Gian Pietro Lucini, Revolverate, 1909

Male abburatto e distillo; ¶ piú che amicizia eleggo odio

di convolare a nozze piú decenti. ¶ Eccomi, dunque. In

le lagrime. ¶ " - Per la piú facile felicità ¶ sono, fra

gusti ¶ sí che i piú frusti vengono a me

contrafatto non mi giova piú, ¶ sciupata rondinella delle strade

non mi vorrete conoscere piú. ¶ Vi ricompenserò coll'odio

sono, nella parata, il piú grande di tutti, ¶ senza

Imperiale Borghesia. ¶ Sono il piú forte, ebreo, o cristiano

se, per un gusto piú astruso e piú ottuso

gusto piú astruso e piú ottuso, ¶ per riodorare un

per riodorare un bocciolo piú chiuso, ¶ vorrò stimolanti squisiti

che alla burla barbara ¶ piú deplorata è l'inutile

propizi, s'impinguano di piú. ¶ Tra Leibnitz e Cartesio

gastronomia; ¶ e a rosicchiar piú calmi e piú guardati

rosicchiar piú calmi e piú guardati ¶ hanno delle politiche

tugurio, non pretender di piú, ¶ tutto il mondo è

Barba-bleu, Signora, e piú non dico: ¶ interrogate i

tra noi ¶ non è piú tempo pei veri Eroi

ho regalato ¶ il segno piú maschile e probatorio ¶ de

se prude un desiderio piú concreto, ¶ oltre alla doverosa

Bajardo e maggiore e piú vero. ¶ Del resto, se

secreta, ¶ e libertà completa. ¶ Piú facile vittoria al tuo

in cortesia, ¶ elige la piú grata e saporosa carezza

crudele. ¶ Bestia rara! Le piú rare s'accovaccian dentro

torno a buggerare, ¶ le piú care sono preste a

preste a malignare, ¶ le piú avare danno fondo al

son canuti: sono i piú astuti. ¶ Altri Imbecilli tirano

della notte; ora non piú. ¶ Abbiamo udito suonare le

ode, non ci ajuta piú". - ¶ - "Dunque, annojarci cosí, ¶ sempre

Gesú, ¶ perché non voglia piú,... ¶ d'oggi in avanti

permettere ancora ¶ questo..." - ¶ - "Mai piú: zitto, imprudente: ¶ oggi i

ma anche il disincrostante ¶ piú efficace e sicuro... ¶ Su

una rotella non girasse piú? ¶ Mirabile virtú. ¶ Sta seduto

aristocratiche? ¶ Carmagnola, oggi non piú; ¶ ma facciam meglio: ¶ pel

secolo trascorso, coll'ingegno piú sveglio, ¶ con piú fresche

ingegno piú sveglio, ¶ con piú fresche speranze, ¶ abbiamo sorpassato

no;... ¶ Ora, l'arma piú duttile e sicura:... ¶ il

fuor esce in sopra piú, ¶ valvola il meeting di

vendette secrete; ¶ ha ragioni piú care ¶ per fiorir di

svergognate. ¶ Per Voi, parla piú degna la Canzone. ¶ Ella

paga, o meno, o piú, secondo i gradi; ¶ varian

è meno utile, ma piú apprezzato; ¶ non è il

se sbocciano le primule piú fresche alli steli, ¶ se

assetato di tutte le piú ardenti voluttà; ¶ per chi

ruggiti, ¶ non di parole - piú. ¶ Sibili di tra i

vada disperso senza ricordo:... ¶ piú presso e piú giulivo

ricordo:... ¶ piú presso e piú giulivo è il clangor

l'incesto in sopra piú. ¶ Canzon di Prostitute, ¶ ritornami

caro alla Castità, ¶ il piú bel fiore e sano

perduto calore, ¶ del livido piú tosto e dei grumi

in pace. ¶ Non pianger piú, sono già passati. ¶ La

non possiamo dir di piú; ¶ fors'anche, in casa

al ventre, un parto piú sicuro; ¶ e pensa a

vuoi migliore viatico? ¶ vuoi piú certo augurio probatico? ¶ Vedo

affatichi di saper di piú; ¶ respiri e batte il

stranier, né aggressori mai piú. ¶ G. CARDUCCI, Sicilia e

turrite di Gerusalemme. ¶ Non piú gioconde remigan l'armate

Alessandria a Canopo; ¶ non piú vermiglie triremi opime di

e bimbi ignudi: ¶ non piú il buon vin dell

coppiere ai conviti; ¶ non piú danze, alla notte, sotto

bissi di Tiro; ¶ non piú sapienza, coraggio, cortesie, ¶ ricchi

arco tesa, scarmigliata, ¶ sé piú tosto che l'imagine

reti ed equipaggio ¶ a piú ricche e munifiche rive

immutabile eterna. ¶ Non spaventarti piú: per l'indomani ¶ vigila

popolar la Terra. ¶ Dai piú brevi cristalli al cervello

timido d'Olona, ¶ ecco, piú eccelsa, sulle trine di

illeso e invulnerabile a piú strano valore, ¶ fortunato bersagliere

Roma, hai veduto splendere ¶ piú sublimi giornate e al

Cessa, Canzone, non cantar piú: ¶ Anno dileguati, confonditi nel

Basta, Canzone, non cantare piú; ¶ hanno sepolte le nostre

prepara ¶ i maggiori e piú belli alla bara. ¶ Là

sconvolta: ¶ non guardate mai piú... ¶ Natura designa e conforta

infamato; ¶ Sé morto donare piú vivo dalla stessa morte

ed ha fatto sofrire ¶ piú che noi non possiamo

occhi non davano ormai piú lagrime, ¶ dai lontani millennii