
lì accanto, per lo più, un uomo silenzioso, dal
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1910
nella vita, le cose più logoranti per la tempra
199
1910
la sua battaglia in più tenzoni dissimili. Poi v
200
1910
E v’erano, ma più spesso in disparte, i
201
1910
s’era provato in più giostre onorevoli, deciso a
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1910
svincolato dalla folla. ¶ E più altri che invano contendevano
203
1910
furia bizzarra contro i più lontani ed i più
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1910
più lontani ed i più alti, ai quali la
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1910
sera in sera le più svariate conoscenze, sicché in
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1910
resto, e nessuno pensò più ch’egli fosse un
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1910
il tragitto non era più che una distanza breve
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1910
Il farmacista, allettato dalle più vicine promesse di matrimonio
209
1910
che non gli era più possibile vivere in quel
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1910
città, pranzare nei ristoranti più costosi. Aveva il gesto
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1910
pagavan nel frattempo le più avare impazienze. Di notte
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1910
quale non c’è più salvezza. ¶ E però il
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1910
e rapace, non poterla più guardare negli occhi con
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1910
sé, necessariamente, nel modo più semplice. Non poteva ella
215
1910
la bocca il suo più caldo respiro: ¶ — Che hai
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1910
anzi non osava guardare più in là del domani
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1910
sapere, ecco... Non ho più denaro, affogo nei debiti
218
1910
andarmene, devo non vederti più, non baciarti più... partirò
219
1910
vederti più, non baciarti più... partirò! Capisci che significa
220
1910
nel suo con la più bella tranquillità. ¶ Ciò divenne
221
1910
per entrambi la cosa più naturale del mondo. ¶ XIII
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1910
ultima figlia il suo più recente fallo d’amore
223
1910
d’amore. ¶ E qual più dolce primavera di quella
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1910
ardiva spingere Io sguardo più lontano, parendogli che quanto
225
1910
il principio d’una più grande ambizione. Forzar l
226
1910
sembra..; un mira vertiginoso, più non baciava per contentare
227
1910
l’ali per un più grande volo. ¶ E meditò
228
1910
mascherate che si davan più volte nell’anno in
229
1910
avendo una nipote già più che trentenne da maritare
230
1910
che passavano per la più ricca famiglia della città
231
1910
aveva, dice-vasi, la più bella e più visitata
232
1910
la più bella e più visitata collezione di mutande
233
1910
spronava con accaniti eccitamenti. ¶ Più tardi avrebbe pensato a
234
1910
sé qualche invidia, giungere più lontano che potesse dalla
235
1910
soci antichi una gioventù più vitale, venuta su coi
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1910
ai figli le cariche più illustri, maritando le figlie
237
1910
ben dotate nei parentadi più antichi. ¶ Sul roco singulto
238
1910
tromba feudale vincevan con più vasti urli le sirene
239
1910
fra queste usanze nuove, più facile s’apriva il
240
1910
l’uomo non portava più su la fronte il
241
1910
è forse il momento più soave di tutto l
242
1910
tanto può sul cuore più saldo la parola fuggevole
243
1910
zufolando; cavallucci cascanti, che più vanno e più s
244
1910
che più vanno e più s’azzoppano su la
245
1910
agli occhi, perchè brillassero più vivi. ¶ Poi, diritta, lasciandosi
246
1910
errore poteva perderlo, adesso più che mai, e con
247
1910
raffronta con un’altra più immediata, stando curva insieme
248
1910
lucente come cristallo. Quando più tardi lo aveva riveduto
249
1910
non ci avrebbe ripensato più. Capricci di donna un
250
1910
capricci che son tanto più forti quanto più sembrano
251
1910
tanto più forti quanto più sembrano assurdi, e nascon
252
1910
ridere non le avrebbero più ispirato quel desiderio femminile
253
1910
persona. I capelli foltissimi, più che neri, d’una
254
1910
Ma voglio esserlo ancor più. Voglio dirvi, e forse
255
1910
una vita semplice. Amo più essere solo che con
256
1910
vedervi qualche volta, non più da lontano soltanto, e
257
1910
bisognava amare, con tanta più veemenza quanto più questo
258
1910
tanta più veemenza quanto più questo amore fosse inutile
259
1910
profumato, ma dieci minuti più tardi, nella tepidezza lasciva
260
1910
cioè tutte le cose più pure che sian nel
261
1910
con lui; talaltro fece più accurate indagini e comunicò
262
1910
lui, dove si giocava, più per spasso che per
263
1910
grandemente sdegnata che la più ambita donna dell’anno
264
1910
tutto il teatro. Tanto più che verso il mezzo
265
1910
vita, forse per ambizione più che per tendenza; e
266
1910
le sere, sciorinando le più laide sconcezze che si
267
1910
molte leggiadre usanze, fu più generoso del suo confratello
268
1910
poich’egli stesso andava più volte nell’anno a
269
1910
di tutte le imprese più gaie; nei carnovali e
270
1910
garbata insolenza chèè la più temibile arma degli amici
271
1910
ammise il Prémoli. — Tanto più che, per giungere alla
272
1910
schermitore, facile duellatore, era più temuto che amato, sebbene
273
1910
del suo spirito fosse più colpevole che non il
274
1910
spendevano il tempo in più tranquille fatiche. Donne, gioco
275
1910
il denaro; un respiro più largo e più giocondo
276
1910
respiro più largo e più giocondo riempiva il suo
277
1910
suo piccolo cerchio i più dissimili esemplari delle classi
278
1910
in un’anticamera della più nascosta vita notturna, e
279
1910
cinta delle vecchie mura, più stretta e più gioconda
280
1910
mura, più stretta e più gioconda era la città
281
1910
città che dominarono e più gentili costumi vi reggevano
282
1910
meno denaro si facea più vita, più calore avevano
283
1910
si facea più vita, più calore avevano le donne
284
1910
avevano le donne e più rigoglio nei robusti fianchi
285
1910
Mammagnùccoli del domani. ¶ E più oltre, intorno alla tavola
286
1910
vomitavan sconcezze nel gergo più triviale dei lupanari plebei
287
1910
avrebber voluto esser uomini. ¶ Più oltre una contessa di
288
1910
dell’occhio cerulo, non più memore del fasto imperiale
289
1910
chiacchiere! — inveì. — Non conosco più nessuno. Ma visto che
290
1910
che si sposino al più presto. ¶ — È quello appunto
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1910
lui nè nei, mai più! ¶ — Via — mormorò lèocchialaio. ¶ — Quanto
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possibile chèio perdoni mai più. ¶ — Via, Guglielmo, non essere
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moglie a non bazzicare più in casa del Riotti
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Quando non gli rimase più il becco dèun quattrino
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Arrigo. ¶ — Sì, ed al più presto. Eravamo già d
