Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

soave cura, ¶ Dono il più nobile della Natura, ¶ Laccio

suo la Cetera ha più soave. ¶ Per voi dell

d'una produzione delle più applaudite. I Rimpiattarelli di

suoi Tragici anco i più celebri; le altre Nazioni

che queste proteste sono più che inutili, e che

sulle Scene un incontro più che fortunato: Ma questo

giudizioso, e imparziale le più soavi lacrime, che formeranno

sempre l'elogio il più eloquente di questa Giovine

o, il che sarà più facile, un prudente partito

suol esser per lo più l'appannaggio distintivo dell

si vorrebbero impunemente delle più dolci fatiche dell' api

Polissena con un successo più che favorevole. ¶ Vaga Andolfati

tuo piè presento ¶ Il più tenero omaggio, e l

il gelo ¶ De' cuori più duri, e trionfar dell

dissipare accese ¶ Non brillan più. Spettro infernal non puote

mezzo ¶ Allor splendor del più brillante giorno? ¶ PIRRO ¶ Tutto

suoi delitti, ed avvi ¶ Più d'un fellon de

Priamo uccisor, tu il più crudele ¶ De' Nemici di

Giunto alla Reggia, ove più vivo, e spesso ¶ Protinus

Sordo d'amore alle più dolci voci ¶ D'ogni

Signor, ch'ho di più sacro al Mondo ¶ Ceder

Che? tu non conti più sul tuo Germano, ¶ Su

POLISSENA ¶ Nemico Ciel! che più sperar degg'io? ¶ L

i miei passi attento. ¶ Più d'un Greco m

forse ¶ Di me stesso più ancor libera assai. ¶ con

troppo ¶ Quest'alma assoggettar più che non pensi ¶ A

il gran segreto, ¶ Che più a lungo il mio

voler, tel chiedo, ¶ Affligger più questo mio cuor … ¶ con

quieto … ¶ Fortunato tu sei più che non credi; ¶ con

mia ¶ Un conforto di più trovar potrei ¶ Fra tante

In vederti perduto, e più non cale ¶ Quel tempo

colpa ¶ La virtù la più rara agl'occhi miei

non posso ¶ Con lacrime più degne in questo punto

con furore ¶ Ah! di più non soffro. ¶ Tu lontano

propria mano ¶ Il tuo più reo nemico. ¶ POLISSENA ¶ Ah

non lungi ¶ De' miei più fidi un preparato stuolo

Meglio pensai - Vo che più sia crudele ¶ La mia

sparve l'incanto - Io più non amo … ¶ Io l

Principe … ¶ PIRRO ¶ T'acquieta; ¶ Più pietade non v'è

Tutto convien … Ma quanto più accora, ¶ Quanto è più

più accora, ¶ Quanto è più atroce a questo sen

teneramente) ¶ No … perdono - ¶ e più non chiedo. ¶ POLISSENA ¶ Involati

seno ¶ Non accrescer di più le furie mie. ¶ Il

Scena ma sviene ¶ Io più non reggo. ¶ ella è

indissolubil nodo. ¶ So, che più d'un vi s

mezzo il corso, ¶ E più feroce a quei destrieri

crudel, co' tuoi trasporti ¶ Più mi festi provar, che

PIRRO ¶ No, non so più chi sono. ¶ in atto

lungi ¶ Dal fianco suo più non la vidi, e

Già tutti i miei più fidi, qualche Duce, ¶ Che