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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «poi»

nautoretestoannoconcordanza
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1991
dico... ¶ – Pit, sta’ buono... poi lo saprai anche tu
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1991
qualche istante di nulla, poi chiudeva gli occhi e
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1991
a forma di scarpa (poi rimasti invenduti nelle vetrine
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1991
sigillato nella fantasia, per poi scodellarlo sotto gli occhi
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1991
un sistema che acquistò poi una certa notorietà con
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1991
concesse al silenzio. Perché poi, subito, filtrò la sua
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1991
o un suono che poi non te lo togli
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1991
intorno ai fianchi, e poi le sue mani che
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1991
intorno al collo, e poi gli aprì la giacca
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1991
dal più basso e poi venendo su, lentamente, fino
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1991
giù dai bordi, seguita poi da mille altre, e
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1991
Rail. ¶ Vivevano la vita. ¶ Poi, un giorno, arrivò Elisabeth
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1991
una venatura di stanchezza. ¶ – “Poi Giobbe morì, vecchio e
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1991
un’imperdonabile ingenuità”, commenterà poi il prof. Dallet), era
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1991
Passò qualche istante e poi, finalmente, Pekisch si mosse
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1991
termine del tubo, e poi dodici, e otto, e
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1991
in un tubo e poi vedertele sparire così, sotto
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1991
aria, si mescola e poi si posa sul fondo
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1991
finché hanno spinta e poi ridiscendono, e così io
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1991
del 10 per cento, e poi ci canta dentro... ci
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1991
del tubo... canta e poi si mette ad ascoltare
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1991
la voce sale, sale poi si ferma e torna
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1991
irrefrenabile voglia di ridere. Poi magari non ride, veramente
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1991
tutte le cose che poi finiscono per dare una
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1991
l’ho trovata – sarebbe poi un niente la felicità
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1991
che ha appena sigillato. Poi l’indirizzo. Asciuga con
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1991
e la legge. Lentamente. Poi prende carta e penna
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1991
tampone, chiuse il calamaio. Poi prese le cinque buste
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1991
minuto correre i pensieri. ¶ Poi affondò la mano nella
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1991
giovane sui vent’anni, poi identificato come Philippe Kaiskj
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1991
che deve fare e poi la sera va a
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1991
lo toglie dalla testa, poi arriva il giorno che
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1991
fa la schifezza e poi la si paga. E
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1991
meno. ¶ – Cinque? ¶ – Diciamo due... poi se ne scappa qualcun
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1991
e fette di frasi. Poi aprì la porta, uscì
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1991
un mozzicone di matita poi gridò verso l’interno
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1991
pensare. Andò a capo. ¶ Poi si pagano. ¶ Rilesse. Tutto
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1991
da quel momento in poi, essere chiamata vedova Abegg
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1991
e autorevole. ¶ – Non è poi così grande. Ce la
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1991
città in città, e poi tornava indietro. Veniva dalle
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1991
di istanti. Prima o poi si arrivava, tutto lì
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1991
di prima e di poi, incessante processione di traversine
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1991
gran cosa, non era poi che una macchina... questo
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1991
che ha dentro, e poi gli uomini, perché qualcuno
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1991
una locomotiva correre, e poi esplodere. La seconda prova
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1991
esplodeva, allora prima o poi la storia li avrebbe
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1991
morire? ¶ Piovvero le risposte, poi, a mano a mano
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1991
dopo, col senno di poi. Ci facevano su della
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1991
vita nervosa”, l’ha poi chiamata Simmel – sembra un
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1991
alla fine, a salvarlo. Poi, a dirla tutta, non
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1991
E quando? ¶ – Prima o poi. ¶ – Prima o poi quando
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1991
o poi. ¶ – Prima o poi quando? ¶ – Magari quando diventerai
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1991
tutto e luminosamente evidente. ¶ Poi scese dalla carrozza, provò
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1991
portava alla vetreria e poi, da lì, su per
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1991
il signor Rail. “E poi chi l’ha detto
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1991
passare un attimo e poi parlò, con una voce