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ogni caso tentare una più alta meta? Cosa gli
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dimenticata di non essere più vergine; era tornata la
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il Riotti bolliva. Non più dell’onta patita, non
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dell’onta patita, non più del malanno che gli
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aveva ben intravveduto, e più d’una volta, per
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quel silenzio lo tormentava più d’ogni altra cosa
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bottega senza farsi rivedere più. Tuttavia come doveva sentirsi
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e parve non curarsi più di lui. Ma cèera
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farmacista non seppe tacere più a lungo, ed una
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vivere in pace. Tanto più che, se io m
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male parole con uomini più vecchi di me. Per
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sempre e coloro che più spesso vincevano, egli era
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propria inflessibile virtù. ¶ Non più le carte amava nè
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carattere fermo vale ancor più. E da qualche tempo
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fiducia in sé stesso più che in lei. Durante
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e calzolai creano la più immediata, forse la maggior
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volte pranzava nei ristoranti più cari e si metteva
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che parlasse una lingua più forbita, che gettasse un
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scredito e cèerano in più le beffe. ¶ Appunto era
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nei cenacoli cittadini, « le più belle ginocchia di maomettana
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che Arrigo non seppe più se dovesse imbizzarrirsi o
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giorno non si videro più. ¶ Ma lo sorprese l
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del Ferrante, che doveva più tardi suonare su le
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conoscere un cornuto di più. ¶ X. ¶ Cantava quellèanno al
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arte del canto i più sacri battesimi, quando ancora
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stessa era piaciuta forse più del suo canto. E
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disperare la pazienza de’ più accaniti assalti. Li conobbe
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venuto. Preferiva inasprire i più vivi desiderii col suo
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forse qualche brivido passa, più voluttuoso e più torbido
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passa, più voluttuoso e più torbido che la medesima
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lingua musicale che rende più armonioso il canto; e
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gli altri; un poco più vivaci, un po’ meno
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un vuoto di cose più alte che il desiderio
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alte che il desiderio, più forti che la possibilità
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prestigio, e venne via più triste, più solo, perchè
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venne via più triste, più solo, perchè intorno a
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vide, gli piacque ancor più. Ella divenne il suo
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simpatie che nascono dalle più futili cose. Bisognava esser
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di esprimerle un desiderio più profondo che la curiosità
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mandò fiori, ed i più belli ed i più
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più belli ed i più rari che trovava. Una
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lo venne a sapere più tardi; fu consigliato anche
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a non possedere quasi più nulla delle sue lente
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con una delle sue più fresche immagini soleva dire
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Sebbene fosse l’uomo più pacifico del mondo e
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pretesto qualsiasi. Per lo più erano i bimbi che
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prese a non curarsi più. Quattro o cinque cattivi
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quale non si ritorna più. ¶ Tutto congiurava con la
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Quelli bastavano tutt’al più per le sigarette. E
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posto, che si chiamava più sonoramente Mercedes; ed era
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piccola saia tutti i più loschi e più balordi
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i più loschi e più balordi bellimbusti della baldoria
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lei bisognava giocare di più, perdere di più; furono
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di più, perdere di più; furono malanni gravi. Al
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dell’occhialaio un’ora più tardi per farci sopra
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per una inezia di più su l’interesse non
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delicatezza di non parlarne più. » ¶ Invece ne parlava ogni
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che forse lo tentava più di tutto era la
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era galantuomo; per di più si creava intorno una
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sobria. ¶ Anna Laura, la più piccola, che aveva dieci
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d’oggi!... non sanno più nemmeno partorire! Figuratevi che
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turbare le fanciulle, ancor più se hanno il cuore
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riflettere unèidea, e quanto più essa risulti cattiva, tanto
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essa risulti cattiva, tanto più vi s’incaponiscono. ¶ Arrigo
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aromatiche. ¶ Poi vennero ancora più altre, ch’egli aveva
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pelle trasudata. Non aveva più che la camicia indosso
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sopra il catino, amava più indugiare. Tuffò nell’acqua
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strofinio del lino un più vivo colore. Ora egli
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con un riso, la più timida. ¶ — E perchè? ¶ Ella
