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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

concordanze di «poi»

nautoretestoannoconcordanza
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con il senno di poi, aveva ragione, perché i
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piccole e non era poi così complicato venirne fuori
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la neve come, ho poi saputo, non accadeva dal
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di due stanze. E poi c’ero io. ¶ Vivevamo
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non ce n’era poi tanto io dormivo nella
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avevo i soldi, e poi sotto il letto già
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Cape ’e vacca, e poi, ancora, ’o Cinese, ’a
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ma di questo parlerò poi. ¶ La sorella di Fabio
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nemmeno mi interessava esserlo. Poi, una mattina, Sasà mi
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mi giudicavano “pesante”; e poi non ero bravo a
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così sfacciata. Ho capito poi che il bisogno di
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del loro significato, per poi cercare di utilizzarle l
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e sembri uno scemunito!” ¶ Poi mi guardò, le mani
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non restarne schiacciati. ¶ E poi finalmente mi imbattei di
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muccusi, come li apostrofò poi Angelo, la affiancarono e
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zaino dalla spalla per poi fuggire a piedi verso
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ridere in faccia. E poi con il gesso sembravo
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di sotto dell’ombelico. Poi mi sedevo sul bidè
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mentre scriveva sul gesso. Poi chiuse il pennarello e
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nonna lavava la tazzina. Poi sullo schermo apparve Superman
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na cosa bona e poi torna a essere uno
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fuori, che po’ succedere... poi ti lamenti che il
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affascinavano, e il fatto poi che una simile frase
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coraggio di prendere nulla. Poi mi imbattei in un
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era troppo pericoloso, e poi sarebbe corso a infilarsi
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di nuovo per disfarmene, poi guardai meglio la copertina
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libri, già immaginavo che poi sarei rimasto sveglio per
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le dice ste strunzate?”, poi, però, di fronte alla
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Davvero? Non ricordo...” esclamò poi. ¶ “A essere sincero...” tentai
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ancora Bim Bum Bam?” ¶ Poi scappò via sul serio
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po’ a guardarla allontanarsi, poi Sasà si girò e
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che uscivano dal gesso, poi ebbi un moto di
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azione, mi dispiace. E poi non è vero che
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a cavolate da ragazzini. Poi dallo stereo dell’auto
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dal sedile del passeggero, poi tornò a guardarmi. “Avete
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mano a mezz’aria. Poi aggiunse: “In ogni caso
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tu, lo sai?” disse poi. ¶ Stavolta annuii. ¶ “E sei
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ama Vasco, sai?” precisò poi. ¶ Lo guardai come se
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un certo senso...” rispose poi. ¶ “Già, lo so. Sei
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istante di imbarazzante silenzio, poi lui replicò: “Ma che
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cassetta”. ¶ Fece due passi, poi si girò e, nel
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scappare un risolino e poi rispose: “Mimì, mi dispiace
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è un gran chiacchierone.” Poi guardò me e aggiunse
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fino in petto e poi sul viso. Mi sentivo
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di crema alla carota. Poi avevano bussato alla porta
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in modo sensato, e poi temevo che arrivasse qualcuno
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strana sensazione, ma che poi era arrivata mia sorella
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Stu gatto prima o poi lo prendo a calci
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a modo: “E io poi prendo a calci te
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perdita di tempo, e poi quel giorno avevo altro
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concentrato per pochi minuti, poi iniziavo a pensare a
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ti sembra il caso? Poi non prende più sonno
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senza fermarsi, “lavoro lì.” Poi, un attimo prima di
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su una cattiva strada. Poi, però, a furia di
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tutto l’inverno e poi, da solo, durante l
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orizzonte per qualche secondo, poi si affacciava e finiva
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mi invita a entrare, poi si chiude la porta
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innaffiato le piante, e poi avverto l’odore della
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vai a pensare! E poi tu sei sempre qui
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esterrefatto. “Perché?” avevo chiesto poi con espressione delusa. ¶ Lui
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accendere il fuoco, e poi aprire il rubinetto e
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esistono?” ripeteva sempre, e poi si lasciava andare a
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a lui non piaceva. Poi, una sera in cui
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qualcosa,” gli avevo detto poi, “dici sempre che da
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Lui è grande...” aggiunse poi con un sorriso tronfio
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salutare la famiglia e poi scenderemo tutti e tre
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immaginai un fotoromanzo. Nulla. Poi pensai alla moto di
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e a spingerci lontani, poi era rimasta lì a
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chiamm’ a papà, e poi so’ cavoli vostri!”. ¶ Avevamo
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assai bene. ¶ Mehari ¶ E poi arrivò il giorno. ¶ Giancarlo
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certo, è giusto...” ¶ “E poi se non fossimo stati
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Lui sembrò riflettere. “Ma poi, se anche esistesse,” provocò
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questo non ho dubbi.” Poi mi guardò e aggiunse
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non c’entra. E poi non esistono esperimenti a