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1991
viaggi in carrozza. Se poi, nel frattempo, questa macchina
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1991
decina di chilometri, e poi farci correre un treno
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1991
il vecchio Andersson e poi si piegò sulla carta
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1991
Passò forse un minuto. Poi il vecchio Andersson si
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1991
come due lapidi. ¶ – E poi Jun non me lo
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1991
dopo aver mormorato “E poi Jun non me lo
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1991
anche il vecchio Andersson. Poi si alzò e rivolto
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1991
in mezzo alla strada, poi torna precipitosamente dentro casa
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1991
nell’acqua tutt’intorno, poi torna precipitosamente dentro casa
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1991
il terzo rintocco, e poi improvvisa la muraglia d
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1991
suono all’ultimo refolo: poi scattò precipitosamente verso casa
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1991
ovviamente. Si bemolle e poi la e poi si
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1991
e poi la e poi si bemolle e poi
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1991
poi si bemolle e poi do e poi do
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1991
e poi do e poi do e poi si
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1991
e poi do e poi si bemolle. Cercava la
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1991
martellava, si bemolle e poi do e poi si
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1991
e poi do e poi si bemolle e poi
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1991
poi si bemolle e poi si bemolle e poi
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1991
poi si bemolle e poi si bemolle, e gridava
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1991
e ai mobili, per poi voltarsi, come richiamato da
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1991
dalle nostre parti succeda poi così di frequente, così
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1991
suoni diversi, no?... ma poi non so... non capisco
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1991
per lui... ecco... ma poi non so... io non
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1991
un acquazzone fortissimo e poi era notte, non lo
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1991
non lo vidi subito. Poi però lo vidi. Ed
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1991
nella sua stanza e poi... gli tolsi la camicia
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1991
su quel letto, e poi sotto quella coperta... così
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1991
quella coperta... così, e poi tutto il resto... io
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1991
così... l’avrebbe capito... Poi, poco prima dell’alba
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1991
così non è bello, poi, quando arriva la notte
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1991
le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti
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1991
quella giacca non è poi così grande... partirà un
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1991
dapprima con prudente lentezza poi sempre più veloci, tutti
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1991
dire che invece erano poi solo uomini, uomini in
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1991
lontananza, la casa e poi di nuovo Jun, il
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1991
lontananza, la casa e poi di nuovo Jun, il
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1991
è una donna”, “E poi come mai le locomotive
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1991
magie di suoni che poi, a casa, si disperdevano
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1991
La lettera la scriveremo poi, e sarà lunga duecento
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1991
cumuli di odio per poi scatenarli su quei binari
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1991
volta per sempre e poi mai più, si può
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1991
possibile, possibile, possibile, possibile... ¶ Poi quel che successe parve
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1991
puro e semplice. ¶ Silenzio. ¶ Poi tutte le grida del
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1991
da vicino e dire poi, erano trenta centimetri, anche
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1991
l’altra, ordinatamente, ma poi ce n’era una
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1991
che in definitiva era poi l’unica strada vera
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1991
all’inverosimile per poter poi saltare via con tutta
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1991
Inchiodato alla partenza, rapito. Poi magari il gran casino
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1991
urlare, per il gusto, poi, di aver urlato. Girava
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1991
anche un attimo, ma poi era in fondo una
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1991
aspetta da anni e poi un giorno arriva. ¶ E
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1991
un giorno arriva. ¶ E poi alla fine posare la
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1991
gelida coperta sotto cui poi... ¶ L’ho sentito benissimo
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1991
avanti così per giorni, poi alla fine prendeva il
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1991
e se ne riparlerà poi, faremo poi tutte le
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1991
ne riparlerà poi, faremo poi tutte le cose per
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1991
Andersson... che ci faccio poi io qui... io qui
