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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Domenico Starnone, Fare scene, 2010

concordanze di «poi»

nautoretestoannoconcordanza
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macchina da cucire e poi con ago e filo
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di sapone Scala secco. Poi si preparava con una
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Toni, io – a sinistra, poi ancora a sinistra e
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allo schermo, non resistevo. Poi cercavo mia nonna, ma
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ero sicurissimo di farcela. Poi non so perché ho
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il corridoio di destra, poi per il lato sotto
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lato sotto lo schermo, poi lungo il corridoio di
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il corridoio di sinistra, poi in fondo alla sala
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cercavi di orientarti, tanto poi il film ricominciava, il
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fosse il protagonista e poi scoprire che presto moriva
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partendo dal centro, per poi andare alle pagine finali
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erano gli indiani. ¶ E poi quel titolo: La carovana
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misteriose. ¶ Mòrmoni, mòrmoni, mòrmoni. ¶ Poi ho visto il film
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parlando del film, ma poi il suo grado di
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prima a te e poi a chillustrùnz. ¶ Ma quale
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di non essere gelosi. Poi però di passaggio in
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del mio genitore. ¶ Incazzature, poi. Come gli venivano, così
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in mente. I libri poi li ho scritti, ma
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momento mi piacque. Ma poi mi preoccupò, mi addolorò
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di fragilità allucinata. E poi un pomeriggio, come se
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come guantaia e che poi aveva imparato a fare
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proprio di tutto, ma poi si sentiva in colpa
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caricatura d’Anfribògart; ma poi glielo levava dalla testa
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parenti, una collana; ma poi guardava la moglie tutta
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piaceva il parafango, ma poi diceva che con quella
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perché già allora, e poi in seguito, per decenni
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fratelli uno alla volta, poi mia nonna che camminava
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bambino prima seria e poi di passaggio in passaggio
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a filmarci di continuo. Poi, essendo un uomo generoso
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afferravano un pupazzetto e poi lo perdevano proprio mentre
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o si sposava qualcuno. Poi, quando arrivava la rotella
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attenzione. Si tagliava e poi, grazie a quella macchinetta
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di saper correre e poi sfottere tutti lasciandoli passare
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i secondi sono eterni. Poi finalmente si rende conto
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ho lanciato uno sguardo, poi ne ho lanciato un
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ho lanciato un altro, poi ho attraversato con piccoli
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un po’ d’ansia. Poi però l’uomo si
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non ci riconoscevamo, salvo poi ritrovarle dopo decenni e
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attimo una figura nitida, poi precipita con un ticchettio
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restò zitto un attimo, poi borbottò: ¶ «Gli operai non
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a un altro. Visto poi che aveva accennato a
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sentii più parlare. Seppi poi che ne stava scrivendo
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di tutti i colori; poi, dopo il pranzo e
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a grandi amori infelici poi felici, e scene di
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gran confidenza, molta solidarietà. Poi a diciotto anni Raggalli
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Sì». ¶ «Terribile». ¶ «Infatti». ¶ Tacqui, poi mormorai: ¶ «Raggalli, questo è
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tutta quella prole e poi, nel corso di una
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né in terra. E poi c’è Raggalli che
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lordi erano diventati sessanta, poi cinquantacinque, me l’ebbi
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fosse una preda e poi correva a portarla al
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come mi appariva e poi per come appariva sul
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trovarci perfettamente d’accordo; poi, appena cercavamo di comunicarci
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del mio soggiorno e poi avanzava lentamente per la
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stentate, cancelli, ricominci, cancelli. Poi all’improvviso prendono a
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televisori? E i personaggi, poi. Dov’erano le psicologie
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con occhi da fuggiasco, poi controllò l’orologio. Doveva
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gli mostra le tette, poi ride e se ne
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canto che avrebbe fatto poi il successo dello spettacolo
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può usare, mi dissi. Poi provai vergogna. ¶ Scendemmo dal
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verde, che bell’aria». Poi aggiunse: «Questo film noi
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meditava il suicidio ma poi si rassegnava e continuava
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Seguiva una piccola tregua. Poi di punto in bianco
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lavorare, ma piuttosto imbronciati. Poi successe un fatto nuovo
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ha rotto le palle». ¶ Poi, quando ci ricordammo che
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ci stette a sentire, poi disse: ¶ «Il di più
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aveva ascoltato catatonica, ma poi aveva risposto: sì, va
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un po’ di più. Poi lui telefonò a Nello
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che erano buone e poi attaccava a distruggermele, Susi
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silenzio alle nostre schermaglie, poi intervenne: ¶ «Mi è venuta
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a questo modo, quando poi arriviamo alla morte della
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a baciare la nonna. Poi si ritrae turbato. Poi
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Poi si ritrae turbato. Poi vede la gatta accucciata
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i piedi della morta. Poi gli occhi gli si
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si riempiono di lacrime. Poi prende in braccio l
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ho nella testa, sospirai. Poi, quasi con stupore, mi
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eravamo: due babbei puntigliosi. Poi in serata guardavamo le
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operaio di Ravenna. ¶ Silenzio. ¶ Poi disse arrivo, aprì la
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film da ora in poi li scriverò con te
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po’ di respiro. ¶ Ma poi pagai l’Iva, pagai
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provinare. ¶ «Va bene». ¶ «E poi – te l’ho detto
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scrivo più un rigo. Poi mormorai: Raggalli, per favore
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di cosa stesse parlando. Poi piano piano mi orientai
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di ceramica insieme, e poi all’improvviso si scopre
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che con il produttore. Poi se n’era andato
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i suoi film. E poi non ci dimentichiamo che
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sotto controllo la sofferenza. Poi chiesi: ¶ «Tu c’eri
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sulle riviste on line. Poi si tirò su, sbadigliò
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desideri più intimi. E poi, mi dissi, che ci
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la zuppa verminosa. Ma poi? Lo scoglio era dare
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chiese qualche precisazione ulteriore, poi mi espose il piano
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notte, sgozzare la sentinella; poi, indossare i suoi abiti
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nemmeno Susi. ¶ Clorinda Sanchez – poi seppi – sebbene citata, sebbene
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di soldi era impossibile. Poi Nello è ritornato in
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prima aiuta Teseo e poi è abbandonata? Mi ispiro
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silenzio per qualche secondo, poi diceva seria, a bassa
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ciò che finisce? E poi, scusa, chi ha detto
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storia, e lei invece – poi decideremo che lavoro fa
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un anno, due? E poi, suadente: volete che vi
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ridere, ed era bello. Poi, visto che continuavamo a
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un film in Romania, poi un altro in Spagna
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un altro in Spagna, poi è stata ingoiata da
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clinici, del tutto bene, poi del qualcosa c’è
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del qualcosa c’è, poi del ricovero in ospedale
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del ricovero in ospedale, poi della prima operazione, e
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al racconto cinematografico e poi ai romanzi, o viceversa
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mi interessano. Tutto qui. Poi, a tempo debito, scattano
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problemi per una mezzora, poi torna a soffrire, e
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mondo che collassa. Ma poi mi dico: pazienza, anche