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desiderio chèegli osasse ancor più. Tutti i romanzi d
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potesse dare un bacio più forte, il più forte
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bacio più forte, il più forte bacio... Sentiva nascere
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che portava, il suo più bello. ¶ E Stefano pagò
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Fuori divampava un autunno più rosso dell’estate, ma
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a lei non danzavano più che tanaglie di medici
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sgusciati fuori. Non osava più guardare in faccia il
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non la guardava quasi più, era diventato ruvido, la
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dèodio. ¶ — Non c’è più che un mezzo... —aveva
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Ah, basta!... Non parlo più! — ella disse, cacciandosi le
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anzi l’avrebbe strozzata più volontieri «... ma, in un
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altro, una persona molto più delicata. ¶ Intanto diede lei
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contraffatta da non potersi più riconoscere; stava china sul
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stanze; ma non potendo più reggere ai dolori si
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cose, ma non poteva più guidare i proprii atti
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egli non v’era più. Era scomparso, fuggito, e
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egli non si fece più vedere; visse allo sbaraglio
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della figlia non entrava più. Sul principio aveva parlato
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il giornale, m senza più capirvi nulla, e non
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la malata. Non osava più mostrarsi nella corte, per
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sentì, tra quel fieno, più nuda e più supina
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fieno, più nuda e più supina che se fosse
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una casa, e di più grandi navi senza vela
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che ne accendeva sempre più, e il fiume che
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L’ombra si moveva, più distinta, più umana. La
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si moveva, più distinta, più umana. La videro, buia
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ambigui che l’anima più disperata frammette come un
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indugio davanti al suo più disperato coraggio. ¶ Ma subito
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anzi parvero serrarsi ancora più vicine. Allora egli cominciò
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avevano vissuto insieme il più terribile dramma d’amore
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disperante felicità, non era più che uno spazio breve
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lor silenzio così la più nera complicità come la
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nera complicità come la più efferata beatitudine. ¶ E intorno
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sè? ¶ Forse non ricordava più nulla; tutto in lui
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il suo disegno, poichè, più che tutto, quel soave
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la faccia. ¶ — Guardami! — comandò più forte. — Vedi cos’hai
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la beffò, — mi sembri più bella! Questa vita un
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casa non l’ho più, o per lo meno
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tu, una casa, e più bella e più ricca
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e più bella e più ricca della mia, poiché
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vita!... Non ti rimane più voce? ¶ La sorella domandò
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ancora, con una voce più profonda. ¶ — Ah!... Forse pensavi
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pensavi di non rivedermi più? Avevi già messo il
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Tu? ¶ — Alcun male, — ribadì, più recisa. ¶ Egli si levò
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Ed ora non aveva più paura di lui, gli
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femminile, dove l’amore più folle non era stato
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cui non si rispetta più nulla e nessuno, in
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carezza. ¶ — Siediti, — soggiunse; — vienmi più vicino. ¶ — No! — ella fece
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levò: ¶ — Senti... ¶ Le venne più vicino, si curvò: ¶ — Senti
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ormai un invincibile ribrezzo, più forte che la stessa
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che la stessa paura, più forte che la stessa
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nessuno al mondo possa più conoscere il rifugio del
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sola: Non mi ami più? ¶ Ella taceva. ¶ — Ti faccio
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silenzio: ¶ — Non mi amerai più?... ¶ Come di schianto, ella
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le braccia divenne assai più greve, come il peso
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braccio che cade… Poi più nulla… Nessuna differenza visibile
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sangue, sottile come la più piccola delle sue vene
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in lei non fosse più respiro. Sì, uccidersi, ma
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fra poco, non darai più carezze, povera piccola mano
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ricurvo, e stringendo sempre più il cerchio di quel
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non si sarebbe mai più ridesta, nè per stirare
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ferirla nella sua carne più viva, con una forza
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come per ischerno, le più calde parole d’amore
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t’ho date le più lunghe gioie che una
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che ti vedo, sei più bella ancora, e , così
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in questa luce, ancora più candida sembrerai… » ¶ Le correva
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demone gli andava sempre più sibilando: « Uccidila! Uccidila! Saziati
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sue vene lievi, non più sangue scorresse ma una
