Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

favorevolmente accolta. ¶ Non mancarono poi nelle moderne nazioni eleganti

a parlar si accinge. ¶ Poi dice: O Can, noi

Can: vano è pentirsi poi. ¶ Pertanto scusa, amico Can

del tutto. ¶ Che se poi della forza un re

ridente aspetto. ¶ Allo squittinio poi fu posto l'Orso

sta ben: ma elegger poi ¶ Un re buffon, che

obbligante ¶ Grato l'Asino poi non obliò; ¶ E quando

interamente, questo ¶ Compiasi, e poi ragionerem del resto. ¶ Se

è degno solo? ¶ Soggiunse poi che il nuovo re

abbiam come Lione, ¶ Figuratevi poi come padrone. ¶ Che il

quadrupede dominio ¶ S'incontravano poi con qualche belva, ¶ Che

natura, ¶ E il resto poi secrezione impura. ¶ Nè s

e vano. ¶ Del resto poi sapea che teorie, ¶ Regole

Cane; ¶ Ma se riescon poi nelle lor viste, ¶ In

eran Poeti. ¶ Molti antiquari poi computi fero ¶ Di genealogia

bestia in bestia erane poi ¶ Discesa un'immortal mandra

in due classi, ¶ Onde poi nel quadrupede reame ¶ Vi

loro il sovran trascelse poi ¶ I cortigiani e i

indulgente o ligio. ¶ Vedendo poi per ogni regia stanza

altro animal cornuto. ¶ Fu poi creato gran cirimoniere ¶ Un

Che se un re poi (se pur vi son

non dubito, ¶ Un vocabolo poi si forma subito. ¶ Dunque

il muso arcigno; ¶ Risponde poi: tu parli da par

Il regio Grattator nomaron poi, ¶ Ch'era uno allor

queste fonti trassero di poi ¶ China, India, Egitto e

forme sillogistiche. ¶ Della regina poi Primo Zampiero ¶ E gentiluom

tu. ¶ Dalla regina stessa poi fur scelte, ¶ Pe' suoi

Speditamente all'Elefante porti, ¶ Poi torni a fargli debiti

idee tue prime, ¶ Felicissime poi son le seconde; ¶ E

ridicolo in ver sarebbe poi, ¶ Se imitarli volesse alcun

vi discerni; ¶ Ma viziosa poi la scopri in fatto

Quell'Orso osservator concluse poi, ¶ Che il genere di

mi riposi alquanto; ¶ Che poi, qualor vi piaccia, io

gelide spelonche, ¶ E condensato poi si fe' cristallo: ¶ Brillano

inspira. ¶ Segue il corteggio poi della regina, ¶ E fra

di pavon, di pappagallo. ¶ Poi la regina vien, carca

Bella... alquanto... giornata... affaticati. ¶ Poi la bestia real di

affar piccino, ¶ Nè intrigo poi, nè gelosia, nè impegno

alfin buon Gatto. ¶ Ma poi divenne un animal cattivo

Spesso, d'allora in poi, grande e solenne ¶ Dei

versi, e l'introdusse poi: ¶ Di grazia, accompagnamolo anche

loro stati; ¶ S'obliar poi; ma coll'andar degli

L'uso ne venne poi del Tabourè. ¶ Ma sopra

vorrà, la Vacca entrerà poi. ¶ Parte irata la Vacca

dier tenero amplesso; ¶ Se poi sincero fosse, io nol

che d'allora in poi ¶ Fu convenuto e stabilito

erta. ¶ Venuti al chiaro poi di quei rumori, ¶ I

l'avea non poco. ¶ Poi pian pian soggiungea, ma

Pur, quando n'eran poi sazi abbastanza, ¶ Di ritirarsi

tal d'allora in poi ¶ Si fe' parola e

uscito fuori, ¶ Si sparse poi per la campagna attorno

se accademie tai poteron poi ¶ Contrastar alla Corte Lionina

