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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «porta»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
per un istante alla porta durante le orazioni, girava
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pigiati nel vano della porta, mi parve di vedere
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uncinata, mentre oltrepassava la porta della chiesa, e l
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a pochi passi dalla porta, ma sentivo che mi
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braccio, trascinandoli verso la porta. ¶ Lasciarono così la camerata
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maggiore agilità, quando la porta della chiesa rimaneva chiusa
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quando si spalancava la porta del refettorio per la
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prima di imboccare la porta della vecchia costruzione. Camminavo
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dopo si spalancò la porta della serra. ¶ «Vieni su
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la Dea. ¶ Oltrepassai la porta, senza richiuderla perché lo
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un tratto, spalancando una porta. ¶ Doveva essere disabitata da
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istanti nel vano della porta. Non si capiva se
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stanza che aveva la porta spalancata, scorsi d’un
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veste nel vano della porta doveva avere attirato per
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segno di saluto. La porta vibrante della serra ondeggiava
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tutti assieme nella sua porta a vetri spalancata. ¶ Ne
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ogni lato verso la porta della serra, un po
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correvano sollevati fino alla porta della serra. Altri fili
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Stava correndo verso la porta delle scuderie con il
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scudo primordiale. ¶ Chiudevo la porta alle mie spalle. Sentivo
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poi il suono della porta della serra che veniva
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nel leggero rimbombo della porta appena richiusa, quell’unico
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volte qualcuno apriva la porta all’improvviso, per sbaglio
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Filavano intruppati verso la porta della legnaia spalancata, sospinti
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penetrava nello spiraglio della porta, e Turchina teneva stretta
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apparsa all’improvviso sulla porta. Aveva in mano lo
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chiudendo a chiave la porta anche se lo scrocco
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quasi fiatare verso la porta tutta vibrante della serra
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tutto il corridoio. La porta del bagno era spalancata
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nello spazio. ¶ Richiusi la porta alle mie spalle, cercando
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voltando la schiena alla porta, che si poteva sempre
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che la maniglia della porta si stava abbassando lentissimamente
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dall’altra parte della porta. ¶ “Chi sarà stato?” mi
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di luce, entrando dalla porta spalancata, rischiarava solo alcune
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fessure delle ante. La porta della serra era stata
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Oltrepassammo un varco senza porta, tra una stanza e
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che il vano della porta si era illuminato. Lenìn
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verso il vano della porta, vedevo nell’altra stanza
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vedevo nel vano della porta, mentre leggeva da vicino
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l’intero vano della porta. Indossava l’abito scuro
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al primo piano. La porta della mia stanza era
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intorno alla voliera. Sulla porta della legnaia era apparso
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all’improvviso verso la porta spalancata. Erano spariti entrambi
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lastre di vetro della porta, nelle loro intelaiature senza
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di nuovo oltre la porta. Sentivo ancora per un
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balzò fuori accaldata dalla porta della serra, lo sposo
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ed entrò infine nella porta, i due colli continuavano
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la Dea spalancò la porta della mia stanza, lo
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muoversi la maniglia della porta. Mi girai di scatto
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mentre il rimbombo della porta si andava spegnendo attraverso
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lo stesso verso la porta, senza neppure posare il
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il parco. Scaturivano dalla porta della legnaia che forse
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forse, dal vano della porta, o accostavano la mano
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spenta e con la porta ancora spalancata. Salii senza
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un’ultima volta alla porta di Turchina, prima di
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mia stanza, richiusi la porta col piccolo giro bloccato
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mie cose quando la porta si aprì come se
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immobile nel vano della porta e non guardava niente
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Mi accostai piano alla porta. Gli stipiti parevano essersi
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fino a una nuovissima porta semiaperta, che dovevano avere
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Dai vetri smerigliati della porta filtrava adesso un po
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dall’altra parte della porta... Qualche istante dopo la
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erano già dietro la porta della camerata. Riuscii a
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dopo sentii che la porta si apriva. ¶ Non aveva
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che aveva aperto la porta in modo tanto silenzioso
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piscina alcune arnie. ¶ La porta del refettorio era aperta