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fare una rapida retromarcia. Poi disse: “Non sono una
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più classici, ecco...” commentai poi. ¶ “Tre? È già qualcosa
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O, almeno, di Vasco...” ¶ Poi infilò la prima e
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chewingum in bocca. Ma poi intervenne Bea, sostenendo che
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pellicola per un giorno. Poi lo sguardo mi cadde
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venire i nervi. E poi, a dirla tutta, provavo
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è che Sasà fosse poi così attento all’igiene
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La mamma di Fabio poi si rivolse a me
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passo indietro, come impaurita. Poi domandò: “Che c’è
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che tanto avevo odiato. ¶ Poi ridiventò seria e disse
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si accendeva una sigaretta, poi mi interrompeva con un
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dietro alla scrivania, e poi ancora sul letto. Io
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mi era simpatico, e poi Bea da quando si
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traballava sotto la camicetta, poi si baciavano a lungo
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un attimo ferma e poi fece un verso strano
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qualcosa da mangiare, ma poi avrei dovuto rispondere a
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sigaretta lassù. Non era poi un posto tanto speciale
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una confezione di würstel. Poi aprii la porta di
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emozione. ¶ “Buona Pasqua,” esclamai poi. ¶ “Anche a te,” rispose
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il loro dio salvo poi tradirlo l’attimo seguente
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al signor Scognamiglio. E poi c’erano i romanzi
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da mille lire per poi guardarci dall’alto in
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chiudiamo le finestre.” ¶ “E poi non dormo per il
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bicchiere sotto il lavandino. Poi andava in bagno e
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dorme di giorno e poi la notte se ne
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bofonchiato, e si era poi isolato a fumare sul
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e angusto mondo, che poi era rappresentato unicamente dalla
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Claudio Garella, che sarebbe poi diventato il portierone del
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verità, in modo che poi possa valutare, scegliere. E
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di avere i superpoteri!”. Poi si era fatto serio
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poco ’e pace...” ¶ “E poi poltrisci tutto il giorno
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provai paura per lui. Poi i miei pensieri si
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film che più amavo, poi lei aveva detto: “Anche
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il tuo tempo”, e poi aveva crossato al centro
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a metà strada. ¶ “Eh.” ¶ Poi seguì un lungo silenzio
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autobus per qualche mese, poi, un sabato mattina – il
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Mimì, guarda la classe!”, poi diede vita a quella
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che impazzava nelle radio. Poi a Sasà venne un
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tentai di ribattere, “e poi, se se ne accorge
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costretto a rispondere. “E poi ha mille occhi. E
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nella nostra strada e poi ricomparivano in piazza, come
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altro che cactus...”. ¶ “E poi?” ¶ “Poi che?” ¶ “Perché hai
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che cactus...”. ¶ “E poi?” ¶ “Poi che?” ¶ “Perché hai smesso
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nu poche ’e stanchezza”. Poi aveva ripreso a stirare
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cosa... del diventare vecchi.” ¶ Poi aveva tentato di abbracciarmi
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dai suoi sensi usurati. Poi, però, il pensiero tornò
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mandarlo a quel paese, poi, però, non trovai il
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la telepatia?” aveva chiesto poi. ¶ Avevo fatto segno di
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li faceva prestare per poi assumere le pose più
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lasciarle lì, al parco, poi mi sei venuto in
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di non fare rumori. Poi chiusi anch’io le
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Beethoven sul collo, e poi Giancarlo allontanò le palle
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che fa caldo, e poi le cuffie non sono
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aperta per un attimo, poi mi ripresi e risposi
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si conoscerà mai, e poi restituiscono tutto dopo un
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me e Sasà. Seppi poi che Fabio aveva minacciato
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della pezzente a mammà”. Poi mi aveva schioccato un
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sono troppo presa... e poi fra quindici giorni parto
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diecimila lire. “Tié,” disse poi, e mi tirò un
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bianchi. Feci per allontanarmi, poi mi ricordai che dovevo
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le grandi occasioni, che poi erano sempre e solo
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è fatto così... e poi ognuno po’ fa’ quello
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la prima volta, scoprimmo poi. L’agosto dell’ottantacinque
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una gran vita. E poi avrei affrancato mamma che
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cancro alla prostata, e poi papà rispondeva sempre allo
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sulla mia pelle per poi cadere nel vuoto, e
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sono in cielo! E, poi, che ne sai, le
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aveva ribattuto seria, per poi aggiungere: “Speravo di vederne
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via di fuga, e poi avevo incontrato il freddo
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neanche lei mi sembrava poi tanto esperta, invece avevo
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una curiosità?” aveva chiesto poi. ¶ “Sono a tua disposizione
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riuscito a reagire, “e poi non puoi saperlo, può
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tu, ma come fai?”. ¶ Poi si era alzata senza
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Aveva tre figli...” aggiunse poi, “non doveva rischiare”, e
