parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «po»

nautoretestoannoconcordanza
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nata la convinzione un po’ paurosa che i Romani
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favore» intervenne papài, un po’ aspro. «Intanto sarà meglio
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cocomero, a quello un po’ acre sprigionato dai mucchi
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bottoni che da un po’ le gonfiavano sul petto
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suo piccolo padre un po’ chiuso e solitario, ma
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linguacce di fuoco. Un po’ sinistre, agitate dal vento
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a volano. ¶ Per un po’ le parve che il
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Eccitati i giovanissimi, un po’ svogliati, cupi, i grandi
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i grandi. ¶ Era un po’ stordita, per la levataccia
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il cielo perdeva un po’ dei propri colori, finché
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In effetti da qualche po’ nella diligenza stava entrando
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Grazie» disse lei. Un po’ mortificata, si giustificò: «Sto
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la cadenza dolce, un po’ stanca. Mentre il caporale
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cadenze: la s un po’ strisciata di “statte”, la
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pastosa in bocca. Un po’ salato, mentre a Roma
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rossastro che da un po’ si vedeva all’orizzonte
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volgari. Lei ebbe un po’ di paura, ma finalmente
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una bella voce, un po’ accorata, modulata sulle vocali
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molti che da un po’ componeva. Già a Roma
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era sbirciata, sempre un po’ colpevole. Pareva che il
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Nel salotto aria un po’ pesante per il fumo
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comperato apposta, vovó un po’ stanca ma contenta chiacchierava
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s’accese, coinvolgendo un po’ tutti. Jeròcades, invece, si
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Conforti?» ¶ Titìo sorrise, un po’ evasivo. ¶ «Conforti è scienza
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nuovi teologi?» ¶ «È un po’ difficile spiegarti, Lenòr. Il
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cena.» ¶ I profili un po’ agiografici tracciati da titìo
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Sarno, per spremere un po’ di rendita e mandarla
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allegra aria materna, un po’ civetta. «Siete vanitoso, fatuo
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si sente anche un po’ sola». ¶ Ascoltava raccolta, una
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Pollione» spiegò Vincenzo, un po’ stordito anche lui. «Dietro
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cuoi, verdure, vino, un po’ come a Ripetta. Anche
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aggrondato. ¶ «Scusami» disse, un po’ ansante. «Volevi conoscer tutta
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alta né bassa, un po’ forte ai fianchi, nelle
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l’idea, copiata un po’ dal Martelli, di chiudere
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accademica. Lei era un po’ preoccupata, si guardava in
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dai denti bianchi un po’ sporgenti, bel petto normale
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mal rasata. Naso un po’ storto, occhi presuntuosi. Indossava
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mezzo vuoto, dopo un po’ dové ricredersi. Le dame
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occhi chiari. ¶ Dopo un po’ ebbe moto di fastidio
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a ficcarci dentro un po’ dei nostri... Fra poco
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E tu?» chiese, un po’ polemica. «Tu di che
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dolce, sottile, anche un po’ ansioso: temperare la punta
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Versi belli» balbettò, un po’ sincera un po’ ipocrita
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un po’ sincera un po’ ipocrita. «Nobili.» ¶ Jeròcades s
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lui! Ma senti un po’: ho la sensazione che
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considerò ipocrita, anche un po’ losca, perché a Jeròcades
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che voleva fare “un po’ di cultura a Corte
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Rispose con lieve, un po’ goffo inchino all’applauso
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la faccia dolce, un po’ triste, di Gesù. La
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e c’era un po’ di stanca. Pagano raccontava
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angosciose. S’era un po’ assuefatta, ma nei primi
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volerlo, a schiudere un po’ le proprie, sino ad
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a lato, bocca un po’ dolente. ¶ La ribaciò, disse
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vene: la faceva un po’ pensare all’artiglio d
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l’aveva detto, un po’ per scherzo, un po
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po’ per scherzo, un po’ sul serio: «Ti prenderò
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sonagliere. ¶ Lei ebbe un po’ paura, ma il mulo
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Radi capelli bianchi un po’ sporchi gli spiovevano dalla
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che lei sentiva un po’ unte, solco in mezzo
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al benzoino. E un po’ di rosso al viso
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attaccò le note un po’ severe della passacaglia di
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Ti pare?». ¶ Annuì, un po’ accigliato. ¶ Ancora passacaglie, ciaccone
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l’osservava divertita, un po’ ironica. ¶ «Une petite cochonnerie
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respinsero il progetto, un po’ ridendo un po’ inquieti
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un po’ ridendo un po’ inquieti, come per l
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sicura, il fare un po’ vanesio. ¶ «Cos’hai, Vincenzo
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sarò grata.» ¶ Dopo un po’ ebbe lei pure voglia
