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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «poi»

nautoretestoannoconcordanza
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dolore per l’anima. ¶ Poi c’era stata la
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genitori, per non pentirmi poi di non averlo fatto
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è per sempre. Se poi la tua famiglia sta
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cerca di fortuna. ¶ E poi, arrivati al dunque, ci
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strinse a sé, e poi si voltò di scatto
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dietro la porta. E poi i tuoi genitori mica
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diventare cattiva, picciridda, ca poi passi i guai!». Questa
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c’erano: «Prima o poi ’a rota gira!», «Tantu
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Italia, Roma, Milano, e poi saliranno ancora. Ma non
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col vaso sopra, e poi, con calma, spazzai il
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chiesa e… corna!» E poi alzava gli occhi al
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veloce e gentile, e poi andava via, tornando alle
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aveva prestato attenzione era poi diventato suo marito. Di
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concedeva a singhiozzi. E poi, i suoi pensieri andavano
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due solite bottiglie, e poi subito via verso casa
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loro tornano indietro, e poi per colpa tua la
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servono per sopravvivere, e poi, una volta raggiunto l
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almeno per un mese!». ¶ Poi c’erano le volte
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e ai figli, e poi non gli andava a
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il suo disaccordo. ¶ E poi era intervenuta la nonna
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Cettina ne parliamo e poi vediamo cosa fare». ¶ La
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risparmiata di annegare. ¶ E poi, ghiacciata, quella mattina mi
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lontana della nonna, e poi era passata ai suoi
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d’india. ¶ La sera poi si potevano contare le
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bagno nella pila, e poi svelta feci una doccia
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fingevo di masticare, ma poi, non appena lei si
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preparato dalle contadine, e poi cotto nel forno a
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fatto i bagni, nonna. Poi ho mangiato il panino
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non fidarsi di nessuno. ¶ Poi aggiunse, sempre meno convinta
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panna l’avevo mangiata poi da sola, sul terrazzo
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filato che prima o poi gli avrebbero macchiato la
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Germania? O, visto come poi erano andate le cose
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corso alcun pericolo, e poi, in ogni caso un
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forte e mi sorrise. Poi, senza che io me
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Ancora qualche giorno e poi mi sarei data da
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di pensieri grossi. E poi si fece passare la
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a gesti. Mia madre, poi, chissà che confusione aveva
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colletto del grembiule, e poi volle anche accertarsi che
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bambina estroversa. L’autunno poi era la stagione ideale
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qualche altra no. Pranzavamo, poi sparecchiavo e portavo in
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farsi la reputazione, e poi arrivava tutto in discesa
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solo per un decennio); poi aveva fatto la contadina
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tre o quattro. ¶ E poi amavo le storie che
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foglio per ore, per poi alla lavagna fare una
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concederci il perdono. E poi, mignolo con mignolo, e
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per una settimana e poi tuo padre, con l
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cucinino dove dorme Pietro, poi c’è la nostra
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per qualche giorno, e poi un impiego più tranquillo
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sua abitazione. Ah, e poi era venuta fuori anche
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anche dirle grazie. ¶ Ma poi, in fondo, era stato
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amico. ¶ In quei giorni, poi, avevo scoperto quanto la
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e tutte insieme. E poi ricordati, ci sarà un
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da tenere in considerazione. Poi, per sicurezza, o per
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carne, emisero un urlo. Poi si staccarono, e lui
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le carezze prima o poi finiscono». ¶ Quindi tagliò corto
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tanto che serve, e poi continua con l’affetto
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oppure carretti siciliani, e poi li faceva esporre a
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estate le suore. E poi, in casa, abbiamo già
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per il ricamo. ¶ E poi, io conoscevo bene la
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di gente attonita, e poi, come un sasso che
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leggeva così così, tanto poi ci avrebbe pensato lei
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si stanca subito, e poi non vuole vedere due
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finissi di mangiare, e poi mi raccontò ciò che