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riempirsi la bocca e poi vota la Dc!” ¶ “Che
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forti, non muoiono mai.” Poi si mise in cammino
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centro del tuo mondo, poi capirai che non è
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A dodici anni? Ma poi l’amore è una
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disse strapazzandomi i capelli. ¶ Poi si infilò nella cabina
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videro per qualche giorno, poi, un pomeriggio, di ritorno
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mi agguantò le spalle, poi esclamò con slancio: “Mimì
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terza media. ¶ “Prima o poi ti imbatterai nella persona
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a bocca aperta e poi scoppiò a ridere, con
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di più. ¶ “Scherzavo,” sussurrò poi nel silenzio della stanza
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allo stesso modo. E poi non mi sembra che
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aveva incrociato le braccia, poi aveva sbuffato: “Ma comme
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solo di notte. E poi qui parliamo di esemplari
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spazio!”, e aveva cercato poi lo sguardo compiacente del
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nostra madre ironica, e poi aveva sentenziato: “In ogni
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medusone dalla faccia e poi... poi mio padre mi
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dalla faccia e poi... poi mio padre mi aveva
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di una compagnia. E poi, se vuoi, potrai fare
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pare ’nu fantasma. E poi mi aiuti a pescare
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fai il bagno?” chiese poi. ¶ “Dopo,” risposi. ¶ “Guarda che
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mi fa pensare, e poi mi piace il contatto
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vita, lui andrà via, poi tu e Bea diventerete
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avrete dei figli, e poi andrò via io. È
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la canna. “Mimì,” disse poi con un tono di
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pazienti perché primma o poi quaccosa ’e buono arriva
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Mimì, puoi starne certo”. ¶ Poi diede un ultimo colpo
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prima la mano e poi passò alla guancia del
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per la paura e poi corsi più forte che
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e drizzò le orecchie, poi restò a squadrarmi da
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sarei aspettato, non sembravano poi così arrabbiati. Mamma mi
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sempre le api e poi, in un angolo, la
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prima le quattro zampe, poi la testa. Aveva ancora
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In ogni caso,” prosegue poi, “il balcone, come vede
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una grande pizzeria, e poi mi soffermo sul punto
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vecchi amici,” aggiungo allora. Poi gli poggio una mano
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si sarebbe prima o poi seccato come la pianta
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speravo che prima o poi lui e Bea tornassero
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offrì un dolce sorriso. Poi intervenne papà, con un
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giù l’ennesimo bicchiere. ¶ Poi arrivò il turno del
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come fu sua, sapemmo poi, l’idea di aprire
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di farmi desistere per poi costringermi a comprare i
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in un “Wow” sentito, poi mi invitò ad abbracciarla
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e che ho scoperto poi essere il più grande
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durante la notte e poi malediceva il marito e
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della mia storia. ¶ “E poi dobbiamo mantenere una promessa
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e io guardavo papà. Poi mamma aveva iniziato a
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della vita prima o poi passano; quando la terra
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di paura e gioia, poi papà aveva urlato: “Tutti
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mio Casio e sbuffai, poi mi alzai e mi
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un dentifricio nuovo. ¶ Entrai poi nello studio dell’ammiraglio
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un’enciclopedia Treccani, e poi volumi di diritto, sulla
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sai che macello. E poi altrimenti stanotte Bagheera non
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la scuola?” volle sapere poi. Aveva le mani in
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dovrei aver paura?” ¶ Tentennai, poi decisi di lanciarmi. “Della
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potrebbe essere una spiegazione.” Poi mi guardai le mani
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Così gli avrei detto. ¶ Poi sulla mia strada arrivarono
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bisogno di parlarti,” disse poi. ¶ “Di che?” ¶ “Di me
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sembrò così triste. E poi immaginavo i commenti che
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qualcuno come te accanto...”. ¶ Poi smise di parlare e
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e le andai dietro. Poi fummo costretti ad alzarci
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tirarmi su gli occhiali. Poi, però, in men che
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tutta la sera e poi ci saremmo finalmente fidanzati
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Un colpo sordo, e poi un altro, e un
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Uno sparo ancora, e poi un altro, e un
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Un altro colpo, e poi un altro, e di
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tentativo di proteggermi. ¶ E poi arrivò il silenzio, una
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riguarda il prezzo,” chiarisce poi una volta sul pianerottolo
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Angelo. ¶ “Ma dove sei?” ¶ “Poi ti spiego. È una
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silenzio un attimo e poi dice solo: “Ok, però
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obsoleto al figlio, e poi c’era il padre
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Napoli ben poco. ¶ E poi, due giorni dopo la
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lei, Viola, che seppi poi essersi iscritta alla facoltà
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e mi squadrò brevemente, poi tornò a leggere. Non
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il solito sorriso, e poi c’è la Mehari
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pieno di vita. E poi, ancora, ci sono una
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la cosa giusta, e poi tornano a essere uno