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C’era una nuova porta in legno anche all
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ancora bene intonacate. La porta della sala giochi era
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il tetto, la sua porta era talmente bassa e
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svoltare all’altezza della porta, e poi ancora agli
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pare. Hanno spalancato la porta, si vede dall’altra
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sono già vicini alla porta...» ¶ «E la ragazza?» ¶ «Non
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in cui uscirà dalla porta. Forse le hanno buttato
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le parole. ¶ Poi la porta s’aprì, il primo
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muove tutte...» ¶ Poi la porta si apriva, qualcun altro
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spalancò di colpo la porta. ¶ Stava immobile su un
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Si era aperta la porta, un altro seminarista stava
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dalla sedia, varcai la porta. Passai di fianco alla
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marciapiede di cemento. La porta era tenuta aperta – chissà
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sogghignare mentre richiudevo la porta alle mie spalle, e
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Stavo già imboccando la porta assieme agli altri, quando
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tutto, e imboccassi la porta e cominciassi addirittura a
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l’altro prefetto sulla porta, richiamando al silenzio, in
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attesa appena dietro la porta. ¶ Faticavo a riconoscere l
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dopo nel vano della porta. ¶ La sua veste celeste
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si diresse verso la porta senza neppure togliersi la
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fino a una piccola porta laterale che conduceva nella
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sagoma chiusa di una porta, al primo piano. ¶ «È
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mezzo ai boschi. Una porta si apriva, entravo con
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apriva un’altra piccola porta, mi invitava a sedere
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spinotti. ¶ «Perché non mi porta con lei?» chiese l
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ferma di fronte alla porta, un po’ gelata. Anche
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mi parve di domandare. «Porta un mantello?» ¶ «No, sono
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rete delle strade. La porta si apriva al rumore
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è andato!» ¶ «Eppure la porta è quasi tutta coperta
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gli occhi verso la porta. ¶ «Lo vedi? È ancora
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di legno, piena, una porta appena più alta, sovrastata
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passo in direzione della porta. Mi fermai un istante
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essere molto staccata dalla porta esterna che dava sulla
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passi leggeri dietro la porta. ¶ «Lei chi è? Cosa
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attraverso una fessura della porta socchiusa, scorgevo appena la
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impalato di fronte alla porta, scorgevo i grandi occhi
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me!» disse aprendo la porta. ¶ Mi voltò la schiena
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ormai quasi davanti alla porta aperta della casa. ¶ «Chi
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nomi!» ¶ Andavo verso la porta, senza vedere, senza respirare
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di passi prima della porta. ¶ Mi aveva preso il
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stava conducendo oltre la porta, su quel vialetto buio
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la testa verso la porta. «Gli sto facendo strada
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mi ha vista!» ¶ La porta era ormai molto vicina
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all’improvviso. ¶ «Dove ci porta? Dove stiamo andando?» provò
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in silenzio verso la porta di una casa soltanto
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a tenerla sveglia. La porta non si apriva e
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tornata nel vano della porta, pareva non riuscisse a
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verso una stanza dalla porta scentrata. ¶ «Ci continuano ad
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Eravamo ormai vicino alla porta. Un muratore, che lavorava
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a perdifiato verso la porta, per aprirmi. ¶ “Sono arrivato
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rumore. ¶ Oltrepassai una vecchia porta a più ante, smerigliata
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vedeva attraverso la sua porta una piccola fuga di
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dietro potevo scorgere la porta semiaperta di un vasto
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labbra di gomma della porta che continuavano a sbattere
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dal cornicione di una porta, con le sue piume
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primo piano. Toccavo la porta di uno degli uffici
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distinguere il manubrio, la porta dello sgabuzzino, neppure gli
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ogni minimo spostamento della porta. «Non c’era una
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dei tanti campanelli. La porta s’apriva. Facevo qualche
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Cercavo di riconoscere una porta, salivo una scala, suonavo
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basso pianerottolo, finché la porta s’apriva. ¶ «È in
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s’induriva improvvisamente, la porta accennava a chiudersi di
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già per varcare la porta del salone, e colpire
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manovravo per imboccare la porta smerigliata e poi le
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tutto girato verso la porta smerigliata, scorgevo appena i
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a guardare verso la porta smerigliata. “Si sta torcendo
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Restavo senza parole sulla porta. Fissavo il suo cranio
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a lungo, a una porta, nel piccolo corso di
