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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «porta»

nautoretestoannoconcordanza
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suo paese e ne porta sempre con sé: si
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imbraccia un sasso che porta sempre sulla macchina a
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si mettono addirittura sulla porta ad adescare il passante
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Mele, che entrando dalla porta fra le luci verdi
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bel colorito rimane sulla porta, ultima immagine felice di
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sulla fronte e la porta in giro quasi a
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sua immagine lasciata sulla porta col colorito sano e
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volgendo gli occhi alla porta dove un avventore ha
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passava rasente la sua porta. La vita non riusciva
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sdegnosa a sbattergli la porta in faccia. ¶ La porta
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porta in faccia. ¶ La porta si aprirà, ma il
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nei suoi soliloqui sulla porta di casa. Ora non
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un poco verso la porta e soffiò sulla lampada
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dal focolare sino alla porta, tra i panni di
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il chiromante affacciandosi dalla porta. E rassicuratosi che l
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il fornello e la porta ogni tanto porgendo un
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lo sguardo fisso alla porta, come incantato. C’era
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fronte, s’affacciavano sulla porta, gettavano occhiate da vico
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atto di sporgersi dalla porta, e in coro: ¶ «Uh
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S’era fermato sulla porta di don Vincenzo alla
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deve entrare da quella porta, sotto il braccio mio
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E quello ora ti porta da Lavarra! Risparmiati la
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un padre.» ¶ XIII ¶ Sulla porta Nannina si fermò impaurita
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gente davanti alla loro porta: il ritorno di Ciccillo
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ci stava fuori alla porta quando tu sei arrivata
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pepe, hanno chiuso la porta e ora alla faccia
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disse Parenti, affacciandosi dalla porta, più alto, più curvo
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un angolo presso la porta e fuma e guarda
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ma si fermò sulla porta scorgendo la Cafettèra e
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del Santissimo Rosario. La porta era stata chiusa, ma
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d’aria proveniente dalla porta socchiusa. Era già finita
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non dite di no.» ¶ «Porta bene, Michè» cercò di
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a quattro passi dalla porta di casa. ¶ Calzava mocassini
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era affacciato così dalla porta, ma don Giosuè lo
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serra proprio davanti alla porta di casa sua ed
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male acquistato davanti alla porta di casa col suo
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vigilia, che menò alla porta inquieta scarpari e sartori
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uno alla volta alla porta della Cafettèra per chiedere
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Camillo Porzio, seduta sulla porta di casa, con il
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animo: «E sfondatela quella porta» mormorò agli agenti: «A
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una che abitava a porta con la Cafettèra. ¶ «Non
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domandò la vicina di porta. ¶ «Dove stanno stanno. La
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disse la vicina di porta della Cafettèra. ¶ «Ma allora
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Papà ha chiuso la porta ma nessuno si muove
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perché c’era la porta aperta.» ¶ «Dormi con la
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aperta.» ¶ «Dormi con la porta aperta?» ¶ «E per forza
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conosce! ¶ Ma chiusa la porta di Carmilina, altre se
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di comprensione avviata alla porta, perché le fighe non
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tuoi e tirati la porta appresso.» ¶ Un operaio venne
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corridoio a ridosso della porta d’ingresso, di giorno
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suo giaciglio con la porta accostata. Ciccillo doveva entrare
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Ma si fermavano sulla porta e aspettavano. Che cosa
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vede!» disse. ¶ La sua porta era stata sempre aperta
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appariva nel vano della porta, conosciuto o no, essa
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che s’affacciava alla porta e ad una voce
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Carmilina ha chiuso la porta in faccia alla sorella
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stesso ad aprirti la porta con la sua vecchia
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qualcuno è ancora sulla porta semichiusa a chiacchierare. Le
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la sciabica di Mergellina porta a riva Pascalotto, lucente
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dove siamo ora (a Porta Ticinese, che non ho