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sua colpa e che più non eravi alcuna ribellione
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suo nemico non era più solamente racchiuso nella sua
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della strada, anche i più comuni, gli parvero insoliti
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Avviene talvolta che la più antica fra le nostre
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quasi opaca, non tramandava più quell’odor lussurioso che
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la febbre, il desiderio più giovine degli anni, la
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vita, ella vuol essere più bella che può. ¶ Due
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sua fedele memoria — il più voluttuoso ed il più
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più voluttuoso ed il più triste: quando sentì per
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non sarebbe amata mai più. ¶ — Clara! ¶ Ella entrò nella
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sua vita? Non era più il medesimo, quegli che
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tornava; non lo riconosceva più. ¶ Tutto questo ella pareva
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la esagitava; e venutagli più vicina, con una mano
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quel momento, dal suo più profondo essere, sotto la
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anima che non era più disperazione, che non era
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disperazione, che non era più furore, ma una voglia
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con la sua voce più morbida, lasciandolo discorrere della
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bene. Io non sono più nulla, tranne che la
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Ora non c’è più rimedio. ¶ — Non è inutile
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fantasma non ho avuto più pace. Quando passava, tremavo
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qualche volta... Ed ancor più la mia carne stessa
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amava: non mi ama più. Si è data, con
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può avere della bestia più immonda, ma non potevo
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l’amo ancora, e più ancora, sempre più... Forse
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e più ancora, sempre più... Forse l’amo con
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Nell’aria ferma, poco più su che le cime
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meno che non venga più tardi, — fece Lazzara; — magari
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nella mala vita, e più da quel tempo non
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Allora Lazzara divenne la più trista e lacera monella
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non s’era saputo più nulla di lei, finchè
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a sepoltura. ¶ Adesso aveva più che vent’anni; era
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di quella solitudine. ¶ — Dormirò più tardi — rispose; — ancora non
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alla fanciulla. ¶ — Sì, signora; più di quattro anni. ¶ — E
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tanti anni non vedeva più; rivide la primavera odorosa
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mezzo Aprile, la notte più stellata. Pareva che ogni
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le facesse tremare. E più ella fissava nel cielo
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i suoi occhi sperduti, più infinitamente vedeva nascere stelle
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luce distrutto, non appariva più. ¶ Camminò. Il ruscelletto passava
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ed un altro rispose, più lontano, poi un altro
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ella andava, andava, andava, più tra le siepi, più
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più tra le siepi, più tra le macchie, più
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più tra le macchie, più tra le forre, toccata
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in cerchio, immobili, senza più cantare, simili ad un
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una conca scintillante. ¶ Ascoltarono, più attente. ¶ — Nulla, — disse Loretta
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mio sacco non rimane più niente... ¶ Buona gente, chi
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rivoletto sanguinoso le corso più per il mento. Guardava
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Ma egli non rideva più: si fece scuro, e
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sui gomiti, e standole più presso, cominciò a fiutarla
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per darsi animo alla più lunga fuga, non faceva
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aveva persuasa con le più calde parole; ma tutto
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lussurie, per comprendere questa, più delicata e più rara
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questa, più delicata e più rara d’ogni altra
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sensualità. ¶ Pensò: « Non voglio più torna. Dov’ella vive
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è corrotta. Non voglio più rivederla; devo cancellare questa
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cammino compiuto Non ho più alcun desiderio che non
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peccato; le cose che più mi tentarono, se le
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avvenne anche di non più ricordarsi come fosse precisamente
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loro complicità. Non era più nemmeno la sua sorella
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padre non veniva nemmeno più a minacciarlo silenziosamente. ¶ Volle
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confessionale; ma una paura più forte gli suggellò nell
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dove la basilica era più deserta, pur tra la
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e di giovini praterie; più distanti, quasi cancellate nella
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la distanza e non più grandi che giocattoli di
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su le alture, sempre più azzurro, sempre più vasto
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sempre più azzurro, sempre più vasto; poi s’imboscarono
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un color viola, e più violento s’accendeva nel
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le salì nella memoria, più bello ancora e più
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1910
più bello ancora e più dolce, dove i giardini