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che va bene. E poi mi ha detto pure
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a fare i conti, poi si infliggono pene ingiuste
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l’imperativo che usava. ¶ Poi irruppe improvvisa una voce
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case durante il fortunale. Poi sentii la nonna ronfare
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tagliare i capelli. ¶ «E poi adesso arriva Natale.» Aveva
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pallida come una morta, poi paonazza. Era dicembre, ma
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di aprire il negozio, poi, si era fatta le
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domandarono prima l’una, poi l’altra e infine
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guardarono con disappunto e poi si voltarono infastidite, quindi
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di un ballo improbabile. Poi, con una spazzola per
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spezzata in due. E poi, non avere sue notizie
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potuto accadere l’irreparabile. Poi, un suo familiare mi
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della propria vita. ¶ E poi a tutto questo si
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suo odore di borotalco. Poi, lasciandomi per un attimo
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solo dimenticare, e basta.» ¶ Poi, ancora desiderosa di raccontare
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dissenso su certi argomenti. Poi ritornava serena e sorrideva
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sicura che prima o poi tornerò la Nora di
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sfiorando le fave e poi si fermava sul bordo
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bene. ¶ Ma l’età, poi, chi la decide? Il
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a secco sulle macchie, poi strofina forte. E dai
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accumulati negli anni, e poi mi chiamava per darle
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a non tralasciarne nessuno. Poi cambiò canale, spingendosi a
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ce la spassiamo. E poi tuo fratello non è
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nostra famiglia? ¶ Prima o poi l’avrei presa da
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pagherà cara, prima o poi… Ma tu, mucciusa, non
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pieni di significati. E poi lei si esprimeva con
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darmi quel bacio, ma poi magari non mi avrebbe
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mi sentivo maltrattata, ma poi fuori di lì mi
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perso un figlio, e poi via, proseguendo con tutta
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si doveva mai e poi mai fare menzione di
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volta Salvatore sospirava, e poi diceva alla nonna: «Un
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fine del discorso, e poi, poggiando il cucchiaio di
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ritiràri ’u paccu, e poi vediamo se la signora
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un secondo lavoro. E poi ci sono quelli che
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cure a casa, e poi dopo le feste decideranno
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mio fratello Pietro, e poi inviterei tutti i nostri
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pietanze già cotte, e poi continuammo in due il
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rimprovero. Strana quella tolleranza. Poi, all’improvviso, alzò la
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per una morte – e poi, ricordandomi degli insulti che
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accennato un sorriso, vedendomi, poi ti eri voltata verso
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che passano, Donna Peppina, poi il cervello si difende
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alla zia Franca, e poi le avrei restituito il
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ordinassi sul letto, e poi, facendomi l’occhiolino, mi
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nonna snodò il fiocco, poi strappò parte della carta
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di lasciarmi. Per fortuna poi tornò a casa, dimostrandosi
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mi mordicchiava le gambe. ¶ Poi, mentre si alzava per
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i geloni sulle mani. Poi però, quando arriviamo sul
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accompagnarti, e così, quando poi ad agosto scenderemo noi
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sottoposta di continuo. E poi, aveva dovuto affrontare anche
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lenzuola. Aspettando che cosa, poi? ¶ Fino a due giorni
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mano alla sua. E poi le sorrisi ancora e
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rispose la nonna. ¶ E poi le voltammo le spalle
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in un bar, giustificandosi poi con la scusa di
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chi disgrazia ranni». ¶ E poi ancora le solite frasi
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inizio al malumore del poi in pochi secondi, ma
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dapprima non disse nulla, poi mi invitò a sedere
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camera a piangere, e poi di notte, quando credeva
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festeggiato il Corpus Domini, poi l’Ascen­sione, e
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l’Ascen­sione, e poi ancora San Giovanni, e
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rispondeva alle malelingue. «E poi, se il Signore ha
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aumentavano per miracolo, e poi, lei non dimenticava mai
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Italia che prima o poi ci avrebbe coinvolti, pensai
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il latte caldo e poi passai in cucina per