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alla perfezione? ¶ Per qualche po’ si distrasse chiacchierando coi
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polpe, parrucca. Sorrise, un po’ maligna. Lui non pareva
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proposta.» ¶ Titìo sorrideva, un po’ incerto. Accennò a un
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non di rango: un po’ anziano, ma di buona
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salivano di prezzo. Un po’ di carne. ¶ Sospirando, ridiscese
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l’aveva definito un po’ anziano. Quanti anni? Lei
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la faccina magra, un po’ foruncolosa... Era diventato un
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il suo incedere un po’ brusco. ¶ Mentre don Francesco
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guardò con aria un po’ rozza, allusiva, che le
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Tria avesse aggrottato un po’ le sopracciglia in cui
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rise papài. ¶ Titìo, un po’ brusco, precisò: «E le
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degli alamari ravvivarono un po’ l’aria malinconica della
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rotolò lontano. Dopo un po’ comparve Tanella, sbracata, sfatta
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e mutande lunghe. Un po’ lente, sul davanti il
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lei. Mugolava corrucciato, un po’ infelice, le parve. D
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svanita, lasciandole spossatezza un po’ delusa ma, al tempo
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guance di Miguelzinho un po’ ispide, ossute. ¶ «Se hai
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silenzio, forse tuttora un po’ partecipe del mondo sconosciuto
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denari a lettere, libri, po’ se magna ’na fetenzia
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torce sulla seggiola. ¶ Un po’ di vita meno grama
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del vecchio, dolce, un po’ vanesio amico. Se n
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farò. Ma dammi un po’ di tempo. Sapessi come
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dare vita.» ¶ Rispose, un po’ dura: «Adesso io vita
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questo.» ¶ Con aria un po’ torva, continuò: «Sono sempre
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Esitò, sorrise. ¶ «Sei un po’ sciupata. Ma ti vedo
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Con mesto sorriso, un po’ vero un po’ falso
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un po’ vero un po’ falso, concluse: «A quest
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volle tenera e un po’ malata pazienza per farle
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squadra con aria un po’ sfrontata gli uomini del
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nome e cognome, un po’ di carta, un fantasma
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che ne ho un po’ di timore. Noi qua
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anche lì. Forse un po’ meno preti». ¶ «Ha un
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gentiluomo, dagli occhi un po’ inquietanti. Discorre d’una
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Saranno il tono un po’ frivolo con cui dice
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gli uomini sono un po’ bambini. Però, voi Veneti
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A rileggerlo appariva un po’ servile, specie nei versi
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sentire in colpa. Un po’ tutti, nel gruppo, ne
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infinita nostalgia, che un po’ facevano pensare a Rousseau
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liscio, sereno, sempre un po’ pallido, sulla fronte la
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qualche libro» disse, un po’ smarrita. «E continuo a
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s’era incavato un po’ di più. ¶ La riconobbe
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con aria grave, un po’ sfrontata «la libertà è
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secondo la recentissima, un po’ macabra, moda di Francia
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salone c’erano un po’ tutti: la vedova Filangieri
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Giro’.» ¶ Le signore un po’ spente, represse negli abiti
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uno li mózzeca se po’ rompere li diente”» ho
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nella piccola bocca un po’ imbronciata, per la luce
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bella vocina sottile, un po’ leziosa. ¶ «Bene. Quando farete
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Cimarosa modulò note un po’ stridule, dolenti, un valletto
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le persone, per qualche po’, sembreranno rinnovate. Persino in
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lui...» ¶ S’interruppe, un po’ turbata, Gennaro la fissò
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d’una donna un po’ più grande di loro
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Napoli, intitolata, guarda un po’, Pelo felizisimo dia natalicio
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situazione l’imbarazzi un po’. ¶ «Pensino ciò che vogliono
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cosa profonda, guarda un po’». ¶ «Ho sentito raccontare da
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sforzo. Si muove un po’ a fatica. ¶ «Sì, caro
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politici?» ¶ Lui ride, un po’ stentato. O è impressione
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dice, con voce un po’ rasserenata. Scuote la testa
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Non tene’ paura. E po’, può essere pure ca
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i cavalieri. Forse un po’ più di preti e
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più, ha persino un po’ di rosso sulle guance
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e è zoccola. E po’: prievete, zoccole, signure, tutte
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dice, in tono un po’ risentito. ¶ «No, no. Fa
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dietro la mezzana, un po’ flosce, le bandiere repubblicane
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bicchieri buoni. Per un po’ lei pure viene presa
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indossava. Faccina pallida, un po’ sorniona, sulla fronte una
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li guarda stupefatta, un po’ spaurita. ¶ 7 ¶ La casa di