pur bontà, ma quando poi ne nasca ¶ Il mal

trovarne un buono; ¶ Ma poi difficilissimo è che alcuno

e bisunto, ¶ E salato poi fu dentro e di

Lion pregaron requie, ¶ Gittaron poi sopra il real cadavero

tren vestito a lutto, ¶ Poi con pompa e lugubre

il lor dolore, ¶ Rallegravansi poi col successore. ¶ E versatil

il giovin prence infetto, ¶ Poi giunto a governar gran

A formar orcio, e poi dell'orcio in vece

suo pensiero espose. ¶ Confesso poi dicea che l'esercizio

il fedel suddito armento ¶ Poi si spargean per cento

ciascun racconta; ¶ E sempre poi vi trova la magagna

il rostro: ¶ Bel mostro poi dicevano bel mostro! ¶ Ma

corse, e allora e poi, ¶ Vaga tradizion di bocca

Lama, Bramin lo furon poi, ¶ Dervis fra i Turchi

si rese. ¶ V'è poi di precettor turba scolastica

decoro, ¶ Se n'andavano poi pei fatti loro. ¶ Per

naturalmente in pratica, ¶ Ma poi la Volpe, per malvagità

amor riscosso avea, ma poi... ¶ Ma quel che avvenne

Ma quel che avvenne poi voi l'udirete, ¶ Se

Parve d'allora in poi non esistesse. ¶ E chi

e il torto adotti. ¶ Poi soggiungea: quando fissar sovrano

ne chiegg'io; ma poi, ¶ Se mal ten venne

previste cose ¶ In mente poi ben altre idee mi

soggioga. ¶ D'allora in poi frequenti conferenze ¶ Cominciaro ad

e dal Brasile. ¶ Siccome poi convien ch'io vi

corresse. ¶ Quando di popol poi libero e fiero, ¶ D

Con truppe e forze poi preponderanti ¶ Circondandoli allor, trucidar

di battaglia in ordinanza; ¶ Poi nelle forme di cavalleria

il popol rivoltoso; ¶ Che poi innocente o reo sia

rubelli e rei. ¶ Quando poi fra i quadrupedi insorgenti

qualunque altra sorte, ¶ Fu poi chiamato il gazzettin di

e la gran mente. ¶ Poi lodò gl'invittissimi guerrieri

scaltri ¶ Rubano, e lascian poi che rubin gli altri

nel panieruzzolo. ¶ Oh parlatemi poi su tai materie ¶ Di

di fuoco; ¶ Coll'età poi si calma, il vigor

intende, ¶ Attempatetta sì, ma poi non tanto, ¶ Come consta

si comprende; ¶ E come poi da ciò che mi

che tu puoi procura; ¶ Poi viemmi a riferir ciò

fra duchi e prenci, ¶ Poi si desta, e si

Primi in ordine son, poi vengon quei ¶ Della Giraffa

lui la preferenza; ¶ Pensò, poi scosse le dubbiezze sue

nomollo: ¶ Favor grande; ma poi caro pagollo. ¶ Io non

E dica: oh costì poi non ci si arriva

sconvenevol cosa. ¶ I parti poi, com'anche a' tempi

e imbalsamarlo, ¶ E sporlo poi pubblicamente in vista: ¶ Che

Pompeo poter sovrano, ¶ E poi Lepido, Antonio ed Ottaviano

di cani, ¶ Onde spingerli poi per suo piacere ¶ Ad

facoltà sovrane, ¶ Quelli chiamaron poi tempi felici ¶ In cui

materie tai, concordemente ¶ Credetter poi che Lioncin Secondo, ¶ Fra

Primo; ¶ Or va, critica poi chi facil crede, ¶ Datti

Dei malcontenti al Club poi ritornaro ¶ Gli ambasciador del

Qualor picciola in pria, poi vasta e grande, ¶ Se

e sull'estinte ¶ Vittime poi spargea lagrime finte; ¶ Che

che, d'allora in poi, ¶ Ciascun considerar debba i