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1991
E in quel modo, poi. ¶ Jun che corre giù
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1991
sarà infilato i pantaloni, poi si è infilato la
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1991
ad abbottonarla: un bottone, poi il secondo, poi il
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1991
bottone, poi il secondo, poi il terzo, poi il
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1991
secondo, poi il terzo, poi il quarto e il
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1991
tacque per tre anni. Poi tornò a parlare. Le
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1991
piccola carezza del mondo. Poi si abbassò improvvisamente, raccattò
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1991
okay? D’ora in poi è meglio che te
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1991
chiamerà d’ora in poi Emporio Figli Fergusson. ¶ – Cos
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1991
elefante? ¶ – Te lo spiego poi, Gasse. ¶ – Ehi, avete sentito
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1991
legge, lo apre appena, poi rifà il pacco, lo
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1991
Emporio Fergusson e Figli, poi diventato Emporio Figli Fergusson
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1991
la violentarono prima uno poi l’altro e quindi
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1991
e grandi... prima o poi te ne scoppia qualcuna
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1991
non ce ne fossero poi tante. Ma Hector Horeau
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1991
di nuovo casa sua. Poi crollò a terra. ¶ Quando
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1991
si incagliò. Non era poi una faccia bellissima, come
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1991
di tale fidanzamento – che poi riassume la storia del
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1991
del genere prima o poi doveva succedere. Per alcuni
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1991
di vecchie gazzette che poi catalogava in ordine alfabetico
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1991
un lungo, discreto corteggiamento. Poi, un giorno che sembrava
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1991
aver presentato una banalità. Poi prevalse la consapevolezza, maturata
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1991
alla signorina Monique Bray (poi signora Monique Horeau), che
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1991
trovava vicino al piatto, poi le spargeva intorno con
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1991
un posto dove andare. Poi però una cosa la
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1991
che pochi istanti. Lunghissimi. ¶ Poi sparì il lamento sordo
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1991
Arold, esitò un attimo, poi si voltò verso il
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1991
sapevo vivere, prima, ma poi... non ce l’ho
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1991
padre, Pehnt... e Pekisch, poi... non aveva nessuno, lui
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1991
sentire la banda e poi parti’, così gli disse
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1991
io lo so perché poi suonai anch’io quel
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1991
tutte in testa. Ore. Poi chiude il pianoforte, si
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1991
metà della strada e poi tutt’e due avrebbero
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1991
lavori da seguire... e poi successe qualcosa, non so
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1991
al suo posto... dopo poi... ho lasciato che andasse
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1991
in tempo a vedermi poi la roncola la sventrò
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1991
di aspettarti per anni, poi tu un giorno arrivi
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1991
che si cercano e poi si trovano, come ruote
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1991
boato di ciò che poi diventerà inamovibile ricordo. Così
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1991
bambina grassa che diventerà poi famosa uccidendo il marito
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1991
Il ricordo. ¶ Un istante. ¶ Poi Pekisch fa un gesto
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1991
guardano a destra e poi a sinistra e poi
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1991
poi a sinistra e poi a destra e poi
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1991
poi a destra e poi a sinistra – Mormy no
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1991
un ginocchio per terra, poi l’altro, non vede
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1991
manca solo qualche metro, poi saranno inesorabilmente una addosso
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1991
tace per un attimo poi si apre in un
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1991
commiato – questa, forse, è poi la cosa più commovente
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1991
cuore ingolfato, sfinito, e poi il suo sperma scendere
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1991
alla fine c’è poi sempre un mare dove
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1991
il meraviglioso. ¶ Non sarebbe poi niente se solo non
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1991
po’ di insulti e poi non so com’è
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1991
correre anche lui, ma poi io non l’ho
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1991
che era orribile, e poi per un’idiozia così
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1991
pazienza infinita. Passarono ore. Poi le si avvicinò un
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1991
farlo entrare in casa. Poi, quando fu definitivamente sicuro
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1991
mai più visti. Anni. Poi Horeau è arrivato. ¶ – Non
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1991