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da letto. ¶ Richiudeva la porta alle mie spalle, mi
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infilare in fretta la porta, senza una parola. ¶ Aprivo
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casa!” ¶ Arrivavo fino alla porta, facevo per bussare. ¶ Mi
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la rampa, verso la porta smerigliata, al di sopra
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Ma c’è una porta a muro, qui dietro
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vice spostarsi verso la porta, per poter scomparire al
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non appena aprivano la porta. Si staccava le soprascarpe
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di fronte a una porta. ¶ «Lui chi?» ¶ «È un
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a bussare a qualche porta che non si apriva
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fuori che dentro la porta.» ¶ «Ma no, cosa dice
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L’accompagnava fino alla porta, la baciava. Appena lei
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mia spalla, quando la porta veniva di colpo spalancata
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già nel vano della porta e vedevo il pianerottolo
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a suonare alla sua porta, entrerò facendo finta di
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sbarrati il campanello. ¶ La porta si aprì. ¶ «Hanno telefonato
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le scale. ¶ Teneva la porta spalancata, tra la cucina
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pomeriggio, socchiudendo appena la porta tra la camera da
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nella stanza. ¶ Poi la porta si chiuse, si chiuse
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esplosione, lo inchiodavano alla porta di un’izba, di
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uomo entrò sfondando la porta con un calcio. “Mi
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questa!” disse aprendo una porta a due ante, smisurata
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nostra guida spalancando la porta. C’era un omino
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Si aprì un’altra porta a due ante. C
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dopo, quando aprivano la porta della sala e restavano
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volta al professore. La porta della sala si apriva
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Ci girammo verso la porta, perché stava entrando Anastasia
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può sempre dire... La porta si apriva di nuovo
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Si apriva nuovamente la porta. Vedevo Anastasia apparire, e
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Qualcuno spalancava improvvisamente la porta della sala, restava a
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qualcuno mormorava guardando dalla porta lontana, della sala, o
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più a ritrovare la porta della sala, quando i
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La villa taceva, la porta della sala era gremita
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stalliere, intendo! Dietro la porta, le guardie aspettavano in
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Tornavamo al lavoro. La porta si apriva di colpo
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della bottonaia...» ¶ Sentivo la porta di casa chiudersi forte
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diceva. «Terremo aperta la porta, ascolteremo...» ¶ L’aria si
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il suo rantolino...» ¶ La porta di mezzo era spalancata
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stecchita dal vano della porta, ancora prima di entrare
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dando dall’esterno alla porta, il suono di quei
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dopo sentivo che la porta si spalancava di colpo
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Veniva da dietro una porta anche il rumore del
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soffitto, sbattere contro la porta a vetri e subito
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stessi correndo verso la porta di quella stanza, della
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volavo già verso la porta, e poi lungo le
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Cosa fai vicino alla porta?» gridai al vice. «Prepara
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dei televisori. ¶ Poi la porta si aprì, vidi il
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certo modo alla sua porta, se si vedeva dal
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arrestai di fronte alla porta, cominciai a bussare. ¶ Il
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preparando a spalancare la porta, e a gettarsi fuori
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piumanti!» ¶ 21 ¶ I rifugi ¶ La porta si apriva, vedevo il
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chiave girare piano nella porta, mi voltavo con la
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andavano così fino alla porta e poi anche giù
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branda, sottovoce. ¶ Sentivo la porta richiudersi alle sue spalle
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mi annunciava riaprendo la porta. ¶ «Che cosa?» ¶ «Ma la
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si scaldava. ¶ Da una porta poco distante uscirono molte
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anche di notte quella porta a vetri? O se
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nome tutto raschiato...” ¶ La porta era aperta. Si sentiva
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frusciare. ¶ “Saranno dietro la porta, mi staranno guardando da
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starà centrifugando...” ¶ Poi la porta si aprì. ¶ «Chi ti
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bisbigliare. ¶ Aprì maggiormente una porta, si accostò a un
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dei piumanti apriva una porta, mi affacciavo a una
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nel salutarmi vicino alla porta, qualche tempo dopo. Mi
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mi accompagnava fino alla porta, si scusava. ¶ Uscivo dal
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disse aprendo silenziosamente una porta l’ustionato. ¶ Mossi qualche
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Stava andando verso la porta, sentivo già i suoi
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il rumore di una porta sbattuta in un punto
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cuscino. “Sarà stata la porta di un altro appartamento
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e si sente la porta scollarsi dalla parete, sbatte