Il teatral spettacolo è poi giunto. ¶ Tutti occupati essendo

lor, d'allora in poi, si scorse ¶ Una freddezza

Di ciò che avverrà poi da lungi accenne. ¶ In

rapace. ¶ Che se confidi poi che le alleanze ¶ Abbiano

in guerra spinte, ¶ Per poi di nuovo incatenarle ancora

son Cane anch'io. ¶ Poi, pel decor del Gran

già vinti e depressi? ¶ Poi s'avea pien poter

ostilità d'allora in poi, ¶ Ogni dissension cessi fra

giochi? ¶ E peggio saria poi, ma peggio assai, ¶ Se

E che l'avesse poi contro l'accesa ¶ Vampa

origin dette. ¶ E come poi Monoteliti e Gnostici, ¶ E

urlò ¶ Centoventicinque anni, e poi crepò. ¶ Veneravasi ancor quel

rivelò, ¶ E dagli Allocchi poi si propagò. ¶ Che se

sia fatto. ¶ Ascesi alquanto poi su pel dirupo, ¶ E

se veri o finti poi ¶ Io nol dirò) li

Della Volpe al quartier poi s'incammina, ¶ Ma dorme

pretendenze e mostruose; ¶ Soggiunse poi: ciò che previdi, avvenne

ministro fedel mai e poi mai, ¶ Come la Volpe

è indifferente affatto. ¶ E poi si negherà che il

cosa e grossolana ¶ Parendo poi d'usurpatore il nome

alto mister suppone; ¶ Dice poi: gran politico è il

felicità: ¶ Che la sovrana poi natia clemenza ¶ Sopra tutte

E che la Volpe poi nell'uso pratico ¶ Raffinamento

pio; ¶ E se util poi nell'empietà ritrova, ¶ Culto

l'onori. ¶ Vi furon poi molti animai divoti, ¶ E

suoi ¶ Associar, per soggettarlo poi. ¶ Ah pur troppo il

e democratiche; ¶ Ma sepper poi che spesso ben affetto

Da Lion Primo in poi, l'unica fu ¶ Che

da lui forse derivaron poi ¶ In altre dignitadi e

stil brutale. ¶ La Lionessa poi più d'un gagliardo

irrita e punge. ¶ Altri poi ricolmò di privilegi, ¶ E

di vincere o morire. ¶ Poi ciascheduno degli eroi promossi

dienne parte alla regina, ¶ Poi rispedì colla risposta il

ambedue d'allora in poi ¶ Un proceder fra lor

procedea gran banda appresso; ¶ Poi di campo ajutanti e

un brusco militare inchino; ¶ Poi gravemente le accennò le

cancelleria; ¶ Il capitan Rinoceronte poi ¶ Ultimo siegue colla retroguardia

da quel tempo in poi ¶ D'aver veduti mai

fanno e melenso. ¶ Ditemi poi che dall'analogia ¶ Di

d'ingegno fine, ¶ Che poi si mise a fare

L'impaziente ardor calma poi disse; ¶ Tosto, sì, tosto

udisti volontà suprema; ¶ E poi, s'hai voglia di

ed io vo' darla; ¶ Poi si volse all'araldo

compiacqui; ¶ E quando sparger poi di sangue un fiume

Finchè colà di nuovo poi si rese, ¶ D'ambe

arte col tempo assunse poi la cura ¶ Di fornir

lo schienal gli addobba. ¶ Poi si avventa al Tapir

al suol si sdraja, ¶ Poi sul dorso inarcandosi rimbalza

apollinea vena: ¶ E fatto poi tranquillamente il chilo, ¶ Riprenderò

colla proboscide l'inalza, ¶ Poi lungi quattro pertiche lo

fa perir tanti e poi tanti, ¶ E par che

Lo trasse a se, poi lo balzò tant'alto

vati e prima e poi: ¶ I sgraffi, i morsi

e l'unghia addosso poi le mette, ¶ È sbrigato

traean gli ultimi fiati. ¶ Poi giunti sopra alla spietata

legalmente rogito ne fero; ¶ Poi l'asperser di balsami

