Stefano Jossa, La più bella del mondo, 2018

all’appartenenza territoriale e politica un’appartenenza culturale. «La

come lingua comune, e politica, e nazionale, nasce lí

assemblea, cioè della comunità politica. La lingua porta con

sicuri che l’uguaglianza politica dei cittadini stia nel

nazionale da una prospettiva politica nuova. ¶ Non era stata

istanza conoscitiva e perfino politica. L’umorismo compie il

disappunto. Del resto la politica è ormai il regno

quadra» sia entrata in politica come marcato settentrionalismo caro

della metafora nella comunicazione politica è stato l’ex

abbia fatto una scelta politica: «È la figura retorica

battaglia personale a quella politica, Di Battista faceva presente

della battaglia linguistica (e politica) italiana, come abbiamo già

divenuto strumento di battaglia politica? Sarebbe interessante non tanto

delegittimazione culturale, e quindi politica. Parlare l’italiano senza

nei media e nella politica: dopo lo sdoganamento, come

uno strumento di lotta politica contro l’establishment (quando

essere usata nella lotta politica quale strumento di approvazione

cosa si scriva, calcio, politica o cultura: l’avversario

assurto agli onori della politica senza nessun merito oppure

perché la loro legittimazione politica passa anche per l

errore con una cultura politica del fare diversamente in

opposizione a una cultura politica del parlare conformisticamente. Contrapponevano

i problemi sia della politica sia della comunicazione. La

della democrazia, linguistica e politica. Allo stesso modo si

cui vuol dire «fare politica in modo da compiacere

che partecipano all’azione politica di una comunità. Esistono

anziché alle astrazioni della politica. Il paradosso si acuisce

ad avere una funzione politica. ¶ L’altra parola è

il vocabolario Treccani. Nella politica italiana responsabili si autoproclamarono

far funzionare una comunità politica. Nel nome del «senso

uso delle metafore in politica e nella pubblicità è

Paolo Pasolini, Saggi sulla politica e sulla società, a