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fuori di colpo dalla porta, e a mettersi a
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occhi sbarrati verso la porta. “Starà sollevando quel palmo
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si starà avvicinando alla porta, per aprire...” Veniva dall
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altra persona! Un’altra porta!” ¶ Facevo ancora in tempo
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arrestai. ¶ “Stanno aprendo la porta!” ¶ Dovevo avere gli occhi
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senza fiatare a una porta. ¶ Il nome era tutto
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che suonava. ¶ Vidi la porta scollarsi, qualche istante dopo
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suo tutto questo!» ¶ La porta era appena socchiusa, alle
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Mi girai verso la porta d’ingresso. ¶ “Chi sarà
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ad andare verso la porta. ¶ Girai senza fiatare la
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profumiere...” ¶ Oltrepassai correndo la porta, puntai verso l’apparecchio
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e senza più la porta, “dovrò telefonare all’editore
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dicevo aprendo la piccola porta. Mi trovavo di colpo
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ingioiellati. ¶ “Devo avere sbagliato porta...” mi dicevo vedendo un
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entrato per sbaglio nella porta dopo, anche se quell
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auto?” ¶ Uscivo richiudendo la porta, sentivo il fragore ovattarsi
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sente... “L’aspetterò sulla porta, oppure starò seduto come
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tutte assieme. Poi la porta si apriva. «Eccomi qui
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ero già vicino alla porta. «Che strano...» diceva guardandosi
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teneva fermo vicino alla porta, per i polsi. Sentivo
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sentiva zoppicare dietro una porta. “Si è chiuso dentro
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starà soffrendo dietro quella porta! Lo trovo bianco, stremato
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di fronte a una porta, socchiudeva gli occhi prima
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dietro che spinge la porta, non ci lascia entrare
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dire andando verso la porta. Mi fermava mentre avevo
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mentre da dietro la porta veniva un suono di
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quando usciva da quella porta, scorgevo la carne delle
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veniva da dietro la porta dell’editore, come se
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qualche passo verso la porta dell’editore, con la
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piedi proprio contro la porta, si era arrestato dall
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lanciarmi ancora contro la porta. ¶ «Ma si fermi! Ragioni
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stava spostando verso la porta, andava indietro girando, come
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Aveva già socchiuso la porta, si era gettata dentro
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versolini alterati. ¶ Poi la porta si aprì di nuovo
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apparso di colpo, sulla porta. ¶ «Eccomi!» ¶ Non si capiva
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tratto. ¶ Guardavo verso la porta, verso il corridoio. ¶ «Si
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Mi aspettava davanti alla porta, scorgevo alle sue spalle
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a uscire dalla tua porta senza che nessuno sospetti
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con la schiena alla porta, non appena avrai richiuso
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mi annunciava sporgendosi dalla porta. ¶ La segretaria usciva un
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bagnate. Vedevo attraverso la porta socchiusa il Gatto che
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suonare di colpo alla porta, il giorno dopo. “Sarà
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la mano, socchiudevo la porta senza fiatare. Mi sporgevo
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progettare.» ¶ Stavo accanto alla porta, guardavo una pila di
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rosate, tutte stropicciate...» ¶ La porta si spalancava, qualche istante
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neanche parlare dietro la porta, e le luci erano
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chiedeva andando verso la porta, con le sue ciabattine
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a guardare. “E lei porta solo una sottoveste di
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profumare. Correvo verso la porta, andavo a gettare la
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mentre andavo verso la porta, non fiatavo. ¶ “E può
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la mano verso la porta, sentivo il rumore dello
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fermo di fronte alla porta, con una valigia. ¶ Accennò
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se lo stipite della porta era molto più in
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dopo. Correvo verso la porta. «Allora vado giù a
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dire andando verso la porta. ¶ Mi fissava per qualche
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ricordare...» ¶ Mi fermai sulla porta, mentre il Gatto muoveva
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aprire con circospezione la porta per controllare se il
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rumore verso la mia porta. ¶ Feci qualche passo nel
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elegantemente vestito dalla sua porta, si sono accese di
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diroccata...” ¶ Mi arrestai sulla porta del saloncino, al primo
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mentre cammina verso la porta della cucina... Sono tornate
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si sta guardando intorno, porta quelle scarpe di due
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abbassate, arriverò alla mia porta. Mi toglierò le scarpe
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accoglie ogni volta sulla porta!» disse ancora venendomi contro
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come una gestante che porta dentro il proprio ventre
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la testa nell’aria, porta pure avanti le spalle