Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

finestra per avere un po’ di luce, parlavano già

le altre erano un po’ commosse da quella prosa

cinque per avere un po’ di clientela, o il

vice-direttrice è un po’ nervosa ma non è

prestigio. ¶ — Signorine, signorine, un po’ di silenzio. ¶ Erano le

invidiavano: la guardavano, un po’ meravigliate, che avesse ancora

dileguantesi nell’ombra, un po’ curve, come se una

per farla riposare un po’, registrando i dispacci, classificandoli

Casamicciola e Procida, un po’ sottomarina, un po’ aerea

un po’ sottomarina, un po’ aerea, e poi di

fluido possente che un po’ di rame, un po

po’ di rame, un po’ d’acido solforico, un

d’acido solforico, un po’ di zinco fanno sviluppare

Discorrevano di questo, un po’ nervosamente, eccitate dalla fatica

la sua voce un po’ dura, cavandosi i guanti

smorta, nel mento un po’ quadrato, si leggeva la

col suo sorrisetto un po’ enigmatico. — Pare che sia

Eva stessa era un po’ imbarazzata nel riceverla: di

brio di straniera un po’ libera, con la sua

ella andava dovunque, un po’ invitata, un po’ tollerata

un po’ invitata, un po’ tollerata, un po’ mal

un po’ tollerata, un po’ mal ricevuta, ma sempre

viaggio, in yacht, un po’ indifferente in fondo, — ella

prendere la vita un po’ allegramente. Una, troppo pretenziosa

le sue giornate un po’ vuote, un po’ solitarie

un po’ vuote, un po’ solitarie, — la madre apparente

conservata una semplicità un po’ rude, che nessuna istitutrice

ma Tecla, tendendo un po’ le braccia, stringendo le

Kapnist, nello splendore un po’ livido della luce elettrica

E le ragazze, un po’ chinando gli occhi, un

chinando gli occhi, un po’ arrossendo, si erano strette

sempre alla porta, un po’ impaziente, aspettando di veder

elemento di vivacità un po’ boema, un po’ di

un po’ boema, un po’ di zingarismo ricco. Non

e sul viso, un po’ di rosso sulle labbra

i denti bianchi, un po’ selvaggie nella loro simpatia

restava sulla soglia, un po’ incerta, stringendo nelle mani

con la testa un po’ arrovesciata, un sorriso estatico

tre insieme zitelle un po’ emancipate, che amministravano la

a cui basta un po’ di cielo sereno, un

piccolo, stretto, oscuro, un po’ sinuoso, era deserto, frequentato

matura, dalle ragazze un po’ più antiche, molto eleganti

Invece la sinistra, un po’ più democratica, era fatta

gruppi che appartenevano un po’ alla destra, un po

po’ alla destra, un po’ alla sinistra: in mezzo

a destra, ella un po’ indietro, con gli occhi

Carluccio Finoia rimase un po’ male, egli che aveva

degli abiti elegantissimi, un po’ troppo leggieri, forse, ma

capelli neri, piumati, un po’ strani, stavano benissimo. E

sulle braccia, sempre un po’ di rosso alle labbra

la punta, guardando un po’ di fianco; e il

dolci e rovesciavano un po’ il capo: tanto che

di lana rossa, un po’ teatrali; il contino Geraci

essendo amiche fecero un po’ di strada insieme. ¶ Le

forte, robustissima, con un po’ di mustacchio come sua

ballava, si faceva un po’ di musica, prima, e

Caputo si era un po’ rattristata, vedendola così elegante

avea nei capelli, un po’radi, ma artificiosamente acconciati

soavità, tutte brio, un po’ dipinte, un po’ melanconiche

un po’ dipinte, un po’ melanconiche nel fondo dell

dopo aver tastato un po’ il terreno, alzò il

le Galanti erano un po’ impressionate, dicevano anche esse

di volersene andare un po’ in campagna, non per

ferro, per dare un po’ di luce a quel

lasciando scorrere prima un po’ d’acqua per risciacquare

sospirando, gemendo, cominciando un po’ a litigare fra loro

Judicone. ¶ — Meglio avere un po’ di freddo, che respirare

la decuriona. — Fatele un po’ di posto, Mazza. ¶ La

quella parola calda, un po’ scomposta, un po’ paradossale

un po’ scomposta, un po’ paradossale, rompeva la monotonia

a bocca aperta, un po’ pallide, un po’ rosse

un po’ pallide, un po’ rosse esaltate dalla voce

Mercanti si alzò un po’ straccamente, e un po

po’ straccamente, e un po’ ridendo, un po’ tossendo

un po’ ridendo, un po’ tossendo, mostrando i denti

domandò l’altra, un po’ sfacciatella, col viso pallido

occhi di giovenca, un po’ confusa, disse la parabola

lasciava prendere, restava un po’ interdetto a quei soggetti

mani giallastre, sempre un po’ umide, erravano sul banco

era abituale: e un po’ d’impazienza, un po

po’ d’impazienza, un po’ di collera gli si

migliori, si alzò un po’ rossa, con la voce

con la voce un po’ tremante: ¶ — Sentite, signor direttore

stesso direttore aggrottò un po’ le sopracciglia, come infastidito

Il programma è un po’ pesante... — osò dire la

la testa già un po’ calva: egli soffriva assai

al solito, è un po’ collerico, ma si vede

niente, salvo qualcosellina, un po’ qui, un po’ là

un po’ qui, un po’ là a spizzico, tutta

che il clima un po’ rigido nell’inverno le

la bocca sempre un po’ schiusa e le grosse

alta e gentile, un po’ anemica, la ragazza sentimentale

sentimentale dagli occhioni un po’ bruni e dalla testina

ma che restava? Un po’ di fumo, una grande

muoveva, poco parlava, un po’ pallida, ma beatamente sorridente

merletti. La faccia un po’ rossa, dalla pelle delicata

puerpera: con voce un po’ tremante, offrendole il bambino