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di essere indispensabili, ma poi era sempre la moglie
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abbracciò qualche parente, e poi di scatto si diresse
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arrivi qua, e che poi ad agosto ce ne
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l’anno scolastico. ¶ E poi era stata la volta
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e che prima o poi suo padre sarebbe tornato
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solo la terza, e poi ci sono gli esami
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dati. Erano spese inutili. ¶ Poi sottolineò innervosita che se
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e allegra. ¶ «Prima o poi ci andremo nella sua
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pane, strofinandolo a dovere. ¶ Poi la mamma aveva proseguito
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un silenzio innaturale e poi, tra lo stupore, si
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Nora, a figghia…», e poi svenne. Le tirammo su
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annusare dell’aceto, e poi le porse anche un
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delle nostre famiglie. ¶ E poi, perché? Qual era il
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all’alba, per purificarsi. Poi, la sera, si ballava
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piombo sul fuoco, e poi, quando questo si era
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offriva San Giovanni. ¶ E poi mi sentivo felice, malgrado
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a sopportarlo meglio. E poi c’era mia nonna
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incombenze alla Mutua, e poi avrei messo in pratica
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ai giorni nostri. E poi, in quei mesi vissuti
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finestra, potesse vedermi e poi fare la spia. Oppure
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e a sinistra, e poi mi invitò a entrare
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mi guardò compiaciuto, e poi mi disse: «Quanto si
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mi prese un braccio, poi l’altro; mi allungò
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mi avrebbe ammazzata, e poi avrebbe ammazzato anche mio
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Così, prima le braccia, poi le gambe, poi senza
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braccia, poi le gambe, poi senza il vestito azzurro
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uragano in quel cielo –, poi «Apri le gambe», poi
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poi «Apri le gambe», poi «Aaahhh», e poi avevo
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gambe», poi «Aaahhh», e poi avevo perso le forze
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per qualche spinta, e poi ancora, quel sacco disgustoso
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cambiato colore. Bianco, rosso, poi non guardai oltre. ¶ Il
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pezzo della mia vita. Poi, come se nulla fosse
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quel vecchio maledetto. ¶ Ma poi ci pensai su qualche
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ancora qualche minuto, e poi vidi la banchina e
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zia «prevedono sempre. Viaggiando poi è la regola.» ¶ Avevamo
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che arrivavamo dal Sud. ¶ Poi la zia urlò il
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scorgeva l’Etna, e poi all’improvviso si apriva
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di riprendere fiato. ¶ E poi, per saperne di più
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altri sguardi intensi, e poi ci sedemmo a tavola
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paura che prima o poi i miei potessero scoprire
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che per la sua. Poi all’improvviso, in quel
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Così memorizzava tutto, per poi raccontarlo a Mario. ¶ Dopo
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sai?» ¶ Facemmo la fila, poi la mamma pagò, mentre
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tutto il giorno se poi si vive come le
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quali a noi. ¶ Quando poi per ultimo rientrava a
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parole della nonna: «E poi glielo fate vedere a
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alla prova. Per cosa, poi? L’amore è un
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quella bestia, prima o poi. ¶ Non era passato neanche
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cugini risultavano non pervenuti. ¶ Poi, una settimana dopo il
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favore dell’apparenza, ma poi, tutto a un tratto
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felici di rivedermi. E poi la sera, a tavola
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padre spalancando la bocca, poi mi strinse la mano
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scese sul viso. E poi un brivido di freddo
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su una bocca». ¶ E poi: «Secondo me è giusto
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bacio sulla fronte e poi scappavo in camera. Però
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primo ad alzarsi, e poi a ruota lo seguiva
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di notte, e che poi inviavo all’indirizzo solito
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Ora sistemu tuttu io». Poi, mi aveva stretta forte
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facendola innamorare perdutamente, per poi rifiutare senza pietà quel
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parola in tedesco, e poi di punto in bianco
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severo e drammatico. E poi sono diventata donna all
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dura all’inizio, ma poi, come diceva lei (sì
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pensavo che prima o poi li avrei ripagati per
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smarrito. Mordevo senza necessità. Poi ho cercato amore, ed