tergea; ¶ Ed alla reggia poi feron ritorno, ¶ Gli offerti

voce il Lioncin chiamava, ¶ Poi tant'ei che la

zampin blandisce e molce, ¶ Poi raschia e spurga, e

bacche d'odoriferi ginepri; ¶ Poi, strette in gruppo e

duolo. ¶ Dentro una nicchia poi fu collocata ¶ L'urna

tali spauracchi immaginari, ¶ E poi in altri il timor

il capo, fissolla, e poi rispose: ¶ Ah Volpe, Volpe

Sul proprio capo avvicinar poi vede, ¶ Vinto da vil

del suo primier ministro; ¶ Poi congedollo, e quel partì

solitario covo. ¶ Alla regina poi la Volpe venne ¶ Per

L'Allocco avesse, io poi spiegar vi deggio. ¶ Temè

provvidenze, ¶ Che in fatti poi non riuscisser vane ¶ Per

Elefante. ¶ Circa le Serpi poi, loro alleate, ¶ Riguardat'eran

siete, ¶ Ma non sperate poi ch'io debba fare

aquatico potere; ¶ In specie poi da lui fu lor

aristocratici potea. ¶ Ma meglio poi la question discussa, ¶ Non

Natura al posto lor poi le ripose. ¶ Basta per

e dall'isole Aleute. ¶ Poi la cieca venia Talpa

ammanta, ¶ Da cui dovetter poi l'origin trarre ¶ Le

Vampiro, ¶ Pria finanzier, procurator poi regio, ¶ Esperto in tesser

or noi chiamiam Colibri. ¶ Poi superbo venia stuolo d

Anzi d'allora in poi principi e regi ¶ Presero

mondo insiem ridutte; ¶ Ditemi poi se Utrecht, Munster, Francforte

al fresco. ¶ I deputati poi delle potenze, ¶ Conforme in

e le paterne cure. ¶ Poi fe' l'elogio della

due rival cessò, ma poi rinacque, ¶ Ch'eran la

lasciando ancora. ¶ Ma quando poi con militar solenne ¶ Spedizion

Quando le ostilità comincian poi, ¶ Chi può temprarne o

fisonomia d'allora in poi, ¶ Che color ch'eran

usurpator non puote. ¶ Se poi dato è il poter

non regge. ¶ Per venir poi più strettamente al caso

in quanto al fatto poi ¶ Qual si fe' abuso

non m'impaccio. ¶ Girando poi, di fier dispregio in

Porco la politica professa. ¶ Poi, volta al Can, soggiunse

e queruli e inquieti; ¶ Poi volgiti ai monarchici governi

di rea ¶ Feroce ambizion; poi soggiungea: ¶ Me nè mai

presidente allor silenzio impose. ¶ Poi disse: Il vostro dritto

dritto d'ora in poi ¶ Sia di sempre annojar

depurato ancor, come fu poi, ¶ Freno non conoscea, legge

perfezion giungesse, ov'è poi giunto. ¶ Molti perciò, che

Che se in pratica poi par difettosa, ¶ Quelli che

pania gli attira, e poi gli uccide, ¶ E della

familiari. ¶ Se il fatto poi giustificar si vuole, ¶ Ragione

Godè d'allora in poi sopra la terra ¶ Natural

pria, più non parlaron poi. ¶ Ma invece di loquela

che ben sovente ¶ Han poi ripreso il lor linguaggio

sedusse; ¶ Lo che produsse poi quel che produsse. ¶ Nè

la penna. ¶ E perchè poi si spoglia e si

se cosa v'è poi che vi capacita, ¶ Perchè

egitto pria, la Grecia poi. ¶ Indi in un de

d'esperimenti vecchi, ¶ Acre poi protettor dell'aria fissa

d'autor, del resto poi non altro; ¶ E in

alla balena, ¶ L'acquistò poi Bartolommeo Gianfichi; ¶ Ciondolon l

ebbe, indi Valerio, ei poi ¶ La fe' a me