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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «poi»

nautoretestoannoconcordanza
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tutta la fabbrica; questa poi è la caldaia. In
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fargli cambiare idea. E poi pensa pure: dovrei andare
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lire» chiede alla madre. «Poi ti restituirò tutto insieme
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andrò prima da Maria, poi di là stesso passerò
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si va diradando, e poi si placa. Ecco il
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Ninà. ¶ «Tu qui?» dice poi a Teodoro impalato sulla
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questo è deciso: ma poi, che farò? Salta su
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quattro fili sul berretto! Poi vorrei domandare dove sta
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percorre il corso Umberto, poi la Riviera, ed entra
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ho fatto un soldo!» ¶ Poi non più una parola
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una vita di pace. Poi, a mano a mano
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sicura e fredda. Ma poi subito si riprende: ¶ «Oh
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cui vuoi più bene. Poi nel mio caso... meglio
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qui, su questo divano. Poi, domani, arrangeremo meglio.» ¶ Anna
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prima per lei e poi per lui; ma lascia
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ma da ora in poi... Anche perché averci una
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forse cipria di Maria. Poi l’odore delle lenzuola
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a nascondere l’egoismo! “Poi, io voglio bene a
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Anna con amarezza. «E poi, noi chi siamo? Che
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entrava la classe? E poi, che diritto aveva lui
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non vuole contraddirsi... E poi, non fu forse proprio
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scappato il buon partito. Poi Teodoro è cambiato, invece
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d’andar fuori? E poi, cosa sai fare tu
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gira intorno senza parlargli; poi gli si siede al
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viaggetto di pochi giorni.» Poi tornerò a casa, continua
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forza per incamminarsi: e poi non è meglio che
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più con mio padre... Poi, tu sai come ero
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po’ la fortuna; quando poi si dice che la
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spassare.» E si lasciarono. ¶ Poi s’incontrarono altre volte
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qualche cosa alla cieca. Poi si curva e sparisce
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con segni. L’uomo, poi, inforca le lenti e
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poco, per riflettere, e poi riprende: «Adesso la persona
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Teodoro guarda l’uomo, poi Marco; e dice con
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la bacia sulle labbra. Poi la guarda negli occhi
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rifiutare anch’io; ma poi ho pensato: è sempre
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tanto difficile oggi. E poi due persone... ma che
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ultimo anno delle tecniche. Poi dovetti abbandonare. Mio padre
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considera la cosa; e poi, prendendo repentinamente una risoluzione
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per il meglio» e poi quasi in un orecchio
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serve questa cultura? E poi, non vi è una
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chiedeva i soldi, e poi ci sta pure un
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Ode un vociare rauco, poi più distinto e nuovamente
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sempre in casa; ma poi una disgrazia, mio padre
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ore della notte. E poi, non altro che una
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tardi accendono la luce; poi le portano la cena
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un sibilo lungo, assordante. Poi le pareti, la camera
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proprio Giorgio, chi sa poi perché. Anna, Anna, tu
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dicesse: ed eccomi qua! Poi riempie la bacinella d
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ad aspettarmi!» dice nervoso. Poi si scusa; le racconta
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si mette in ascolto; poi attraversa il corridoio e
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sveglia: si guarda intorno, poi guarda lui stupita, con
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le sue sventure; e poi farsi accarezzare; farsi dire
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si lascia stringere, baciare. Poi viene a mancare la
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stinta da marinaio; e poi le sue unghie che
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avvolti nel giornale e poi ficcati in certe scarpacce
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è più facile e poi c’è la scarpata
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Di’ un po’» dice poi al meccanico soffiandosi nel
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forza al colpo... E poi, per tutta la giornata
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le loro voci rimbombano. Poi giungono a casa la
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come uno smeraldo, per poi riprenderla nell’altra mano
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un fianco alla ringhiera, poi con una mano si
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ingegnere ritarda a pagarmi, poi mi darà tutto assieme
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prima, per non incappare poi negli sbagli. Qui sono
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si dichiarano apolitici e poi danno una mano ai
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più vivo! Ecco» aggiunge poi rivolta ai presenti, «Teodoro
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vita di rivoluzionario, pensa poi, vogliono che io racconti
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pena di raccontare?» dice poi e accende una sigaretta
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la sua angoscia e poi quasi ad amaro commento
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sarei riuscita a sbrigarmela. Poi... mi pareva che fosse
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cristo che mi aiutasse. Poi gli scrissi prima di
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Anzi, d’ora in poi, egli deve preoccuparsi di
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ora. Così si risparmia! Poi, quando saremo diventati qualche
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spesso Marco; il quale, poi, una volta solo con
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desiderio di baciarla, e poi s’era fermato a
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offerta di lavoro! E poi, nemmeno a farlo apposta
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e per un certo... Poi si ricorda della dichiarazione
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fare il martire, e poi il bellimbusto con te
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passato da allora in poi. Io non avrei voluto
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in fondo questo scopo. Poi il tentativo si è
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nella vasca melmosa; e poi di nuovo il mare
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lavorare. Ci penso io poi a farti entrare nel
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siamo in ballo... Ma poi, dimmi una cosa: tu
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lento, con fatica, e poi frettoloso e alacre, come
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ci può servire; e poi, ha fatto molto per
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modo di dire... Ma poi questo è un altro
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blu su bianco, e poi di nuovo all’inverso
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di smalto, s’avvalla poi, gettandosi con un tonfo
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mani ormai gli bruciano, poi siede sul basso muro
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porta prima di addormentarsi; poi va a letto, e
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va a letto, e poi... ¶ Poi è impossibile andare
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a letto, e poi... ¶ Poi è impossibile andare più
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il cielo già schiarito; poi apre la finestra, ed
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i volti dei presenti; poi dischiude la bocca come
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segno due volte; e poi grida. Solo allora Teodoro
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e l’altro. E poi, niente, per molti passi
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tutto minuziosamente, e redige poi il suo verbale di
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cielo diventa lavagna; e poi sempre più chiaro, più
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traballa un poco e poi cade lungo, disteso sui
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barba e si divide poi in lunghi fili rossi
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e se inciampa? E poi come spiegare che egli
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un segno agli altri. Poi prende la mano di
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Teodoro prende la sigaretta. «Poi» riprende a dire la
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si accosta per accendere, «poi, non devi aver vergogna
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ascolta un poco, incantato. Poi s’alza e la
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con porte chiuse, e poi un bel cuscino, e
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superiore alle proprie forze, poi uno zolfanello strofinato più
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come un chiodo; e poi il secondo; e poi
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poi il secondo; e poi il terzo; ma le