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stringe lo stomaco un po’ gonfio. Marra è un
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alto. Torna dopo un po’, sudato, spiegazzato: ha conquistato
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Aspettano, in brusio un po’ torpido, strano per un
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osserva lui, con un po’ di durezza. ¶ Si svincola
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posseggono?» ¶ Sembra sciogliersi un po’. ¶ «Prove non credo» mormora
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declamare. Emette voce un po’ strozzata, che via via
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modo che nasconda un po’ anche il naso, deturpato
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Gabriele Pepe: ricorda un po’ Gennaro adolescente. Quando si
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vecchio, onesto e un po’ rimbambito ministro della Real
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il solito Cuoco. «Un po’ di libertà in più
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del re, aprite!» ¶ «Un po’ di educazione» ebbe forza
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Lo vino è bbuono, ¶ po’ liegge la carta. ¶ Meu
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la regina?» ¶ «Non se po’ tene’ rispetto pe’ nisciuno
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attenta: è uscita un po’ dal difensivo torpore. Ieri
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scollo. Le va un po’ lungo, nonostante Bernardina abbia
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radi, il volto un po’ gonfio, rugoso. Negli occhi
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crois pas» risponde, un po’ dura. «Je n’ai
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in quell’abitazione un po’ scomoda, dove t’avevano
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donne, tentano disperatamente un po’ di spesa. I mercatini
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esclamazioni. Sta un bel po’ fra le braccia ancora
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bene» annuisce Lauberg, un po’ mortificato. «Settimo: la questione
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Lauberg. ¶ «Cittadino» esclama, un po’ seccata. «Per alcuni di
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la fa vibrare un po’: il giornale dovrò farlo
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Si guarda intorno, un po’ smarrita. Il gruppetto popolare
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sudore, il respiro un po’ affannoso sui capelli, sul
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fa un sorriso un po’ triste, Fasulo, in redingote
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Vesuvio.» ¶ Nei cerchi un po’ sfocati balzano, vicini, case
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le medesime lenzuola, un po’ lise, ma pulite dall
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familiare: caffè, inchiostro, un po’ di tanfo. Certo, non
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d’eccitarsi intonando ogni po’ Marsigliese e Carmagnola. Di
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a dire: “Vediamo un po’ di che si tratta
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altissima. ¶ Championnet pareva un po’ aggrondato: si levò, andò
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per la stampa un po’ grossolana: l’inchiostro non
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l’abbiano destata un po’. Lettere, appunti, tre o
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e là» sorride, un po’ stanco. «Basta andare in
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nella Repubblica. Insomma, un po’ fuori del reale.» ¶ «Ma
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raggiungo. Lasciami fare un po’ di compagnia a Lenòr
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dannava per radunare un po’ di cavalleria. E Championnet
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Padrone. Lo munno non po’ gira’ a la mano
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tutte li mmatine e po’ scenne la notte, la
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morte e nisciuna la po’ ferma’. Perché è de
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fare il giacobino? Lo po’ pure fa’, ma solo
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è stanca, anche un po’ seccata per gli ospiti
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bene, ma con un po’ di creanza. Vogliono la
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Strano come, da qualche po’, si senta risoluta, tanto
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stato sempre personaggio un po’ misterioso, riservato. È venuto
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della gentilezza untuosa, un po’ vile, che s’usa
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molto corti. Da un po’ di giorni l’è
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ma sembra sgualcito, un po’ malato. ¶ «Vincenzo! Da quanto
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bellissima sciocca: guarda un po’ come si può finire
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segreto? pensa lei, un po’ delusa, continuando a spiarlo
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colpo la fermezza un po’ beota ostentata sin qui
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desiderio. Prova pietà un po’ stizzosa all’immagine del
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nudo. Si vergogna un po’ che Luigi, steso accanto
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levarsi. «Riposati ancora un po’. Preparo maccheroni ziti col
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di resistere per un po’ di tempo» comunica. È
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la collina: da qualche po’, lungo le rampe del
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a me!» stride. «Non po’ tene’ li zzizze strutte
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negromante. M’era un po’ antipatico, però.» «Guardate! Un
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un umido crepuscolo, un po’ grigio, un po’ viola
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un po’ grigio, un po’ viola. Il vento di
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libertà!» ¶ Esce Pagano, un po’ rattrappito nella persona, fa
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cicatrice ancora rossa, un po’ slabbrata, su una guancia
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Cerca di fare un po’ di scena, ma sembra
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alzando un braccio. ¶ «Popolo, po’!» grida, con voce stentorea
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la piazza. Dopo un po’, della folla s’ode
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con occhio serio, un po’ aggrondato. ¶ Nota dell’autore