Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

ciel con gran diletto; ¶ poi, vòlto il freno verso

e 'l bergognon Rainero, ¶ poi di Bavera Namo e

traditore, ¶ come leggendo intenderete poi; ¶ di quelli dico dal

pedantuzzi di montagna, ¶ che, poi c'han letto Ancroia

col cul suspira. ¶ 30. ¶ Ma poi che furon d'elli

angeli questi, diavoli coloro. ¶ 34. ¶ Poi Vivian suo frate, e

gli altri al ciel; poi Sansonetto, ¶ Ricardo poi, d

ciel; poi Sansonetto, ¶ Ricardo poi, d'ingegno assai prestante

bassa la vista, e poi mirar vols'anco: ¶ alor

contrasto; ¶ e l'elmo poi sí di splendor adorno

musico gentil chiamò mercede; ¶ poi, dritto per giostrar anch

non s'asconda, ¶ dirollo, poi che 'l senso qui

sia la grazia vostra, ¶ poi che m'ornati d

paglié, cuchino"; ¶ quand'è poi tempo di menar le

parlar intrica; ¶ ma, racquetato poi tal vento e pioggia

non me 'nganno; e poi darassi vanto ¶ quel che

che giostrar si de' poi con ragione, ¶ non fece

acconcia un laccio, e poi ch'acconcio l'have

torna la briglia, e poi gli è duro e

accostava a li baroni; ¶ poi, visto il tratto, gitta

e voda la scarsella! - ¶ 70. ¶ Poi spicca un salto e

ma uscita non ha poi né sa trovarla: ¶ chi

petra dal sin Etiopo. ¶ Poi si ritorna il mio

brando, ¶ pur ch'abbian poi Beatrice al suo commando

mandando molti in frotta, ¶ poi ch'ebbe ognun di

in terra ebbe disteso; ¶ poi seguíl Namo ch'un

tuo fai! - disse Ottone, ¶ poi ruppeli su 'l capo

febre, ¶ fin che proviamo, poi, che queste scroie ¶ bastanti

che non vede, e poi, se 'l vede, ¶ tant

il mal odore dissacerba. ¶ Poi cautamente diedel a Rugiero

vede. ¶ Chiamagli drieto, e poi che l'ebbe aggiunto

che tanto l'innamora, ¶ poi contra l'arroganzia che

il sotterò nel sabione. ¶ 75. ¶ Poi quella turba de li

mangio male, il fiato poi mi puzza. ¶ "Mangiate quae

cosí mi segua ognuno; ¶ poi voglio che 'l suo

alzò prima le ciglia, ¶ poi si rileva et umile

seguente abbia Milone, ¶ e poi di grado in grado

astuto e sospettoso manda ¶ (poi ch'ebbe posto giú

seco tien la chiave, ¶ poi su la danza occultamente

fece un grido, e poi si tenne, ¶ compreso in

grazie lor rende e poi li abbraccia. ¶ Berta, che

tale ¶ che fu principio poi d'un lungo vale

Volge Turpin lo stile poi narrando ¶ un caso di

lutto i canti; ¶ e poi che t'ha condutto

Neera o Galatea. ¶ 49. ¶ Qui poi di terra il gran

su la trasse e poi con essa giuso ¶ callò

a le piante. ¶ 54. ¶ Scoprendosi poi l'alba for d

per caritade. ¶ 66. ¶ E Cristo poi ti renda guiderdone, ¶ dandoti

quanto mai ne prese. ¶ 67. ¶ Poi scote accortamente d'un

cotto rende saporito, ¶ e poi lo mette in tavola

vecchiarel prende al traverso; ¶ poi d'esso peso il

su dal Ciel mercede, ¶ poi che l'aiuto è

convien che sorba, e poi ch'altr'acqua piagni

farsegli compagno, e Italia poi ¶ soggiugar tutta a' Longobardi

tante bòtte ¶ che sia poi specchio agli altri tramontani

drieto la scorza, ¶ che poi mangiati son da lupi

caprette al chiaro fiume; ¶ poi leva gli occhi al

urlando, ¶ onde per nome poi fu detto Orlando. ¶ 11. ¶ Sentí

men aspro ogni tormento. ¶ Poi riede a la capanna

a le fresch'onde; ¶ poi chiama una capretta bianca

pose in loco fido. ¶ Poi torna al latte e

è acerbo et arto. ¶ 18. ¶ Poi sorbe l'ova et

al prato. ¶ 20. ¶ Con questi poi nudriva la dongella, ¶ e

che cada, surga e poi ricada, ¶ ché 'n piede

a la grotta torna poi la sera ¶ tutto dirotto

Longobardi d'ogni parte. ¶ 36. ¶ Poi scrive come in Cipro

pel sudor del figlio, ¶ poi, visto il pane, vi

o petto di vitello; ¶ poi d'altre mille cose

scola; ¶ or come sofri poi di carne il moto

perso avea l'onguento; ¶ poi de la vita lui

vestimenta dal patron usate, ¶ poi cautamente s'ebbe a

che farebbe, s'intendesse poi ¶ esser in stalla piú

di Maria l'integritade ¶ poi che di carne in

pertene de l'armento. - ¶ Poi, vòlto agli altri, disse

mai pensolle. - ¶ Qui narra poi l'auttore che Milone

la moglie, e come poi s'abbella ¶ trovando un

Guidon Selvaggio; ¶ quivi narrò poi cena la ruina ¶ di

da me stesso confermo poi li relligiosi d'oggi