forse un’ora, così. Poi, quasi impercettibilmente, inizia a
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1991
metri di altezza e poi appoggiarsi sulle colonne che
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1991
io l’avevo detto. Poi torna a casa e
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1991
una seconda volta e poi una terza. Non si
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1991
Un perenne frastuono, e poi quel continuo, pazzesco volare
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1991
nel cielo. Guardò e poi disse: “Un falco. Portate
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1991
Una vita trasparente. E poi morire con gli occhi
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1991
chilometri di giardini, e poi laghi e fontane e
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1991
femminile. Una firma, Rebecca. Poi ne arriva un’altra
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1991
A e prima o poi sarebbe arrivato alla zeta
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1991
la sua storia e poi tutta la faccenda del
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1991
Sembrava suonassero un segreto. Poi una tenda di velluto
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1991
alzavano sempre più alte. Poi fu un attimo: un
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1991
decine di persone, e poi centinaia, e poi migliaia
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e poi centinaia, e poi migliaia. Ad aiutare, a
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1991
pelle rimangono segni che poi scompaiono come lettere magiche
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1991
Passa un tempo infinito. ¶ Poi il signor Rail posa
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1991
viaggio della madonna. E poi lo so perché tu
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1991
mi fa impazzire, perché poi il viaggio lo posso
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1991
stanno sulle spalle. E poi basta. In un certo
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1991
un apposito strumento che poi li farebbe sentire alla
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1991
un nome ridicolo. E poi non è neanche un
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1991
un assicuratore. Pensaci. E poi Pekisch sono io. Che
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1991
È una storia lunga. Poi un giorno ti racconto
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1991
spregevole. È bello. E poi chi l’ha detto
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1991
minuto, oppure anni, e poi la vita risponde. La
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1991
stessero parlando della luna. Poi un uomo entrò nella
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1991
Passarono in fretta. E poi ne passarono altri sette
200
1991
qualche istante di nulla, poi chiuse gli occhi e
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1991
minuto, oppure anni, e poi la vita risponde. Ne
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1991
sua: lo incuriosiva. ¶ – E poi li voglio vedere in
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1991
incerto sul da farsi. Poi mormorò, nel silenzio generale
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1991
Elisabeth. Magari è bellissima”. Poi non pensò più niente
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1991
un nostro comune amico. ¶ Poi sorrise e se ne
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1991
disegni: fontane. Prima o poi ci sarà davanti alla
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1991
in piccoli pezzetti che poi, lentamente, infilava in bocca
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1991
rimase immobile a fissarlo. Poi, quasi impercettibilmente, la sua
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1991
voi tutti quelli che poi me l’hanno tolta
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1991
ci sarò io. ¶ Volevo poi solo vivere. ¶ Bastardi.” ¶ Quel
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1991
e cercava di resistere. ¶ Poi, una notte, successe che
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1991
chilometri di colline e poi una scogliera e poi
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1991
poi una scogliera e poi il mare e poi
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1991
poi il mare e poi una spiaggia e poi
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1991
poi una spiaggia e poi un bosco dopo l
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1991
dopo l’altro e poi una lunga pianura e
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1991
una lunga pianura e poi una strada e poi
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1991
poi una strada e poi Quinnipak e poi la
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1991
e poi Quinnipak e poi la casa del signor
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1991
i vestiti, per eccitarsi, poi mi fa sedere sul
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1991
me. Si masturba e poi me lo ficca in
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1991
maledetta nave. Prima o poi arriveremo e tutto sarà
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1991
poco se ne va. Poi torna, è ovvio, ma
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1991
all’emporio, da Andersson. Poi il vecchio morì e
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1991
navi che partivano. Ma poi non cambiava niente, e
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1991
Pagavano. Pagavano anche bene. Poi un giorno morì uno
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1991
per tutto questo. E poi: Ci vediamo a Quinnipak
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1991
a trovarlo in galera. Poi non ce l’ho
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1991
giorno, lo capirò. “E poi me lo dici, quando
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1991
ti dirò perché uno poi, nella vita, alla fine